Digital marketing per parrucchieri: Tutto quello che devi sapere per promuovere il tuo salone di acconciature su internet
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Book preview
Digital marketing per parrucchieri - Francesco La Manno
Ouroboros 2
OLYMPIC HAIR SALON
OHSFRANCESCO LA MANNO
Sommario
Ouroboros 2
Copyright
DIGITAL MARKETING PER PARRUCCHIERI
1. INTRODUZIONE
1.1. L’evoluzione di un mestiere del parrucchiere e l’influenza della modernità
1.2. Qual è il percorso di formazione di un parrucchiere?
1.3. La poliedricità del parrucchiere
1.4. Le strategie di marketing degli hairstylist
1.5. Perché il parrucchiere dovrebbe essere anche un digital marketer?
2. IL MARKETING INTERNO AL SALONE DI ACCONCIATURE
2.1. Come strutturare un piano marketing per parrucchieri
2.2. Definizione chiara degli obiettivi
2.3. Value proposition
2.4. Buyer persona
2.5. Business plan per parrucchieri
2.6. Il co-marketing
2.7. La vetrina come immagine del salone
2.8 Aprire un nuovo salone di parrucchiere
2.9. Aumentare la platea di clienti
2.10. Le procedure per aprire un nuovo negozio di parrucchiere
2.11. Il brand come simbolo del negozio di parrucchiere
2.12. Il rebranding
2.13. Come promuovere il proprio salone?
2.14. Il concept store per parrucchieri
2.15. Temporary store per parrucchieri
3. GROWTH HACKING E STRATEGIE NON CONVENZIONALI DI PROMOZIONE DEL SALONE DI ACCONCIATURE
3.1. La promozione del negozio di parrucchiere
3.2. La reputazione online del parrucchiere
3.3. Affiliate marketing per parrucchieri
3.4. QR code per parrucchieri
3.5. WhatsApp business per parrucchieri
3.6. Crm e gestionale per parrucchieri
3.7. Come impostare un’agenda di appuntamenti online per parrucchieri
3.8 Google My Business per parrucchieri
3.9. Google Trends per parrucchieri
3.10. Google Webmaster per parrucchieri
3.11. SEOZoom per parrucchieri
3.12. Come fare email marketing per parrucchieri nel modo giusto
3.13. ActiveCampaign per parrucchieri
3.14. Aweber per parrucchieri
3.15. GetResponse per parrucchieri
4. PROMOZIONE DEL SALONE DI PARRUCCHIERE SUI SOCIAL NETWORK
4.1. Tendenze nei social network
4.2. Utilizza Facebook per promuovere il tuo salone di Parrucchiere
4.3. Come puoi sfruttare Instagram per il tuo salone di parrucchiere
4.4. LinkedIn marketing per parrucchieri
4.5. Clubhouse per parrucchieri
4.6. MeetEdgar per parrucchieri, lo strumento di automazione dei social network per il tuo salone di acconciature
4.7. Postpickr per parrucchieri
5. PIATTAFORME PER AVVIARE IL TUO BUSINESS DI DIGITAL MARKETING PER PARRUCCHIERI
5.1. GrooveFunnels per parrucchieri
5.2. Crea un perfetto sito per parrucchieri e fai evolvere il tuo business
5.3. Ora viene il bello: costruiamo il sito con Elementor
5.4. Come aprire un sito web per parrucchieri con Wix
5.5. Instapage per parrucchieri
6. VENDI I TUOI PRODOTTI ONLINE
6.1. Shopify per parrucchieri
6.2. L’alternativa di BigCommerce
6.3. Book Like A Boss per parrucchieri
6.4. Siteground per parrucchieri, il migliore server per il tuo salone di acconciature
6.5. Hosting Cloudways per parrucchieri
L’AUTORE
Copyright
Collana: Ouroboros 2
Progetto grafico e impaginazione: Mala Spina
Prima edizione: ottobre 2021
Copyright (Edizione) ©2021
Francesco La Manno
Olympic Hair Salon Press
Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali. Nessuna parte di questo ebook può essere riprodotta e diffusa con sistemi elettronici, meccanici o di altro tipo senza l’autorizzazione scritta dell’autore.
Francesco La Manno
Olympic Hair Salon
Casale M.to (AL), Via Lanza, 40
P.IVA 02509190068
info@digitalhairdressing.it
www.francescolamanno.com
FRANCESCO LA MANNO
DIGITAL MARKETING PER PARRUCCHIERI
Tutto quello che devi sapere
per promuovere il tuo salone
di acconciature su internet
1. INTRODUZIONE
1.1. L’evoluzione di un mestiere del parrucchiere e l’influenza della modernità
La figura professionale dell’acconciatore ha quasi la stessa età dell’essere umano. Infatti, fin da subito, l’uomo ha capito che potesse mettersi le mani nei capelli e gestirli a suo piacere.
Fin dall’antichità, acconciare in un certo modo i capelli significava esprimere l’appartenenza a uno status sociale o le proprie disponibilità economiche. Oggi, in un certo senso, pettinarsi o colorarsi i capelli in una maniera specifica indica ancora mostrare l’appartenenza a un gruppo o esprimere la propria personalità.
Pensiamo alla moda rasta: chi porta i dreadlocks, di solito, è una persona creativa a cui piace sfoggiare un’acconciatura afrodiscendente, mostrandosi anche aperta ad altre culture esotiche e rispettandone le origini. Ovviamente, ogni caso è a sé e non bisogna cadere nei soliti stereotipi sulle persone che decidono di acconciare i capelli in un certo, ma si tratta comunque di un modo di esprimersi.
Riporto poi il caso dell’acconciatrice africana Laetitia Ky che sa trasformare i suoi capelli in vere e proprie sculture, esprimendo dei chiari messaggi di uguaglianza e progresso. Le sue creazioni sono incredibili e ha spopolato sui social grazie alle storie che riesce a raccontare attraverso il suo modo di trattare i suoi lunghissimi capelli.
Se in passato, quindi, il parrucchiere era colui che rendeva belli i capelli dei clienti e, in certi casi, era considerato anche un medico, oggi egli è un vero e proprio imprenditore in grado di gestire a 360° la sua attività e sa esprimere se stesso attraverso il suo lavoro.
L’esempio di Laetitia Ky dimostra come un parrucchiere, in fondo, sia anche un artista.
Non solo. In origine, l‘acconciatore non si occupava esclusivamente della salute del capello, ma anche di quella spirituale del cliente. Infatti, nell’epoca arcaica, tagliarsi i capelli voleva anche dire rimuovere le energie negative e cominciare con un nuovo capitolo della vita. Era un rito propiziatorio che avveniva prima degli scontri, della caccia o duranti celebrazioni.
Solo nell’antica Grecia comparvero i primi veri negozi di parrucchiere, dei saloni ancora in fase embrionale in cui avvenivano anche scambi di idee e ritrovi sociali. In quel periodo, si cominciò ad attribuire a ogni acconciatura un suo significato: esse indicavano la casta di derivazione, ma anche il comportamento. È da qui che nasce l’usanza di radere la testa alle donne che devono provare vergogna per i loro atti impuri. Il capello ha quindi il valore di riconoscimento sociale.
Il carattere caleidoscopico dell’acconciatore non si ferma qui.
Hai presente quel rullo iconico che si trova fuori dai negozi di barbiere?
Conosci le sue origini?
Risalgono al Medioevo, quando alcuni parrucchieri erano anche dottori e chirurghi. Nelle botteghe venivano portati malati, feriti e moribondi. Il parrucchiere si occupava della barba dei sani, ma anche delle amputazioni dei malati. A quell’epoca, l’insegna con le strisce blu indicava un barbiere che si occupava solo delle acconciature, mentre con anche le strisce rosse, invitava la gente a entrare in caso di malanni.
Nel XVII secolo, poi, nacquero i primi negozi di parrucche. L’acconciatore serviva sia a tagliare i capelli per rivenderli, sia per sistemare i toupet dei ricchi signorotti, come ce li immaginiamo oggi.
1.2. Qual è il percorso di formazione di un parrucchiere?
Per diventare acconciatore, bisogna frequentare dei corsi di formazione solitamente della durata di 3 anni. Qui, gli aspiranti professionisti imparano a conoscere meglio gli attrezzi, i modi per creare specifiche acconciature, colorare i capelli e mantenerli in salute e gestire la clientela.
Durante la sua carriera, un parrucchiere potrebbe trovarsi nella condizione di consigliare a un cliente un trattamento per correggere un disturbo del cuoio capelluto: in questo caso, costui deve conoscere la struttura del capello e della cute, gli ingredienti contenuti nei prodotti e come possano curare le anomalie.
Il parrucchiere, oggi, si occupa dell’accoglienza della clientela, dell’ascolto delle sue necessità e della buona riuscita delle colorazioni. Non solo. Sempre più parrucchieri decidono di lanciare la propria attività e trovarsi a gestire una serie di incombenze fiscali, burocratiche e comunicative. Quindi, è necessario che il titolare del salone sia un ottimo leader, un comunicatore efficace e che sappia gestire al meglio tutte le necessità dell’attività, compresa la promozione dei servizi.
1.3. La poliedricità del parrucchiere
Nel XXI secolo i parrucchieri non possono più curare ferite o eseguire riti propiziatori, ma sono comunque lavoratori che non si limitano a occuparsi dei capelli dei clienti. L’hair stylist, come viene comunemente indicato oggi, è una figura professionale in grado di gestire la sua attività da tutti i punti di vista: finanziario, commerciale e gestionale.
In particolare, è importante che il parrucchiere sappia promuovere la sua attività ed attuare strategie di marketing in grado di attirare una clientela più numerosa. Questo è possibile grazie a un accesso ad internet più diffuso, a strumenti che non richiedono particolari abilità di web design e alla creazione dei social network.
Con l’aumento della concorrenza, è fondamentale che il parrucchiere crei una solida presenza anche online. Sempre più professionisti, in questo senso, si affidano a consulenti di marketing esperti. Il rischio è quello di essere oscurati dai competitors.
La fortuna della nostra epoca è che esistono strumenti perlopiù gratuiti o a basso prezzo con cui creare una strategia di marketing per promuovere al meglio il proprio salone. Questi sono Google, i social network e i page builder.
Un parrucchiere al passo coi tempi deve saper utilizzare questi mezzi di comunicazione molto efficaci, coinvolgenti e facili da usare.
Gli hairstylist, da qualche anno, hanno compreso l’importanza di questi strumenti e sono sempre più disposti a sperimentare nuove strategie di marketing per attirare nuovi clienti o mantenere quelli già esistenti.
1.4. Le strategie di marketing degli hairstylist
I parrucchieri scelgono di affidarsi a consulenti marketing sia per gestire il proprio salone e risolvere alcune lacune interne, sia per escogitare nuove strategie di promozione online. Questo è necessario per essere un passo più avanti rispetto alla concorrenza che si affida ai vecchi mezzi di comunicazione e non esplora nuovi target.
Un consulente marketing interviene sull’intera gestione del salone, osservando il modo di lavorare del titolare e dello staff e consigliandogli degli spunti per far sentire il cliente ancora più a suo agio. Aiuta l’hair stylist nella stesura dei listini prezzi, nell’escogitare strategia di vendita, nella creazione del sito e dei canali social. Insomma, l’aiuto di un consulente marketing è volto all’aumento della clientela e dei profitti, a partire da ciò che avviene fisicamente
nel salone fino ad arrivare a insegnare al titolare come si comunica con i clienti online.
Rinunciare a un supporto del genere è come salutare dei guadagni per sempre. È fondamentale oggi saper ascoltare il cliente e incontrare le sue esigenze. Se questo non avviene, la clientela sarà spinta a scegliere un salone più all’avanguardia e in grado di esaudire le nuove richieste del pubblico.
Un consulente marketing è in grado di indirizzare il parrucchiere ad adottare strategie di marketing coinvolgenti, divertenti e anche a basso costo.
Vediamo qualche esempio insieme:
• sempre più parrucchieri optano per l’apertura di un blog, specializzandosi nella stesura di articoli riguardanti il mondo dell’hair styling. L’obiettivo è quello di attirare traffico, ovvero potenziali clienti interessati a ciò che abbiamo da dire. Un articolo di blog è un amo per utenti che navigano sul web alla ricerca di argomenti riguardanti i capelli e la loro cura. Se un parrucchiere riesce ad azzeccare i temi che più interessano il pubblico, attraverso l’analisi dei trend, effettuabile gratuitamente da Google, allora è probabile che molte persone approdino sul suo sito e siano anche invitate a dare un’occhiata ai suoi servizi;
• i parrucchieri hanno compreso con il tempo che hanno tra le mani uno strumento eccezionale, ovvero i social network. Sono canali gratuiti che, attraverso la pubblicazione di contenuti coinvolgenti come foto e video, sono in grado di attirare nuovi followers che potenzialmente possono trasformarsi in cliente. L’acconciatore li può utilizzare per mostrare come lavora, per pubblicizzare una promozione, un evento, la sua attività e molto altro.
• i parrucchieri, con l’aiuto di consulenti marketing, capiscono che non possono neanche rinunciare al marketing offline. Il consulente aiuta quindi l’hair stylist a conoscere meglio la clientela, fissare degli obiettivi e utilizzare al meglio degli strumenti di marketing analogici
, come volantini innovativi, annunci, strategie di vendita in loco, modifiche al salone per guidare il cliente nella considerazione dell’acquisto di nuovi prodotti.
1.5. Perché il parrucchiere dovrebbe essere anche un digital marketer?
Come già detto, saper usare bene internet oggi aiuta a scavalcare la sempre più agguerrita concorrenza. Il marketing per parrucchieri, comunque, sia online che offline, aiuta ad aprire la mente e a essere in grado di osservare bene la propria attività.
Oggi non vale più la regola del cliente che si reca nel salone di bellezza per farsi acconciare i capelli. Nel nostro secolo, il cliente pretende di essere seguito anche fuori dal negozio di bellezza, grazie a contenuti in grado di intrattenerlo, informarlo e tenerlo aggiornato sull’attività. Deve essere il parrucchiere a suggestionare il cliente, a cercarlo e a proporgli delle offerte che lo inducano a provare i servizi.
È bene quindi che il parrucchiere diventi marketer e sia in grado di proporre qualcosa di interessante per la clientela. Deve ragionare a fondo su ciò che è la sua attività, sul suo target e sui prodotti. Fermarsi per fare un po’ di brainstorming è fondamentale.
Il marketing suggerisce tutto un altro approccio alla gestione del salone di bellezza, più studiato e in grado di ridurre al minimo i rischi di fallimento:
1. induce il gestore a individuare degli obiettivi chiari;
2. oltre che agli obiettivi, il titolare del salone deve anche essere in grado di determinare i punti di forza e le lacune e agire in modo da esaltare gli uni e compensare le altre;
3. individuare una proposta unica, che i competitors non offrono;
4. individuare il cliente a cui si vuole rivolgere;
5. aiuta a capire il tipo di proposta che si vuole delineare;
6. permette di creare, a partire da questi presupposti, dei contenuti validi, perlopiù gratuiti ed efficaci per attirare nuovi clienti;
7. consente di approfittare di alcuni strumenti gratuiti ed efficienti come i social network;
8. spinge a tenere sott’occhio i progressi del salone;
9. alla fine, una volta messe in pratica tutte le strategie di marketing, qualcosa sicuramente si sarà mosso nell’azienda.
Il parrucchiere si occupa della bellezza dei capelli. Ci si affida a un acconciatore per rimettere a posto il proprio look, farsi consigliare al meglio su ciò che potrebbe donarci e su prodotti in grado di ridare salute al cuoio capelluto.
È sempre stata una figura in grado di fornire molti più servizi del semplice trattamento dei capelli, prima era una sorta di stregone, poi un dottore, un artista e, infine, un esperto di marketing.
In questo momento storico, infatti, al parrucchiere viene richiesto uno sforzo ulteriore, ovvero quello di proporre qualcosa di innovativo e che soddisfi il cliente anche quando non si trova nel suo salone di bellezza. In particolare, l’acconciatore deve saper creare una solida presenza online e mantenere sempre viva l’attenzione del cliente nei confronti della sua attività.
In mancanza di un buon piano di digital marketing, un salone di bellezza rischia di essere sotterrato sotto il successo della concorrenza. Per essere al passo con i tempi, è necessario distinguersi dalla massa, proporre qualcosa di unico e che i competitors non sono in grado di offrire. Per mettere in risalto questa unicità, bisogna andare a intercettare il cliente, mostrargli cosa il salone sia in grado di offrirgli.
Internet è, in questo senso, un grande strumento e, nel corso di questo saggio, vedremo come sfruttarlo al meglio.
2. IL MARKETING INTERNO AL SALONE DI ACCONCIATURE
2.1. Come strutturare un piano marketing per parrucchieri
L’errore più comune che molte piccole o medie imprese fanno è di non considerare l’importanza di un piano marketing ben strutturato. Chiunque abbia un’attività e voglia farla crescere nel modo adeguato deve pianificare, strutturare e poi mettere in atto una strategia di business.
Creare un piano di marketing è altamente consigliabile a tutti coloro che intendo pianificare in maniera adeguata le attività da perseguire per ampliare la base di clienti adattando le strategie al contesto di riferimento.
Per un parrucchiere costruire un piano marketing adeguato è un passo importante verso la costruzione di un’impresa redditizia e soddisfacente. Se nessun generale scenderebbe in campo senza un adeguato piano di battaglia, nessuna attività dovrebbe tralasciare di avere un piano di marketing ben calibrato.
Nello specifico un marketing plan è un documento scritto che in maniera sintetica e chiara mette nero su bianco gli obiettivi di un’azienda, pianifica modi e tempi per raggiungerli attraverso una corretta gestione dei task.
Un buon piano marketing viene utilizzato da tutte le attività e le imprese per definire gli obiettivi e per massimizzare i risultati, acquisire nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti.
Può essere quindi utilizzato ai fini della costruzione di una consapevolezza maggiore del brand, per lanciare nuovi prodotti o nel caso di un salone per parrucchiere nuovi servizi aumentando le vendite sia delle nuove proposte che di quelle già strutturate.
Per definire le iniziative di content marketing e di lead generation grazie alla distribuzione strategica di contenuti e per lanciare promozioni. Un buon piano marketing serve a questo e molto altro ed è di fondamentale importanza soprattutto per le micro e piccole imprese dove la capitalizzazione di ogni capitale o sforzo deve essere massima e dove non vengono concessi troppi margini di errore.
Diventa evidente che impostare una strategia da seguire è una metodica efficace per ottimizzare le risorse disponibili evitando dispersioni e avere una gestione del tempo efficiente.
Adesso che è chiara l’importanza di un buon piano per l’espansione del core business di un salone per parrucchieri è arrivato il momento di vedere come strutturarlo. Come costruire le varie parti in cui esso è composto e come riempire ogni singolo spazio di informazioni e strategie utili al fine di costruire una strategia eccellente.
Un buon piano di marketing oltre ad avere una sezione introduttiva, il cui scopo deve essere quello di focalizzare l’attenzione dei lettori, fornendo una panoramica sui contenuti deve rispettare alcuni precisi step:
• SWOT Analysis e definizione dello stato attuale.
• Definizione chiara degli obiettivi.
• Strategia attuativa.
• Pianificazione delle attività e budget.
• Definizione di un sistema di monitoraggio efficiente.
Dopo aver visto in maniera sintetica quali sono i punti è importante analizzarli in maniera pratica uno per uno.
In questa parte del piano marketing bisognerà studiare quello che è l’ambiente di riferimento entro il quale il parrucchiere si trova e si troverà a dover operare prendendo in esame diversi fattori fondamentali quali:
• Analisi dei competitor. Quali sono i principali concorrenti dell’attività? Come si posizionano sul mercato? Quali prodotti o servizi offrono? Sono queste le domande da porsi quando si vuole costruire un’analisi efficiente dei propri competitor.
• Situazione dei prodotti e servizi offerti. Questa è una preliminare analisi della situazione aziendale che deve fornire una base di partenza per la creazione di un buon marketing plan.
• Macroambiente. In questo campo tutti i dati sociodemografici e sulle tendenze del mercato e dei contesti economici sono utili per costruire strategie efficaci
Dopo aver chiarito questa base di partenza, un piano di marketing dovrà prendere in esame i punti di forza, di debolezza, delle opportunità e delle minacce relative al business aziendale in rapporto al contesto nel quale opera e degli obiettivi prefissati, in poche parole una SWOT Analysis.
Sebbene abbia un nome che può all’inizio mettere paura essa è nata proprio per rendere più confortevole e pratica la definizione di un’analisi completa ed esaustiva dove vengono presi in esame sia fattori interni come i punti di forza e di debolezza del parrucchiere sia fattori esterni come le opportunità di mercato e le minacce che lo stesso offre.
Volendo entrare ancora di più nello specifico per mettere in atto un’analisi di questo tipo si deve rispondere in maniera chiara, precisa e soprattutto veritiera a determinati input:
• Strength. Determinare i punti di forza del proprio negozio di acconciature, quali sono le sue eccellenze.
• Weakness. Determinare quali sono i punti nevralgici del salone e dei suoi piani di espansione.
• Opportunities. Il mercato di riferimento quali opportunità offre?
• Threats. Quali sono le minacce possibili o probabili dipendenti da fattori esterni? In questo caso aver effettuato un’analisi approfondita del macroambiente nel quale l’azienda si muove e di quali sono i principali competitor avrà spianato la strada.
2.2. Definizione chiara degli obiettivi
Per definire degli obiettivi è bene che essi rispondano a determinati standard qualitativi, devono infatti essere specifici, coerenti con le politiche aziendali e realistici.
Solo nel caso rispondano a queste caratteristiche potranno essere misurabili nel tempo, sebbene possa sembrare una banalità, l’essere umano lavora meglio quando ha traguardi ambiziosi ma realistici e può misurarne l’avanzamento nel tempo. Mantiene la concentrazione e la motivazione ed è per questo che riesce a ottenere il raggiungimento dei target specificati.
Gli obiettivi di un piano di marketing che voglia dirsi efficiente non devono quindi mai essere vaghi o imprecisi ma definiti per quanto possibile da valori numerici o percentuali. Un obiettivo motivante non sarà mai quello di incrementare genericamente le vendite poiché si rivelerà confuso e non misurabile né il suo raggiungimento potrà dirsi quantificabile; accrescere il retail di un 30% in un determinato arco temporale è invece un obiettivo definibile come SMART, coerente e raggiungibile poiché rende focalizzabile un obiettivo specifico.
Questa è una parte fondamentale poiché andrà strutturata una strategia di marketing che identifichi l’approccio aziendale al raggiungimento dei suoi obiettivi. Il che sarà possibile solo avendo ben chiari il target, il posizionamento del servizio o prodotto nel mercato di riferimento e il marketing mix.
Vediamo nel dettaglio ognuno di questi aspetti fondamentali:
• Target di riferimento. Costruire un target di riferimento è la base senza la quale non può sussistere nessuna strategia di ampliamento del mercato. Conoscere in maniera approfondita a chi si intende rivolgere il proprio servizio o il proprio prodotto permette di attuare strategie che raggiungano il focus e abbiano un elevato ROI.
• Posizionamento. In correlazione al target di riferimento è di fondamentale importanza decidere come e dove si vuole posizionare il brand o i suoi prodotti sul mercato; solo conoscendo le abitudini di acquisto e il comportamento quotidiano del target si potrà avere un posizionamento adeguato.
• Marketing mix. In questa parte andranno strutturati tutti gli obiettivi e i modi di raggiungerlo tenendo conto dei giusti canali, degli strumenti di vendita e promozione e del pricing del prodotto o servizio.
Pianificare le attività vuol dire entrare nel vivo e nel pratico di un piano marketing e questo potrebbe spaventare coloro che vi si approcciano. Tuttavia è bene precisare che molto del lavoro svolto fino ad adesso renderà le cose davvero più semplici.
Molti saloni per parrucchieri si trovano più a loro agio nello svolgere e attuare praticamente le proprie idee e che quindi questo passaggio, con un piccolo aiuto dato da degli indirizzi guida può rivelarsi estremamente facile e divertente.
Per pianificare le attività di un marketing plan bisogna avere bene in mente cosa si deve farlo, stabilire quando farlo, quali sono i comparti aziendali deputati a svolgere le attività e il loro costo in termini di denaro e tempo. Determinare qual è il budget a disposizione e come dovrebbe coprire i costi delle diverse attività è il modo migliore per contenere le spese.
Di solito la pianificazione delle attività ha cadenza annuale con una suddivisione in tappe intermedie che possano permettere la quantificazione degli obiettivi raggiunti fornendo così maggiore flessibilità alle strategie attuative.
Gli obiettivi come si è detto devono essere quantificabili e misurabili per poter essere focalizzati al loro raggiungimento e per optare verso strategie diverse o rendere quelle messe in atto più flessibili bisogna quindi definire un sistema di monitoraggio o controllo dei risultati che risulti efficiente.
Le KPI (https://it.wikipedia.org/wiki/Indicatore_chiave_di_prestazione), ovvero gli indicatori delle performance del piano marketing, sono davvero importanti e solo stabilendo degli obiettivi chiari e misurabili si potrà avere contezza dell’efficacia delle azioni intraprese.
Esiste una metodica pratica per stabilire un sistema di monitoraggio efficace che è quella di costruire delle KPI che rispondano a domande specifiche:
• Quali sono i risultati sperati?
• Come è possibile influenzare in maniera positiva il risultato?
• Stabilire una frequenza di monitoraggio.
Un piano marketing permette di raggiungere successi elevati a qualsiasi salone di parrucchiere sia esso piccolo, medio o grande, radicato sul territorio o completamente digitalizzato.
Strutturarlo con attenzione tenendo conto dell’analisi SWOT, delle KPI, di una corretta gestione del tempo e avendo stabilito obiettivi precisi che tengano conto del pubblico di riferimento non è sempre semplice ma, seppur dispendioso in termini di fatica, permette di stabilire traguardi ambiziosi con la consapevolezza che saranno raggiunti.
2.3. Value proposition
Non è una novità il fatto che in Italia ci siano troppi saloni di acconciatori rispetto al tessuto socioeconomico. Come se non bastasse, esistono anche caterve di abusivi che non hanno fatto che aumentare, a causa della crisi. Per questi motivi per te è necessario conoscere la value proposition per parrucchieri.
Più passa il tempo e più cominci a capire che non è più possibile lavorare sul prezzo.
La gente che decide di venire nel tuo salone, lo fa perché desidera ricevere servizi di qualità.
Ma non solo.
Le donne che frequentano abitualmente i negozi come il tuo, amano anche conoscere i valori del loro hair stylist.
Ne consegue per te la necessità di mettere a nudo la tua value proposition.
Iniziamo con il presentarti il significato di value