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All'ombra della piramide di Caio Cestio Epulone
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E-book311 pagine3 ore

All'ombra della piramide di Caio Cestio Epulone

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Info su questo ebook

Bob è un uomo molto riservato e taciturno. L'incomunicabilità che lo caratterizza ha fatto naufragare il suo matrimonio. Pochissimi, però, conoscono il suo segreto. Bob è un agente della CIA. Una vacanza a Roma lo porta ad incontrare una affascinante ragazza ebrea con un dottorato in arte alle prese, insieme a un anziano professore di origine britannica esperto di esoterismo, con delle ricerche sui collegamenti internazionali che esistevano nell'Ottocento tra l'Italia e il resto d'Europa.

Ettore Roesler Franz è il pittore romano ottocentesco famoso per aver dipinto la raccolta di centoventi acquerelli conosciuta con il nome di "Roma Sparita".

Le ricerche di Bob e Sarah si intrecceranno con la vita di Ettore Roesler Franz in un thriller appassionante e ricco di storia romana ed europea.
LinguaItaliano
Data di uscita6 dic 2021
ISBN9791220374651
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    Anteprima del libro

    All'ombra della piramide di Caio Cestio Epulone - Francesco Roesler Franz

    Prima Parte

    Cimitero acattolico alla Piramide Cestia, acquerello di Ettore Roesler Franz.

    Sabato 16 giugno

    Bob si era svegliato all’alba anche quella mattina, dopo una tazza di caffè bollente, indossata la tuta nera e calzate le Nike era uscito dal suo villino per correre una decina di chilometri. Rientrato in casa, dopo la doccia, chiamò un taxi mentre si rivestiva.

    Appena l’auto arrivò, il tassista mise la Samsonite nel bagagliaio e gli chiese dove volesse essere condotto; Bob gli rispose che era diretto alla stazione. Quando giunsero, salì sul primo treno in partenza per New York. Arrivato nella Grande Mela salì su un altro taxi per farsi condurre alla casa dei suoi genitori.

    Sua madre Maria era di origine italiana, nata a Sorrento, mentre suo padre Tom, di origine irlandese, era un ex ispettore di polizia in pensione da un paio di anni. I suoi si erano conosciuti alla fine degli anni Settanta durante uno spettacolo al Madison Square Garden, dove Tom rimase incantato dalla voce calda di Maria. Terminata l’esibizione il padre invitò a cena la bellissima ragazza italiana. Pochi mesi dopo convolarono a nozze con una cerimonia semplice, celebrata nel duomo di Amalfi.

    Bob fece fermare il taxi un paio di isolati prima dell’abitazione dei suoi, davanti a una pasticceria italiana nella quale entrò per acquistare dei babà al rum e la torta preferita dalla mamma.

    genitori lo accolsero con gioia ma, dopo essersi abbracciati, Bob li informò che sarebbe partito per l’Italia. Maria adorava il suo unico figlio e, per l’occasione, aveva cucinato un tipico menù all’italiana: lasagna, pollo arrosto con patate e peperoni.

    La conversazione tra di loro non decollò, neppure quel giorno, ma i genitori lo conoscevano a fondo: sapevano che il figlio era un solitario e taciturno. Inoltre, il lavoro che svolgeva non gli consentiva di aprirsi troppo e così la mamma e il papà si erano abituati a non rivolgergli troppe domande.

    L’incomunicabilità era un cruccio per lui: era stato persino il motivo della rottura del matrimonio di Bob con Susan. La sua ex moglie era andata a vivere a Los Angeles per cercare quel calore umano che da anni non trovava più nella loro casa di Langley e, dopo un anno in California, si era innamorata di un avvocato di origine messicana.

    divorzio aveva profondamente rattristato Bob, tanto da portarlo a dimenticare anche quale fosse il giorno del suo compleanno. Quando sua madre stappò una bottiglia di spumante per festeggiarlo e il papà gli sorrise, capì, ancora una volta, di avere dei genitori meravigliosi. Il calore umano che riuscivano a dargli suo padre e sua madre era potente tanto quanto la sua incapacità di aprirsi.

    Bob, in realtà, era nato il 17 giugno alle cinque del mattino, prematuro di due mesi, ma i suoi genitori lo avevano registrato all’anagrafe il giorno prima. Questo perché il 17 giugno era un giorno infausto per la famiglia di sua madre: nel 1944, infatti, era stato ucciso dai tedeschi il suo bisnonno Luigi.

    Dopo aver aperto lo spumante e brindato con i suoi genitori, Bob si congedò dirigendosi in un grande magazzino per fare shopping. Andò prima nel reparto profumeria e poi in quello d’abbigliamento, acquistando un dopobarba e tre camicie: le ultime cose da infilare in valigia prima della partenza per l’Italia.

    Dopo una breve sosta in una caffetteria per sorseggiare un caffè in tutta tranquillità, controllò l’ora e chiamò un taxi per farsi portare a casa di suo cugino Paul, un importante banchiere di Wall Street, che abitava in Park

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