Mezzo secolo di me
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Book preview
Mezzo secolo di me - Daniela Rihar
CAPITOLO UNO
Quella mattina mi alzai in fretta e come tutti gli altri giorni, dopo la doccia e una attenta colazione a base di the, quattro biscotti senza zuccheri ed un vasetto di yogurt bianco, mi truccai sobriamente e vestii con un look piuttosto casual, preparandomi per andare al lavoro.
L'ufficio distava quattro, forse cinque km da casa mia e percorrevo il tragitto ogni mattino in macchina, ascoltando Radio Italia col finestrino mezzo abbassato, canticchiando.
Come al solito la giornata sarebbe trascorsa non senza grattacapi e decisioni da prendere tra una telefonata e l'altra, in attesa di raggiungere la famiglia poco più tardi della metà del pomeriggio. Avrei quindi guidato fino a casa, piacevolmente emozionata, perché lì mi aspettavano riuniti, davanti ad una grande rotonda torta tartufata al cioccolato ed una bottiglia di buona malvasia, i miei cari congiunti.
Non era un giorno come tutti gli altri, ebbene sì, quello era il giorno del mio compleanno!
Le ore che seguirono furono più o meno come le avevo descritte, nulla di particolare accadde a far sì che una ventata di novità potesse scuotere la mia indole un po' impigrita dalle abitudini. La serata invece trascorse piacevolmente, tra gli auguri cantati in coro e le copiose chiacchere volte a ricordare i tanti episodi dei compleanni passati, delle figlie ancora piccole e dei genitori più giovani e spensierati...Questi sono sempre stati i miei affetti, lo scopo dei miei sacrifici e l'obiettivo dei miei buoni propositi.
Quella sera però, a festa finita, una volta rimasta sola, nonostante avessi ricevuto tante attenzioni, regali e biglietti d'auguri affettuosi, sentivo una smania che si faceva sempre più insistente e saliva dal petto, quasi a pervadermi tutta l'anima, arrivava al volto, lo infuocava e mi confondeva. Poteva essere l'effetto della malvasia, pensavo, avrei dovuto soltanto stendermi a letto perché tutto tornasse come prima...Ma non andò