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Da operaio a manager: Come liberarsi da una professione che ti piace per vivere in una nuova professione che ti appassiona
Da operaio a manager: Come liberarsi da una professione che ti piace per vivere in una nuova professione che ti appassiona
Da operaio a manager: Come liberarsi da una professione che ti piace per vivere in una nuova professione che ti appassiona
Ebook158 pages1 hour

Da operaio a manager: Come liberarsi da una professione che ti piace per vivere in una nuova professione che ti appassiona

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About this ebook

Ricordo una mattina in cui mi stavo facendo la barba e mi sono guardato negli occhi. Mi sono chiesto: "Ma è davvero questo quello che voglio?", me lo ricordo perfettamente. Il cuore che mi batteva forte e gli occhi lucidi. La risposta era evidente e suonava chiara nella mia testa: "No!".

In un'epoca in cui il network marketing viene proposto da chiunque come chiave vincente per raggiungere obiettivi alti e immediati, la delusione e la frustrazione per non essere riusciti arriva molto facilmente. Francesco Vargiu all'interno di questo libro spiega con grande delicatezza come sia riuscito a scavalcare i confini che da semplice elettricista lo hanno portato a essere un manager in DuoLife, azienda che si occupa di benessere. Così, nel corso della narrazione, ci si trova davanti un uomo di 60 anni che ne dimostra molti meno, non solo fisicamente, ma soprattutto nella grande forza di mettersi in gioco quotidianamente e nel coraggio di aver guardato in faccia le proprie paure e i limiti. Francesco si metterà a nudo, riga dopo riga, e arriverà a spiegare quale sia il suo metodo di approccio al network e come muoversi in questo mondo. Ti accompagnerà passo passo sia nella scelta dell'azienda che dei prodotti.
LanguageItaliano
PublisherBookness
Release dateFeb 16, 2023
ISBN9791254891766
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    Book preview

    Da operaio a manager - Francesco Vargiu

    Introduzione

    Il 10% del ricavato della vendita di questo libro verrà donato in beneficenza alla Fondazione Help Furaha Italia. Ho preso questa decisione spinto dalla gratitudine che provo nei confronti della vita, sono grato a ogni sfida che ho superato per arrivare fin qui. 

    Ogni parola in più sarebbe superflua, quindi mi limito a metterti due link, uno della pagina ufficiale e uno della pagina Facebook di questa fondazione, così da offrirti la possibilità di verificare. 

    https://helpfurahaitalia.my.canva.site/

    https://www.facebook.com/helpfurahaitalia

    Francesco Vargiu e DuoLife in breve 

    Mi chiamo Francesco Vargiu e mentre qualcuno mi diceva che avrei dovuto raccontarla di più la mia storia, ho iniziato a sentire come un tarlo, una vocina nella testa che, forse, questa persona aveva ragione. Così, eccomi qui, a distanza di mesi, con una storia da narrare e un libro che sta per uscire dove si parla di me, di quello che faccio nella vita professionale e come sono riuscito a ribaltare ciò che sembrava ormai un destino scritto e senza possibilità di cambi di direzione.

    Il cambiamento che ho realizzato è stato un grande lavoro di sguardo dentro me, che mi ha portato ad agire con grande coraggio e consapevolezza, sia nel compierlo, ma anche nel decidere che l’avrei condiviso in queste pagine. 

    Mi capita spesso di stare in webcam in Zoom e sentirmi chiedere di raccontarmi in breve e così, questa sera, davanti a una pagina del mio pc, farò finta di essere a una di quelle chiacchierate online e ti parlerò in breve di Francesco. Avremo tempo poi, col trascorrere del tempo e delle pagine, di conoscerci meglio e approfondire ogni argomento che accennerò qui.

    Sono un uomo di 60 anni, fra due andrò in pensione, il sogno di molti. Sono divorziato dal 2017 e ho un figlio di 20 anni. Qualche anno fa, mentre avevo una compagna con la quale convivevo, ho iniziato in parallelo al primo lavoro anche l’attività di network marketing in modo più approfondito. Lo metto tra virgolette perché poi ti spiegherò. Ti starai chiedendo quale sia il mio primo lavoro. Sono un operaio e, per la precisione, un elettricista. Uno di quelli che lavora su tre turni in un’azienda che si occupa di produzione e quindi un elettricista di quelli che opera sulle linee di montaggio. Motivo per cui, quando mi chiamano, ho una manciata di minuti per capire dove sia il problema e poi intervenire. 

    Con questa mia compagna ho iniziato a collaborare anche con DuoLife che è un’azienda che si occupa dal 2013 di nutraceutica, ed ormai è presente in 30 paesi. Ha in catalogo non solo prodotti di nutraceutica quali integratori, alimenti funzionali, ma anche tutta una linea di cosmesi, prodotti derivati dalla canapa, cioè CBD, anche per animali.

    Questa mia collaborazione è iniziata tre anni fa. 

    La vita, come accade a chiunque, mi ha messo di fronte a una scelta molto dura e importante, ossia seguire i miei sogni o vivere i sogni di qualcun altro. Ero sicuro che questo modo di collaborare e di investire quindi il mio tempo potesse aiutarmi a raggiungere gli obiettivi che mi ero dato, di migliorare la mia vita dal punto di vista finanziario e di mettere le basi per il mio futuro. Se inizialmente credevo che l'avrei fatto con la mia compagna, mi sono reso conto che dovevo scegliere. Sì, a un certo punto ho dovuto fare una scelta riguardante le persone da frequentare. A volte, il taglio devi farlo proprio con le persone a te più care e vicine, quelle che non condividono il tuo percorso, quello nuovo che stai iniziando. Queste persone ti fanno capire che se vuoi arrivare alla tua meta devi scegliere di lasciarle andare. Per come la vedevo io, doveva essere un cambiamento per tutti e due; ma per me era ovvio, per lei no. Avere un secondo lavoro, dopo un primo che ti occupa per otto ore al giorno, per cinque giorni alla settimana e a volte con gli straordinari e su tre turni, implica arrivare a casa, togliere del tempo alla famiglia, magari non andare in giro tutte le domeniche e utilizzare il tempo libero per migliorare nel network. Ero davvero convinto di essere pronto a fare dei sacrifici in funzione di un futuro migliore, era qualcosa che volevo davvero realizzare e ci tenevo tantissimo, mentre lei non se la sentiva. Per la mia compagna tutto ciò era un sacrificio troppo grande. Togliere del tempo a noi non era quello che voleva e desiderava. Ci siamo trovati che stavamo andando in due direzioni opposte e non era più possibile trovare un punto d’incontro. Io pensavo che per certi versi quel tempo, tolto alla quotidianità o ai fine settimana, lo avremmo recuperato dopo, ma ognuno ha il suo modo di sentire e vedere le cose. Quando mi ha detto che non credeva in questo dopo, mi sono visto costretto a fare una scelta: o una strada o l’altra.

    O il mio sogno o il suo. E dopo una vita in cui avevo sempre detto di sì a tutto e tutti, ho scelto me stesso e il mio sogno.

    Quindi mi sono separato da lei per seguire questa mia convinzione. Non avrei potuto realizzare il mio progetto altrimenti. Arrivarci è stato molto duro, un grande cambiamento di vita. Ho dovuto rinunciare a una persona che era importante per proseguire nel mio obiettivo. Perché l’ho fatto? Perché sapevo bene dove sarei voluto arrivare, ma mi ero reso conto che con lei non avrei potuto farlo. In questo libro parleremo anche di grandi cambiamenti e posso affermare che questo è stato proprio il primo e il più grande.

    Scegliere tra una persona e il mio obiettivo. Sembra brutto da dire, ma è stato così. Purtroppo mi rendo sempre più conto che molte persone scelgono di rinunciare a realizzare i loro sogni. Non importa se sono piccoli o grandi. Molto semplicemente avviene perché si lasciano influenzare dalle persone accanto a loro. Proviamo inevitabilmente grandi sensi di colpa nel momento in cui pensiamo di meritare di più, di meglio. 

    Ho fatto quindi la mia scelta e piano piano la mia vita da lì in poi è cambiata, proprio perché ho iniziato a vedere il risultato del mio totale impegno e ho avuto una disponibilità economica diversa. 

    Avere più soldi è stata la reale conseguenza di tutto il tempo che ho dedicato a questa attività.

    Prima ero legato al mio stipendio mensile da operaio e ogni mese avevo dei conti ben precisi da far quadrare che comprendevano sempre una serie di doveri o di imprevisti. La rata dell’auto, le bollette, l’assegno per il figlio, l’affitto di casa e davvero restava poco per me stesso, a volte nulla. Questo è stato un cambiamento di enorme impatto e mi ha permesso di iniziare anche ad avere un altro rapporto con il denaro. Certo, non ho cominciato a buttare via i soldi, sia chiaro che ho un grande rispetto per loro, ma ho la sensazione, che è del tutto nuova per me, di avere le spalle coperte

    Avere le spalle coperte per me significa che posso anche fare un piccolo regalo a qualcuno o magari dare a mio figlio quel qualcosa che prima non potevo offrirgli. Posso decidere di andarmene al mare un fine settimana senza dover stare con la calcolatrice in mano ogni istante. 

    Voglio essere davvero sincero dicendo che provo emozioni del tutto nuove! La prima è il senso di libertà. Libertà nel senso che sento di non dover dipendere più da nulla e nessuno, anche dal posto di lavoro, e lo dico sotto tutti i punti di vista. Prima vivevo ogni cosa e situazione come un dovere, anche forzato, anche solo nell’esprimere magari che ero contrario a una decisione, mi trattenevo molte volte. Faccio un esempio banale che però è stato presente nella mia vita da lavoratore da sempre: mi sentivo in difetto ogni volta che mi prendevo un giorno di ferie. Mi chiedevo sempre cosa pensassero gli altri o mi facevo mille problemi con l’azienda. Ora mi sento libero, nel senso che non vivo più queste situazioni con paura, gestisco il tempo per me stesso con grande tranquillità, ovvio sempre nel massimo del rispetto e con onestà nei confronti di tutti, perché comunque ho deciso di continuare a svolgere entrambi i lavori, quindi continuo a essere anche un elettricista.

    Porto avanti ogni mia attività nel massimo della correttezza, questo fa parte della mia indole e del mio modo di essere e comportarmi. Quello che è cambiato, forse, è che ora non mi faccio più problemi a chiedere. È stato proprio il mio atteggiamento nei confronti della vita che si è modificato. Essere riuscito nel mio obiettivo mi ha permesso di avere più sicurezza su tutti i fronti. Mi sento quindi più tranquillo, più libero, più consapevole di poter fare delle cose. Magari potevo farle anche prima, ma non ne avevo la consapevolezza. Mi sono reso conto col tempo che avevo dei limiti che a volte accettavo se messi dagli altri, ma che il più grande scoglio lo avevo creato io e continuavo a credere ci fosse. Forse, perché nel mio profondo temevo di non meritare, di non essere all’altezza.

    Ricordo un giorno in cui presi davvero coscienza che ero come entrato in un circolo dove mi ero fatto fare il lavaggio del cervello con la frase quello non puoi farlo e questa affermazione mi stava limitando in ogni aspetto della vita. Lo sviscerare questo limite e ribaltarlo mi ha permesso di evolvere e cambiare totalmente la mia vita. Questo è uno dei motivi per cui oggi amo tantissimo aiutare le persone a diventare libere, poiché so benissimo cosa provano, come vivono, che sensazioni ed emozioni attraversano le loro esistenze ogni giorno. Quando mi dicevano che non potevo farlo, io, Francesco, avevo smesso di chiedermi perché non fosse possibile. No, accettavo semplicemente il fatto, come se fosse il solo e unico possibile. Come se questa fosse la sola e

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