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Il Codice della Malvagità (Un Thriller di Remi Laurent – Volume 3)
Il Codice della Malvagità (Un Thriller di Remi Laurent – Volume 3)
Il Codice della Malvagità (Un Thriller di Remi Laurent – Volume 3)
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Il Codice della Malvagità (Un Thriller di Remi Laurent – Volume 3)

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IL CODICE DELLA MALVAGITÀ (Un Thriller di Remi Laurent) è il terzo volume di una nuova serie ricca di mistero e suspense dell’autrice Ava Strong, iniziata con IL CODICE DELLA MORTE (Volume 1).

L’agente speciale dell’FBI Daniel Walker, 40 anni, famoso per la sua abilità nel dare la caccia agli assassini, il suo intuito e la sua insofferenza alle regole, viene scelto dall’Unità di Analisi Comportamentale e assegnato alla nuova unità Reperti Antichi dell’FBI. Questa unità, costituita per rintracciare cimeli inestimabili, non ha idea di come entrare nella mente di un assassino.

Remi Laurent, 34 anni, brillante docente di storia alla Georgetown, è la principale esperta mondiale nel campo dei reperti storici di origine sconosciuta. Scioccata quando l’FBI chiede il suo aiuto per scovare l’assassino, Remi si dimostra riluttante a collaborare con questo agente dai modi bruschi. L’agente speciale Walker e Remi Laurent sono un improbabile duo, con l’abilità del primo di entrare nelle menti degli assassini e l’incomparabile cultura della seconda: l’unica cosa che hanno in comune è la determinazione a decodificare gli indizi e catturare il responsabile.

Quando un americano viene trovato morto in Italia, vittima di un potenziale serial killer ossessionato da antiche reliquie religiose, viene richiesto l’aiuto dell’unità Reperti Antichi dell’FBI. L’agente speciale Walker sa di aver bisogno della cultura di Remi per risolvere quell’indecifrabile enigma, che li conduce in una corsa sfrenata attraverso l’Italia, dai segreti del Vaticano alle chiese dimenticate in Toscana.

Insieme dovranno seguire gli indizi, ripercorrere la storia e risolvere l’enigma prima che l’assassino colpisca ancora.

Ma se fosse troppo tardi?

Quella di REMI LAURENT, con questa complicata collaborazione tra un cinico agente dell’FBI e una brillante storica, è un’avvincente serie di thriller mozzafiato basati sulla storia e ricchi di suspense e colpi di scena che vi lasceranno continuamente a bocca aperta, tenendovi incollati alle pagine fino a notte fonda.

I prossimi volumi della serie saranno disponibili a breve.
LanguageItaliano
PublisherAva Strong
Release dateJun 16, 2022
ISBN9781094347929
Il Codice della Malvagità (Un Thriller di Remi Laurent – Volume 3)

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    Il Codice della Malvagità (Un Thriller di Remi Laurent – Volume 3) - Ava Strong

    cover.jpg

    il codice della malvagità

    (un thriller di remi laurent -- volume 3)

    a v a   s t r o n g

    Ava Strong

    La nuova scrittrice Ava Strong è l’autrice della serie thriller di REMI LAURENT, che comprende sei libri (e altri di prossima uscita), della serie thriller di ILSE BECK, che comprende sette libri (e altri di prossima uscita) e della serie thriller carica di suspense psicologica di STELLA FALL, che comprende sei libri (e altri di prossima uscita).

    Un’avida lettrice e da sempre grande fan dei generi giallo e thriller, Ava ama avere vostre notizie, quindi sentitevi liberi di visitare il sito www.avastrongauthor.com per saperne di più e restare aggiornati.

    Copyright © 2021 di Ava Strong. Tutti i diritti riservati. A eccezione di quanto consentito dall’U.S. Copyright Act del 1976, nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuitao trasmessa in alcuna forma o in alcun modo, o archiviata in un database o in un sistema di raccolta, senza previa autorizzazione dell’autore. Questo ebook è concesso in licenza esclusivamente ad uso ludico personale. Questo ebook non può essere rivenduto né ceduto ad altre persone. Se desidera condividere questo libro con un'altra persona, la preghiamo di acquistare una copia aggiuntiva per ogni beneficiario. Se sta leggendo questo libro e non l’ha acquistato, o non è stato acquistato esclusivamente per il suo personale uso, la preghiamo di restituirlo e di acquistare la sua copia personale. La ringraziamo per il suo rispetto verso il duro lavoro svolto da questo autore. Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, imprese, organizzazioni, luoghi, eventi e incidenti sono il prodotto della fantasia dell’autore o sono usati romanzescamente. Qualsiasi somiglianza con persone reali, vive o morte, è del tutto casuale. Immagine di copertina Copyright Zipi Trin, utilizzata sotto licenza da Shutterstock.com.

    LIBRI DI AVA STRONG

    UN THRILLER PSICOLOGICO DI STELLA FALL

    L’ALTRA MOGLIE (Libro #1)

    L’ALTRA BUGIA (Libro #2)

    L’ALTRO SEGRETO (Libro #3)

    UN THRILLER DELL’AGENTE FBI ILSE BECK

    NON COME NOI (Libro #1)

    NON COME SEMBRAVA (Libro #2)

    UN THRILLER DI REMI LAURENT

    IL CODICE DELLA MORTE (Libro #1)

    IL CODICE DELL’OMICIDIO (Libro #2)

    IL CODICE DELLA MALVAGITÀ (Libro #3)

    INDICE

    PROLOGO

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    CAPITOLO TRE

    CAPITOLO QUATTRO

    CAPITOLO CINQUE

    CAPITOLO SEI

    CAPITOLO SETTE

    CAPITOLO OTTO

    CAPITOLO NOVE

    CAPITOLO DIECI

    CAPITOLO UNDICI

    CAPITOLO DODICI

    CAPITOLO TREDICI

    CAPITOLO QUATTORDICI

    CAPITOLO QUINDICI

    CAPITOLO SEDICI

    CAPITOLO DICIASSETTE

    CAPITOLO DICIOTTO

    CAPITOLO DICIANNOVE

    CAPITOLO VENTI

    CAPITOLO VENTUNO

    CAPITOLO VENTIDUE

    CAPITOLO VENTITRE

    CAPITOLO VENTIQUATTRO

    CAPITOLO VENTICINQUE

    CAPITOLO VENTISEI

    CAPITOLO VENTISETTE

    CAPITOLO VENTOTTO

    PROLOGO

    Chiesa di Sant’Agostino, Roma

    19:45.

    Gareth Jaxx si considerava un cacciatore.

    Molti si sarebbero messi a ridere al sentire che quell’uomo di cinquant’anni, corpulento e occhialuto, si chiamava così. Ma proprio perché non aveva mai cacciato né impugnato un fucile, Gareth sentiva che il paragone era più che appropriato.

    Lui non cacciava animali, cacciava la conoscenza. Era uno dei migliori nel settore e faceva solo battute di caccia grossa.

    Gareth aveva viaggiato in tutto il mondo, scavando in vecchi libri e nelle vie più nascoste del sapere. Dai monasteri copti medievali d’Egitto alle grandi università d’Europa, dalla Biblioteca del Congresso alle collezioni private di manoscritti di Timbuktu, Gareth Jaxx aveva studiato alcune delle opere più oscure e difficili, per scoprire il livello più raro della conoscenza.

    Ma al momento, doveva ammettere di essere perplesso.

    La biblioteca della chiesa custodiva alcune delle opere più rare di teologia altomedievale. La chiesa di Sant’Agostino risale all’VIII secolo. È una delle chiese più antiche di Roma. Per questo l’ordine dei Benedettini, che la gestiva, aveva tenuto la sua antica biblioteca separata da quella del Vaticano. Vi erano conservati libri che introvabili da qualsiasi altra parte.

    Fino a quel momento non aveva fatto alcuna differenza.

    Da due settimane Gareth se ne stava seduto nella sala di lettura con il tetto a volta, in un’estremità della cappella sotterranea, sforzando gli occhi per leggere la minuscola e sbiadita calligrafia latina di scrivani morti secoli prima, sperando di trovare ciò che stava cercando.

    Ancora, però, non l’aveva trovato.

    Per ben quattordici giorni, mentre sopra di lui decine di migliaia di turisti vagavano per le strade di Roma scattando foto e mangiando gelati, lui era rimasto seduto da solo nel freddo sotterraneo a volta in pietra, imperterrito nella sua ricerca. All’inizio si era sentito entusiasta, leggendo sermoni del VI e VII secolo contro le eresie di una Chiesa cattolica che stava ancora formando la sua ideologia, alla ricerca della sua strana, non ancora ben tracciata.

    Aveva lavorato con pazienza e costanza, cogliendo ogni riferimento oscuro e accenno criptico, sperando di trovare un riferimento a ciò che stava cercando.

    Non aveva trovato nulla. Almeno niente di diretto. Alcuni facevano menzione del libro, ma, essendo stato dichiarato eretico, nessuno scritto argomentava sul suo contenuto o su eventuali copie conservate fino ad oggi.

    Al contrario, un paio di scrivani raccontarono di come i nascondigli del libro furono scoperti e usati per appiccare il fuoco quando i rispettivi proprietari furono bruciati sul rogo.

    Come affermò uno scrittore in un manoscritto del 681 d.C. Grazie a Dio Onnipotente ogni copia del testo maledetto è stata consegnata alla pira. Nessuna copia è stata trovata nelle mani degli eretici per una generazione o più.

    Gareth non ci credeva. Non credeva che un libro così importante e potenzialmente sconvolgente per l’umanità potesse essere andato perso per sempre. Aveva trovato troppi dei cosiddetti ‘testi perduti’ per rinunciare, ora che la sua caccia era iniziata.

    Avrebbe scommesso il suo patrimonio personale sull’esistenza di una copia nella biblioteca segreta del Vaticano, dove la Chiesa conservava i suoi documenti più controversi. Tuttavia avrebbe potuto essere stata usata per il rogo di un eretico medievale. Quella collezione era fuori portata per uno come lui quanto lo era la Luna. L’ingresso era negato persino alla maggior parte dei cardinali e degli arcivescovi.

    Considerati il suo passato e le sue associazioni, Gareth Jaxx non sarebbe potuto entrare neppure nelle aree turistiche pubbliche del Vaticano, senza un documento falso. La Chiesa non avrebbe permesso a qualcuno che possedeva le sue conoscenze di superare i cancelli della Città del Vaticano. Almeno i benedettini erano stati abbastanza comprensivi e gli avevano permesso di accedere alla loro biblioteca. L’Opus Dei e alcune delle altre fazioni conservatrici non avrebbero nemmeno risposto alle sue e-mail.

    Gareth sollevò distrattamente la manica sinistra e si grattò l’interno del polso, dove era tatuata la lettera ‘P.’ in stile gotico. Era una sua abitudine, quando era immerso nei suoi pensieri. Ma lo faceva solo quando era solo.

    Un passo leggero, proveniente dall’interno gelido del sotterraneo, gli fece istintivamente tirare giù la manica con un gesto rapido. Si voltò. Fratello Lucco stava accendendo delle candele davanti alle icone della Vergine Maria, di San Benedetto e di Sant’Agostino in fondo alla stanza. Le sue vesti blu scuro si intonavano ai toni cupi che il pittore aveva usato per le icone.

    È tardi, signor Jaxx disse il monaco in italiano quando vide che lo stava guardando.

    Gareth si strofinò gli occhi stanchi.

    sospirò. Improvvisamente si rese conto di avere un certo appetito. E che gli faceva male la schiena. E il collo. Dodici ore appollaiato su manoscritti medievali stavano chiedendo il conto al suo corpo. Specialmente agli occhi.

    Un bel piatto di pasta e una caraffa di vino sarebbero stati di ottimo conforto. Poi si sarebbe rilassato nella sua stanza d’albergo con Beethoven che suonava nel suo telefono prima di addormentarsi. L’indomani sarebbe stato fresco e pronto per la caccia.

    Gareth si alzò, si stiracchiò e ripose i suoi appunti nella valigetta di pelle. Non prendeva appunti su un computer. I computer non erano inviolabili. All’altra estremità della stanza, Fratello Lucco stava recitando una preghiera davanti alle icone.

    Mentre il ricercatore gli passava accanto, il monaco chiese: Ha trovato quello che cercava, signor Jaxx?

    Ho trovato molte cose interessanti, fratello Lucco disse con tono gentile, poi si voltò e si incamminò per andarsene. I Benedettini erano ottime persone, e Fratello Lucco sembrava amichevole, ma era opportuno stare comunque attenti.

    La Chiesa aveva occhi e orecchie ovunque.

    Gareth attraversò un piccolo portale che lo condusse a una scala stretta, sotto un basso soffitto a volta.

    Salendo i gradini di pietra usurati dai secoli, si ritrovò nella chiesa. Le poche candele accese brillavano flebili. La loro luce raggiungeva a malapena il soffitto, nonostante la Chiesa di Sant’Agostino fosse più piccola della maggior parte dei luoghi di culto della città. Gareth passò accanto alle icone e agli altari laterali rivolgere loro lo sguardo, anche se sarebbero stati di grande interesse per gli studenti dell’Alto Medioevo. Lui stava cercando altro. Nessuna chiesa sarebbe stata così coraggiosa.

    Riusciva a udire fratello Lucco che lo seguiva per poter chiudere. Non c’era nessun altro. Gareth non si voltò. Non voleva fare conversazione.

    Buona notte, fratello Lucco disse quando ebbe raggiunto il pesante portale principale in legno rivestito di metallo.

    Buona notte, signor Jaxx.

    Gareth uscì e si immerse nella calda serata primaverile. Il cielo occidentale era ancora di quel blu profondo, tipico dei momenti finali del crepuscolo. Alcune stelle brillavano sopra la sua testa, come a rivaleggiare con i rari lampioni di questa trascurata strada secondaria.

    C’erano quindici gradi di differenza rispetto ai locali sotterranei. Il ricercatore si fermò davanti alla chiesa per togliersi il maglione. Se lo mise sotto il braccio facendo un respiro profondo, sorrise e si incamminò lungo la strada. Conosceva un posticino poco lontano dove avrebbe potuto mangiare qualcosa. Se avesse svoltato a sinistra, avrebbe raggiunto una strada principale che lo avrebbe condotto lì in cinque minuti.

    Ma decise di prendere una strada diversa, una di quei vicoli tortuosi che la folla evitava. A quest’ora della sera, i turisti e i residenti, usciti per una serata divertente, sarebbero stati tutti nelle vie principali, con le luci, i loro bar e i tanti ristoranti. Troppo rumore. Troppa gente. Gareth preferiva il silenzio e la solitudine. Le strade secondarie, fiancheggiate da edifici risalenti al XIX o al XVIII secolo, che ricalcano i percorsi tracciati ai tempi della fondazione della chiesa di Sant’Agostino, lo avrebbero comunque portato a destinazione. Ci sarebbe solo voluto un po’ di tempo in più ma, in compenso, si sarebbe goduto più pace e tranquillità.

    Mentre passeggiava, le frustrazioni della giornata si attenuarono. Lo rasserenava trovarsi fuori all’aria aperta, con la possibilità di fare un po’ di movimento dopo tutte quelle ore passate curvo sui libri. Per alcuni minuti fu solo, poi un passo dietro di lui lo fece voltare.

    Non vide nessuno nel vicolo buio.

    Gareth scrollò le spalle. Qualcuno che rientra a casa o che esce per cenare al ristorante, come lui.

    Un minuto dopo, passò accanto a un uomo anziano che portava a spasso il suo cane. I passi dell’uomo si allontanarono. Gareth girò un angolo. Improvvisamente il cane iniziò ad abbaiare e il padrone, subito, lo zittì in un italiano irritato.

    Gareth continuò a camminare. Una giovane donna camminava verso di lui, velocemente, stringendo la borsa al suo fianco, con i tacchi alti che tintinnavano sull’acciottolato.

    Gareth distolse lo sguardo. Si sempre sentito a disagio con le donne, specialmente in una situazione come quella. Lei doveva essere nervosa per il fatto di trovarsi fuori da sola di notte. Doveva attraversare la strada per farla sentire meglio? No, questo le sarebbe apparso strano e, magari, l’avrebbe fatta sentire ancora più in ansia. Ma rimanendo sullo stesso lato della strada lei sarebbe dovuta passare proprio accanto a lui.

    Si sporse leggermente, volgendo lo sguardo oltre la donna, mentre camminava nella sua direzione. Avrebbe dovuto estrarre uno dei suoi fogli dalla borsa e mettersi a leggerlo? Nessun delinquente lo avrebbe fatto. Ma se avesse aperto la valigetta, lei avrebbe potuto pensare che stesse cercando un’arma.

    Oh, era tutto così complicato. Meglio il latino medievale tutti i giorni!

    Prima di qualsiasi sua decisione, la donna gli passò accanto, lasciando una scia di profumo. Gareth inalò il delicato profumo, pensando a quanto sarebbe stato bello avere qualcuno con cui condividere il suo lavoro. Magari una specialista in greco antico, per bilanciare la sua concentrazione sul latino. E, naturalmente, carina. Socievole. Qualcuno che sapesse come andare alle feste. Qualcuno che potesse aiutarlo a vivere meglio nel mondo.

    Gareth sorrise tristemente. Purtroppo non sarebbe mai successo.

    I passi della donna aumentarono il ritmo. L’aveva spaventata?

    Mentre si allontanavano tornò il silenzio. Riusciva a scorgere il punto dove doveva svoltare, un incrocio debolmente illuminato sulla strada principale, un centinaio di metri oltre l’angolo. Un bel piatto di pasta e una caraffa di vino avrebbero certamente migliorato il suo umore.

    Fu allora che Gareth udì dei passi avvicinarsi rapidamente dietro di lui.

    Si voltò di scatto spaventato, ma l’uomo era già così vicino che non riuscì a scorgerne i lineamenti.

    Un braccio lo scaraventò verso una porta incassata con un forza incredibile, sbatté la testa contro il pesante portale di legno rimanendo momentaneamente stordito.

    Prima che se ne rendesse conto, una corda gli stringeva il collo tagliandogli il respiro. Un ginocchio nella parte bassa della schiena gli allungò dolorosamente la spina dorsale e aumentò la pressione sulla gola. Gareth lasciò cadere la valigetta e il maglione e tentò di afferrare la corda che lo stava strangolando.

    La stretta si allentò leggermente. Gareth riuscì a fatica a fare un respiro.

    Il mio portafoglio è nel mio...

    Lascia perdere i tuoi soldi. Dov’è il tuo tatuaggio? chiese una voce dura.

    Il mio... Oh no. Non dopo tutto questo tempo.

    Il suo assalitore tirò la corda, spingendo indietro la testa di Gareth.

    Dov’è?

    Il mio portafoglio è nel mio...

    L’aggressore diede un altro strattone. Sai cosa voglio dire. Dov’è?

    Il mio polso sinistro.

    Mostramelo.

    Con una mano tremante, Gareth tirò indietro la manica per mostrare la lettera gotica P seguita da un punto.

    Per favore, io...

    Furono le ultime parole che Gareth riuscì a pronunciare. Il ginocchio premette di nuovo contro la sua schiena e la corda gli scavò nel collo, soffocando l’aria e facendo uscire del sangue. Gareth lottò ancora dando gomitate all’uomo e pestandogli i piedi, ma sapeva di essere già morto.

    Quando sono venuti per te, ti hanno sempre preso.

    Mentre la sua coscienza spariva nell’oscurità eterna, Gareth Jaxx non pensava ai molti libri che aveva scritto, o ai molti segreti nascosti che aveva tirato fuori dai manoscritti medievali. Non pensava neppure ai tanti premi che aveva vinto.

    Pensò solo a quel profumo che aveva sentito pochi minuti prima.

    Il corpo di Gareth si accasciò senza vita sulla porta e il suo assassino mise via la fune. Guardò in entrambe le direzioni per assicurarsi che non ci fosse nessuno e tirò fuori un rasoio. Arrotolò la manica della sua vittima e cominciò a tagliare.

    CAPITOLO UNO

    Università di Georgetown, il giorno dopo

    Remi Laurent, professoressa di storia in visita alla Georgetown University, stava per affrontare una conversazione piuttosto difficile. Doveva chiedere al direttore del suo dipartimento di sostituirla per le lezioni del pomeriggio. Lei aveva un appuntamento all’FBI.

    Di nuovo.

    Fino ad allora l’università era stata molto accomodante nel concederle del tempo per lavorare con l’FBI. Il rettore apprezzava l’idea e aveva ottenuto in cambio alcune lezioni gratuite tenute da agenti dell’FBI per il dipartimento di giustizia penale. Gli piaceva anche ‘l’approccio positivo e l’opportunità di colmare il divario tra il mondo accademico e il governo federale’. Tradotto, significava che sperava di poter ottenere maggiori finanziamenti federali per il prossimo semestre.

    Il direttore del dipartimento di storia, invece, ne era meno entusiasta.

    Cyril Mullen non era solo il suo diretto responsabile; era il suo compagno.

    E non era affatto contento di quell’impegno che si stava facendo largo sempre più nella vita di Remi.

    Bussò alla porta dell’ufficio di Cyril, il suo cuore iniziò a battere più velocemente. La loro relazione aveva appena attraversato un periodo difficile e non ne erano del tutto fuori. Ed ecco che lei stava per causare nuovi problemi.

    Entra disse Cyril con quel tono brusco che usava quando era occupato.

    Quando lei aprì la porta e lui si accorse che era lei, quei modi infastiditi scomparvero immediatamente.

    Remi disse sorridendo. Vieni dentro.

    A cinquant’anni, Cyril aveva dodici anni più di Remi, ne dimostrava solo una quarantina. Aveva un fisico eretto e muscoloso, tonificato dalle ore trascorse sul campo di racquetball. Solo i capelli sale e pepe pettinati all’indietro sull’ampia fronte e le righe stampate sul suo viso per le difficoltà di gestione di un dipartimento accademico, rivelavano meglio la sua vera età.

    Il suo sorriso divenne leggermente incerto quando lei non chiuse la porta come faceva di solito. Voleva dire che sarebbe stato un incontro professionale, non si sarebbe trattato di un bacio rubato tra una lezione e l’altra.

    Cos’hai in mente? disse con tono più formale. Solo i suoi occhi rimasero dolci, soffermandosi quelli di Remi prima di spostarsi ad ammirare il suo corpo. Nonostante la sua apprensione, Remi ricambiò il sorriso. Per essere un accademico di mezza età, Cyril era molto virile.

    Remi fece una pausa, lanciò un’occhiata agli scaffali pieni di libri sulla diplomazia americana del diciannovesimo secolo, molti dei quali scritti da Cyril, poi decise di rompere gli indugi senza attendere oltre.

    L’FBI mi ha chiesto se posso andare a una riunione nei loro uffici questo pomeriggio.

    Il volto di Cyril si rabbuiò. Carino da parte loro invitarti con un certo preavviso.

    Vado al dipartimento nazionale, qui a Washington, non devo andare a Quantico come l’ultima volta. Allora fu all’ufficio di Quantico perché il capo della nuova divisione lavorava lì. Ora che la Divisione Antichità ha terminato la fase sperimentale, ha un ufficio anche nella sede principale qui a Washington

    Sono contento per loro brontolò Cyril.

    Perderò solo la mia lezione delle due del pomeriggio. E forse quella delle quattro

    Così come le lezioni dei prossimi giorni mentre te ne andrai in giro sa Dio dove a inseguire pericolosi criminali.

    Non lo so. Magari devo solo dare un’occhiata a qualche foto di manufatti rubati, come la settimana scorsa. Quel lavoro mi ha impegnato solo tre ore.

    Ed è stato molto deludente. Speravo di partire per un’altra avventura. Invece, sono tornata alle mie lezioni e a correggere i compiti già nel primo pomeriggio.

    Se si fosse trattato di una cosa del genere, ti avrebbero mandato un’email disse Cyril.

    Ottima osservazione. Mi dispiace, Cyril, ma dalle parole della vice direttrice, sembrava importante.

    "Allora niente lavoro di tre

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