Claire Marks 1891
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Book preview
Claire Marks 1891 - Doriana Di Marco
DORIANA DI MARCO
CLAIRE MARKS 1891
Atile edizioni
PREFAZIONE
Il codice comunicativo con cui la neofita scrittrice Doriana Di Marco narra al lettore la storia di Claire è semplice, snello, e assolve alla funzione di rendere facilmente comprensibile la lettura a una vasta fascia di lettori, dal più giovane al meno giovane. Claire Marks 1891
è un fantasy alla portata di tutti in cui magia e avventura si mescolano a emozioni e sentimenti profondi e nobili. Amore filiale, amore romantico, amicizia, fedeltà, rispetto, senso dell'onore emergono come valori incontrastati che si contrappongono alla sete di potere che genera guerre. L'autrice, attraverso la storia di Claire, esprime il suo pensiero contro i conflitti e i mali a esso connaturati, sui quali, al di là del tempo in cui si protraggono le guerre, deve prevalere il bene e l'agire con rettitudine.
Claire è una giovane dai sentimenti candidi – qui la bellezza di questo fantasy – che ha un potere magico speciale, del quale non si fa scudo per imporsi sugli altri ma per proteggere il genere umano e il fantasioso pianeta di Lubris.
Se le guerre si potessero combattere con la fantasia, i nostri occhi non sarebbero più costretti a essere violentati dagli orrori peculiari della guerra e le persone che la subiscono fisicamente non sarebbero costrette a fuggire, rifugiarsi, combattere, subire violenze di qualsiasi genere, morire. Le guerre strappano le persone alle persone e Claire non può salvare il suo mentore: ha una missione da portare avanti. E lo fa senza lasciarsi contaminare dall'odio. Claire Marks 1891
mi ha affascinato proprio perché non ha contenuti che istigano all'odio. La protagonista e i suoi amici agiscono senza odio, agiscono perché costretti a difendersi da attacchi da loro non causati.
Da un mondo creato dalla fantasia di Doriana, metaforicamente interpretabile, ai fatti di un conflitto alle porte dell'Europa, ne consegue l'attualità del fantasy dal quale estrarre spunti per disquisire entro i confini di appianamenti pacifici da tavoli diplomatici. Non necessariamente una guerra si combatte con le armi. I conflitti si possono risolvere anche grazie a modalità operative non violente. In fondo, Claire ci insegna la pace. Non solo, la protagonista ci insegna anche la sofferenza prodotta da situazioni conflittuali. Ci insegna l'amore per l'altro. L'amore per Aram, l'amore per la famiglia, l'amore romantico. Buona lettura.
Elena Midolo
C orre l'anno 1870, la vita sembra trascorrere indisturbata tra le strade della città. Alle luci dell’alba si sentono il profumo del pane caldo, il rumore degli zoccoli dei cavalli sui ciottoli e pian piano si risveglia la città tra le urla di qualche mercante e dei bambini che giocano a rincorrersi. Questo è quello che, se chiudi gli occhi, senti se ti trovi a percorrere quelle vie o ti metti seduto sulle scale di qualche vecchia casa, magari in uno di quei vicoletti dai nomi altisonanti.
Eppure un evento disturba questa quiete. Se ne parla già da tempo, le voci volano veloci come il vento ma nessuno riesce a determinare l'origine di tutto questo scompiglio. L'intero mondo lo sa, ma nessuno ne comprende il motivo. Si vocifera che: i nati nell'anno 1891 verranno sottratti alle proprie famiglie
e laute ricompense incentiveranno le coppie a procreare con la rassicurazione che ai nascituri non verrà fatto alcun male. Si tratta del programma S
.
Non si può nascondere che molti erano felici di quanto stesse accadendo, soprattutto le allora diffuse famiglie più povere, a stento in grado di sfamare la propria prole; altri, invece, amareggiati perché ignari di cosa sarebbe accaduto alle piccole creature.
Gli anni passano, ma queste voci continuano a girare di bocca in bocca, più il tempo passa e più è insistente il timore che tutto quanto vociferato stia per diventare realtà.
A Minola la popolazione protesta, pretende chiarezza sul programma S
… ma l’S
lascia come risposta una scia di sangue... i promotori del programma sparano contro il proprio popolo.
Da sempre, si sa, le dicerie col tempo si affievoliscono come quel vento primaverile che lentamente va a scemare, invece questa volta tutto ciò di cui si parlava e si parla sembra concretizzarsi sempre più.
Giunge il tanto atteso gennaio dell'ormai famoso anno, ci sono molte donne in attesa, chi per offrire volontariamente il proprio contributo al programma
, chi invece involontariamente; vi è un misto di emozioni
e sensazioni che trapelano da ogni singola persona in ogni singola parte del mondo in quell'inverno freddo e tanto particolare. Si nota negli occhi della gente un porsi domande che non hanno risposte, forse gli interrogativi vanno oltre tutto ciò che si possa immaginare.
A Tortoreti, un paesino collocato in una verde vallata, attira l'attenzione una donna molto giovane, è bellissima, i lunghi capelli lisci e neri le cadono sulle graziose spalle, ha all'incirca diciassette anni, ha in grembo la sua primogenita. Trascorre ore seduta su una grande sedia a dondolo accarezzandosi la pancia e parlando con la piccola nel suo grembo. Si sentono poche parole, affiorano fra le sue labbra parole di perdono, preghiere e lacrime accarezzano la sua anima e il suo viso. Il marito le è vicino, con gli occhi tristi e pieni di rabbia, le stringe le mani baciandole e portandole al petto.
È l'ultima settimana di febbraio ed è una giornata di sole, la donna gli sorride dicendo che è quasi arrivato il momento di dare alla luce il frutto del loro amore. Dopo pochi giorni, la giovane è stesa sul letto, dolorante, la balia è accanto a lei: Il marito asciuga la fronte della sua amata, la rincuora e dopo ore di travaglio... ecco che l'anziana balia prende un telo:
– Ci siamo quasi – esordisce.
Un attimo di silenzio e poi un urlo, è così che, il tre marzo, la piccola Claire Marks è venuta al mondo.
I mesi passano in fretta, è arrivata l'estate, la famiglia Marks si gode la piccola ma, qualunque piano si possa programmare, sarà inevitabile l’allontanamento forzato della loro dolce creatura. Si alternano momenti di gioia a momenti di disperazione, la piccola ha tutte le loro attenzioni, è una bambina meravigliosa, con grandi occhi color nocciola che, con la luce del sole, tendono a diventare verdi. Ha dei capelli morbidissimi, sottili e castani, e un nasino quasi invisibile come una fragolina su una torta. La sua risata argentina è contagiosa, il suo sorriso incanta e mette allegria in chiunque la guardi... Ma il programma S
sta per attuare il suo piano.
Arriva novembre, inizia il censimento, lunghe liste di nomi vengono raccolte. I bambini sono catalogati, i registri sono custoditi in una banca dati segreta.
Agli inizi di dicembre il freddo la fa da padrona, per ogni paese girano carrozze imperiali, dove, all'interno di esse, vi sono due donne dall'aspetto rispettabilissimo che incutono timore. Iniziano a passare di casa in casa, dalle famiglie più povere a quelle più ricche, senza distinzioni di razza, sesso o religione. Alcune famiglie sono straziate dal dolore, altre donano il fagottino come se stessero facendo un dono a Dio e altre ancora cercano invano di nascondere il proprio tesoro
. Per l’intero mese di dicembre del maledetto 1891
ogni famiglia e abitante del pianeta Terra si deve rassegnare a non riabbracciare più chi, anche per poco, ha allietato il proprio tetto. L'unico ricordo che rimarrà è quello delle immense carrozze che portano via i piccoli, lontano dal calore delle loro case e lontano dalle stradine vivaci e profumate di pane caldo, come in un incubo che non dimenticherai mai.
Mesi dopo tutto sembra ormai dimenticato, non se ne parla più, non si pongono più domande, la vita va avanti, si soffre e piange in silenzio; le famiglie sperano di riuscire, un giorno, a riabbracciare il proprio bambino. Ma è da qui che parte l'avventura della nostra piccola Claire Marks.
Passano gli anni e il pianeta Terra non ha più notizie dei bambini.
Adesso la