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La Cabala della Dea: Guida pratica all'Albero della Vita
La Cabala della Dea: Guida pratica all'Albero della Vita
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La Cabala della Dea: Guida pratica all'Albero della Vita

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About this ebook

La Cabala è una delle molte tradizioni che ci può aiutare nella nostra ricerca interiore, non è una rivelazione divina a senso unico con la pretesa di possedere una verità speciale, ma è una delle molte correnti di pensiero che hanno influenzato la spiritualità occidentale. Unico invece è il punto di vista dell’autrice che fa riemergere dalle radici stesse dell’Albero della Vita l’immagine della Dea, assieme a quella del divino maschile, in una polarità dinamica e complementare.
Un’introduzione alla Cabala che tiene conto della dimensione del divino femminile, che nell’evoluzione esoterica di questo sistema di saggezza si è fatta sempre più presente e viva nell’esperienza delle sfere.
Una guida contemporanea per tutti coloro che abbracciano nuove spiritualità come la New Age e lo Sciamanesimo, o nuove religioni come la Wicca e il Druidismo, ma utile in generale per chi proviene da ogni background culturale e fede. Grazie agli esercizi pratici che vengono proposti in ogni capitolo è possibile fare di questo testo un vero e proprio percorso di crescita personale.
LanguageItaliano
Release dateMar 17, 2023
ISBN9791281133075
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    La Cabala della Dea - Vivianne Crowley

    Filosofia occulta

    LA CABALA DELLA DEA

    Titolo originale dell’opera:

    A Woman’s Kabbalah

    Kabbalah for the 21st Century

    Copyright © 2000 Vivianne Crowley

    Traduzione di Maurizia Merati

    Copyright © 2021 Phanes Publishing Società Cooperativa

    Via Prospero Finzi 6, 20126 Milano (MI)

    Tel. 02 21118985

    www.phanespublishing.eu

    info@phanespublishing.it

    ISBN 9791281133075

    Versione digitale realizzata da Streetlib srl

    INDICE

    Introduzione

    0 - I reami del Non Manifesto

    • Il divino e il cosmo

    • Titoli e immagini

    • La ricerca del significato

    • Studiare la Cabala

    • Esplorare Ain

    • Verso la nostra origine

    I - Keter - Corona

    • Dio unico o Dio tutto

    • Creazione e cosmologia

    • Il divino in Keter

    • Titoli e immagini

    • Keter e sviluppo individuale

    • Esperienza spirituale di Keter

    • Virtù e vizi

    • Esplorare Keter

    • Avanzando - dal seme alla saggezza

    II - Hokhmah - Saggezza

    • Il divino in Hokhmah

    • Il Cosmo

    • Titoli e immagini

    • Mettersi in relazione con il Dio Padre

    • Hokhmah e sviluppo individuale

    • La saggezza dei padri

    • Esperienza spirituale di Hokhmah

    • Qualità di Hokhmah

    • Esplorare Hokhmah

    • Verso Binah

    III - Binah - Comprensione o Intelligenza

    • L’inizio della materia

    • Il divino in Binah

    • Il tempo e il fato

    • Titoli e immagini

    • Binah e lo sviluppo individuale

    • Qualità di Binah

    • Esperienza spirituale di Binah

    • Esplorare Binah

    • Avanzando verso Daat

    III-IV - Daat - Conoscenza

    • Il divino in Daat

    • Cabala e misticismo

    • Titoli e immagini

    • Daat e lo sviluppo individuale

    • Qualità umane e Daat

    • Esplorare Daat

    • Verso Hesed

    IV - Hesed - Misericordia

    • Il divino in Hesed

    • Titoli e immagini

    • Divinità e santi

    • Hesed e sviluppo individuale

    • Archetipi e creatività

    • Hesed come visione

    • L’esperienza spirituale di Hesed

    • La scelta morale

    • Qualità hesediche

    • Esplorare Hesed

    • Verso Gevurah

    V - Gevurah: Potenza o Severità

    • Il divino in Gevurah

    • Titoli e immagini

    • Gevurah e leadership

    • Esperienza spirituale di Gevurah

    • Gevurah e sviluppo individuale

    • Qualità Gevuriche

    • Amore e volontà

    • Razionalizzazione

    • L’ombra della razionalità

    • L’ombra e Gevurah

    • La responsabilità da adulto

    • Esplorare Gevurah

    • Verso Tiferet

    VI - Tiferet: Bellezza

    • Il divino in Tiferet

    • Salute e guarigione

    • Titoli e immagini

    • Tiferet e sviluppo individuale

    • Il compito della vita

    • Esperienza spirituale di Tiferet

    • Qualità tiferetiche

    • Esplorare Tiferet

    • Il divino in Tiferet

    • La croce cabalistica

    • Verso Netzah

    VII - Netzah: Vittoria o Resistenza

    • Netzah e la natura

    • Il divino in Netzah

    • Netzah e sessualità

    • Il cantico dei cantici

    • Titoli e immagini

    • Netzah e sviluppo individuale

    • Le qualità di Netzah

    • L’esperienza spirituale di Netzah

    • Esplorare Netzah

    • Verso Hod

    VIII - Hod - Gloria

    • Il divino in Hod

    • Titoli e immagini

    • Hod e lo sviluppo individuale

    • Razionalità

    • Il lavoro di Hod

    • La parola

    • Ego e personalità

    • Colpa e ansia

    • Qualità hodiche

    • Esperienza spirituale di Hod

    • Esplorare Hod

    • Verso Yesod

    IX - Yesod - Fondamento

    • Il divino in Yesod

    • Titoli e immagini

    • Yesod e il corpo

    • Sciamanismo

    • Yesod e il paranormale

    • Yesod e sviluppo individuale

    • Pulsioni sessuali

    • Istinti e abitudini

    • Yesod e il grande schermo

    • Qualità yesodiche

    • Ozio

    • Esperienza spirituale di Yesod

    • Esplorare Yesod

    • Verso Malkhut

    X - Malkhut: il Regno

    • Il divino in Malkhut

    • Panteismo

    • Titoli e immagini

    • Malkhut e sviluppo individuale

    • Qualità di Malkhut

    • Esperienza spirituale di Malkhut

    • Esplorare Malkhut

    Bibliografia

    RINGRAZIAMENTI

    Questo libro è il risultato della Saggezza e della Comprensione sperimentate

    negli anni da Gabriel, Margaret Bain, Alex Sanders, Ian Gordon-Brown e

    altri che mi hanno insegnato, e del viaggio intrapreso con il mio amato marito

    Chris e tutti coloro con i quali abbiamo percorso i sacri sentieri. E vorrei

    ringraziare in modo particolare Davide Marrè e Maurizia Merati per aver

    reso possibile l’edizione italiana di questo libro.

    INTRODUZIONE

    CHE COSA È LA CABALA

    Ho incontrato per la prima volta la Cabala attraverso gli scritti della maga inglese Dion Fortune, una delle più straordinarie maghe del XX secolo. È stato grazie alla lettura del suo libro La cabala mistica che sono entrata in una loggia magica. Una mattina stavo leggendo questo libro mentre mi recavo al lavoro, sul piano superiore di un autobus londinese rosso brillante. Una donna di mezza età si sedette accanto a me, guardò e vide cosa stavo leggendo, trovandomi piuttosto insolita. Le ragazze adolescenti con i capelli lunghi fino alla vita, tinti con l’henné, di solito non leggevano libri sulla Cabala, almeno non in pubblico. Ha avviato una conversazione.

    Quando l’autobus raggiunse Oxford Street, mi aveva raccontato di essere uno dei capi di una loggia magica cabalistica e io avevo acconsentito a un incontro più tardi quello stesso giorno. Alle 18 esatte mi trovavo ai piedi della scalinata del monumento al Duca di York che sta a Mall, una strada vicino a Buckingham Palace. Si sarebbe fermata una grossa macchina nera, guidata da un uomo di nome Gabriel. Dovevo salire in macchina e lui mi avrebbe portato in una casa nel nord di Londra dove avrei incontrato i membri della loggia. Il mio emisfero sinistro mi diceva che in una grande città come Londra, questa era una cosa folle e pericolosa da fare e, a proposito, non suonava un po’ come l’inizio di un romanzo dell’orrore? Il mio emisfero destro mi diceva che la candela che avevo acceso due settimane prima per chiedere alla Dea di mandarmi un insegnante aveva ricevuto una risposta. In totale fiducia, o quasi, che la mia intuizione fosse giusta, ho aspettato in fondo ai gradini all’ora stabilita e sono salita in macchina: sei mesi dopo fui iniziata nella loggia.

    Da allora, la Cabala ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita, insieme alla mia pratica come sacerdotessa wiccan e al mio lavoro di psicologa. Il mio approccio alla Cabala è fortemente influenzato dalla mia pratica della Wicca e della spiritualità fondata sulla Dea. È anche influenzato dal mio studio accademico e dalla mia formazione in psicologia, in particolare dal mio studio della psicologia analitica di Carl Gustav Jung e della psicosintesi di Roberto Assagioli. Entrambi questi pionieri della psicologia furono suggestionati dalla Cabala; Carl Jung dal lavoro del cabalista cristiano tedesco Christian Knorr von Rosenroth e Roberto Assagioli dal suo background familiare ebraico.

    DA DOVE VIENE

    La parola ebraica Cabala deriva dalla parola Qibel, ricevere, e come molte tradizioni mistiche e magiche, la Cabala era originariamente una tradizione orale trasmessa da un insegnante personale. È stata insegnata come un ramo mistico dell’ebraismo interessato all’interpretazione del significato interiore segreto dei testi sacri. Queste intuizioni non erano solo intellettuali. Hanno aperto la strada alle pratiche meditative per raggiungere stati avanzati di coscienza e unificazione con il Divino. L’interpretazione mistica dei testi sacri viene spesso chiamata Cabala teorica, ma accanto ad essa c’era un altro tipo di Cabala che si concentrava sull’acquisizione di poteri magici: questa è nota come Cabala pratica.

    La Cabala teorica deriva principalmente da tre testi sopravvissuti fino ai tempi moderni: Sefer Yetzirah o Libro della Creazione (c.300-600 d.C.), Sefer Bahir, il Libro luminoso o Libro dell’illuminazione, pubblicato per la prima volta in Provenza nel 1176, e il lunghissimo Sefer Zohar o Libro dello Splendore, apparso per la prima volta in Europa nel XIII secolo. Il Sefer Zohar spiega gli inizi della Cabala intrecciando mito e fatti storici. Si dice che il Divino abbia dapprima insegnato la Cabala a un gruppo selezionato di angeli. Dopo il famoso incidente del Giardino dell’Eden, gli angeli insegnarono i segreti al primo umano: Adamo. Gli insegnamenti furono trasmessi a Noè dell’Arca, poi ad Abramo, che li portò in Egitto dove alcuni divennero noti agli antichi egizi e si diffusero in Oriente. Mosè fu iniziato alla Cabala in Egitto e durante i quarant’anni di peregrinazioni degli israeliti nel deserto, trascorreva il suo tempo libero studiando la Cabala, assistito dalle lezioni impartite da un angelo. Da Mosè in poi, gli insegnamenti sono stati trasmessi oralmente, tanto che Re Davide e re Salomone furono iniziati ai misteri profondi di questa disciplina.

    Lo Zohar afferma che nessuno osò mettere per iscritto gli insegnamenti fino al rabbino Shimon figlio di Yohai, che visse al tempo della distruzione del secondo tempio nel 70 d.C. il rabbino Shimon vagò per la Galilea come mistico prima di nascondersi in una grotta per dodici anni, dove dettò gli insegnamenti al suo discepolo, il rabbino Abba. Dopo la sua morte, suo figlio, il rabbino Eleazer, il suo segretario il rabbino Abba e i suoi discepoli riunirono i suoi insegnamenti nello Zohar. Il libro è stato poi nascosto in una grotta vicino a Safed in Palestina. Ora la storia diventa simile a quella della più recente scoperta dei Rotoli del Mar Morto. Gli arabi trovarono i rotoli dello Zohar e non rendendosi conto della loro importanza li usarono come imballaggio per alimenti. Un cabalista di Safed ha acquistò del pesce in un mercato e scoprì che era stato avvolto in un testo antico. Si rese conto che era cabalistico, acquistò tutta la carta in possesso del venditore di pesce e ricostruì lo Zohar. Il testo alla fine arrivò in Spagna dove lo pubblicò il rabbino Moses de Leon (1238-1305), probabilmente assistito da altri studiosi cabalistici.

    Alcune idee nello Zohar sembrano originate proprio da Moses de Leone dai suoi colleghi, altre sono di origine più antica. Oltre al misticismo ebraico, ci sono tracce di matematica pitagorica, delle filosofie di Platone e Aristotele, del neoplatonismo alessandrino, del paganesimo orientale ed egiziano e del primo gnosticismo. Sono stati fatti confronti tra la Cabala e altre tradizioni esoteriche, come i Sufi, i Catari, il Tantra, le Upanishad indù e il Buddismo. Lo Zohar tenta di spiegare il problema storico del perché altre tradizioni spirituali condividono idee simili alla Cabala, affermando che essa sia una tradizione secolare che ha influenzato il loro sviluppo. Uno studioso accademico potrebbe sostenere esattamente il contrario: il famoso studioso cabalistico Gershom Scholem (18971982), professore di misticismo ebraico all’Università Ebraica di Gerusalemme, credeva che Moses de Leon fosse l’autore dello Zohar. Questo punto di vista è impopolare tra i cabalisti ebrei tradizionali che non sono disposti a esporre le opere sacre allo scrutinio accademico, ma Gershom Scholem cita prove convincenti basate sulla sua analisi del linguaggio dello Zohar. Ci sono frequenti errori nella grammatica aramaica e tracce di parole spagnole e schemi di frasi.

    C’è anche una storia interessante riguardante la signora de Leon. Nel 1291, i musulmani conquistarono la città di Acri in Israele e uccisero la maggior parte degli abitanti ebrei e cristiani. Un giovane studioso ebreo, Isacco figlio di Samuele, riuscì a fuggire in Italia e si recò in Spagna. Rimase sbalordito nell’apprendere dell’esistenza dello Zohar, di cui non aveva mai sentito parlare in Israele. Cercò Moses de Leon, che incontrò nella città di Valladolid. Moses de Leon promise che avrebbe mostrato a Isaac l’antica copia originale del libro se Isaac lo avesse visitato a casa sua ad Avila. Moses de Leon non avrebbe mai raggiunto Avila: si ammalò mentre tornava a casa e morì. Isaac apprese la notizia e andò ad Avila per vedere se poteva esaminare il manoscritto. Lì apprese che la moglie di Josef d’Avila, esattore delle tasse della provincia, aveva offerto suo figlio in sposa alla figlia dei de Leon in cambio del manoscritto originale dello Zohar, ma la signora de Leon aveva rifiutato, anche se a corto di soldi. Disse che non c’era mai stato un manoscritto originale e che era opera del suo defunto marito. Aveva creato il suo antico lignaggio in modo che la gente lo potesse apprezzare. Qualunque siano le sue origini, tuttavia, lo Zohar è un importante corpo di lavoro mistico basato su insegnamenti molto più antichi.

    Sia la Cabala teorica che pratica fiorirono in Spagna, ma in un clima di crescente persecuzione degli ebrei da parte della maggioranza cristiana. Nel 1492, l’anno in cui Cristoforo Colombo salpò per l’America, sua maestà, il cattolicissimo il re di Spagna espulse tutti gli ebrei praticanti dal paese, pena la morte. Un numero enorme di studiosi e maghi ebrei fuggì, stabilendosi in tutta Europa e portando con sé la loro conoscenza cabalistica.

    Il clima culturale in paesi come l’Italia era ricettivo ai nuovi insegnamenti. Il Rinascimento umanista ravvivò l’interesse per le tradizioni pagane di Grecia, Roma ed Egitto e per altri insegnamenti e tradizioni esoteriche. Nel 1486, Giovanni Pico della Mirandola incaricò l’ebreo convertito Flavio Mitridate di tradurre il Bahir in latino. Nel 1533, Heinrich Cornelius von Nettesheim pubblicò in latino il suo capolavoro in tre volumi De occulta philosophia libri tres, Tre libri sulla filosofia occulta, sintetizzando la sua filosofia magica, la sua conoscenza della magia naturale e i suoi sette anni in Italia dove studiò la Cabala e le opere filosofiche e magiche di Marsilio Ficino e Giovanni Pico della Mirandola. Nel 1547 a Venezia, il linguista e studioso francese Guillaume Postel acquistò una copia del testo dello Zohar e lo tradusse in latino. Il testo ebraico dello Zohar fu poi stampato a Mantova nel 1558-1560 e a Cremona nel 1560. Guillaume Postel tradusse anche il Sefer Yetzirah e lo pubblicò a Parigi nel 1552. La prima edizione ebraica stampata del Sefer Yetzirah fu stampata dieci anni dopo a Mantova nel 1562.

    L’ampia diffusione dei testi e l’incontro della Cabala con il pensiero europeo hanno dato vita alla Tradizione Magica Occidentale e nei secoli XIX e XX la Cabala divenne una delle principali fonti di ispirazione per gruppi magici, come la Golden Dawn. Questi gruppi hanno fortemente influenzato lo sviluppo della Wicca.

    L’ALBERO DELLA VITA

    L’Etz Haim, l’Albero della Vita, è la mappa cabalistica dell’universo spirituale, il macrocosmo, così come della nostra psiche interiore, il microcosmo. È uno dei simboli più importanti della Tradizione Magica Occidentale. Perché un albero?

    Molte antiche tradizioni spirituali usavano un albero per simboleggiare il cosmo. Gli alberi sono evocativi. Sono più alti e possono vivere più a lungo di qualsiasi altra specie biologica. Gli alberi ci danno un senso di età, permanenza e stabilità. Sono radicati profondamente nella terra ma s’innalzano verso il cielo. Forniscono ombra, riparo e rami caduti per accendere il fuoco. Gli alberi sono sempre sembrati degli amici per l’umanità e, naturalmente, i nostri lontani antenati, i primati, vi abitavano. Nel profondo della psiche umana c’è l’immagine dell’Albero come punto di origine.

    Nella Cabala, la creazione ha origine dall’Unità Divina come un’interazione complessa che si traduce nelle dieci sefirot dell’Albero della Vita. Il singolare di sefirot è sefirah. La parola è apparsa per la prima volta nel Sefer Yetzirah o Libro della Creazione. Si basa sulla parola ebraica che significa contare. Nel Sefer Yetzirah, le sefirot sono viste come i principi dietro il numero e come fasi diverse della creazione. Nel corso dei secoli, il concetto si è evoluto. Nel Sefer Bahir, le sefirot sono viste anche come attributi e qualità del Divino. I nomi delle dieci Sefirot sono più comunemente indicati come:

    1. Keter: Corona

    2. Hokhmah: Saggezza

    3. Binah: Comprensione

    4. Hesed: Amore o Gedulah: Grandezza

    5. Gevurah: Severità

    6. Tiferet: Bellezza o Armonia

    7. Netzah: Vittoria o Resistenza

    8. Hod: Splendore o Gloria

    9. Yesod: Fondazione; a volte sostituito da Tutto

    10. Malkhut: Sovranità o Regno; a volte sostituito da Shekhinah

    Tra Binah e Hesed c’è uno stato conosciuto come Daat: Conoscenza. Questa non è una sefirah in quanto tale, ma si comporta in modo molto simile. I nomi delle sefirot derivano dal testo biblico. Ad esempio, nella Bibbia si narra che, nel descrivere le qualifiche di Betzalel per poter essere un aiutante di Mosè, il Divino dica:

    L’ho riempito dello Spirito di Dio (Keter),

    di Saggezza,

    di Intelligenza

    e di Conoscenza.

    ESODO 31:3²

    Le sette sefirot successive appaiono nella Bibbia in una preghiera di lode di re Davide:

    A te, o Dio, appartiene la Grandezza (Hesed),

    la Potenza (Gevurah),

    la Bellezza (Tiferet),

    la Vittoria (Netzah),

    e lo Splendore (Hod),

    per tutti (Yesod) in Cielo e in Terra;

    Tuo, o Dio, è il Regno (Malkhut).

    I CRONACHE 29: 11

    Le sefirot dell’Albero della Vita sono disposte in tre colonne spesso chiamate Pilastri. Guardando il diagramma dell’Albero, la colonna sulla destra è chiamata Pilastro della Forza e la colonna sulla sinistra è il Pilastro della Forma. Possono essere considerati come azione e reazione. Tra le due c’è la colonna centrale, il Pilastro Mediano, l’equilibrio tra questi due estremi. Il Pilastro della Forza è spesso associato al maschile e il Pilastro della Forma al Femminile. Il Pilastro Mediano è il punto in cui maschile e femminile si incontrano. Il Pilastro della Forza è spesso associato all’elemento Fuoco e il Pilastro della Forma all’Acqua. L’Aria è l’elemento del Pilastro Mediano, tranne che per l’ultima sefira, Malkuth, che è ascritta all’elemento Terra.

    Tra le sefirot ci sono ventidue Netivot, o sentieri. Questa è una parola che ricorre raramente nei testi ebraici e non è usata nel senso dei sentieri ordinari che si possono percorrere. Netivot sono sentieri o vie che dobbiamo creare noi stessi. I sentieri sono nascosti e attendono la nostra scoperta. Non sono luoghi ma stati di coscienza accompagnati da particolari percezioni spirituali. La Cabala insegna la conoscenza teorica che può aiutarci a raggiungere questi stati e trovare i sentieri nascosti, ma la conoscenza da sola non è abbastanza. Dobbiamo imparare a sperimentare questi stati di coscienza tramite meditazione, rituali e tecniche devozionali che coinvolgono lo spirito e il cuore.

    RIGUARDO A QUESTO LIBRO

    Questo libro è un’introduzione alla Cabala e all’Albero della Vita che offre una struttura per dare un senso alle tue esperienze di vita e al tuo viaggio spirituale. Il libro è sia teorico che pratico. Ogni capitolo contiene spiegazioni di una sefira dell’Albero della Vita e di come si manifesti in dimensioni separate ma parallele: quelle dell’evoluzione cosmica, della divinità, dello sviluppo spirituale e psicologico umano e della vita quotidiana.

    Alla fine di ogni capitolo, fornisco alcune caratteristiche e simboli associati a ciascuna sefira. Queste includono i Nomi Divini in ebraico e divinità di altre tradizioni spirituali che corrispondono all’idea o all’energia della sefira. Le sefirot sono anche associate a fenomeni cosmici come i pianeti e a caratteristiche del nostro mondo naturale, nonché a qualità ed esperienze psicologiche e spirituali. Non tutte le fonti concordano. Ci sono differenze, ad esempio, nelle attribuzioni dei colori fornite dai testi di origine, come lo Zohar e il Bahir. Le corrispondenze date qui sono quelle usate nella meditazione e nei rituali della Tradizione Magica Occidentale.

    Possiamo assimilare queste informazioni usando le nostre menti razionali, ma possiamo comprendere meglio la natura di ogni sefira, se proviamo in qualche modo a sperimentarla. Gli esercizi alla fine di ogni capitolo sono concepiti per aiutarti a ottenere una visione più profonda e intuitiva di ciò che la sefira rappresenta nella tua stessa vita. Spesso ti verrà chiesto di lavorare con le immagini, perché la Cabala usa

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