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Sceglimi: Insolito dialogo inaudito e sconcertante
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Sceglimi: Insolito dialogo inaudito e sconcertante
Ebook97 pages1 hour

Sceglimi: Insolito dialogo inaudito e sconcertante

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Insolito dialogo inaudito e sconcertante. Una conversazione intima all'insaputa della personalità dormiente, riflesso dei due interlocutori. Imprevisti continui ritardano una probabile intesa per scoprire un tesoro nascosto nella profondità di uno dei due.
LanguageItaliano
Release dateJan 1, 2022
ISBN9791220880497
Sceglimi: Insolito dialogo inaudito e sconcertante

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    Sceglimi - Francesco Fatatis

    S C E G L I M I

    Insolito dialogo inaudito

    e sconcertante.

    image0003

    Viaggio allá ricerca

    di un tesoro nascosto


    image0003

    Sceglimi ti ringrazia per averlo scelto fra tanti

    libri in circolazione e spera che quest’incontro

    sia utile per entrambi. Vuole sapere, almeno

    così mi dice,il motivo della scelta, perchè

    credo si sia incuriosito un po’: sai come sono

    i libri, a volte risultano imprevedibili. Dice

    che se vuoi scrivergli puoi farlo qui

    sitataf@gmail.com

    Un saluto da parte mia e di Sceglimi

    APPROCCIO

    image0004

    (Corpo). 1

    Non vorrai farmi credere che ti preoccupi per me.

    Vivrei molto meglio senza la tua continua petulante presenza.

    Il momento migliore della giornata è quando andiamo a letto: finalmente mi abbandoni per qualche ora, così posso fondermi nella mia coscienza molecolare e ritornare a casa per un po'.

    (Mente). 2

    Credi sia facile sopportarti per tutto il giorno?

    Non l'ho chiesto io di abitare dentro di te, mi ci sono ritrovata a mia insaputa ed ho dovuto adeguarmi.

    (Corpo). 3

    Perché forse credi che io abbia avuto una scelta?

    Andava tutto bene finché hai preso coscienza di essere, e lì sono cominciati i guai.

    (Mente). 4

    Perché li chiami guai?

    (Corpo). 5

    Perché non mi hai mai accettato per quello che sono e tuttora non mi accetti e cerchi continuamente di cambiarmi a tuo piacimento. E poi pare evidente che non parli in nome e per conto tuo, sei plagiata dalla mente oggettiva che s'intrufola in ogni tua frase. Ho sempre l'impressione di parlare con un estranea.

    (Mente). 6

    Ma è normale che io faccia questo: tu sei al mio servizio. Se io dico alzati, tu devi alzarti; se io dico siediti, tu devi sederti.

    Il tuo ruolo in questo condominio esistenziale è quello di servirmi e compiacermi.

    (Corpo).7

    Parli di ruolo come se nell'universo vi fosse un coordinatore che aggiudica ruoli e mansioni a suo piacimento. Non è infantile tutto questo?

    (Mente). 8

    Mi pare evidente che se entrambi non abbiamo chiesto l'accesso all'esistenza, ed è accaduto senza dubbio, qualcuno o qualcosa deve averlo provocato.

    (Corpo). 9

    Parla per te! Io ti conosco bene, cerchi sempre di scaricare sugli altri le responsabilità che ti riguardano. Siccome ti ritrovi dentro di me, cosa fai?

    Senza neanche riflettere un istante, decidi che non è stata una tua scelta e che quindi, un ente esterno all'universo, debba averlo fatto, così puoi lamentarti per l'eternità di tutte le cose che non vanno.

    (Mente). 10

    Noi due sappiamo bene che nella vita quotidiana tutte le mie energie sono rivolte al raggiungimento di una serenità economica. Qualche volta lo ammetto, anche quella sentimentale. Sono così concentrata su me stessa che non vedo altro. Per me, vivere, significa risolvere i problemi socio-economici in cui sto navigando, figurati se posso fermarmi ad analizzare una visione diversa di esistere, con tutto quello che comporterebbe d'imprevedibile.

    (Corpo). 11

    Adesso stai imitando la personalità, questo è il suo linguaggio.

    Come sei lamentosa, non sai fare altro! Vai in giro a dire che sei prigioniera nella più angusta galera mai escogitata. Quella angusta galera sarei io! Ti rendi conto?

    (Mente). 12

    Perché non è vero, forse? Tutto quello che la mia immaginazione produce non potrà mai essere realizzato, perché tu sei inadeguato a  quel soddisfacimento, essendo limitato nel tempo-spazio, e mi costringi a sognare una vita diversa, un modo qualunque per liberarmi di te.

    (Corpo). 13

    Sei così concentrata su te stessa che non vedi le grandi possibilità di riflessione che ti do tutte le sere, quando ti costringo ad andare a letto.

    Come sempre ti adegui a principi e regole che vigono nel tuo tempo storico, senza mai metterle in discussione.

    (Mente). 14

    Cosa c'è da mettere in discussione? Dopo una giornata di lavoro è ovvio che il corpo, cioè tu, debba riposare, ed è altrettanto vero che spegnermi per qualche ora mi rigenera a sufficienza per affrontare un altra giornata di lavoro.

    Non capisco cosa intendi per opportunità di riflessione, considerato che se anche volessi coglierla, la mia coscienza non è attiva durante il sonno notturno.

    (Corpo). 15

    Sei andata come al solito troppo avanti.

    Fermati un attimo prima.

    Se io non ti costringessi ad abbandonarmi per qualche ora tutte le sacrosante sere, sicuramente impazziresti, devastando il tuo io, così complicato e fragile.

    Ti do l'opportunità di tornare a casa e di rigenerarti, ma tu scambi questa situazione per un regalo che fai a me, senza intuire che io non ho una casa precedente a quella che mi ritrovo ora.

    Io non ero prima di essere, tu invece si, tu sei sempre stata e cambi continuamente dimora.

    Tu non hai bisogno di me per esistere, al contrario io ti necessito come mio bene più prezioso.

    Siamo vincolati l'un l'altra durante le ore diurne, ma di notte le cose cambiano: tu puoi tornare a casa, nel luogo dove eri prima di essere, perché altrimenti non potresti reggere la pressione del libero arbitrio che principia le tue scelte morali.

    (Mente). 16

    Ad essere sincera sto esprimendo

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