La tuta intelligente: La scoperta di una nuova realtà

LA TUTA INTELLIGENTE

Michele William Marzo

Biografia dell’autore

Io sono Michele William Marzo e sono nato con una diversità visiva, con il passare del tempo ho accettato questa mia condizione trovando nella stessa molti punti di forza. La situazione ha apportato in me un profondo cambiamento che mi ha spinto ad iniziare la realizzazione di un progetto volto al miglioramento e alla comprensione del mondo delle persone aventi disabilità quali persone ipo e non vedenti. Inoltre, spero con questo mio progetto di far abbattere le innumerevoli barriere architettoniche, barriere riguardanti l’inclusione scolastica, l’apprendimento di nuove discipline, la passione per la scrittura e per la lettura e non solo… ma anche mediante i miei racconti far immaginare al lettore, cosa vuol dire essere un diverso agli occhi degli altri e dover vivere in un mondo, dove ancora oggi le persone con menomazioni vengono discriminate.

Nel tempo libero, pur essendo non vedente, amo scrivere esprimendo la mia visione del mondo, inoltre, pratico la meditazione, ascolto la musica e cerco ogni giorno di imparare cose nuove mediante il mondo della digitalizzazione informatica.

Fin dall’età di otto anni, attraverso questo mondo ho iniziato la mia avventura, comprendendo ed apprendendo i fondamenti di questa materia, come poter usufruire dei dispositivi mediante le tecnologie assistive quali lettori di ingrandimento e\o sintetizzatori vocali.

In fine, Tramite questo progetto mi pongo l’obiettivo di creare programmi, divulgare notizie, informazioni inerenti alla disabilità, descrivendo le mie sensazioni, difficoltà e le tecniche con le quali sono riuscito ad accettarmi e come anche tu lettore o lettrice, puoi accettarti per quello che sei poiché tu sei unico ed insostituibile.

Il mondo della diversità è molto vasto, ogni individuo diverso o meno che sia, attraverso una comunicazione efficace con le tecniche giuste può apportare innovazione, informazione e cultura nella società.

Il mio mantra con il quale mi alzo la mattina e con il quale vivo la vita di ogni giorno è: DISABILITÀ NON VUOL DIRE IMPEDIMENTO MA AL CONTRARIO VUOL DIRE ADATTABILITÀ, VOLERE È POTERE!

Indice

Introduzione

Capitolo 1: Il primo contatto con una forma di vita extraterrestre

Capitolo 2:  Il viaggio verso il pianeta di Clark

Capitolo 3: Il primo contatto con il consiglio e scoperta di varie informazioni inquietanti

Capitolo 4: Il messaggio secretato

Capitolo 5: La sezione ALFA

Capitolo 6: Il pianeta MUSUN

Capitolo 7: La base automatica RTX0012

Capitolo 8: L’entità malvagia

Capitolo 9: Lo scherzo di cattivo gusto dell’entità malvagia

Capitolo 10: L’inganno, la stazione olografica

Capitolo 11: La stazione fantasma

Capitolo 12: Il drone ed il suo discorso misterioso

Introduzione

Orlando è un ragazzo di sedici anni, in piena età adolescenziale e sta per entrare inconsapevolmente in contatto con una tuta molto particolare, la quale è dotata di un’intelligenza artificiale chiamata Rahaz.

Il protagonista si trova nel giardino della scuola, insieme ai suoi coetanei, Carlos, Juan e Emilio. Stanno parlando del più e del meno quando di punto in bianco viene fuori l’argomento dei sogni.

Carlos dice che vorrebbe fare il dottore, Juan vorrebbe praticare la professione del perito informatico, al contrario Emilio la professione del meccanico. Orlando inizialmente non proferì parola e dopo essersi girato i pollici per due o tre volte con voce convinta e con gran ardore disse: Io vorrei esplorare le cavità più segrete della mia mente. Entrare in contatto con un’intelligenza artificiale. Tutti iniziarono a ridere e a dire che non sarebbe mai accaduto nulla del genere. Dunque, Orlando sentendosi deriso, si allontanò e con il capo sprofondato nelle spalle si avviò verso la strada che conduceva verso casa.

Nel corso della sua esperienza affronterà scenari che lo coinvolgeranno psicologicamente, dovrà affrontare prove fisiche, aiutare delle persone in difficoltà, salvare delle vite umane e risolvere delle anomalie a bordo di alcune stazioni spaziali insieme ai suoi compagni di missione.

Capitolo 1: Il primo contatto con una forma di vita extraterrestre

Orlando, disteso sul letto della sua camera, fu spaventato da un tonfo sordo proveniente dal giardino adiacente. Allora, pervaso dalla curiosità, rivolse lo sguardo verso la finestra che affacciava sull'entrata di quest'ultimo e incredulo vide che una luce azzurra iniziò ad illuminare tutta la zona circostante. Dopo un attimo di esitazione, decise quindi, con il battito accelerato e con l’adrenalina nel sangue, di andare ad investigare.

Si alzò dal letto tremolante e, al contempo, eccitato da tutta questa situazione, indossò in fretta e furia i primi indumenti che trovò sulla sedia alla sua destra e poco prima di uscire mise il giubbotto color verde militare. Quando arrivò di fronte alla porta di casa, ebbe un lampo di genio, quindi rientrò per munirsi di una torcia e del suo telefono. Non sapendo che non avrebbe mai fatto più ritorno fra quelle mura e che l’avventura che lo aspettava apporterà in lui dei profondi cambiamenti. Quando appoggiò la mano sulla maniglia, sentì un leggero brivido di freddo ma non si fermò; quindi, con forza, spinse la massiccia porta di ferro. Chiudendo la porta dietro di sé e rivolgendo lo sguardo verso la strada principale che costeggiava il giardino, il ragazzo notò che la luce di origine sconosciuta terminava alla fine