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Bauzanum: Bolzano, Bozen in breve tra mummia del Similaun e Duce a cavallo
Bauzanum: Bolzano, Bozen in breve tra mummia del Similaun e Duce a cavallo
Bauzanum: Bolzano, Bozen in breve tra mummia del Similaun e Duce a cavallo
Ebook65 pages33 minutes

Bauzanum: Bolzano, Bozen in breve tra mummia del Similaun e Duce a cavallo

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Brevissimo saggio sulla storia di Bolzano/Bozen. L'ipotesi più diffusa sull'origine del nome odierno è quella che indica il territorio di Bolzano come un antico possedimento di un celta di nome "Bautius" (o "Baudius"), da cui derivò "Praedium Bautianum" o "Baudianum", ovvero "podere di Bautius" (o Baudius), poi tramutatosi in "Bauzanum", da cui attraverso varie trasformazioni il nome attuale in italiano, tedesco e ladino.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateNov 3, 2022
ISBN9791221429664
Bauzanum: Bolzano, Bozen in breve tra mummia del Similaun e Duce a cavallo

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    Bauzanum - Gioacchino Caruso Montesanti

    DOCUMENTI STORICI

    CENNI STORICI DAL NEOLITICO AL 1949

    Il Trentino e l'Alto Adige furono abitati dai liguri nell'età neolitica ed eneolitica, poi dai protoitalici nell'età del bronzo e nella prima età del ferro, infine dagli umbro-italici e dai veneti-illirici. Trento divenne romana nel 49 a.C. per editto di Giulio Cesare e 15 anni prima di Cristo anche le ribelli Val Venosta e Val d'Isarco con tutto l'arco alpino resero obbedienza a Druso, figliastro di Augusto e a suo fratello Tiberio che agiva lungo il Reno.

    Furono anni fecondi per la regione: sotto l'Impero Romano i fiumi furono arginati e l'agricoltura protetta. I soldati romani, posti in congedo, ebbero in dono quelle terre. In tal modo, Roma premiava (senza spendere nulla) i suoi fedeli e manteneva gente a lei fidata in zone ancora infide. E gli ex soldati si trasformarono subito in eccellenti agricoltori. Nella zona fra Bolzano e Merano si trovano ancora oggi nomi di chiara origine laziale o umbra: sono i ricordi dei paesi di origine di quei soldati romani.

    Verso la fine del V secolo, quando Roma diveniva sempre più debole, si verificò la prima occupazione di popolazioni germaniche. Con la morte di Teodorico (526), che aveva ospitato Alemanni e Baiuvari (Bavari) nelle valli altoatesine affinché difendessero l'Italia, questi ultimi invasero il territorio che assumerà il nome di Baviera.

    Intorno al 1000, per editto di Corrado II il Salico vennero creati i principati ecclesiastici di Trento e Bressanone che insieme ai Conti di Tirolo dominarono il territorio fino al 1363, allorquando la contea del Tirolo venne donata dalla Contessa di Tirolo Margherita Maultasch alla Casa regnante d'Austria (secondo altre fonti fu il vescovo trentino Alberto II a offrire a Rodolfo IV d'Asburgo, duca d'Austria, la contea). Da quel giorno e fino all'unificazione dell'Italia nel 1861, l'Austria ebbe un dominio a ritmo alternato e tra mille difficoltà.

    Nel 1796 infatti, Napoleone Bonaparte entrò in Trento con le truppe e con il trattato di Presburgo del 1805 consegnò il Tirolo, con l'Alto Adige (Haut Adige) e il Trentino alla Baviera. Tale unione non creò particolari entusiasmi tra la popolazione e fu allora che un patriota di nome Andreas Hofer, nato a San Martino in Passiria nel 1767, scese in campo con le milizie popolari per staccare il Tirolo dalla Baviera. Nell'anno 1809 diresse l'insurrezione contro l'Austria e presso Innsbruck sconfisse Bavaresi e Francesi, prima di essere catturato dagli stessi Austriaci nel 1810 e fucilato dai francesi a Mantova. In quello stesso anno il Trentino con il Distretto di Bolzano venne unito al Regno d'Italia, ma già nel 1813 (ufficializzazione

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