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Alimentazione come natura crea: Scopri la nutrizione ancestrale con il metodo encanto per una vita sana e felice
Alimentazione come natura crea: Scopri la nutrizione ancestrale con il metodo encanto per una vita sana e felice
Alimentazione come natura crea: Scopri la nutrizione ancestrale con il metodo encanto per una vita sana e felice
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Alimentazione come natura crea: Scopri la nutrizione ancestrale con il metodo encanto per una vita sana e felice

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About this ebook

Siamo nati per essere felici, ma siamo sani solo se la nostra Anima dialoga con il nostro Cervello. Con questo libro Simona Tremolada ci indica la strada giusta affinché ciò avvenga. Grazie al suo metodo innovativo ENCANTO e alla scoperta dell’alimentazione naturale, l’autrice ci accompagna in un viaggio al termine del quale avremo acquisito la ferma consapevolezza che da una malattia, da un abbandono, da un fallimento si può guarire.
Grazie alla sua storia, possiamo imparare che, anche quando crediamo di esserci affidati alla cura perfetta per risolvere il nostro problema non sempre riusciamo poi a ottenere i risultati sperati. Ma non dobbiamo demordere! Simona ci insegna che per ognuno di noi esiste il percorso giusto di rinascita e, perché no, anche di autoguarigione grazie a un programma realizzabile davvero da tutti. La buona salute, il benessere dell’anima e della mente sono gli obiettivi che ci prefissiamo di ottenere leggendo questo libro. Grazie a degli esercizi di self help ben illustrati e al metodo ideato dall’autrice possiamo davvero invertire la direzione della nostra vita.
LanguageItaliano
PublisherBookness
Release dateOct 17, 2022
ISBN9791254890905
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    Book preview

    Alimentazione come natura crea - Simona Tremolada

    Prefazione

    Ciao sono la regista e autrice best seller Cristiana Isabella Vignoli. Sono qui per presentarti questo interessante libro di Simona Tremolada. Seguo il lavoro di Simona da un po’ di tempo e quando mi ha chiamata per chiedermi di scrivere la prefazione di questo suo libro le ho risposto che non potevo farlo perché non mi intendo né di medicina né di alimentazione. E lei, con la sua solita allegria ed arguzia che mi spiazza ogni volta mi ha detto: "Appunto per questo ho scelto te! Non sei di parte. Leggilo e se ti piacerà e lo riterrai utile allora scriverai la prefazione."

    E se ora stai leggendo queste righe significa che il libro mi è piaciuto, molto, e ritengo che Simona abbia fatto benissimo a mettersi in gioco e a raccontare la sua storia, la sua malattia e la sua guarigione perché questa lettura potrà aiutare molte persone che sono state indotte a pensare di non avere speranze.

    Ma io mi auguro di più per questo bel libro. Mi auguro che il Fato porti queste pagine nelle mani di qualche medico coscienzioso; anzi, se hai amici medici, dona loro questo libro. Non è un testo accademico di medicina, quindi non ha nulla da insegnare loro dal punto di vista scientifico. Ma è un libro scritto da una paziente che ha dovuto risolvere da sola il suo problema perché i medici non avendo dialogato con l’Anima di Simona, non le davano alcuna speranza o cura.

    Abbiamo oggi, dopo i noti fatti delle mancate autopsie con i casi covid, bisogno di medici che non scrivano solo ricette ed eseguano ad occhi bendati gli ordini dell’OMS. Abbiamo necessità di medici che entrino in empatia con il malato, che lo aiutino a comprendere perché è sorta in lui questa o quella patologia.

    Il medico, oggi in un mondo così complesso, non può più essere solo uno scienziato, o un esecutore di ordini ministeriali, ma come scrive Simona nelle sue pagine citando Ippocrate il medico deve ascoltare e parlare anche all’anima del paziente: Tutte le qualità del buon filosofo devono ritrovarsi anche nel medico. Il medico che è anche filosofo è simile agli dei.

    Quindi questo libro, a mio avviso, parla a molti di noi.

    Porta ai malati senza speranza la voce di una donna coraggiosa che ha saputo, con umiltà, guardarsi dentro e trovare la chiave di svolta per guarire.

    Queste pagine sussurrano all’orecchio del medico empatico che non deve curare solo un corpo malato, ma deve anche conoscere l’anima che vive in simbiosi con quel corpo.

    Parla a tutti coloro che per un motivo o per l’altro credono di essere in un vicolo cieco, che sia per un amore non corrisposto, per un esame non passato, per un lavoro perso, per un fallimento economico… Simona in queste pagine ci aiuta, da vera coach quale è, a trovare il nostro maestro interiore, la nostra forza interiore la nostra guida interiore.

    Non siamo mai soli, dice Simona, abbiamo molti amici che possono aiutarci: alle volte sono delle persone, altre volte possono essere delle canzoni, delle commedie, dei film dei libri, dei quadri… Ma non siamo mai soli con il nostro dolore, come invece crediamo nei momenti di disperazione.

    Quindi sono felice che Simona mi abbia fatto leggere questo libro, e consiglio anche a te di leggerlo fino in fondo.

    Che tu voglia aiutare qualcuno, che tu voglia guarire o dimagrire o avere uno sguardo bello, luminoso e solare come quello di Simona ti consiglio di leggere questo libro fino in fondo.

    Se questo libro è arrivato sino a te non è certo un caso. Accogli il cambiamento, ascolta la tua anima ed il tuo corpo; ascolta i piccoli contadini che ti offrono cibo sano, aiuta con la tua spesa consapevole a mantenere la bio diversità e a fermare le multinazionali come la Monsanto che vorrebbero un mondo di OGM. Questo libro è una porta verso un nuovo modo di pensare, dove occupandoti della tua salute fisica ti stai anche occupando di aiutare l’economia sana di questo martoriato paese Italia, dove pensando alla tua bellezza fisica stai aiutando e a tua volta motivando il piccolo contadino o allevatore a non arrendersi.

    Siamo tutti interconnessi, dice Simona.

    La cosa importante è aprire la mente ed il cuore. Avere ancora fiducia nel potenziale umano, nonostante tutti i TG e le pandemie e le guerre… Ci sono cose meravigliose che accadono ogni giorno, ci sono guarigioni e felicità e amore ed armonia e consapevolezza e saggezza… solo che non te lo dicono nei TG, non te lo scrivono sui giornali e allora tu credi che il mondo sia abitato solo da esseri umani cattivi e che malattie terribili ti uccideranno.

    Io ringrazio Simona pubblicamente per aver portato con questo suo libro e con il suo mettersi in gioco una ventata di speranza, una pennellata di saggezza ed il meraviglioso profumo di un futuro diverso, dove la guarigione, la salute e la felicità sono possibili… e forse un domani anche i TG ne parleranno.

    Grazie Simona.

    Capitolo 1

    1.1 Cosa significa realmente essere sani?

    Poiché non sono un medico non mi permetterò di parlare di malattie e cure, ma tratterò le esperienze che io stessa ho vissuto in prima persona.

    Ora che conosco la salute, posso parlare di cosa significhi, per me, essere veramente sani.

    Significa avere un corpo tonico, che funziona bene, significa avere il giusto peso, non avere dolori, avere un ottimo sistema immunitario, dormire bene ovvero significa che il ciclo serotonina e melatonina funziona in modo ottimale.

    Ma vado oltre e ti dico che oggi, che sono finalmente sana, sento tanta forza vitale in me e quando mi guardo allo specchio mi piace la luce che vedo nei miei occhi, mi soddisfa la luminosità della mia pelle.

    Finalmente mi sento bene con me stessa, sono felice di essere viva e di essere di aiuto agli altri.

    Adesso che sono sana mi sento in equilibrio psicofisico, sono più socievole, più sicura, meno timida, meno irritabile, meno spaventata di un tempo.

    E non sono l’unica a pensarla in questo modo, perché nel lontano 2015 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), definì il concetto di salute come: "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e NON semplicemente all'assenza di malattia."

    Avrei voluto, dopo la mia guarigione, scrivere un libro per comunicare agli altri la mia Felicità nell’essere nuovamente sana e per mettere in guardia chi si stava dirigendo verso la non salute, per dirgli che era ancora in tempo per cambiare e per tornare alla salute prima di cadere nel baratro di una qualsiasi malattia.

    Però sapevo che di benessere e salute o di diete e di alimentazione ormai se ne parla e si argomenta in molte trasmissioni televisive, radiofoniche, sulle maggiori testate giornalistiche e anche al bar. Così per parecchio tempo mi convinsi che un libro in più, questo, poteva passare inosservato e che non valeva la pena che io dedicassi tempo ed energie per raccontare una storia che pochi avrebbero letto e l’idea di questo volume rimase nel cassetto per un bel po’.

    Dopo essere guarita (ti stai chiedendo da cosa? Un po’ di pazienza e ti racconto tutto) ho iniziato ad aiutare gli altri come consulente di alimentazione ancestrale perché sono convinta che se una persona impara ad alimentarsi in modo sano e genuino, seguendo i dettami di Madre Natura contribuisce in modo considerevole al raggiungimento di una Buona Salute. E fu allora, durante alcuni incontri, che i miei clienti iniziarono a dirmi: "Ma perché non scrivi un libro? Potresti ispirare altri. La tua testimonianza sarebbe importante. È vero che ci sono molti libri sull’alimentazione, ma è anche vero che ci sono persone che stanno cerando un’ispirazione per guarire e tornare a vivere bene. Pensa come sarebbe stato tutto più facile se tu avessi avuto un esempio da seguire."

    Così capii che avevano ragione. Constatai che questo libro, sì, forse potrebbe anche passare inosservato ed allora io avrei perso il mio tempo per progettarlo e scriverlo e correggerlo e pubblicarlo; ma potrebbe invece anche accadere altro: potrebbe aiutare chi è lì, nella palude della non salute, in attesa di qualcuno che gli tenda la mano e che gli dica: anch’io ero disperata come te, ero affranta e sconsolata, soffrivo e stavo malissimo e mi dicevano che non sarei mai guarita. Ora sono qui. Mi vedi? Sono Sana! Prendi la mia mano e saliamo assieme, verso la tua nuova vita, verso la Salute!

    Così presi il coraggio ed inizia a scrivere: sto scrivendo per TE!

    1.2 La mia malattia: fibromialgia

    La moderna società ci mette davanti a numerose fonti di stress sia fisiche che psicologiche: così capita spesso di sentirsi spossati, stressati, ma anche incapaci di vivere al meglio tutti i nostri ruoli diversi che vanno dall'ambito lavorativo a quello familiare.Oggi siamo impegnati in molteplici attività e situazioni di vita che ci mettono alla prova costantemente. Ed allora, per nutrirci velocemente, senza perdere tempo, mangiamo di corsa un panino o un tramezzino al bar; oppure prendiamo qualcosa di dolce per appagare la mancanza di affetto che ci attanaglia, o ancora beviamo troppi caffè. Quante volte, abbiamo pranzato con una brioche o un gelato con la panna. E tutto questo per mille motivi che vanno dal non dover attendere la cottura di un vero pasto al ristorante; o come detto sopra per la carenza di vero amore nella nostra vita; o semplicemente perché non abbiamo il tempo per cucinare qualcosa a casa dal momento che dobbiamo correre a prendere i figli a ginnastica o a musica; o perché dobbiamo noi andare a seguire il corso di yoga.

    Hai notato la contraddizione? Si?

    Fare tutto in fretta, stressarsi e mangiare male per andare ad un corso di yoga? Ma lo Yoga non era la disciplina fisica e spirituale che avevamo introdotto in occidente per ri-equilibrare e armonizzare il corpo, la mente e le emozioni?

    Ovviamente è contradditorio che per andare ad equilibrarmi mi stresso e mangio male… ma oggi gli esseri umani del nuovo millennio sembrano essere, quasi tutti, leggermente dissociati, soprattutto noi donne, che ormai ci gettiamo sempre più spesso in carriere competitive con gli uomini, ma in più dobbiamo badare alla casa, alla spesa, a cucinare, ai figli: con i compiti da fare, i vari corsi da seguire, i colloqui con i docenti, le feste di compleanno e chi più ne ha più ne metta.

    Ed il cibo sano, pur essendo nei nostri progetti, diventa l’ultimo dei pensieri… finché iniziamo a dimenticarcene.

    Anch’io ho fatto così. Anch’io mi sono stressata. Anch’io volevo che tutti fossero felici di me, volevo dare appoggio e sostegno alla mia famiglia, alle mie amiche, alle colleghe… insomma… correvo e mi stressavo per rendere tutti felici e mettevo me stessa e la mia alimentazione all’ultimo posto.

    Ma la Felicità è uno stato di equilibrio interiore, non si raggiunge grazie ad apporti esterni, così nonostante tutti i miei sforzi non riuscivo a rendere veramente felici le persone per cui tanto mi adoperavo.

    Questo mi frustava molto all’epoca.

    E si sa che: la frustrazione porta ad aprire il frigo o la scatola dei biscotti.

    E si sa che: un’alimentazione errata e lo stress portano al reflusso gastrico notturno che ci fa svegliare di soprassalto perché i succhi gastrici, venendo in contatto con la parete dell'esofago, ci provocano un bruciore terribile alla gola che toglie il respiro. 

    E si sa che: poi, con il tempo, si può passare dal reflusso all’ulcera o ad un bruciore diffuso in tutti muscoli, in tutto il corpo tutto.

    E fu allora, quando quel bruciore al corpo mi impediva di vivere la mia solita vita che mi chiesi: cosa sta accadendo?

    Tutto questo non è normale? Che malattia ho? Perché mi sono ammalata?

    E come spesso accade iniziai un lungo pellegrinaggio da un medico all’altro, da un ospedale all’altro, da un esame all’altro.

    Fibromialgia! Fu la sentenza. "E di fibromialgia – mi dissero concordi i medici – signora mia non si guarisce! Si metta l’animo in pace ed inizi a prendere psicofarmaci per affrontare nel modo meno traumatico possibile, dal punto di vista psicologico, questo suo inevitabile deperimento fisico."

    1.3 La mia soluzione: alimentazione naturale

    Più avanti ti racconterò nei particolari tutto il travaglio della malattia e di come arrivai, ad un certo punto, a capire che il cibo poteva essere il punto di svolta per la mia guarigione.

    Il cibo poteva fare per me quello che i grandi luminari non erano riusciti a fare: darmi una speranza!

    Poi capii che:

    non si trattava solo di cibo

    non dovevo seguire questa o quella dieta.

    Capii che: l’alimentazione è uno stile di vita, uno stile di pensiero, una filosofia.

    Compresi, sdraiata a letto e affranta da mille dolori, che non si mangia solo con la bocca e nemmeno con gli occhi, come si usa dire.

    In verità mangiamo con tutte le nostre emozioni e sensazioni, con tutti i nostri sensi. Ero così disperata e sofferente che non provavo più alcuna gioia nel cibo. Ero dimagrita moltissimo. Mangiavo solo per non morire, sono mamma e non volevo lasciare le mie figlie orfane in giovanissima età.

    L’amore per le mie figlie divenne la mia ancora di salvezza e l’alimentazione ancestrale divenne la mia barca a vela che mi spingeva verso un’isola nuova. Iniziai a comprendere che l’alimentazione ancestrale ed olistica sono un nuovo concetto di regime alimentare nel quale si valuta il cibo non solo come elemento nutritivo per l'organismo, ma si prendono in considerazione anche altri fattori tra cui quello emotivo e spirituale. A differenza di altri regimi alimentari, l’alimentazione ancestrale ed olistica offre l'opportunità di mangiare un po' di tutto in dosi adeguate al nostro organismo.

    L’alimentazione naturale divenne per me piano, piano, qualcosa di profondo ed è da allora che l’ho chiamata ancestrale ovvero l’alimentazione che Madre Natura ci fornisce, quella vera, delle origini.

    E fu allora che ideai il sistema

    EN CA N TO

    Entrai nel mio mondo nuovo: dove io ero importante e non ero solo al servizio degli altri. 

    Camminai con i miei alleati: ci fu qualche rara persona che capì quel mio particolare momento, ma gli alleati migliori furono le mie canzoni preferite, le musiche che amavo. Poi anziché aprire il frigorifero per dare cibo al mio corpo, iniziai ad aprire qualche libro di poesie in cerca del cibo per il mio spirito, per la mia anima. Ricominciai a leggere i libri che più amavo, non tutti, ero ancora

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