Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

La showgirl - 7 racconti romantici di Lisa Vild
La showgirl - 7 racconti romantici di Lisa Vild
La showgirl - 7 racconti romantici di Lisa Vild
Ebook162 pages2 hours

La showgirl - 7 racconti romantici di Lisa Vild

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

"La bacia, all'inizio con delicatezza, poi le afferra i capelli e li tira, costringendola ad alzare il mento. Lei lo guarda e lui la guarda. Poi la bacia di nuovo, più voracemente. Lascia che le dita dell'altra mano vaghino dal ginocchio destro fin sotto la gonna. Lei trema tra le sue braccia, ma lui la tiene saldamente, non va da nessuna parte".James e Andrea sono annoiati della loro prevedibile vita sessuale. Entrambi sognano eccitazione e piacere, ma non hanno mai confessato le loro fantasie al partner. Durante un viaggio a Parigi, accettano di avere una relazione aperta e, per la prima volta nella loro vita, riescono a vivere le loro fantasie sessuali con due estranei. Presto diventa chiaro che ciò che pensavano di sapere l'uno dell'altro potrebbe non essere del tutto vero. Quanto conosci qualcuno dopo undici anni di vita insieme?Questo libro contiene i seguenti racconti brevi:Poliamore a Parigi - Breve racconto eroticoIl lupo solitario - Breve racconto eroticoLa sugar girl - Breve racconto eroticoLa camgirl - Breve racconto eroticoLa showgirl - Breve racconto eroticoUn appassionato viaggio in treno - Breve racconto eroticoSempre fedele - Racconto erotico-
LanguageItaliano
PublisherLUST
Release dateDec 7, 2021
ISBN9788728013861

Read more from Lisa Vild

Related to La showgirl - 7 racconti romantici di Lisa Vild

Titles in the series (100)

View More

Related ebooks

Contemporary Romance For You

View More

Related articles

Reviews for La showgirl - 7 racconti romantici di Lisa Vild

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    La showgirl - 7 racconti romantici di Lisa Vild - Lisa Vild

    La showgirl - 7 racconti romantici di Lisa Vild

    Original title:

    Lisa Vild Compilation (Italian)

    Copyright © 2018, 2021 Lisa Vild and LUST, an imprint of SAGA Egmont, Copenhagen

    All rights reserved

    ISBN: 9788728013861

    E-book edition, 2021

    Format: EPUB 3.0

    All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

    Poliamore a Parigi

    Poliamore a Parigi

    Andrea si sedette sul morbido letto della camera d'albergo e guardò fuori dalla piccola finestra. Fuori, le strade di Montmartre portavano alla basilica del Sacro Cuore per poi scendere verso la zona di Pigalle. Emise un sospiro quando pensò a quanto tutto fosse bello e quanto fosse felice che avessero deciso di fare questo viaggio insieme. James era sdraiato comodamente sopra le coperte sul suo lato del letto con le gambe incrociate e un libro tra le mani. Andrea gli dava le spalle, ma poteva immaginare esattamente come doveva apparire.

    I suoi capelli scuri e disordinati gli finivano continuamente negli occhi dietro gli occhiali, bloccando la vista, mentre le lunghe gambe muscolose stavano bene in un paio di pantaloni scuri. Indossava una camicia a maniche corte che aveva trovato in un mercatino delle pulci a Copenaghen, dove erano stati l’anno prima. Per non parlare poi delle sue labbra rosse e carnose che si muovevano sempre leggermente mentre leggeva, come se sussurrassero ogni parola del testo. Erano state quelle labbra sussurranti, il suo fascino e l’incredibile senso dell'umorismo che l’avevano conquistata undici anni fa.

    Era seduto in un bar a Malmö, leggendo nello stesso modo di adesso, quando l’aveva visto per la prima volta. Lei stava comprando un caffè prima di recarsi a un appuntamento al buio che un amico aveva organizzato a sua insaputa. Aveva visto le sue labbra muoversi mentre gli era passata davanti con le cuffie nelle orecchie.

    Cosa? Aveva detto con un tono di voce un po' troppo alto.

    Si era tolta le cuffie e lui, James, l'aveva guardata con un'espressione confusa sul viso.

    Hai detto qualcosa? Aveva continuato, lui abbozzò un sorriso. Era ancora confuso ma anche divertito. Non c'era dubbio che fossero attratti l'uno dall'altro. L'avevano percepito entrambi. Forse fu per quel motivo che Andrea decise di sedersi al suo tavolo, mentre il ragazzo del suo appuntamento al buio si ritrovò da solo nel pub dove avrebbero dovuto incontrarsi.

    James allungò una mano e avvolse le braccia attorno alla vita di Andrea, sottraendola ai suoi ricordi e riportandola nella realtà. Di nuovo a Parigi, il letto della camera d'albergo e le sue braccia. Si sdraiò accanto a lui e, con la guancia appoggiata al suo petto sodo, inspirò il profumo maschile di cotone, tabacco e sudore dolce. Lui le annusò il collo e seppellì il viso tra i capelli lunghi.

    Adoro i tuoi capelli sussurrò.

    Girò il viso verso il suo e si baciarono. Entrambi trattennero il respiro. Adesso era vicino. Presto avrebbero fatto l'amore. Entrambi desideravano l'intimità, la pelle appiccicosa e i baci bollenti. Si sentivano così a proprio agio l'uno nelle braccia dell'altro, e sapevano esattamente cosa accendeva l'altra persona, cosa li portava al limite. Era così sicuro, così noioso. Mentre stavano lì abbracciati, speravano che sarebbe successo qualcosa. Qualsiasi cosa.

    Naturalmente nessuno di loro lo disse ad alta voce, ma quando sentirono bussare alla porta e il servizio in camera arrivò con la bottiglia di vino in omaggio, si sentirono entrambi sollevati. Dopo l’interruzione nessuno dei due riprese dove aveva lasciato le cose. Bevvero il vino rosso, mangiarono un po’ di formaggio e pianificarono il giorno seguente. Avevano preparato una lunga lista di tutte le cose che volevano vedere, i ristoranti dove mangiare e i parchi che volevano visitare. Quando finirono il vino fuori era buio.

    Entrambi erano stanchi dopo il lungo viaggio e Andrea iniziò a prepararsi per andare a letto. La stanza era calda e James si sentiva disgustoso e appiccicoso. Quando Andrea era già a letto, si voltò e disse ad alta voce: Faccio una doccia veloce. Chiuse la porta del bagno e, una volta entrato, guardò il suo riflesso. Si tolse gli occhiali e li mise accanto al lavandino. La sua immagine allo specchio divenne un po’ sfocata, ma riusciva ancora a distinguere i contorni degli addominali e vedere come i suoi peli scuri scendessero dall'ampio petto, passando per l'ombelico fin sotto i suoi slip disegnando una linea retta.

    Lasciò cadere lentamente gli slip sul pavimento prima di sfilarli. Aprì l’acqua e la fece scorrere per un po’ prima di entrare nella doccia. Era piacevole sentire l'acqua fresca sulla sua pelle calda. Si passò le mani sul viso, le lasciò vagare più in basso e sospirò profondamente. Andrea era sdraiata sul letto, in attesa di sentire il suono della doccia. Quando sentì l'acqua, diede un calcio al piumone e schizzò verso la sua valigia, andando a pescare il suo piccolo vibratore. Aveva bisogno di rilassarsi. Il suo corpo era teso e un bell’orgasmo era proprio quello di cui aveva bisogno dopo una lunga giornata di viaggio.

    Ritornò sotto il piumone, si assicurò di nuovo che l’acqua della doccia stesse scorrendo e accese il vibratore. Con una mano spostò le mutandine da un lato e appoggiò il vibratore contro il clitoride. Le vibrazioni diffondevano una sensazione calda in tutto il suo corpo. Il vibratore pulsava a contatto della sua pelle sensibile e, se chiudeva gli occhi, poteva quasi fingere che fosse la lingua calda e ruvida di qualcuno a farla sentire così bene. Sorrise e pensò alla sua fantasia, l'unica fantasia che usava ogni volta che si masturbava e voleva venire velocemente.

    L’inizio era sempre lo stesso: È a una festa in casa, si notano tra la folla e lui si fa strada verso di lei. Lui la sovrasta, è grande e forte. Un sorriso divertito si disegna sulle sue labbra.

    Vieni dice.

    Lei fa l’innocente ma sotto sotto lo desidera. La prende per mano e la conduce lungo un corridoio, per poi entrare in una stanza con un grande letto matrimoniale. La bacia, all’inizio con delicatezza, poi le afferra i capelli e li tira, costringendola ad alzare il mento. Lei lo guarda e lui la guarda. Poi la bacia di nuovo, più voracemente, mentre lascia che le dita dell'altra mano vaghino dal ginocchio destro fin sotto la gonna. Lei trema tra le sue braccia, ma lui la tiene saldamente, non va da nessuna parte. Quando James tornò dopo 20 minuti, aveva il viso rosso ed era stanco.

    Andrea era già a letto e fingeva di dormire. Il suo cuore batteva forte… cercò di respirare più piano in modo che James non si rendesse conto che era ancora sveglia. Nessuno di loro sapeva quello che l'altro aveva appena fatto e si addormentarono nello stesso modo in cui avevano sempre dormito; dandosi la schiena.

    Il giorno dopo iniziò in un modo molto francese. Almeno nel modo in cui immaginavano che un francese avrebbe iniziato la giornata: caffè nero e forte, succo d'arancia dolce, baguette appena sfornate e cornetti con marmellata alle fragole. Andrea e James si erano svegliati presto. L'atmosfera imbarazzante della sera prima era sparita ed erano entrambi eccitati mentre si sedevano vicini l'uno all'altro, parlando del loro programma per la giornata. L'elenco stilato la notte precedente era lungo e, se volevano fare tutto prima di tornare a casa, dovevano iniziare subito.

    Mangiarono i croissant e finirono il caffè, poi lasciarono l'hotel tenendosi per mano. Se visti da fuori, sarebbero potuti quasi sembrare una coppietta fresca d’innamoramento, ancora così terribilmente intossicati dall'essere inseparabili. A Parigi l'estate si era appena trasformata in autunno e la città era esattamente come l'avevano immaginata. C’era ancora abbastanza caldo da indossare un maglione leggero, ma qualcosa di dolce e fresco nell'aria faceva frusciare le foglie sugli alberi. Iniziarono la mattinata salendo verso la basilica del Sacro Cuore, il punto più alto di Parigi.

    Da lì avevano una visuale sull'intera città e la guardarono svegliarsi. James sorrise quando vide Andrea apprezzare così tanto la vista. Pensò a quanto l'amava e quanto fosse felice che avessero deciso di fare quel viaggio insieme, ma non riusciva a smettere di pensare alla sera prima. Mentirebbe se dicesse che andava tutto a gonfie vele e, soprattutto, se dicesse che la loro vita sessuale era buona. La sera prima, quando si erano baciati sul letto, era stato un disastro. Essere interrotti dal servizio in camera fu un vero sollievo per James.

    Le ultime volte che avevano fatto l'amore il copione era stato lo stesso. Andrea era sdraiata a pancia in su e James stava sopra: la posizione del missionario. Lei teneva gli occhi chiusi… come se stesse aspettando che finisse. No, era quasi più triste fare sesso che non farlo. Aveva fantasticato all’idea di dominare qualcuno. Era stufo della posizione del missionario, di vedere Andrea che rimaneva ferma lì, infastidita. Voleva sentire qualcosa… farle sentire qualcosa. Ma le sue fantasie selvagge e il suo desiderio di tirare, mordere, graffiare e sculacciare non andavano d’accordo con la personalità di Andrea.

    Forse il problema era che gli piaceva troppo e aveva troppo rispetto per lei? Parigi faceva bene a entrambi. Andrea si stava divertendo con James. Parlavano, ridevano e scherzavano come se avessero di nuovo 25 anni. Mangiavano crêpe, bevevano innumerevoli tazze di caffè, gustavano baguette ammirando la Torre Eiffel e camminavano lungo la Senna e davanti a Notre Dame. Si erano dimenticati della loro lista da un bel po’. Andavano dove volevano quando lo desideravano e, se avessi tracciato con una linea rossa il loro tragitto, ne avresti constatato la totale mancanza di coerenza.

    Nulla li tratteneva e ad Andrea piaceva il fatto che potessero essere così rilassati insieme… fintanto che erano vestiti, ovviamente.

    Quella sera condivisero una bottiglia di vino in un ristorante elegante. I loro piedi erano stanchi dopo aver passato l’intera giornata a camminare e le loro teste erano sopraffatte da tutte le nuove fantastiche emozioni che Parigi aveva regalato loro. Al loro tavolo era sceso un silenzio imbarazzante. James stava giocando con il pane mentre Andrea aggiornava freneticamente il suo feed su Instagram. Era come se durante il giorno avessero esaurito tutti i possibili argomenti di conversazione e ora non avessero più nulla da dirsi.

    Una situazione chiaramente imbarazzante: le altre coppie si tenevano per mano e si parlavano teneramente mentre loro due erano così tesi. La cameriera aveva appena preso il loro ordine, due moules-frites, la specialità della casa, e si era appena allontanata quando accadde l’impensabile.

    La nostra vita sessuale è morta e non so se dovrei chiudere questa storia o andare a letto con qualcun altro di nascosto. Le parole uscirono di getto dalla bocca di James. Si pentì immediatamente di averle pronunciate.

    Voglio dire… ti ricordi quando ci siamo incontrati? Non riuscivamo a stare lontani. Facevamo sesso un paio di volte al giorno. Ed era bello, il sesso intendo. Ma ora non so, Andrea continuò con cautela.

    Il silenzio era insostenibile. Lei aveva lo sguardo fisso sul tavolo e lui non sapeva se stava per piangere o se era sul punto di esplodere in un impeto di rabbia lì, nel bel mezzo del ristorante francese alla moda. Si aspettava che rispondesse qualcosa di prevedibile come: "Che cazzo c’entra? Avevamo 22 anni. Allora era un’altra storia. Cristo, abbiamo quasi 35 anni. Ho un lavoro e una casa di cui occuparmi. Non puoi aspettarti che voglia farlo tutto il tempo o che abbia l'energia per farlo. Non hai idea di cosa stia passando!"

    Ecco perché fu così scioccato quando rispose: Lo so, così non va. Ho bisogno di qualcosa di più.

    Si guardarono profondamente negli occhi, entrambi scioccati, entrambi sollevati. Provavano la stessa cosa. Non era cambiato nulla. Erano ancora Andrea e James. Ma ora erano stati completamente onesti l'uno con l'altro, per la prima volta da anni.

    Allora cosa facciamo? Si chiese James con un nodo in gola, Era finita? L'amava così tanto e non era pronto a rompere. Non ancora, non così. Andrea ci pensò in silenzio.

    In quel momento la giovane cameriera ritornò al loro tavolo con il cibo ordinato. Lei sorrise a James e lui ricambiò, con un po’ troppo entusiasmo. Andrea vide come James guardava il suo corpo; come i suoi occhi seguirono i contorni del suo seno prosperoso e scesero sui fianchi.

    Ti andrebbe di fare sesso con lei? Chiese Andrea quando la cameriera mise il piatto fumante di cozze di fronte a James. Il suo sorriso scomparve.

    Smettila disse tra i denti e la cameriera si affrettò ad andarsene.

    No, sono seria. Ti piacerebbe andare con lei? È bellissima e ho visto come l'hai guardata. James osservò Andrea, che lo stava fissando incuriosita.

    "Cosa intendi

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1