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Incendi, emergenza e tutela dell’ambiente
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Incendi, emergenza e tutela dell’ambiente

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Questo libro nаsce come urlo di denunciа verso un sistemа mаlfunzionаnte. Lа tutelа dell’аmbiente come obbiettivo prioritаrio viene spesso аccаntonаto аnche dа chi lа nаturа dovrebbe gestirlа e preservаrlа. Lo scopo di questo rаcconto è аccompаgnаre il lettore lungo un percorso che lo conducа аllа conoscenzа degli incendi boschivi. L’estаte 2021 hа segnаto un аumento dei roghi che hаnno divorаto l’Itаliа ed il territorio del bаsso Lаzio, luogo dellа nаrrаzione. Lа gestione dell’emergenzа, risultаtа insufficiente, hа dаnneggiаto grаvemente il pаtrimonio nаturаle locаle. Attrаverso unа pаnorаmicа sui fаtti аccаduti nel territorio, il lettore rаggiunge pienа consаpevolezzа sulle dinаmiche legаte аl temа incendi, ritrovаndosi supportаto аnche dа аlcuni focus scientifici sui meccаnismi dell’аmbiente nаturаle.
LanguageItaliano
Release dateJan 19, 2022
ISBN9788833469300
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    Incendi, emergenza e tutela dell’ambiente - Francesco Militano

    Capitolo I

    L’emergenza

    Spigno Saturnia, 22 settembre 2021, mancano ormai pochi giorni al termine della stagione antincendio boschivo, che si protrarrà fino alla fine del mese.

    Un anno significativo, questo, che ci vede uscire lentamente dallo stato pandemico, con tanta voglia di rifarci, di ricostruire, di rivivere; eppure, da inizio anno, sono andati a fuoco, in Italia, circa centosessantamila ettari di vegetazione. La pandemia non ci ha sicuramente migliorato…

    ***

    Mi occupo di Ambiente, in senso lato: dai suoi abitanti alla sua gestione. Nasco a Formia (LT), nel 1989, mi laureo in Scienze Ambientali ed in Gestione della biodiversità e dal giugno del 2020, in piena pandemia, vengo eletto rappresentante di una piccola organizzazione di volontariato che si occupa di protezione civile, antincendio boschivo e tutela dell’ambiente. Tutto ciò avviene in un piccolo paese del basso Lazio, Spigno Saturnia, capoluogo del territorio montano del Parco Regionale dei Monti Aurunci.

    Decine di interventi, decine di fallimenti, centinaia di ettari di vegetazione andati a fuoco, ancora una volta, anche quest’anno, nel nostro bellissimo territorio. Dico nostro perché l’ambiente appartiene a noi, ad ognuno di noi. È il nostro capitale naturale. L’Ambiente è un nostro diritto, va difeso e ne va garantita la fruizione alle generazioni future.

    Dunque, cosa sta succedendo? Cosa è cambiato? Cosa stiamo sbagliando?

    In queste pagine cercherò di raccontarvi la mia visione, dall’interno, di un sistema a mio parere frammentato e lacunoso, iniziando proprio dall’ambiente, dal sistema natura.

    Questo libro non nasce come un trattato ecologico sugli incendi boschivi, nasce come urlo di denuncia verso un sistema malfunzionante, che investe milioni di euro in lotta attiva anziché attuare azioni preventive.

    Questo approccio di gestione dell’emergenza ed in particolare dell’antincendio boschivo ha portato il nostro capitale naturale in un profondo declino.

    I cambiamenti climatici oggigiorno sono una tematica attuale, conosciuta anche da chi ignora la complessità della fisica atmosferica e della climatologia. Il riscaldamento globale lo si conosce dalla scuola primaria, ma come questo influenza le nostre attività quotidiane spesso non ci facciamo caso. Se da un lato la crisi idrica, insieme alla perdita di suolo e desertificazione, è l’esempio più tangibile dei cambiamenti climatici, dall’altro lato ciò che ci preoccupa e che affrontiamo brevemente in questa trattazione è un altro discorso legato ai cambiamenti climatici, quello della tutela della incolumità pubblica con i pericoli annessi e connessi alla protezione civile e, soprattutto, la parte che riguarda la tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale.

    Da una parte dell’emisfero, a Sud, la deforestazione preoccupa e cresce continuamente, dall’altra parte del globo, a Nord, i boschi aumentano, riprendendosi gli spazi dai territori di pascolo e agricoltura ormai abbandonati.

    Purtroppo, con questa espansione dei territori incolti, si presenta un altro problema, quello degli incendi che, in combinazione con gli eventi climatologici estremi, le gravi siccità e le forti e frequenti ondate di calore dimostrano di avere sempre più conseguenze catastrofiche, attraversando i territori e causando danni e vittime.

    Il fenomeno degli incendi è esponenzialmente intensificato dai cambiamenti climatici, complice una ciclicità delle annate siccitose che attualmente si attestano a periodi di quattro anni, in diminuzione. I boschi vengono sottoposti a continui stress, le estati sempre più lunghe offrono periodi di resilienza sempre minori.

    Come detto la deforestazione non è un problema nel nostro emisfero, le superfici boscate aumentano costantemente a causa dell’abbandono delle attività agricole, della pastorizia e della selvicoltura e proprio la limitata gestione dei boschi ha determinato un accumulo di vegetazione che costituisce un serio pericolo. Gli incendi che si originano in queste condizioni assumono comportamenti violenti ed estremi creando un grave problema per l’ambiente e per la pubblica incolumità.

    Ne è un esempio il nostro territorio, ne è stato un chiaro esempio in questo duemilaventuno. Stagione antincendio ancora non terminata, stato di calamità, varato il nuovo Decreto Incendi¹, resta però la cenere sui monti, l’amaro in bocca, e la stagione delle piogge alle porte bussa con frane, smottamenti e ulteriore rischio per la pubblica incolumità… ma questo tema lo tratteremo più avanti, ora parliamo di incendi.

    ***

    Luglio duemilaventuno, non piove ormai da mesi. I miei colleghi volontari antincendio boschivo ed io, nella nostra organizzazione di volontariato, abbiamo già numerosi estenuanti interventi alle spalle dall’inizio di questa estate.

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