Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

But the telemetry data
But the telemetry data
But the telemetry data
Ebook73 pages49 minutes

But the telemetry data

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Società e scienze sociali - interventi (47 pagine) - Instant anthology intorno a Voyager 1 con interventi di Lukha B. Kremo, Franco Ricciardiello, Pee Gee Daniel, Fabio Belsanti, Silvio Sosio e Mariano Equizzi. Introduzione di Sandro Battisti


La sonda Voyager 1 percorre la frontiera spaziale e ogni secondo la espande oltre l'eliopausa; in ultimo, l'oggetto ha preso a trasmettere dati incongruenti, ma cosa vorranno dire? Saranno forse i segnali di un luogo inaspettato e immisurabile o l'espressione di una forma dimensionale sconosciuta, oppure cos'altro ancora?

Sei autori - Lukha B. KremoFranco RicciardielloPeeGee DanielFabio BelsantiSilvio Sosio e Mariano Equizzi - si sono misurati col tema generando suggestioni e ponendo la frontiera fantascientifica un po' più in : lasciate tracce per il vostro ritorno, non perdetevi.


Nato nel 1965 a Roma, Sandro Battisti ha esordito nel 1991 con il racconto Il gioco (Stampa Alternativa). Nel 2004 è stato tra gli iniziatori del movimento connettivista con Giovanni De Matteo e Marco Milani, con i quali ha fondato anche la rivista Next. È presente con i suoi racconti in tutte le antologie connettiviste, fino alla più recente, Nuove eterotopie (Delos Digital, 2017) di cui è anche curatore con Giovanni De Matteo.

Nel 2006 concepisce e sceneggia con Piero Viola il fumetto Florian dell’Impero, disegnato da Fabrizio Ricci (Cagliostro ePress). Ha pubblicato direttamente in ebook i titoli La mappa è una contrazione (Graphe.it, 2011), tradotto anche in inglese, e Ancient Name (La Mela Avvelenata, 2013). Molti dei suoi racconti appartengono al ciclo dell’Impero Connettivo, uno scenario che si è andato via via arricchendo. A questo universo narrativo appartengono i romanzi Ptaxghu6, scritto in collaborazione con Marco Milani (eds, 2010, poi ripubblicato nel 2015 da Kipple Officina Libraria), e Olonomico (CiEsse Edizioni, 2012).

Nel 2014 si è aggiudicato il Premio Urania con il romanzo L’impero restaurato (poi vincitore del Premio Vegetti 2017), ex aequo con Bloodbusters di Francesco Verso, e insieme con questo pubblicato nel volume Il sangue e l’impero (Mondadori, 2015).

LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateJun 28, 2022
ISBN9788825420920
But the telemetry data

Read more from Sandro Battisti

Related to But the telemetry data

Related ebooks

Astronomy & Space Sciences For You

View More

Related articles

Related categories

Reviews for But the telemetry data

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    But the telemetry data - Sandro Battisti

    But the telemetry data… – di Sandro Battisti

    Fine primavera ‘22

    In un universo antropocentrico, dove risaltano le preoccupazioni di espandere indefinitamente un Mercato asfittico e alimentare i focolai di una pericolosa guerra di espansione liberista, è passata sottotraccia la notizia di un’anomalia cosmica che potrebbe scardinare le nostre coscienze e farci rivalutare la fiducia incondizionata nelle capacità umane: la sonda Voyager 1 trasmette dall’abisso oltre il nostro Sistema Solare dati incongruenti, ma certi (but the telemetry data…).

    Nei brevi articoli che sono stati pubblicati qua e là spiccano alcune informazioni confuse che, se unite tra loro, tracciano però un certo quadro dei fatti.

    Credo sia utile, in questa fase, contestualizzare meglio la notizia: la sonda Voyager 1 nuota verso l’abisso cosmico dal 1977, quarantacinque anni di crociera in cui, come da progetto, "l’obiettivo principale della missione era il sorvolo dei due pianeti giganti Giove e Saturno, e in particolare del satellite Titano, per studiarne i campi magnetici, gli anelli e fotografarne i rispettivi satelliti. Dopo il sorvolo di Saturno nel 1980 la missione della sonda è stata estesa, proseguendo così nel raccogliere dati sulle regioni esterne del sistema solare. Nell’agosto del 2012 la Voyager 1 ha oltrepassato l’eliopausa, diventando il primo oggetto costruito dall’uomo a uscire nello spazio interstellare".

    Dov’è ora Voyager 1? Sempre secondo Wikipedia, al 5 aprile del 2022 essa era alla distanza di oltre 155,9 UA (23 miliardi e 337 milioni di km) dal Sole, facendone l’oggetto artificiale più lontano dalla Terra. È previsto che continuerà a operare fino al 2025, quando gli RTG (generatori termoelettrici a radioisotopi) smetteranno di fornire abbastanza energia elettrica.

    A questo punto è lecito chiedersi cosa la sonda stia trasmettendo a Terra, quale tipo di informazioni raccoglie; continuando a saccheggiare Wikipedia si può apprendere che i "dati del dicembre 2012 inviati dalla sonda dimostrano nuove e sensazionali scoperte dei confini del Sistema Solare. La sonda è entrata in un’autostrada magnetica che collega il Sistema Solare allo spazio interstellare. Quest’autostrada sembrerebbe essere un mezzo di collegamento fra il campo magnetico del Sole e quello interstellare. Tutto ciò permette alle particelle cariche all’interno dell’eliosfera di uscire e a quelle cariche all’esterno di riversarsi dentro. Pertanto, il Voyager 1 sta analizzando particelle cariche provenienti dall’esterno del Sistema Solare".

    Wikipedia prosegue affermando che "mentre la sonda sta viaggiando verso lo spazio interstellare, i suoi strumenti continuano a studiare l’ambiente del Sistema Solare. Il 13 dicembre 2010 è stato dichiarato che nel giugno 2010, a una distanza di circa 114 UA (circa 17 miliardi di km) dal Sole, il Voyager 1 ha rilevato che la velocità del vento solare è diminuita fino a zero, perciò la sonda potrebbe aver raggiunto l’eliopausa, tuttavia sono in corso ulteriori analisi per averne la certezza. Infine, il 13 settembre 2013 è stato dichiarato che il 25 agosto del 2012, a una distanza di circa 121 UA dal Sole, avrebbe superato il confine dell’eliopausa. A indicarlo fu una nuova misurazione della densità del plasma di particelle a bassa energia che circondano la sonda, che mostrò un brusco incremento compatibile con le previsioni teoriche. Gli strumenti hanno rivelato una repentina diminuzione dei raggi cosmici solari, la cui intensità è scesa verso valori vicini allo zero".

    Quindi Voyager 1 continua a mandare dati alla Terra, interpretando come può quell’immenso e sconosciuto fluido stellare in cui adesso si trova a navigare; qui ci torna utile un altro articolo, apparso stavolta su AstroSpace, da cui estraggo questi passi: "Il sistema di controllo d’assetto (Attitude and Articulation Control Subsystem – AACS) sta inviando alle stazioni di terra dati che al momento paiono assolutamente insensati. L’AACS controlla l’orientamento dello spacecraft nello spazio con successo da quarantacinque anni; fa in modo cioè che tutti gli strumenti siano puntati adeguatamente e in particolare l’antenna, che deve essere sempre disposta in modo che il lobo principale dell’emissione di potenza elettromagnetica sia verso la Terra. In altre parole, se i dati ricevuti e generati attualmente dall’AACS fossero veramente la descrizione della posizione della sonda, allora non saremmo stati in grado di riceverli o avremmo ricevuto un segnale perlomeno più flebile (but the telemetry data…). Inoltre, nessun sistema sembra essere entrato in safe-mode,

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1