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Abbasso il Covid. La pandemia raccontata dai nostri figli
Abbasso il Covid. La pandemia raccontata dai nostri figli
Abbasso il Covid. La pandemia raccontata dai nostri figli
Ebook188 pages2 hours

Abbasso il Covid. La pandemia raccontata dai nostri figli

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About this ebook

Questa raccolta di pensieri e racconti di giovanissimi studenti di 18 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado è una finestra palpitante e vitale sulla più grave esperienza condivisa da tutti, per la prima volta, nel mondo. Eppure, sono sempre i più giovani, osservando con i loro occhi, a darci la visione più vera: di speranza e allo stesso tempo di tristezza, di quotidianità, originalità e di riflessioni universali. Questa opera ha la freschezza di un vento primaverile, e ci fa immaginare noi al loro posto, ci fa vedere noi stessi, bambini, alle prese con la terribile pandemia. “Abbasso il Covid” è collegato a due iniziative della no-profit Omnibus Omnes (Tutti per Tutti): la prima è un concorso sugli Obiettivi Sostenibili ONU, Agenda 2030, con erogazione di borse di studio. La seconda, in collaborazione con la Mauna Loa Edizioni, è la donazione degli utili che possano ricavarsi dalla vendita a un noto Ospedale Pediatrico italiano. 
LanguageItaliano
Release dateOct 12, 2021
ISBN9791280456090
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    Abbasso il Covid. La pandemia raccontata dai nostri figli - Antologia Autori vari

    INTRODUZIONE

    Questa raccolta di pensieri e racconti di giovanissimi studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado è una finestra palpitante e vitale sulla più grave esperienza condivisa da tutti, per la prima volta, nel mondo.

    Eppure, sono sempre i più giovani, osservando con i loro occhi, a darci la visione più vera: di speranza e allo stesso tempo di tristezza, di quotidianità e di riflessioni universali.

    Abbiamo deciso di lasciare spontaneità ai loro scritti, non facendo correzioni: qualcuno si esprime in modo adeguato alla propria età, altri usano le parole dei telegiornali, che avranno ascoltato ogni giorno in famiglia, e scrivono come piccoli giornalisti.

    Questa opera ha la freschezza di un vento primaverile, e ci fa immaginare noi al loro posto, ci fa vedere noi stessi, bambini, alle prese con la terribile pandemia. E sono certa che tutti, volentieri, si sarebbero presi carico di questo peso, per viverlo in loro vece ed alleviarne l’infanzia.

    Il grande e sentito ringraziamento va ai dirigenti e agli insegnanti, senza i quali questa raccolta non sarebbe stata possibile: si sono prodigati, nei difficili tempi della Didattica a Distanza, perché questi scritti vedessero la luce. Abbasso il Covid è stato collegato a due iniziative della no-profit Omnibus Omnes (Tutti per Tutti): la prima è un concorso legato agli Obiettivi Sostenibili ONU, Agenda 2030, con erogazione di borse di studio. La seconda, in collaborazione con la casa editrice, è la

    donazione degli utili che possano ricavarsi dalla vendita e distribuzione all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, il più grande Policlinico e Centro di ricerca pediatrico in Europa, punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia e dall'estero. Ovviamente il risultato e la sua entità dipendono dal successo di questo volume.

    Ci adopereremo al nostro meglio.

    Grazie a tutti.

    Raffaella Milandri

    Omnibus Omnes OdV

    RINGRAZIAMENTI

    Un ringraziamento di cuore

    a tutti i Dirigenti e Insegnanti

    che hanno collaborato a questo progetto

    E un enorme grazie a tutti i bravissimi studenti!

    ANNO SCOLASTICO 2020/2021

    SCUOLE PRIMARIE

    SCUOLE PRIMARIE

    CLASSE II A STELLA DI MONSAMPOLO

    CLASSE II STELLA DI MONSAMPOLO

    IL COVID, SARA F.

    Il covid sono due anni che lo combattiamo, ma vi dico una cosa chi ha paura non deve averla perché la paura è quella che noi dobbiamo sconfiggere. Se noi rispettiamo le regole, ci mettiamo le mascherine, ci igienizziamo le mani , insieme al vaccino che sta arrivando il virus scomparirà mentre la paura resta se non impariamo a eliminarla.

    A CASA MIA, ARIANNA T.

    Da questa pandemia ho imparato che stare a casa è bello, certo a volte un po’ noioso. Ho fatto tantissime cose, tipo: disegnare, colorare, osservare… a volte non avendo nessuno fingevo di fare la scimmietta da sola… ne ho fatte e pensate di tutti i colori…..!! Non vedo l’ora di poter tornare al parco giochi e di scatenarmi!!!

    DA GRANDE FARO’ IL PITTORE, LIAM R.

    Io da grande voglio fare il pittore . Disegnare è bello perché ci si diverte e si possono rappresentare le cose , difatti sicuramente farò un quadro storico per ricordare questa grande battaglia che stiamo vivendo.

    LE MASCHERINE, MARTA R.

    Di giorno me le metto e mi

    Pungono il mento.

    Son le mascherine , di tutti i gusti e carine,

    ma ti fan venire tutte quelle palline .

    Quando il covid se ne andrà

    Una grande festa ci sarà !!!!

    IL RISPETTO, CECILIA T.

    Durante questa pandemia dobbiamo rispettare le regole, perché se non lo facciamo è probalbile non ci salveremo. Io sono molto triste, non possiamo andare a trovare i parenti.

    Vorrei tanto che passi , mi mancano troppe cose !!

    PERCHÉ, ANDREA G.

    Perché C ‘è la pandemia ?

    Da dove è venuto il covid ?

    Quando l hanno fatto venire ?

    Com’è arrivato in Italia ?

    Come si è sparso in tutto il mondo ?

    Quante domande che ho in testa di cui ancora non conosco la risposta .

    Io sono solo un bambino e tante cose ancora non so…

    ma di una cosa si… che la cosa che desidero di più è che presto finisca !!!!

    IL VERMICELLO, MATTIA A.

    Questo brutto vermicello….. io lo chiamo così!!! hihihi !! ci sta colpendo un po’ a tutti d è diventato pure noioso!!! Orami vogliamo tutti mandarlo via ! Purtroppo c‘è chi sta male, ma anche noi bambini stiamo soffrendo, non possiamo fare tante cose, ma soprattutto giocare, ed è un nostro diritto !!!

    Ridateci l ‘infanzia !!!!!

    IL DOTTORE, NINO C.

    Da grande voglio fare il dottore perché non voglio più vedere stare male le persone così e non poter fare niente. Non voglio più che si muore per colpa di un virus ed è solo grazie alla medicina che si potrà combattere e distruggere questa malattia. La medicina è l’antidoto magico che ci salverà!!

    IL VIRUS, GIADA F.

    Che cos’è che nell aria c’è ?

    E’ qualcosa che non vedo eppure c’è ?

    Perché dobbiamo stare distanti ?

    Ora ci capiamo un po’ !

    Stiamo combattendo un virus , che si chiama

    Coronavirus e lo faremo finchè non ci sarà più !!

    Tutti si vaccineranno e lui scomparirà !!!

    CLASSE III B SAN BENEDETTO DEL TRONTO

    CLASSE III B SAN BENEDETTO DEL TRONTO

    TITOLO: UN ANNO DI COVID

    Francesco G.

    Quando ero in quarantena per divertirmi giocavo con babbo alla battaglia dei nerf.

    Andavamo nel suo studio, posizionavamo delle barriere con le sedie e poi iniziavamo a giocare. Il gioco consisteva che uno si metteva dentro la barriera e un altro si metteva in un’altra stanza ad aspettare. Quando si diceva via quello della stanza andava verso la barriera e s’iniziava a sparare sperando di colpire l’altro. Quando qualcuno veniva colpito si fermava il gioco e si ricominciava da capo, così non si vince e non si perde e tutti si divertono.

    Christian C.

    Stare in quarantena è stato noioso, ma poi per fortuna ho ricominciato a fare basket in live.

    Inoltre fare le live con le maestre e la classe mi ha fatto imparare ad usare bene il tablet.

    Non sono potuto uscire, però ho avuto più tempo per stare con i miei genitori e mia sorella.

    Quando stavo a casa mia sorella mi leggeva i libri o giocavamo con i pupazzetti.

    Quest’ anno mi ha fatto divertire e un po' annoiare.

    Santiago J.

    Quest’anno è stato molto faticoso. Ho vissuto solo pochi giorni belli, uno dei giorni più belli è stato quando sono andato a casa dei miei nonni. E ho giocato con i videogiochi.

    Anche in estate è stato bello perché sono andato al mare ed era sempre molto caldo.

    Anche il giorno del mio compleanno è stato meno bello del solito perchè non l’ho potuto festeggiare con i miei amici. Ma un giorno sono andato a calcio con Vasco e mi sono divertito tantissimo. Quest’estate però farò una cosa bellissima: andrò con Gianfranco in piscina!!

    Vasco M.

    Io nel periodo di Covid non mi sono tanto annoiato perchè mi potevo allenare, potevo cucinare… insomma potevo fare un sacco di cose.

    Ma un giorno mi scrissero, cioè scrissero a mamma, che si doveva fare la D.A.D. (didattica a distanza).

    Mi veniva da spararmi perché la D.A.D. non mi piace per niente. E’ stato un periodo lungo lungo ma ora che siamo tornati a scuola sono un po’ più felice e penso che ce la faremo a sconfiggere questa epidemia.

    Andrea M.

    In questo anno siamo rimasti a casa.

    Non è stato molto divertente perché non potevo vedere i miei amici, non potevo giocare con loro né a calcio né a nascondino.

    Durante le quarantene (quest’anno ne abbiamo fatte tre solo con la mia classe!!!) ho imparato a usare il computer e ho anche imparato a collegarmi alle lezioni in dad con le maestre. Una volta è stato divertente perché abbiamo fatto ginnastica.

    Però è molto più divertente stare a scuola in presenza!

    Leandro T.

    Quest’anno è stato davvero brutto, perché io mi ero iscritto in piscina, mi piaceva, ma dopo tre giorni non ho potuto più andarci per colpa del Covid. Anche se non si andava a scuola mi annoiavo lo stesso, perché non si poteva fare nulla, anche giocare ai videogiochi era noioso perché si giocava agli stessi giochi; ovviamente non si poteva uscire e non si potevano comprare nuovi videogiochi. Per fortuna ora si possono fare un po’ più di cose, non hanno riaperto tutto, però almeno si può uscire.

    Martina M.

    Il Covid per me ha avuto dei lati positivi e altri negativi. Mi sono annoiata tanto, sono stata ancora più triste quando ho saputo che il mio sport preferito, cioè la ginnastica ritmica, era chiusa.

    Non sapevo cosa fare e i miei unici passatempi erano guardare la tv e giocare.

    Però presto mi stufai di fare sempre le stesse cose.

    Provai a scrivere qualche testo, ma non funzionò.

    Alla fine attraverso le videochiamate con le amiche passammo un po’ di tempo insieme ed imparai a usare la tastiera.

    GIULIA N.

    L’anno scorso d'estate anche se c’era il covid ho fatto tante cose: sono andata in montagna con le mie amiche e abbiamo visto una marmotta tenerissima. Sono andata per una settimana a Castellalto con mia sorella e mia nonna. Lì ci aspettavano gli zii di mio padre e abbiamo giocato tantissimo; la cosa che proprio non mi è piaciuta è che non c’era la festa della birra. Ma la cosa che mi ha fatto proprio arrabbiare è che non ho potuto festeggiare il mio compleanno.

    Spero che il covid se ne vada via per sempre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Gianfranco C.

    Durante questa quarantena ho imparato nuovi

    Sport: Basket, Pallavolo, Karate.

    Alcune volte mi sono divertito altre no.

    Perché no? Perché mi mancavano gli amici, mi mancava viaggiare e non potevo fare niente. L’unica cosa che potevo fare era rinchiudermi dentro casa, mentre avrei voluto tanto uscire con i miei amici.

    Però quando finalmente siamo tornati a scuola li ho potuti rivedere.

    Però non era riaperto il calcio ed ero proprio disperato; quando ha riaperto sono stato felicissimo e ora ci andrò sempre con il mio amico Santiago.

    Maria Carla C.

    Quest'anno per me non è stato facile !.Non sapevo mai cosa fare!!!!! Ma dobbiamo anche dire che a qualcosa è servito: per stare più tempo con la mia famiglia. Il giorno che mi sono divertita più di tutti è stato quando di pomeriggio abbiamo giocato tutti insieme a Monopoli. Il 3 di Gennaio, cioè quando ho festeggiato il mio compleanno, mi sono sentita sola perchè non c' erano i miei amici .Ma comunque l'ho passato bene perchè sono venuti tutti i miei parenti a darmi i regali e farmi gli auguri di buon compleanno: insieme abbiamo mangiato la torta e poi sono andati via. Finito il compleanno mi sono messa a guardare un film mentre mamma mi preparava la merenda e poi sono andata a nanna.

    Gil D’A.

    Per me quest’anno è stato un incubo perchè mi sono annoiato tantissimo: non si poteva mai mangiare al ristorante, era difficile pure fare la spesa e spesso a casa c’erano solo i biscotti. E se l’anno prossimo ci saranno ancora le video lezioni, io mi ammazzo! Odio questo virus, quando ne sento parlare al telegiornale mi pizzica dappertutto!! A me piacevano i vecchi tempi, prima del coronavirus, perché quando mia madre andava a correre io andavo con lei con il monopattino.

    Emanuele G. F.

    Io durante la quarantena ho fatto molte cose: giocare a basket, fare passeggiate, giocare ai videogiochi, vedere la tv…

    E per fare scuola a distanza, dovevamo fare le live: era bellissimo e ci divertivamo un mondo a giocare a Mister Green, a fare musica, motoria e religione.

    Le live erano di mattina e pomeriggio. La mattina alle 9:00 e il pomeriggio alle 2:00.

    Quest’anno dopo 15 giorni di quarantena la scuola ha riaperto. È stato molto bello.

    Alberto S.

    Io durante questa pandemia mi sono annoiato molto perché avevo poche cose da fare.

    Nei momenti liberi facevo cose divertenti: giocare a calcio in terrazza, cantare e guardare film.

    Alcune volte mi divertivo molto a fare videochiamate con i miei migliori amici: Gianfranco, Vasco e Andrea.

    La sera prima di dormire guardavo un po’ di tv con i miei nonni, ed io stavo con la mascherina perché loro sono anziani e vanno protetti.

    Finalmente sono arrivati dopo tanto tempo i vaccini per il covid e quindi i miei nonni si sono potuti vaccinare e anche mia madre.

    Così è passato un anno di covid.

    E io ho capito delle cose importanti: a me non piace la DAD, mi piace andare a scuola e vedere i miei compagni, mi piace mangiare la pizza Margherita al piatto calda in pizzeria, mi piace visitare i musei….

    Mi piace stare in compagnia dei miei amici ed uscire in libertà.

    Le tre quarantene della mia classe, Andrea Bruno C.

    Prima Quarantena: il mio compagno G.

    Questa quarantena è successa perché purtroppo il nostro compagno G. ha preso il Covid in famiglia.

    Il primo giorno di Dad è stato il più noioso; già sapevo che nella live di mia sorella dicevano soltanto:

    -Buongiorno! E poi - …Arrivederci!

    Comunque, è stato il più noioso perché, nella lezione di matematica, la maestra ha detto:

    -Vi spiegherò

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