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Vita e Morte: un unico sentiero. Non c’è morte, non c’è fine
Vita e Morte: un unico sentiero. Non c’è morte, non c’è fine
Vita e Morte: un unico sentiero. Non c’è morte, non c’è fine
Ebook118 pages1 hour

Vita e Morte: un unico sentiero. Non c’è morte, non c’è fine

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About this ebook

Il libro affronta uno tra i temi più emblematici (e problematici) dell'esistenza umana: La morte. Che significa davvero morire? Quali sono le fasi che caratterizzano questa esperienza? Cosa c'è oltre quella soglia? Chi sono quelli che vengono chiamati fantasmi? E il "tunnel di luce" delle esperienze pre-morte? È nella coincidentia oppositorum (unione degli opposti) operata dall'autore, tra ciò che normalmente identifichiamo con il termine vita e ciò che al contrario chiamiamo morte, che si trovano le risposte a tutte queste domande. Vita e morte non sono altro che due momenti dell'unica esistenza di un essere spirituale che, per un lasso di tempo, si incarna nella materia per portare in questa coscienza. Fino al momento in cui non fa ritorno, alla propria naturale incorporeità. Comprendere dunque la morte significa svelare il segreto della vita, dove quella che ordinariamente viene chiamata fine non è altro che l'inizio di un ritorno, per i molti del tutto estraneo, inaspettato e per questo sofferto, alla propria vera realtà. Questo lavoro dunque indaga la morte per svelare i segreti dell'esistenza tutta.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateSep 25, 2022
ISBN9791221428438
Vita e Morte: un unico sentiero. Non c’è morte, non c’è fine

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    Book preview

    Vita e Morte - Rosario Castello

    Indice

    Introduzione

    Infinità, eternità, immortalità: La morte non esiste

    C’è vita oltre il Cervello-Corpo?

    Pitrloka

    I guna determinano l’ignoranza metafisica

    Per uscire dagli stati di veglia, sogno e sonno profondo

    Il mezzo più efficace:

    La Meditazione che apre alla Conoscenza

    Cosa accade durante il processo del morire?

    Il fattore karman

    Il samadhi: Conoscenza ed esperienza diretta

    Il risveglio spirituale e il lavoro sulla mente

    Insegnamento, visione e adempimento

    Un compendio: Ajnacakra, una via diretta per pochi

    Conclusione

    Appendice 1

    Meditazione sui cakra

    Appendice 2

    Quando l’allievo è pronto il Maestro appare

    Appendice 3

    Non c’è morte, non c’è fine

    Appendice 4

    Qualche significato utile

    Percorso di lettura consigliato

    Rosario Castello

    Vita E Morte: Un Unico Sentiero

    Non C’È Morte, Non C’È Fine

    Rosario Castello Editore

    Titolo | Vita e Morte: un unico sentiero

    Sottotitolo | Non c’è morte, non c’è fine

    Autore | Rosario Castello

    Editore | Rosario Castello

    Copyright Edizioni 2022

    castellorosario@virgilio.it

    Tipo di edizione | Edizione generica

    Classificazione | Sociologia

    Categoria | Saggistica

    Collana | Nuova Umanità

    Immagine di Copertina | Morte e Vita (1908-1915) di Gustav Klimt,

    Leopold Museum (Vienna)

    ISBN I 9791221428438

    Prima edizione digitale 2022

    © Tutti i diritti sono riservati all’Autore

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta

    senza il preventivo assenso dell’Autore o dell’Editore.

    Youcanprint Self Publishing

    Via Roma, 73 – 73039 Tricase (LE) – Italy

    Tel. +39/0832.1836509

    Fax. +39/0832.1836533

    www.youcanprint.it

    info@youcanprint.it

    Facebook: facebook.com/youcanprint.it

    Twitter: twitter.com/youcanprint.it

    "La verità non è in India

    o in qualche altro paese.

    La verità è qui, dove siete voi.

    Non cercatela altrove.

    La verità è qui, dove siete voi,

    dove sono le vostre pene,

    i vostri tormenti, il vostro sconforto,

    la vostra infelicità".

    J. Krishnamurti

    (La fine del dolore,

    Discorsi a Saanen 1980,

    Aequilibrium, Milano, 1982)

    Introduzione

    Scopo dell’uomo dovrebbe essere lo sviluppo delle sue facoltà spirituali, valendosi di un corpo e di una mente sani nonché di una stabilità sociale. La scienza ha dato diverse interpretazioni dell’individuo: così esso è un’entità fisica e chimica che obbedisce a certe leggi di natura; la combinazione di determinati elementi ha generato la vita. Secondo i biologi, l’uomo, al pari degli animali, mangia, cresce, si riproduce e dimora sulla terra. I sociologi si occupano di lui come di un individuo in rapporto con altri individui, dotato di certe caratteristiche sociali e culturali. Freud parla dell’uomo in termini di libido o di impulso sessuale. Nessuna di queste spiegazioni è completamente errata, ma sono tutte riduttive; esse trascurano un elemento importante dell’uomo: la sua Anima. In breve, le persone influenzate dalle scienze naturali pensano che egli sia un complesso psico-fisico che potrebbe anche avere un’Anima. Le interpretazioni materialistiche e meccanicistiche lo hanno frammentato e hanno reso vuota la vita ….

    Swami Nikhilananda

    da L’Uomo alla ricerca dell’Immortalità

    Asram Vidya

    L’Anima, prima della nascita e dopo la morte: una realtà da conoscere in quanto Infinità, Eternità e Immortalità.

    I più si fanno le seguenti domande, un vero urlo represso dentro di loro, e vorrebbero ottenere delle chiare risposte per sperimentarne un sentimento di certezza:

    Perché nasciamo?

    Perché viviamo?

    Perché moriamo?

    Si può rispondere a tutti che la vita è non-nata ed eterna? Oppure, che non vi è stato mai un tempo in cui coloro che rappresentano gli uomini non fossero? Che non vi sarà mai un tempo nel quale tutti coloro che son nati cesseranno di esistere? Che la morte è una delle più grandi illusioni terrene? Che ciò che accade con la morte non è la conclusione di tutto?

    Chi nasce in questo mondo del divenire, nella maggior parte dei casi, si smarrisce svolgendo una via involutiva, non consona alla natura spirituale degli esseri incorporei (eterei). I più, dimentichi delle proprie origini divine, sviluppano una devozione all’ignoranza che li condanna all’eterna rinascita, legata all’eterno ciclo espressivo del samsara (nascita-morte-rinascita). La devozione all’ignoranza (avidya) esalta in loro l’attaccamento ossessivo agli oggetti, appartenenti a quella che credono sia la realtà.

    L’Umanità di oggi è, quindi, confusa dalla marcia folle verso cui tutti sono spinti nella propria oscurità intellettuale e spirituale (per scissione dalla propria natura originaria, per caduta dalle Altezze dell’Armonia Divina). I chiari riferimenti spirituali a cui potersi riferire sono stati occultati da molte migliaia di anni: le grandi religioni non offrono ciò che serve davvero, sono scadute oltretutto nel più cieco materialismo e nella più assurda corruzione. Una vera ricerca spirituale, nella società moderna, è stata nascosta e inabissata dall’illusione provocata dal nuovo medioevo emergente.

    Il ricordo della conoscenza dell’Anima è stato immerso e camuffato, per impedirne il riconoscimento, nella cultura dominante che lega tutti sotto l’influsso del materialismo. Per ridare al proprio cuore quello di cui ha bisogno un’anima condizionata, imprigionata in una persuasione epocale, occorre fare la scelta coraggiosa di un percorso spirituale che la liberi. È necessario, però, che l’individuo scopra, si renda conto di essere prigioniero, che si renda conto che la propria Anima è condizionata da una matassa di fili che egli deve essere in grado di distruggere: fili che lo alienano sia in vita ma anche dopo la morte, fili che lo costringono a rinascere soggetto al sonno o al semi-sonno della coscienza.

    Molti sono stati coloro che, sin dall’antichità, hanno illuminato l’oscurità causata dall’ignoranza degli uomini: Buddha, Socrate, Platone, Lao Tze, Zoroastro, Pitagora, Pindaro, Anassagora, Ovidio, Origene, Plotino, Eremio, Longino, Porfirio, Giamblico, Proclo, e molti altri ancora.

    L’anima non ha né principio né fine. Ogni anima entra in questo mondo fortificata dalle vittorie, oppure indebolita dalle sconfitte della vita precedente. Il suo operato in questo mondo determina il posto che essa avrà nel mondo successivo.

    Origene

    (De Principiis)

    Lo stesso S. Agostino riconosce alcune luci che lo hanno preceduto: Il messaggio di Platone, il più puro, il più luminoso di tutte le filosofie, ha finalmente dissipato le tenebre dell’errore ed ora traspare soprattutto attraverso Plotino, platonico così simile al suo Maestro, o meglio, dato che così tanto tempo li separa, sembra che Platone sia rinato nella persona di Plotino.

    Non possiamo ignorare un S. Clemente Alessandrino (150-220 d.C.) che ha donato molte storie di metempsicosi ma anche sui molti mondi prima di Adamo.

    Noi esistiamo da lungo tempo prima della creazione del mondo. Avevamo vita nello sguardo di Dio, perché il nostro destino è vivere in Lui. Noi siamo le creature ragionevoli del Verbo di Dio, pertanto abbiamo avuto esistenza prima del principio, perché in principio era il Verbo … (…).

    S. Clemente Alessandrino

    Se il nostro destino attuale non fosse determinato dalle opere delle nostre esistenze passate, come potrebbe essere giusto Dio?

    Origene

    (De Principiis)

    Infatti, la campagna contro Origene, cominciata nel 375 d.C. dopo oltre cento anni della sua morte, è stata molto violenta. Nel 543,

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