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Strategica Mente: Istruzioni ed esercizi pratici per un cervello vincente a tutte le età
Strategica Mente: Istruzioni ed esercizi pratici per un cervello vincente a tutte le età
Strategica Mente: Istruzioni ed esercizi pratici per un cervello vincente a tutte le età
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Strategica Mente: Istruzioni ed esercizi pratici per un cervello vincente a tutte le età

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About this ebook

Cosa c’è di meglio che sentirsi mentalmente efficienti e brillanti? Quali sono gli strumenti più importanti per affrontare oggi le sfide personali, sociali e professionali? Trovare le parole giuste al momento giusto, avere una memoria pronta e fedele, abilità di ragionamento rapide ed efficaci, oltre a una buona dose di creatività e di flessibilità mentale, sono le condizioni che fanno sentire le persone efficienti e competenti, in grado di far fronte con sicurezza ai mille impegni che la vita impone. Questo libro esplora come funzionano i meccanismi della mente e del cervello, illustra quali sono le migliori strategie per utilizzarli al meglio e renderli ancora più potenti e propone più di 150 esercizi pratici di Ginnastica Mentale® per sviluppare le abilità che rendono efficienti, capaci e sicuri nella vita personale e professionale.

‘‘Sì come il ferro arrugginisce senza uso,
come l’acqua col freddo s’agghiaccia,
così l’ingegno senza esercizio si guasta.
- Leonardo da Vinci
LanguageItaliano
PublisherIlSole24Ore
Release dateAug 5, 2022
ISBN9791254840306
Strategica Mente: Istruzioni ed esercizi pratici per un cervello vincente a tutte le età

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    Strategica Mente - Giuseppe Alfredo Iannoccari

    Capitolo 1

    Essere presenti a sé stessi

    1.1 L’attenzione alla base di tutto

    Strategica mente Iniziamo il libro con un capitolo molto interessante dal titolo Essere presenti a sé stessi. Ci sono volte in cui siamo perfettamente centrati su noi stessi, siamo consapevoli di cosa stiamo facendo e dove stiamo andando. Abbiamo la sensazione di essere perfettamente concentrati. Altre volte, invece, capita di sentirci assenti, non focalizzati su ciò che dobbiamo fare, ci sentiamo non proprio brillanti, come se la nostra mente fosse ‘opacizzata’, annebbiata.

    Strategica mente Si è così, capita a tutti di sentirsi a volte efficienti e a volte poco focalizzati. Ci sono momenti in cui ci sentiamo perfettamente concentrati su ciò che stiamo facendo e altre volte meno. Il problema si pone se la seconda condizione si verifica più spesso della prima, ossia se sono più le volte che sentiamo di non essere presenti a noi stessi di quante volte invece lo siamo.

    Per essere più precisi e dare una misura alla nostra efficienza, iniziamo il capitolo con un breve questionario con cinque domande alle quali rispondere indicando una delle cinque alternative di risposta 1 = sempre; 2 = spesso; 3 = talvolta; 4 = quasi mai; 5 = mai.

    Ti capita di:

    Adesso fai la somma dei cinque punteggi ottenuti con le risposte che hai dato (1 = sempre; 2 = spesso; 3 = talvolta; 4 = quasi mai; 5 = mai). Se hai ottenuto un punteggio tra:

    13 e 15 = complimenti, sei molto efficiente!

    10 e 12 = molto bene, mantieniti così!

    7 e 9 = si deve lavorare per migliorare!

    3 e 6 = ahi ahi, rimbocchiamoci le maniche, c’è molto da fare!

    Che tu ci creda o no gli acciacchi mentali indicati nel questionario sono causati da un malfunzionamento dell’attenzione, la quale è determinante per dare vita alla coscienza e alla consapevolezza. So chi sono, cosa faccio, come penso, ciò che sento e come mi comporto solo in virtù di ciò che percepisco grazie all’attenzione. Non ho coscienza di me durante il sonno notturno o se sono distratto da altro, ossia quando l’attenzione non è attiva. Se dormo o cammino pensando ad altro, tutto ciò che mi capita intorno non viene percepito, non entra a far parte della mia esperienza. Quante volte capita di camminare a lungo e dopo non rendersi conto del tragitto fatto. Quindi, l’attenzione è la condizione necessaria per essere consapevoli, per consentire al mondo esterno e a quello interno di arrivare alla nostra consapevolezza e quindi avere coscienza di ciò che siamo e che facciamo.

    Ti chiederai: perché iniziamo questo libro parlando di attenzione, quando invece si potrebbe parlare di memoria, di ragionamento, o di altre abilità che sono più conosciute e più importanti?

    La domanda è interessante, la risposta lo è altrettanto.

    L’attenzione è per la mente ciò che la luce è per l’ambiente. Se siamo al buio, tutto ciò che c’è in una stanza non lo vediamo e quindi non potremo ricordare alcunché del posto in cui siamo stati. Non c’è speranza che la memoria possa ricordare qualche dettaglio, se non che eravamo al buio. E se non ricordiamo ciò che ci sta attorno allora non avremo neanche consapevolezza dell’esperienza che stiamo vivendo.

    Ma portiamo il nostro ragionamento ad un livello più pratico. Ogni disattenzione e distrazione dipende dal malfunzionamento dell’attenzione. Facciamo un esempio: incontro una persona, ci presentiamo, ma subito dopo non ricordo il suo nome. Cosa è successo? Perché non ricordo il suo nome? Forse era un nome difficile e quindi non ho fatto in tempo a memorizzarlo. Ma sappiamo per esperienza che ciò capita anche con nomi comuni che conosciamo molto bene. Sarà colpa della memoria?

    No, la povera memoria che chiamiamo in causa quando non ricordiamo qualcosa questa volta non c’entra. Per capire il motivo della dimenticanza del nome facciamo un passo indietro e domandiamoci: cosa stavamo facendo quando ci siamo presentati?. A cosa stavamo pensando?. Magari, mentre ci presentavamo:

    –abbiamo detto i nomi nello stesso momento, sovrapponendoli, e quindi non abbiamo percepito bene il nome dell’interlocutore;

    –eravamo distratti perché focalizzati su di noi, su quale impressione stessimo trasmettendo all’altro;

    –non ci interessava molto quella persona, quindi non abbiamo prestato la necessaria attenzione al suo nome.

    Strategica mente In tutti questi casi, il problema di non ricordare il nome non è da attribuire ad un difetto di memoria, piuttosto alla scarsa attenzione prestata all’altra persona in quel momento. Non abbiamo attivato l’attenzione nel modo giusto, non ci siamo concentrati sul compito che stavamo svolgendo e quindi il nome non è neanche arrivato alla memoria.

    Strategica mente Esatto, iniziamo a dire che l’attenzione è la strada attraverso la quale le informazioni arrivano alla memoria e, più in generale, al nostro cervello che le elabora e ci fornisce l’esperienza di quanto viene vissuto.

    Ma c’è un altro elemento di cui dobbiamo tener conto: abbiamo visto che da sola l’attenzione non basta, serve che ci siano interesse e motivazione per aiutare l’attenzione a concentrarsi su quello che stiamo facendo. Se siamo interessati a qualcosa, apriamo bene occhi e orecchie e ci focalizziamo sul nostro obiettivo; se, invece, non ci interessa quello che stiamo facendo allora l’attenzione non si scomoda e quindi la memoria non si attiva. Proprio così, per poter memorizzare è importante attivare e sostenere l’attenzione.

    Strategica mente Ci sono invece volte in cui l’attenzione e l’interesse sono correttamente attivati, siamo coinvolti e vogliamo prestare attenzione, ma qualcosa ci distrae e non ci permette di raggiungere l’obiettivo. È il caso di quando andiamo in una stanza e, giunti sul posto, non ricordiamo cosa siamo andati a fare. Eppure, in questi casi l’attenzione era attiva, cosa è

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