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La Magia è naturale. Dialogo con Roger de Lafforest
La Magia è naturale. Dialogo con Roger de Lafforest
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Ebook76 pages1 hour

La Magia è naturale. Dialogo con Roger de Lafforest

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Tutto ciò che è sempre stato chiesto alla Magia, come salute, amore e denaro, fortuna, successo, gloria, felicità, e perfino sventura per i propri nemici, ora può essere ottenuto con la scienza, o meglio, attraverso operazioni di tipo scientifico, ripetibili e dimostrabili. Qui non c’è bisogno di alcuna spiegazione razionale o mistica: i veri veicoli della magia sono il pensiero, la geometria e le forme. Il posto di maghi e stregoni di ieri, è stato preso dagli esperti di fisica, che oggi sanno come manipolare ‘scientificamente’ le energie sottili. La Magia in definitiva, è naturale.
Questo sostiene Roger de Lafforest, autore unico nella suo genere, per la vita vissuta e le opere letterarie prodotte. Questa pubblicazione fa il punto sulla sua ricerca nel campo delle forze invisibili, intrapresa dagli anni ’70 in poi, di pari passo con quella di A. de Belizal, J. P. Morel, de la Foye e altri contemporanei.
Lui più di tutti, trasse delle conclusioni interessanti alla luce di quanto scoperto, che meritano oggi di essere riportate all’attenzione del publico: la Magia, l’arte magica che un tempo era solo appannaggio di maghi, stregoni e sciamani, in realtà non è altro che il prodotto della Natura e delle sue forze ancora non sfruttate. La fisica micro-vibratoria nelle sue osservazioni, fornisce oggi valide spiegazioni per tutti i fenomeni magici. E le nuove tecniche che utilizzano i metodi della scienza sperimentale, consentono di riprodurre in laboratorio tutte le opere che un tempo gli stregoni si vantavano di realizzare, con o senza l'aiuto del diavolo.
L’obiettivo della magia è sempre stato quello d’influenzare a distanza il corso degli eventi e il comportamento degli individui. L'importante è sapere come captare proprio queste micro-vibrazioni, indirizzarle, farle ricevere da qualcuno, dopo averle rese portatrici di qualcosa che ci mettiamo sopra.
In questa intervista tratta da un importante e sorprendente libro di Anne Danieul, l’autore, nonché ricercatore Roger de Lafforest, racconta le sue conclusioni.

LanguageItaliano
PublisherLucie Sarnot
Release dateNov 1, 2022
ISBN9781005837570
La Magia è naturale. Dialogo con Roger de Lafforest
Author

Lucie Sarnot

Lucie Sarnot è laureata in lettere e filosofia. Ha vissuto in Cornovaglia (U.K.) Panama e Borgogna (Francia), dove attualmente risiede. Parla fluentemente francese, inglese e spagnolo, e lavora come traduttrice per l'editoria. A questo unisce le sue competenze e la passione per il mondo della radionica, radiestesia e della fisica.

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    Libro interessante e ben fatto. Una porta sulle ricerche di Roger de Lafforest e Anne Danieul nel mondo di chi una conoscenza sconosciuta e dimenticata, a volte anche proibita.

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La Magia è naturale. Dialogo con Roger de Lafforest - Lucie Sarnot

DIALOGO CON ROGER DE LAFFOREST

Tratto da Le sorcier assassine, Ed Perrin,1981

Certamente è illusorio cercare di definire un uomo in poche righe, soprattutto quando si tratta di una personalità così particolare come quella di Roger de Lafforest.

Diciamo che l'informazione e la scrittura hanno caratterizzato la sua vita. Oggi è noto al grande pubblico soprattutto per un bestseller, Le case che uccidono (Ces maisons qui tuent, Ed. Laffont, 1972) , e per i suoi ultimi due libri, La realtà magica (La réalité magique, Ed. Laffont, 1977) e Le leggi della fortuna (Les lois de la chance, Ed. Laffont, 1978). Sembra che ora egli abbia lasciato la letteratura per la ricerca magica, alla quale si è dedicato interamente per più di dieci anni.

Prenderò in considerazione soltanto due dei suoi ambiti di lavoro, che mi sembrano i più adatti a dimostrare ciò che sto trattando in questa sede; ma non significa che ciò sia limitato all'una o all'altra di queste sue specialità. Di opera in opera, l’argomento sarà costantemente scoperto. Diremo quindi che è all'ingegnere specializzato in magia moderna che ci siamo rivolti, poiché lui si presenta come tale. E soprattutto al geopatologo e al radionico, che dovrebbero essere entrambi anche dei radiestesisti. 

La prima di queste discipline lo porta a occuparsi degli effetti dannosi del sottosuolo, quindi degli aspetti nefasti e distruttivi del tellurismo. La seconda, a studiare le tecniche contemporanee di azione a distanza. 

Eccoci quindi, arrivare nel cuore dell'avventura magica.

Cosa si può ottenere dalla radionica? Tutto, mi è stato detto. Tutto ciò che è sempre stato chiesto alla magia: salute, amore e denaro, fortuna, successo, gloria, felicità dei propri amici e sventura dei nemici, insomma tutto!

Poi ho appreso che ovviamente, si possono ancora trovare persone che si alzano nel cuore della notte, tracciano cerchi protettivi e invocano gli spiriti per ottenere l'adempimento dei loro desideri. Ma queste sono solo tracce del passato.

La magia di ieri era caratterizzata da ricette che avevano un sottile mix d’ingredienti, aveva un suo stile e un rituale. Ormai questi tempi sono cambiati. La magia di oggi, come la praticano alcuni scienziati, ha gli stessi principi di azione di quella antica, ma i suoi riti, accessori e vocabolario, sono completamente diversi. Per quanto riguarda il diavolo, ovviamente esiste, ma un tale personaggio rientra nel soprannaturale e nella fede. Non c'è quindi bisogno di farvi riferimento, né di ammettere l'irrazionale per riconoscere la realtà e l'efficacia dell'arte magica. La magia usa solo forze naturali e non sfruttate. Ciò non è coperto da alcuna spiegazione razionale o mistica. Il suo vero veicolo è il pensiero.

Mentre mi parlava, de Lafforest mi porse un sassolino bianco, una pietra con potere, come direbbero i maghi, e aggiunse intendo dire che è carica.

Per me la ‘carica’ che era data per conferire il ‘potere’, sottintendeva le peggiori pratiche di stregoneria, le più tradizionali, le meno moderne. Sono invece rimasta sorpresa: Le cariche mi ha detto, "le facciamo in tutti i modi. Si ottengono con uova svuotate che fungono da contenitore, dove si accumula una forza, che appunto conferisce una ‘carica’. Prendiamo un testimone della persona da raggiungere, e lo combiniamo con materiali capaci di trattenere il più fortemente e più a lungo possibile una forza personale, che poi immettiamo nel soggetto. È la stessa cosa con il sassolino. Lo carichiamo con ciò che abbiamo in noi stessi. Può essere un semplice impulso vitale, una semplice forza magnetica. Funziona proprio come una sorta di accumulatore, che fornisce aiuto quando necessario. Può anche essere caricato di un'intenzione, simbolica o analogica. Quindi, lo carichiamo noi stessi, con intenzioni che possono essere benevole, o al contrario dannose. Possiamo caricarlo per qualcuno, con qualsiasi cosa. Con questa ‘carica’, si ottiene un effetto della forza sottile che è distribuita in continuazione. È quasi un'agopuntura della materia, una ridistribuzione

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