«Voi siete corpo di Cristo»: L’unità nella varietà dei ministeri liturgici
()
About this ebook
Loris Della Pietra
Presbitero dell’arcidiocesi di Udine, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano di Udine, docente di Liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale “S. Giustina” in Padova, presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Gorizia-Trieste-Udine e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine.
Related to «Voi siete corpo di Cristo»
Titles in the series (1)
«Voi siete corpo di Cristo»: L’unità nella varietà dei ministeri liturgici Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related ebooks
Annuncio della salvezza: Il contributo del diaconato permanente alla pastorale della salute Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Parrocchia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Sacrificio Perfetto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNell'attesa della tua venuta: Il liturgista risponde Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEcclesiologia Dal Vaticano II: Studi in onore di Cettina Militello Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAlle radici della comunità cristiana: liturgia, catechesi, carità per vivere insieme Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa rivoluzione copernicana dell'ecumenismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSe tu conoscessi il dono di Dio: Il liturgista risponde Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna Chiesa in cambiamento: Le diocesi lombarde in cammino verso i ministeri istituiti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Santa Messa nelle due forme del Rito Romano: Celebrare, servire e comprendere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'espressione «Ecclesia Christi subsistit in Ecclesia Catholica» Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLettera a una religiosa, ovvero della tenerezza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDesidero incontrarvi: La Visita pastorale alla Chiesa di Faenza-Modigliana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome nasce e come vive una comunità cristiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Governo della Chiesa di Gesù Cristo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDirettorio per il ministero e la formazione dei diaconi permanenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVerità o tradizione?: Gli insegnamenti della Chiesa Cattolica Romana alla luce della Parola di Dio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMeum ac vestrum sacrificium: Introduzione alla Messa Tridentina Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPienezza di vita: Teologia a partire dai vissuti credenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIntorno a questo altare: Le insidie della concelebrazione diffusa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNuova evangelizzazione del sociale: Per una nuova cultura politica e di democrazia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPer la vita della città Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFamiglie alla ricerca di Dio: Orientamenti teologici e pastorali per i tempi nuovi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGioia e periferie: Dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsContro Lutero: Perché non dobbiamo morire protestanti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa sacra scrittura e san Lorenzo Giustiniani Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl concilio “tradotto” in italiano. Vol. 1 Vaticano II, Episcopato italiano, recezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI Sacramenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSciogliere il cuore: Per essere Chiesa secondo il Vangelo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDecadenza: Le parole d'ordine della Chiesa postconciliare Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Christianity For You
Progetto di Dio. La creazione: Meditazioni sulla creazione e la Chiesa Rating: 5 out of 5 stars5/5La Bibbia Nuda Rating: 5 out of 5 stars5/5La verità sull'evoluzione e l'origine dell'uomo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Bibbia raccontata - Genesi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsApocalisse Apocrifi Rating: 4 out of 5 stars4/5GLI OTTO SPIRITI MALVAGI - Meditazioni teorico-pratiche sui Vizi Capitali: Note di Beppe Amico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe confessioni Rating: 5 out of 5 stars5/5Il segreto meraviglioso del Santo Rosario Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI geni manipolati di Adamo: Le origini umane attraverso l’ipotesi dell’intervento biogenetico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSulla Musica Rating: 4 out of 5 stars4/5La Bibbia cristiana: Antico e Nuovo testamento Rating: 1 out of 5 stars1/5Tesori nascosti. I vangeli apocrifi gnostici di Tommaso, Filippo, Giuda e Maria Maddalena Rating: 5 out of 5 stars5/5Il Libro di Enoch Rating: 1 out of 5 stars1/5Gesuiti: L’Ordine militare dietro alla Chiesa, alle Banche, ai servizi segreti e alla governance mondiale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLibro della vita Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPreghiere potenti e miracolose Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe Glorie di Maria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLife. La mia storia nella Storia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMetodo per tradurre la Bibbia Ebraica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Sacra Bibbia: l'antico e il nuovo testamento Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutto (o quasi) sulla Messa: La Liturgia eucaristica e i Riti di conclusione - Vol. 2 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe apparizioni di San Michele Arcangelo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVangelo di Maria Maddalena Rating: 5 out of 5 stars5/5Il Vangelo di Giuda Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDossier Fatima: Tutti i misteri del giallo del XX secolo che la Chiesa ha occultato. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Vangelo di Cristo detto Gesù Rating: 5 out of 5 stars5/5Codice Ratzinger Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for «Voi siete corpo di Cristo»
0 ratings0 reviews
Book preview
«Voi siete corpo di Cristo» - Loris Della Pietra
Introduzione
La presente pubblicazione, che raccoglie i contributi apparsi sulla rivista Il Cenacolo nell’anno 2022, intende rispondere al dettato dell’Ordinamento Generale del Messale Romano, che recita: «I fedeli non rifiutino di servire con gioia il popolo di Dio, ogni volta che sono pregati di prestare qualche ministero o compito particolare nella celebrazione».¹
È chiaro che tale rifiuto viene superato se si conosce con chiarezza il ministero/compito a cui ci si sente chiamati. Per questo si sono presi in esame, in maniera analitica, i principali ministeri liturgici presenti nelle nostre comunità, connessi con la celebrazione eucaristica.
Il quadro di riferimento è quello dei cosiddetti ministeri laicali
, che sarà opportuno avere presente, almeno nelle sue linee interpretative essenziali.
I ministeri laicali
Ancor oggi, infatti, vengono conferiti i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato ai seminaristi in cammino verso il Presbiterato. Anche quando uno si candida per il Diaconato permanente
deve prima passare attraverso l’istituzione (così si chiama tecnicamente
il rito) di questi due ministeri.
Tale prassi costituisce un retaggio del Concilio di Trento, che aveva sacralizzato la scala degli ordini
, per cui da quelli minori (Lettorato – Accolitato – Ostiariato – Esorcistato) si saliva a quelli maggiori (Suddiaconato – Diaconato – Presbiterato – Episcopato).²
Tale scelta si è protratta fino al Motu proprio Ministeria quaedam, allorché Paolo VI ha abolito il Suddiaconato e ridotto a due gli ordini minori, chiamandoli ministeri
(Lettorato e Accolitato) e premettendovi il rito di ammissione al Diaconato o al Presbiterato.³
In seguito, sempre più ci si è interrogati se l’istituzione di tali ministeri, di fatto poi a prevalente esercizio liturgico, non sia stata e sia una modalità per sminuire il ministero dei laici nella Chiesa, di cui ormai non si parlava quasi più. A questo riguardo la stessa terminologia può risultare alquanto ambigua, perché laici
, nel linguaggio socio-politico attuale, è tutto ciò che si contrappone a religioso
.
In verità, stando alla stessa etimologia, laico
esprime il senso popolare
di una realtà, cioè tutto ciò che non diventa appannaggio di pochi eletti, ma condiviso da tutti. I ministeri laicali
sono quelli, quindi, non ordinati
(Diaconato – Presbiterato – Episcopato), che spaziano sul variegato campo della pastorale, in maniera sempre più organica.
In verità, la Chiesa, che va sempre più qualificandosi come comunità missionaria
, reclama imperiosamente lo sviluppo di una ministerialità non ordinata, che risponda alle diverse istanze della missione, intesa nella sua essenzialità di comunicazione della fede
.
Del resto è proprio lo sguardo alle origini della Chiesa a presentare l’ambito della ministerialità non ordinata nella risposta ai bisogni nuovi delle comunità, soprattutto in relazione al rapporto Chiesa-mondo, e quindi alla missionarietà. Anche a livello delle piccole comunità parrocchiali è questa l’istanza pastorale oggi più viva, che esige una coscientizzazione e un riconoscimento da parte dei ministri ordinati. Certo, tale avallo andrebbe di pari passo con una funzione più operante, fattiva e che emerge da una realtà di base
.
E, a dire il vero, c’è poi una varietà di ministeri detti pastorali
, cioè non attinenti l’ambito strettamente liturgico, di cui l’Episcopato italiano ha richiesto un ulteriore ampliamento, in questi termini: «La missionarietà della parrocchia esige che gli spazi della pastorale si aprano anche a nuove figure ministeriali, riconoscendo compiti di responsabilità a tutte le forme di vita cristiana e a tutti i carismi che lo Spirito suscita. Figure nuove al servizio della parrocchia missionaria stanno nascendo e dovranno diffondersi: nell’ambito catechistico e in quello liturgico, nell’animazione caritativa e nella pastorale familiare, ecc. Non si tratta di fare supplenza ai ministeri ordinati, ma di promuovere la molteplicità dei doni che il Signore offre e la varietà dei servizi di cui la Chiesa ha bisogno. Una comunità con pochi ministeri non può essere attenta a situazioni tanto diverse e complesse. Solo con un laicato corresponsabile, la comunità può diventare effettivamente missionaria».⁴
Due le condizioni di fondo irrinunciabili, sempre richiamate dal medesimo documento:
• la Chiesa non ha bisogno di professionisti della pastorale, ma di una vasta area di gratuità nella quale chi svolge un servizio lo accompagna con uno stile di vita evangelico: «La formazione dovrà coprire tutte le dimensioni necessarie per l’esercizio del ministero – spirituali, intellettuali, pastorali –, perché cresca in tutti una vera coscienza ecclesiale»;⁵
• il ministero implica non una prestazione occasionale
, che si dà quando uno ha voglia e tempo, ma, pur nei limiti dell’umano, la risposta libera e decisa a una vera e propria chiamata a espletare un particolare compito sentito come peculiare e necessario. Ciò significa «realizzare gesti di visibile convergenza, all’interno di percorsi costruiti insieme, poiché la Chiesa non è la scelta di singoli ma un dono dall’alto, in una pluralità di carismi e nell’unità della missione. La proposta di una pastorale integrata
mette in luce che la parrocchia di oggi e di domani dovrà concepirsi come un tessuto di relazioni stabili».⁶
Uomini e donne
Va inoltre osservato che la problematica relativa al ruolo della donna, finora totalmente esclusa dai compiti ministeriali, anche dai due ministeri istituiti tuttora in auge, ha trovato soltanto l’escamotage di chiamare ministro straordinario della comunione
, un compito conferito a migliaia di donne, per aggirare l’ostacolo della loro preclusione al ministero vero e proprio dell’Accolitato.
Per secoli la venerabile tradizione della Chiesa
ha considerato quelli che venivano chiamati ordini minori
– fra i quali appunto il Lettorato e l’Accolitato – come tappe di un percorso che doveva portare agli ordini maggiori
(Suddiaconato, Diaconato, Presbiterato). Essendo il sacramento dell’Ordine riservato ai soli uomini, ciò era fatto valere anche per gli ordini minori.
Una più chiara distinzione fra le attribuzioni di quelli che oggi sono chiamati ministeri non-ordinati (o laicali)
e ministeri ordinati
consente di sciogliere la riserva dei primi ai soli uomini. Se rispetto ai ministeri ordinati la Chiesa «non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale»,⁷ per i ministeri non ordinati è possibile, e oggi appare opportuno, superare tale riserva. Questa riserva ha avuto un suo senso in un determinato contesto, ma può essere ripensata in contesti nuovi, avendo però sempre come criterio la fedeltà al mandato di Cristo e la volontà di vivere e di annunciare il Vangelo trasmesso dagli apostoli e affidato alla Chiesa, perché sia religiosamente ascoltato, santamente custodito, fedelmente annunciato.
Non senza motivo, Paolo VI si riferisce a una tradizione venerabilis, non a una tradizione veneranda, in senso stretto (ossia che deve
essere osservata): può essere riconosciuta come valida, e per molto tempo lo è stata; non ha però un carattere vincolante, perché la riserva ai soli uomini non appartiene alla natura propria dei ministeri del Lettore e dell’Accolito.
Offrire ai laici di entrambi i sessi la possibilità di accedere al ministero dell’Accolitato e del Lettorato, in virtù della loro partecipazione al sacerdozio battesimale, incrementerà il riconoscimento, anche attraverso un atto liturgico (istituzione), del contributo prezioso che da tempo moltissimi laici, anche donne, offrono alla vita e alla missione della Chiesa.
Per tali motivi, scrive espressamente papa Francesco, «ho ritenuto opportuno stabilire che possano essere istituti come Lettori o Accoliti non solo uomini ma anche donne, nei quali e nelle quali, attraverso il discernimento dei pastori e dopo una adeguata preparazione, la Chiesa riconosce la ferma volontà di servire fedelmente Dio e il popolo cristiano
, come è scritto nel Motu proprio Ministeria quaedam, in forza del sacramento del Battesimo e della Confermazione. La scelta di conferire anche alle donne questi uffici, che comportano una stabilità, un riconoscimento pubblico e il mandato da parte del vescovo, rende più effettiva nella Chiesa la partecipazione di tutti all’opera dell’evangelizzazione. Questo fa anche sì che le donne abbiano un’incidenza reale ed effettiva nell’organizzazione, nelle decisioni più importanti e nella guida delle comunità ma senza smettere di farlo con lo stile proprio della loro impronta femminile. Il sacerdozio battesimale
e il servizio alla comunità
rappresentano, così, i due pilastri su cui si fonda l’istituzione dei ministeri».⁸
I ministeri liturgici
In simile quadro, che si è assodato in questi anni, in rapida sequenza si analizzeranno allora i ministeri propriamente liturgici, oggi testimoniati dalle varie Chiese, a differenti livelli, a cominciare dal popolo di Dio, chiamato a formare «un solo corpo, sia nell’ascoltare la Parola di Dio, sia nel prendere parte alla preghiera e al canto, sia specialmente nella comune offerta del sacrificio e nella comune partecipazione alla mensa del Signore. Questa unità appare molto bene dai gesti e dagli atteggiamenti del corpo, che i fedeli compiono tutti insieme».⁹
La valenza dell’Eucaristia è qui chiaramente ribadita quale indispensabile elemento per la generazione e il mantenimento tanto della Chiesa in se stessa, quanto della sua unità.
La Lumen gentium (LG) spazia