Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Delos Science Fiction 239
Delos Science Fiction 239
Delos Science Fiction 239
Ebook105 pages1 hour

Delos Science Fiction 239

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Fantascienza - rivista (64 pagine) - La nuova serie TV Star Wars: Andor sembra aver conquistato critica e pubblico. Ne parliamo nello speciale di questo numero 239 della nostra rivista di approfondimento. Troverete anche un'intervista a Franci Conforti, premio Urania con il suo nuovo romanzo Spine.

Rogue One: A Star Wars Story, il film di Gareth Edwards del 2016, con Felicity Jones e Diego Luna come protagonisti, è stata una delle migliori produzioni degli ultimi anni legata all'universo creato da George Lucas. Con buona pace della trilogia prodotta, e diretta per due film, da J.J. Abrams. Da quella pellicola, la Disney e la Lucas Film hanno tirato fuori dal loro cilindro una serie TV: Star Wars: Andor. Come il titolo stesso annuncia, questa nuova produzione televisiva ha per protagonista principale Cassian Andor, il ribelle che abbiamo conosciuto in Rogue One, ma che ha un passato che lo lega all'Impero. Una serie che, già dalle prime recensioni, sembra aver centrato l'obiettivo di proporre un punto di vista originale e interessante su Star Wars. Ne parliamo nello speciale di questo numero 239 di Delos Science Fiction, curato da Arturo Fabra, che trovate come sempre online su Fantascienza.com.
Ma le novità non finiscono qui. A ottobre è andato in edicola il nuovo Premio Urania, ossia il romanzo Spine di Franci Conforti. Per l'occasione abbiamo intervistato l'autrice e ci siamo fatti raccontare come è nato e di cosa tratta questa sua nuova opera.
Altra importante novità è l'uscita della terza antologia solarpunk, dal titolo Archeologie dal basso futuro, anche questa curata da Franco Ricciardiello ed edita da Delos Digital. Lo scrittore già premio Urania ci introduce al solarpunk con una timeline sugli eventi e sulle pubblicazioni principali di questo movimento letterario.
Infine, nei servizi, lo scrittore Franco Piccinini ci introduce alla festa per eccellenza del mese di ottobre, Halloween, con una serie di proposte letterarie da riscoprire, a cominciare da alcuni capolavori di Ray Bradbury.
Nelle rubriche, Giuseppe Vatinno ci racconta lo sceneggiato Rai Extra, uno dei più interessanti dedicati a tematiche fantascientifiche, mentre on Anteprime vi presentiamo il nuovo romanzo di Stephen Baxter, per il momento uscito solo sul mercato anglosassone.
Il racconto di questo mese è di Giancarlo Manfredi, mentre l'Anteprima è dedicata al romanzo L'Impero restaurato di Sandro Battisti.
Non ci resta che augurarvi Buona Lettura!

Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateNov 8, 2022
ISBN9788825422252
Delos Science Fiction 239

Read more from Carmine Treanni

Related to Delos Science Fiction 239

Related ebooks

Literary Criticism For You

View More

Related articles

Reviews for Delos Science Fiction 239

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Delos Science Fiction 239 - Carmine Treanni

    Thread

    Cielo d'ottobre e sogni spaziali

    Articolo di Arturo Fabra

    Una scena lunare da First Man

    Una scena lunare da First Man

    Chissà se il cielo d’ottobre sarà più propizio per tornare nello spazio?

    Apollo e Artemide sono i due gemelli del pantheon greco che hanno dato il nome a due programmi NASA: Apollo è quello che ha fatto sognare negli anni Sessanta noi boomer fino al punto da farci dire almeno una volta da grande farò l’astronauta cosa che sembrava, chissà perché, del tutto possibile.

    Artemide (Artemis) sta muovendo i primi esitanti passi, cercando di lanciare un primo vettore ma sta inciampando in continui rimandi a causa di problemi tecnici e meteorologici (che una volta erano meno frequenti). La destinazione è sempre la Luna, il nostro satellite, che nel primo venne vista come un traguardo e ora dovrebbe essere una partenza (insieme alla stazione spaziale) per la missione su Marte, primo passo per la colonizzazione dei pianeti del sistema solare e poi, chissà.

    Inutile dire che questi non sono tempi facili per la Terra ma non lo erano nemmeno quelli del programma Apollo, allora c’era la guerra fredda, l’escalation nucleare, la rivalità URSS-USA nell’esplorare lo spazio. Oggi la rivalità spaziale pare spostata tra i Tycoon come Musk e Bezos nei confronti della NASA e quella USA-URSS invece è tornata al puro campo bellico.

    Insomma, nonostante il vento solarpunk che spira nel mondo della fantascienza, a guardare la situazione dei programmi spaziali non si può che avere una sana dose di scetticismo.

    L’idea di un pianeta unito che collabora senza rivalità per colonizzare le stelle è quanto di più utopico si possa pensare. Checché se ne dica non siamo usciti migliori dalla pandemia, ma anzi abbiamo ampiamente dimostrato che gli organismi sovranazionali non vengono presi in considerazione e non hanno strumenti tali da poter globalizzare la risposta ad un pericolo planetario, e, soprattutto, che nessuno è disposto a barattare quel poco di autonomia/comodità/sicurezza personale per il bene comune.

    Bisogna essere pratici e rendersi conto che non è possibile sfamare tutto il mondo prima di avventurarsi nello spazio (già… cosi dicono) ma alle volte viene da pensare che la più grande palla al piede dell’esplorazione spaziale sia proprio il nostro stesso pianeta. Stiamo forse aspettando di non avere altra alternativa se non trovarne un altro? La cosa non sorprenderebbe visto che da sempre la spinta della colonizzazione di nuove terre è stata: siamo troppi qui, carichiamo i carri e ci spostiamo in un luogo dove ci sia più spazio e risorse per vivere.

    Quindi dovremmo pensare alle astronavi coloniali come dei colossali carri coperti da conquista del west, come abbiamo letto e visto tante volte?

    Affascinante ma forse anche un po’ ingenuo. Non ci sono forse altri metodi per andare tra le stelle?

    Se amiamo la fantascienza è (anche) perché siamo sognatori di esopianeti, civiltà galattiche ed esplorazioni spaziali. E la spinta del sogno è necessaria, perché altrimenti non alzeremmo davvero mai lo sguardo rimanendo per sempre impantanati nel fango quaggiù.

    Ed è fondamentale anche lasciare tracce di questi sogni: storie pensate e realizzate in varie modalità, che parlino della sfida che lo spazio può porre all’umanità.

    Perché, forse, questo sogno, per noi, potrebbe non realizzarsi mai, o forse verrà realizzato da una razza che non siamo esattamente noi. Una razza capace di vivere nella terra del futuro e di volare tra le stelle senza doversi portare la casa a rimorchio.

    Che siano microrganismi senzienti, creature di energia, transumani modificati, animumani, o una nuova incredibile evoluzione della nostra razza umana è tutto da scoprire, o perché no, da immaginare.

    Quello che sappiamo, però, è che dobbiamo mantenere vivo il sogno, cercando di passarlo a chi verrà dopo di noi alimentando la nostra voglia di stelle con le storie che ci vengono proposte, nella speranza che l’umanità dimostri, prima o poi, di saper superare le divisioni To boldly go…

    Utopia?

    No, solo fantascienza. Quella che ci piace.

    30 ottobre 2022 https://www.fantascienza.com/28252/cielo-d-ottobre-e-sogni-spaziali

    Anteprime dal Futuro

    Le Mille Terre di Stephen Baxter

    Libri in uscita sul mercato anglosassone e che forse, un domani, potremmo leggere anche nel nostro Paese. O magari anche oggi.

    Articolo di Redazione

    Stephen Baxter è nato a Liverpool nel 1957 e ha studiato matematica all'Università di Cambridge e ingegneria all'Università di Southampton. È diventato insegnante di matematica e fisica e ha lavorato per alcuni anni nell'informatica, prima di diventare uno scrittore a tempo pieno nel 1995.

    È autore di molti romanzi e racconti, tra cui il pluripremiato Time Ships (1995), il sequel autorizzato di La macchina del tempo di HG Wells. Ha scritto vari romanzi, tra cui la Trilogia Manifold e la Trilogia Mammoth, senza dimenticare la serie di romanzi della Sequenza Xeelee. È anche coautore di libri con Arthur C. Clarke, tra cui L'occhio del tempo (Time's Eye, 2003), L'occhio del sole (Sunstorm, 2005) e L'occhio dell'universo (Firstborn, 2008). Una sua prima raccolta di racconti è Phase Space (2002), la seconda raccolta di racconti di Stephen Baxter è Traces (1998), e ha anche pubblicato i libri di saggistica Deep Future (2001), Omegatropic

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1