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Lacrima di sole - I colori della luce vol. 5
Lacrima di sole - I colori della luce vol. 5
Lacrima di sole - I colori della luce vol. 5
Ebook241 pages1 hour

Lacrima di sole - I colori della luce vol. 5

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About this ebook

Le poesie raccolte in questi 8 volumi sono nate dall'attenzione particolare circa vari eventi di cui si è venuto a conoscenza nel quotidiano (eventi piacevoli e gioiosi oppure drammatici), cercando di vivere personalmente l'atmosfera creatasi a riguardo e condividere con amici o followers colorite emozioni o eventuali messaggi preziosi per vivere al meglio la propria vita individuale in un contesto anche sociale.

I Colori della luce vogliono indicare la bellezza della Vita anche quando questa si tinge di melanconia, tristezza e di mille sfumature esistenziali.

Le poesie o le riflessioni sono corredate di date precise in calce come a fissare nel tempo o luogo un determinato fatto che è nella cronaca o un sentimento che sgorga per empatia in tutto ciò che dà valore all'esistenza.

Gli approfondimenti sulla propria individuale personalità s'intrecciano spesso e volentieri con le dimensioni della socialità e collettività,tanto che l'autore, che ha vissuto e vive tuttora nel sociale-pedagogico, ritiene che l'opera sia da collocarsi in poetica specifica ovvero "Poesia Sociale".
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 28, 2023
ISBN9791221446807
Lacrima di sole - I colori della luce vol. 5

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    Lacrima di sole - I colori della luce vol. 5 - Pasquale Scarabaggio

    CAPITOLO 1

    PRIMAVERA PERUGINA

    A LORENZO

    Cri… cri,

    tremolio di foglie

    al soffio di tua primavera,

    piccolo gnomo pifferaio

    emerso

    da corolle a grappoli di glicine,

    festoni di lacrime ai confini del campo.

    Cri… cri,

    riccioli ridenti ai raggi del sole,

    corri, scivoli,

    ti colori di prato

    e terra,

    ti rialzi in mano una palla:

    è il tuo cuore pronto a volare

    al di là della meta,

    tra candidi aironi

    verso il giorno che ti attende

    oltre l’orizzonte fuoco

    che consumerà

    teneri

    sogni da campione.

    Cri… cri,

    odi ozio di cicale,

    sfarfalli

    sui profumi di natura,

    rimballi

    tra pianeti della mente,

    t’illumini

    ad ogni stella cadente

    in tuo San Lorenzo,

    raccogli gocce di armonia

    passione

    in urna di tuo petto.

    Cri… cri,

    sono grillo di passaggio

    tra lucciole di foresta

    e delfini in brio

    che giocano bolle di sale

    iridate d’immenso.

    Cri… cri,

    la vita è un gioco,

    si vince e si perde

    in sfide con se stesso

    anche in campo avverso.

    Sei tu,

    Lorenzo,

    che sfida lanci alla tua vita,

    col guanto della tua pelle

    afferri la palla,

    luce

    in tuoi occhi di cielo

    guardi la meta…

    poi

    corre il tuo fiato

    nel respiro del vento.

    Cri… cri,

    io sono il tuo grillo,

    ove cresce il tuo orgoglio

    ai colori di melograno,

    tu sei qui

    il mito

    che sognavo

    nel mio bosco

    di stelle cadenti…

    il mio albero della vita.

    9 luglio 2017

    BAMBOLA DI PORCELLANA

    Les jeux sont faits

    No,

    i fatti

    non sono

    giochi

    solo per diletto,

    sono atti che tu compi

    se pur

    con qualche difetto.

    Una carta scelta a caso,

    un passatempo contro noia,

    una mosca per il naso,

    una gioia,

    una scommessa con te stesso

    solo

    per dirti che anche tu

    in qualche modo

    esisti.

    I fatti sono pietre

    che tu scegli

    per il tuo muro a secco,

    non tutti vanno bene,

    servono anche quelli a sbecco,

    c’è molto scarto,

    col tuo scalpello

    tante briciole senza senso…

    ma con un po’

    di buon cemento

    ci fortifichi

    intero castello.

    Tu non sei da buttare,

    sempre pietra sei,

    a volte e spesso

    preziosa…più di una rosa.

    Non è per gioco ma nei fatti

    che tu respiri la tua vita

    solo tua

    guai a chi la tocca

    se pur a volte smarrita.

    Tu in fieri

    sei la tua casa,

    il muro che protegge le tue rose,

    il castello dei tuoi sogni,

    il letto del ruscello

    fino al mare,

    tu sei quello che fai

    con cuore e cervello

    alla pari.

    Lascia stare tue bambole

    datate

    di cartone o pezza

    in tua vetrina

    tu sei sì

    un po’ bambina

    nei capricci,

    ti senti già donna

    plasmata

    da tanti amori,

    il tacco alto

    la minigonna…

    ALT ,

    tu sei in parte

    quella che

    eri ieri

    scarto di muro a secco…

    ma ora

    come per incanto

    sei più preziosa della rosa,

    bella e sana

    creatura,

    bambola di porcellana

    su calesse aureo

    in cromatura,

    cavalli bianchi e neri

    che leggono il sogno

    in tuoi pensieri,

    una scia di biancospino,

    petali di ogni fiore

    magari

    ricami di fino

    su abito da sposa.

    16.6.2020

    … ALL’ADOLESCENZA

    VIVI IL TUO RUSCELLO

    Tu non lo sai

    perchè cerchi aquile reali

    a grandi ali

    oltre le cime di colossi assopiti

    dall’inverno.

    Tu non vedi mai

    nel tuo odierno

    ebbrezze cristalline

    ai raggi di primo sole

    in concerto di stelle alpine.

    Ruotano sassi dalla vetta

    ma non vedi

    chi si gioca la tua vita;

    strilla forte la civetta

    che richiama i suoi sogni

    abortiti in altro giorno;

    barre di stalattiti di ghiaccio

    nella tua mente

    muoiono

    al piacere d’esser fluente.

    Vivi il tuo ruscello

    un po’ sornione,

    che ,

    goccia dopo goccia,

    timido si concentra e si avventura,

    senza disturbare

    il silenzio della natura.

    Tu non conosci lo scoiattolo

    divertito

    a lieto evento di primo zampillo

    d’acqua dalla fonte:

    ti bagni le mani

    a cucchiaio,

    sorbisci tra le dita

    il respiro che origina la vita.

    Tu sei il ruscello

    dentro te stesso,

    vivilo

    scorrendo

    tra meraviglie d’ogni giorno,

    e fosse anche la pioggia di un cielo nero:

    darà vigore alla tua corsa

    contro il vento, i muri di traverso,

    ogni universo

    che davanti a te si sente perso;

    glissa l’ignoranza e l’arroganza,

    sterza il timone

    in uno slalom gigante

    di varchi infiniti:

    educato

    saluta a destra e sinistra,

    i tuoi fiori e i tuoi amori,

    la tua aquila sulla vetta

    che non approva la tua scelta;

    la civetta

    che ogni volta

    invertirà

    il giorno con la notte;

    lo scoiattolo che giocherà

    ogni minuto del suo giorno;

    la tua neve che non vede l’ora

    di scendere alla tua valle,

    verso l’ignoto,

    magari misto di altri sapori,

    odori d’immenso

    tra nuvole d’incenso

    o di fumo nero

    di ciminiere,

    assassine

    di ossigeno vitale,

    ormai scarso

    in praterie e fertili colline

    di un cosmo preesistente al tuo ruscello.

    Vivi il tuo ruscello,

    alla meta di fine corsa

    c’è qualcuno che ti aspetta,

    a braccia aperte:

    un mare di vita salata

    in un sole diverso

    ma

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