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Dagli agenti Fifa a agenti nazionali: Le attuali norme per i procuratori sportivi
Dagli agenti Fifa a agenti nazionali: Le attuali norme per i procuratori sportivi
Dagli agenti Fifa a agenti nazionali: Le attuali norme per i procuratori sportivi
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Dagli agenti Fifa a agenti nazionali: Le attuali norme per i procuratori sportivi

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Gli agenti sportivi nel calcio, conosciuti anche come procuratori o come intermediari, con il passare delle stagioni hanno assunto un ruolo di primo piano nell'universo calcistico. Nonostante l'importanza delle attività da loro svolte, la regolamentazione degli agenti sportivi tanto nell'ordinamento giudicio ordinario come nell'ordinamento sportivo, è assolutamente carente. Ad esempio, in alcuni paesi comunitari, viene attribuita agli agenti un'obbligazione di risultato, mentre in altri ordinamenti giuridici europei, gli stessi devono rispondere verso il proprio cliente solamente di un'obbligazione di mezzi. Parimenti, tanto l'ordinamento giuridico ordinario, come l'ordinamento sportivo, non richiedono perlopiù nessun titolo scolastico o accademico per esercitare l'attività di agente. A partire dagli anni novanta, la FIFA, l'associazione internazionale di amministrazione del calcio, ha pubblicato numerosi regolamenti relativi al settore degli agenti. Negli anni 2000 la FIFA era riuscita a garantire la qualità dei servizi prestati dagli agenti FIFA che, per poter conseguire la licenza di agente, dovevano superare un esame. Tuttavia, nel 2015, con la pubblicazione del "Regulations on Working with Intermediaries", la FIFA decise di attribuire la competenza per il rilascio delle licenze di agente sportivo, alle singole federazioni nazionali, annullando quanto di buono era stato fatto nel ventennio precedente. Dal 2015 il precedente titolo di agente Fifa, che permetteva di esercitare l'attività di agente in tutto il mondo senza limitazioni, non esiste più ed attualmente è possibile registrarsi soltanto presso una federazione nazionale. Di conseguenza, ad oggi se un agente francese volesse effettuare un'operazione di mercato in Italia, dovrà registrarsi presso il registro federativo nazionale italiano, poiché il contratto del giocatore sarà registrato in Italia. Il risultato scaturito dalla decisione adottata nel 2015 dalla FIFA, è stato quello di una grande diseguaglianza tra i regolamenti nazionali degli agenti sportivi di tutto il mondo. Ad oggi infatti, alcune federazioni esigono l'approvazione di prove scritte ed orali per l'ottenimento della licenza di agente, mentre altre federazioni comunitarie ed extracomunitarie, richiedono solamente il pagamento della corrispondente tassa d'iscrizione. Allo stesso modo, alcune federazioni hanno aggiornato e modificato più volte il proprio regolamento, mentre altre federazioni nazionali si sono limitate ad emanare un regolamento attuativo del Regulations on Working with Intermediaries nel 2015 senza mai aggiornare le proprie disposizioni. Dal punto di vista giuridico, il regolamento adottato nel 2015 dalla FIFA, rappresenta solamente un insieme di raccomandazioni prive di qualsiasi natura giuridica vincolante. Le commissioni per gli agenti stabilite nel citato regolamento infatti, vengono fissate al 3% rispetto al prezzo del trasferimento pagato dal club acquirente o rispetto allo stipendio percepito dal calciatore, ma tale limite, non ha carattere vincolante né imperativo, pertanto gli agenti non sono obbligati a rispettarlo. Dal canto suo, la stampa nazionale ed internazionale alimenta la confusione che circonda il settore degli agenti, concedendo notorietà a soggetti estranei all'ordinamento sportivo, qualificandoli come procuratori o perfino come "agenti FIFA", nonostante tale titolo non esista più dal 2015. Anche i controlli delle federazioni nazionali e della FIFA stessa non sono stringenti: è possibile perfino incontrare in internet corsi a pagamento per diventare agente FIFA. In conclusione, alla luce del nuovo regolamento degli agenti della FIFA che sarà pubblicato nel 2022, la presente opera propone un'analisi comparata dei differenti ordinamenti giuridici nazionali e degli attuali differenti regolamenti nazionali, concludendo che un eventuale regolamento composto da sole raccomandazioni, non potrà risolvere l'attuale carenza di norme imperative e vincolanti.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateApr 11, 2022
ISBN9791220397896
Dagli agenti Fifa a agenti nazionali: Le attuali norme per i procuratori sportivi

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    Book preview

    Dagli agenti Fifa a agenti nazionali - Silvio Bogliari

    Indice

    Sommario

    Abstract

    1.- Introduzione: analisi giuridica e giurisprudenziale della professione di agente dei calciatori

    2.- La regolamentazione sportiva internazionale: le decisioni della FIFA

    2.1.-La FIFA approva il Regulations on Working with Intermediaries nel 2015

    2.2.-La nuova riforma della FIFA: il nuovo regolamento del 2022

    3.- L’attuale regolamentazione nazionale degli agenti nei paesi comunitari

    3.1.-Il regolamento federativo vigente in Spagna

    3.2.-La vigente normativa federativa in Italia

    3.3.- Il regolamento degli intermediari vigente in Portogallo

    3.4.- L’ordinamento giuridico francese e le differenze con gli altri paesi comunitari

    3.5.- I regolamenti degli agenti in Germania, Inghilterra e Olanda

    4.- I regolamenti degli agenti nei paesi extracomunitari

    4.1.- La corrente regolamentazione degli agenti in America Latina

    4.2.- Il memorandum degli agenti negli Stati Uniti

    5.- Il sistema vigente: critiche all’ordinamento sportivo

    6.- Conclusione: avremo ancora riforme e controriforme?

    Bibliografia

    TITOLO | Dagli agenti Fifa a agenti nazionali

    AUTORE | Silvio Bogliari

    ISBN | 9791220397896

    Prima edizione digitale: 2022

    © Tutti i diritti riservati all'Autore.

    Questa opera è pubblicata direttamente dall'autore tramite la piattaforma di selfpublishing Youcanprint e l'autore detiene ogni diritto della stessa in maniera esclusiva. Nessuna parte di questo libro può essere pertanto riprodotta senza il preventivo assenso dell'autore.

    Youcanprint

    Via Marco Biagi 6, 73100 Lecce

    www.youcanprint.it

    info@youcanprint.it

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    Sommario

    Agli albori del calcio la caratteristica giuridica fondamentale di questo sport era la sua natura di associazionismo.

    Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, erano gli stessi calciatori a fondare le associazioni sportive: la nascita del Genoa Cricket and Football Club nel 1893, fondata da un gruppo di cittadini britannici come club sportivo dedito alla pratica di differenti sport e della Juventus Football Club, costituita nel 1897 da giovani studenti di liceo, ne sono una manifestazione.

    Proprio per questa natura associativa, intesa come una relazione quasi viscerale tra l’individuo-atleta e la squadra, a quel tempo i trasferimenti di giocatori erano pressoché proibiti e considerati disonorevoli.

    Oggi il calcio ha conosciuto un’enorme rivoluzione e ciò che prima era quasi proibito, oggi è diventato la normalità del calcio: i trasferimenti dei calciatori.

    Con il passare delle stagioni, infatti, il calciomercato è diventato sempre più importante e gli intermediari, comunemente noti come agenti dei calciatori, hanno assunto un ruolo centrale sia nel calcio che nella sfera mediatica.

    Dal 2015 la Fédération Internationale de Football Association (di seguito FIFA) ha modificato il precedente sistema di rilascio delle licenze per gli agenti, attribuendo la competenza in materia alle federazioni nazionali.

    Il presente studio analizzerà questo nuovo modello di emissione delle licenze che ha limitato esclusivamente al livello nazionale la professione degli intermediari e analizzerà le enormi differenze normative e le disparità che si sono venute a creare in tutti i paesi del mondo.

    Parole chiave: diritto sportivo; intermediari; FIFA; calciomercato; calcio; Unione Europea; America Latina; Stati Uniti.

    Abstract

    In the early days of football, the fundamental legal characteristic of that sport was its associative nature.

    Between the end of the 19th century and the beginning of the 20th century, it was the players themselves who founded the sports associations: the nascency of the Genoa Cricket and Football club in 1893, founded by a group of British citizens as a sports club dedicated to the practice of different sports and the birth of the Juventus Football Club in Turin, instituted in 1897 by young students of the high school, are a manifestation of that. 

    Precisely because of that associative nature, understood as an almost visceral relationship between the individual-athlete and the club, at that time transfers of players were almost forbidden and considered dishonourable. 

    Today, football has undergone a huge revolution and what was almost forbidden previously, today has become the norm of football: the transfers of football players. 

    As the seasons have passed, the transfer market became increasingly important and intermediaries, commonly known as players’ agents, have assumed a central role in both football and the media spheres. 

    Since 2015, the Fédération Internationale de Football Association (hereinafter FIFA) has amended the previous system of issuing licences for football agents, assigning competence in this area to the national federations. 

    This study will analyse this new licensing model, which limited the profession of intermediaries exclusively to the national level, and will analyse the enormous regulatory differences and inequalities that occurred between countries around the world.

    Key words: sports law, players’ agents; FIFA; transfer market; football; European Union; Latin America; United States.

    1.- Introduzione: analisi giuridica e giurisprudenziale della professione di agente dei calciatori

    Nella società contemporanea proliferano figure professionali paragonabili all’agente dei calciatori, basti pensare all’agente immobiliare, all’agente di spettacolo, all’agente di commercio, professionisti che svolgono le stesse attività degli agenti nel calcio, ma con clienti diversi.

    Ad esempio, l’agente di commercio è un professionista che, in base a un contratto di agenzia, è incaricato di promuovere i prodotti di un’azienda delegante, in una o più zone geografiche: per ogni vendita effettuata, l’agente ottiene una percentuale sul prezzo di vendita.

    L’agente immobiliare invece è colui che media tra la parte venditrice e la parte acquirente di un immobile, riscuotendo una commissione che oscilla tra il 3% e il 5% in caso di vendita.

    Le principali differenze tra le figure professionali citate e gli agenti dei calciatori, risiedono nella complessità ed eterogeneità dei compiti che gli intermediari nel calcio sono chiamati a svolgere e nella grande popolarità che questi hanno acquisito, anche a causa di una stampa nazionale¹ e internazionale² che spesso attribuisce loro qualità sovraumane.

    In più, frequentemente il lavoro degli agenti viene sottostimato e le commissioni percepite appaiono eccessive agli occhi dell’opinione pubblica.

    Le peculiarità proprie della professione di agente sportivo, però, differenziano tale professione da altre a essa comparabili.

    Le attività svolte principalmente dagli agenti sono due: assicurare un contratto di lavoro per i propri rappresentati, i calciatori, con una determinata società calcistica, oppure provvedere al trasferimento di un giocatore da un club a un altro.

    Tuttavia, le funzioni svolte dall’agente non si limitano alle transazioni di mercato, essendo l’intermediario un professionista che oggigiorno svolge le sue funzioni non esclusivamente durante le due sessioni annuali del calciomercato.

    Sempre più spesso l’agente assume numerose funzioni accessorie, spaziando dalla negoziazione di contratti non legati alla sfera prettamente sportiva fino all’amministrazione delle attività quotidiane del calciatore.

    E nonostante l’enorme centralità che

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