Gilgamesh all'inferno
()
About this ebook
Fantascienza - romanzo breve (67 pagine) - Nalla sua ultima avventura Gilgamesh deve fare affidamento su due alleati molto particolari: Robert E. Howard e H.P. Lovecraft. PREMIO HUGO 1987
Anche gli eroi, i condottieri (e gli scrittori) prima o poi muoiono. Ma la loro storia non finisce lì: continua, all'Inferno. L'Inferno: un luogo senza tempo dove Giulio Cesare gira su una jeep militare, con il mitra a tracolla e due pistole ai fianchi. Dove Robert E. Howard, il creatore di Conan, incontra H.P. Lovecraft e scopre qualcosa di sé stesso. E dove entrambi incontrano il primo eroe epico dell'umanità, il sumero Gilgamesh (che Howard scambia per Conan) insieme al quale dovranno compiere un'avventura per salvare, ancora una volta, il suo amico fraterno Enkidu.
Robert Silverberg è unanimemente riconosciuto come uno dei massimi autori della fantascienza contemporanea. Nato a Brooklyn (New York) il 15 gennaio del 1935, iniziò a scrivere SF d'avventura negli anni '50, diventando ben presto uno degli autori più famosi e prolifici e ottenendo il premio Hugo come autore più promettente del 1956. Durante la metà degli anni sessanta però, spinto dal desiderio di dimostrare a se stesso e agli altri le sue capacità di vero scrittore, e di essere in grado di realizzare anche opere di qualità, Silverberg impresse una svolta decisiva allo stile dei suoi romanzi, iniziando a produrre opere di maggiore impegno umano e letterario. Tra gli scritti più importanti di questo secondo periodo ricordiamo Ali della notte (con cui vinse anche un premio Hugo), Brivido crudele, Torre di cristallo, forse la sua opera più completa e riuscita, Vertice di immortali, Paradosso dei passato, e Mutazione, che si inserisce in quel gruppo di romanzi dedicati da Silverberg alla descrizione e all'esplorazione dell'esperienza mistica della trascendenza.
Robert Silverberg
Robert Silverberg has written more than 160 science fiction novels and nonfiction books. In his spare time he has edited over 60 anthologies. He began submitting stories to science fiction magazines when he was just 13. His first published story, entitled "Gorgon Planet," appeared in 1954 when he was a sophomore at Columbia University. In 1956 he won his first Hugo Award, for Most Promising New Author, and he hasn't stopped writing since. Among his standouts: the bestselling Lord Valentine trilogy, set on the planet of Majipoor, and the timeless classics Dying Inside and A Time of Changes. Silverberg has won the prestigious Nebula Award an astonishing five times, and Hugo Awards on four separate occasions; he has been nominated for both awards more times that any other writer. In 2004, the Science Fiction and Fantasy Writers of America gave him their Grand Master award for career achievement, making him the only SF writer to win a major award in each of six consecutive decades.
Related to Gilgamesh all'inferno
Related ebooks
L’ascesa dei Draghi (Re e Stregoni—Libro 1) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPossanza della luce Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa voce nera Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mondo nel tramonto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl gioco di Gilgamesh - parte 2 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl gioco di Gilgamesh - parte 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOltre il cielo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe Porte del Valhalla - L'elmo di Odino Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDare vita, dare morte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI vampiri di San Pietroburgo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMastro delle pietre Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSangue selvaggio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl contagio di Meung Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMorte a Venezia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGlagon in fiamme Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa sacerdotessa di Ur Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStazione Diadema Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSeta macchiata di sangue Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa corsa della tartaruga Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl popolo eletto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuattro Quarti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe Cronache di Alaster Vol.1: Drago Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mondo nuovo: Terra Incognita 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGemme e boccali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe due Liste Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl cannibale di Northon House Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSguardo di sangue Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna galassia di nome Roma Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn Cielo Di Incantesimi (Libro #9 in L’Anello dello Stregone) Rating: 4 out of 5 stars4/5La torre dell'elefante: Conan il Cimmero 2 Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Science Fiction For You
La macchina del tempo • L’uomo invisibile • La guerra dei mondi • L’isola del dottor Moreau Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsViaggio al centro della Terra Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Conoscenza Proibita All'Umanità: L'Energia Della Vita Che L'Uomo Non Deve Avere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa trappola di Bardia Rating: 5 out of 5 stars5/5Delos Science Fiction 215 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPresenze rettiliane: La presenza rettiliana nel mondo e in Italia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAntichi Nemici Primo Contatto: 2081: Segnali di Guerra Nello Spazio, #1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDelos Science Fiction 202 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFiabe devianti per una civiltà in rovina Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLabirinto mortale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRed Elvis Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'eredità delle Pleiadi: L'eredità delle stelle Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsANonniMus: Vecchi rivoluzionari contro giovani robot Rating: 0 out of 5 stars0 ratings2038: la rivolta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFluire Rating: 4 out of 5 stars4/5Il codice Tesla: Codex Secolarium vol 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Risveglio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutti i racconti del maestro del brivido Rating: 4 out of 5 stars4/5La mia vendetta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn evento assolutamente straordinario Rating: 5 out of 5 stars5/5Il sole di Murzuq Rating: 4 out of 5 stars4/5Hortus Mirabilis: Storie di piante immaginarie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDio è bipolare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDelos Science Fiction 214 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAlone Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDoctor Who - Apollo 23 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAvatar: i nuovi fantastici orizzonti della giustizia onirica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRacconti paradossali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa loro compagna Zandiana: Padroni di Zandia, #9 Rating: 5 out of 5 stars5/5Un’Impresa da Eroi (Libro #1 in L’Anello Dello Stregone) Rating: 5 out of 5 stars5/5
Reviews for Gilgamesh all'inferno
0 ratings0 reviews
Book preview
Gilgamesh all'inferno - Robert Silverberg
Faust: Anzitutto vorrei chiederti dell’Inferno:
dimmi, dov’è il luogo che noi chiamiamo Inferno?
Mefistofele: Al di sotto dei cieli.
Faust: Ah, ma dove?
Mefistofele: Nelle viscere degli elementi,
là dove si giace in eterno fra le torture:
esso non ha confini, né è circoscritto in un solo luogo;
perciò, ovunque noi siamo, siamo all’Inferno.
Così, dove c’è l’Inferno c’è anche l’uomo.
E, per concludere, quando il mondo finirà
ed ogni creatura verrà purificata,
ogni luogo diverso dal cielo sarà l’Inferno.
Faust: Credo che l’Inferno sia una favola.
Mefistofele: Pensala come vuoi, l’esperienza ti farà ricredere.
Marlowe, Il Dottor Faust
All’orizzonte danzavano sprazzi di luce verde, mentre il vento tagliente come una lama si era levato da oriente, spazzando la regione desolata da cui sollevava nubi di polvere grigia. Sul volto di Gilgamesh si disegnò un largo sorriso. Per Enlil, quello sì che era un vento, capace di abbattere un leone e di rendere l’aria crepitante e secca. Era fantastico andare a caccia sferzati da un vento spietato.
Gilgamesh socchiuse gli occhi e scrutò l’orizzonte in cerca di una preda, impugnando l’arco di legno pregiato che nessun altro era in grado di tendere… nessuno tranne Enkidu, il grande amico perso per ben tre volte. I suoi muscoli erano tesi, pronti all’azione. Coraggio, belve! Venite fuori a farvi ammazzare! Gilgamesh, re di Uruk, oggi si divertirà con voi!
C’era gente che andava a caccia con quelle folli armi meccaniche introdotte dai nuovi arrivati, quelli dell’Ultima Morte. Avevano fucili che colpivano da grande distanza con un rumore assordante, sprigionando fuoco e fumo. C’era poi chi si serviva di armi laser ancor più letali, da cui scaturivano guizzi di luce blu e bianca. Ma erano armi da vigliacchi. Lui le detestava come tutte le altre innovazioni introdotte dai nuovi arrivati, gente incapace di star ferma un istante. Gilgamesh le avrebbe usate soltanto se l’avessero costretto. Durante le migliaia di anni trascorse negli inferi, egli si era servito delle sole armi cconosciute al tempo della sua prima esistenza: il giavellotto, la lancia, l’ascia a doppio taglio, l’arco e la spada di bronzo. Ci voleva una grande abilità per andare a caccia con quelle armi, ma dopo tutto si trattava di una competizione con regole precise dov’era richiesta una grande forza fisica. Chi voleva semplicemente uccidere la preda in modo rapido e senza rischi, poteva sorvolare i territori di caccia su una piattaforma d’attacco e sganciare una bomba, massacrando in questo modo quelle belve dalla pelliccia vellutata.
Gilgamesh sapeva di essere considerato pazzo. Per esempio Cesare… sì, l’altezzoso Giulio Cesare, il sanguefreddo
, con le pistole lucenti alla cintura e il mitra a tracolla. – Perché non lo vuoi ammettere? – gli aveva chiesto un giorno, dall’interno della sua jeep, vedendo che si stava preparando per inoltrarsi nelle zone più selvagge dell’Inferno. – La tua ostinazione nell’usare giavellotti e lance è pura affettazione. Non siamo nell’antica Sumeria.
Gilgamesh sputò. – Dovrei andare a caccia con un 9mm automatico? Oppure con granate e laser? Lo chiami sport, questo?
– Vuol dire semplicemente accettare la realtà. Non riesco a capire il tuo odio per la tecnologia: che differenza c’è fra un arco e un fucile? Sono entrambe delle invenzioni tecnologiche che ci evitano di uccidere un animale a mani nude.
– Ho fatto anche questo – ribattè Gilgamesh.
– Bah, ci rinuncio! Il gigantesco Gilgamesh, l’eroe semplice e innocente dell’Età del Bronzo! Anche questa è un’affettazione, amico mio! Ti fai passare per uno stupido barbaro ostinato perché vuoi essere lasciato in pace e libero di andartene a caccia. Ma nell’intimo ti consideri superiore a tutti coloro che sono vissuti in un’epoca più progredita della tua. Vorresti restaurare il rozzo modo di vivere degli antichi, vero? Ho l’impressione che tu continui a vagabondare nelle Regioni Interne, in attesa del momento buono per piazzare il colpo di mano che ti porterà al potere. Non è così, Gilgamesh? Dentro di te nascondi il folle desiderio di spodestare Satana e prendere il suo posto al comando dell’Inferno, dopo di che torneremo a vivere in città costruite con il fango e a tracciare zampe di gallina su tavolette d’argilla. Che cosa rispondi?
– Sono tutte assurdità, Cesare.
– Questo posto è pieno di re, imperatori, sultani, faraoni, scià, presidenti e dittatori di vario genere, e tutti ambiscono ad essere il Numero Uno. Perché tu dovresti fare eccezione?
– Sei completamente fuori strada.
– Ne dubito. Anzi, sospetto che tu ti consideri il migliore di tutti. Tu, il grande cacciatore che sa fabbricare mattoni, che ha costruito grandi templi e mura gigantesche, il fulgido baluardo dell’antico eroismo! Ti sei convinto che la nostra sia una civiltà decaduta e degenerata, mentre tu sei l’unico uomo valoroso. In realtà sei ambizioso ed orgoglioso come tutti, vero? Non sei altro che un imbroglione pieno di muscoli!
– Sempre meglio che un viscido serpente come te, uno che si mette una parrucca per poter spiare le donne durante i loro riti segreti.
Cesare non si scompose. – Non fai altro che passare la maggior parte del tempo ad uccidere le belve mostruose delle Regioni Interne, facendo in modo che in giro si sappia della tua avversione per le armi moderne. Ma i tuoi trucchi non funzionano con me. Non è per virtù che rinunci ad usare un buon Rigby 470 a canna doppia, ma per orgoglio o per pi-grizia. Sei cresciuto cacciando con l’arco, migliaia di anni fa, e continua a piacerti perché ti è familiare. Ma continui forse a parlare la complicata lingua dell’Eufrate? A me sembra piuttosto inglese. Non mi dirai che da piccolo parlavi inglese o andavi in giro in jeep o in elicottero! A quanto pare sei disposto ad accettare qualche innovazione.
Gilgamesh scrollò le spalle. – Adesso parlo inglese perché qui lo parlano tutti, ma il cuore parla la mia antica lingua, Cesare. Nell’animo resto sempre Gilgamesh di Uruk, e continuerò ad andare a caccia a modo mio.
– Uruk è ridotta in polvere da secoli. Amico mio, questa è la vita oltre la vita. Siamo qui già da molto tempo e, se non mi sbaglio, ci resteremo per tutti i giorni a venire. I Nuovi Arrivati portano con sé idee diverse che non possiamo ignorare. Non è un orologio quello che porti al polso? Un orologio digitale!
– Continuerò ad andare a caccia a modo mio – concluse Gilgamesh – perché non è bello farlo con il fucile… no, davvero, non c’è nessun gusto!
Cesare