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Un Natale movimentato in Snowdonia – parte 2
Un Natale movimentato in Snowdonia – parte 2
Un Natale movimentato in Snowdonia – parte 2
Ebook63 pages49 minutes

Un Natale movimentato in Snowdonia – parte 2

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About this ebook

Ethan arriva in Snowdonia e comincia a fare i conti con le aspettative che la sua famiglia ha riposto in lui. Vecchi ricordi iniziano a riaffiorare, e ripensa a come suo padre voleva che lui facesse carriera per poi, un giorno, prendere in mano la gestione della tenuta di famiglia. Che Ethan sia stato preso nel coro maschile più prestigioso di Cambridge non ha alcuna importanza per i genitori. Per evitare i parenti durante il periodo natalizio, Ethan ha quindi affittato un piccolo cottage fingendosi uno scrittore alla ricerca di un posto tranquillo dove terminare il proprio romanzo. Holly ha rilevato invece il vecchio pub del paese e sta facendo del suo meglio per rimetterlo in sesto. Mentre sta andando a ritirare un pacco di rifornimenti per il locale, si scontra con una ciclista che ha perso il controllo della bici sulla neve fresca. Scopre con sorpresa che si tratta di Chloe, la star del cinema da poco trasferitasi nel paesino. Dopo un incontro a dir poco inaspettato, le due si incamminano insieme verso il centro. Quando una figura indesiderata ricomparirà dal passato per spaventarla, Holly sarà costretta a rivelare alcuni suoi oscuri segreti alla nuova amica... Questa è la seconda parte della serie "Un Natale movimentato in Snowdonia".-
LanguageItaliano
PublisherSAGA Egmont
Release dateNov 25, 2021
ISBN9788726922974

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    Un Natale movimentato in Snowdonia – parte 2 - Lilly Emme

    Un Natale movimentato in Snowdonia – parte 2

    Translated by Giulia Pillon

    Original title: Jultrubbel i Snowdonia: 2

    Original language: Swedish

    Immagine di copertina: Shutterstock

    Copyright © 2019, 2021 Lilly Emme and SAGA Egmont

    All rights reserved

    ISBN: 9788726922974

    1st ebook edition

    Format: EPUB 3.0

    No part of this publication may be reproduced, stored in a retrievial system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

    www.sagaegmont.com

    Saga Egmont - a part of Egmont, www.egmont.com

    Holly

    Guardai il mazzo di chiavi sul tavolo della cucina. Quasi non mi capacitavo di aver accettato di rilevare un pub in disuso, e a Bach Tref Môr, per di più! Vero che il primo anno l’affitto non mi sarebbe costato nulla, ma dovevo comunque sborsare del denaro per la ristrutturazione del locale e l’acquisto dei prodotti alimentari. E avrei dovuto gestirlo da sola, perché di soldi per pagare il personale proprio non ne avevo. I miei genitori iniziavano ad avere una certa età, quindi nemmeno loro avrebbero potuto darmi una mano. In più, non ero certo pronta a raccontare a qualcuno della mia decisione impulsiva. Era tutta colpa di quel postino. Sentii i muscoli contrarsi al solo pensiero di Baptiste. Mi mandava davvero fuori dai gangheri.

    Presi una forchettata di noodles e mi maledissi a mezza voce per la mia trovata. Sebbene ci fossi abituata, quel giorno mangiare da sola mi pesava moltissimo. La quotidianità al cottage mi sembrava mille volte più solitaria della vita nell’appartamento di Liverpool.

    Mangiando il primo boccone udii una macchina percorrere la stradina sterrata che portava al cottage. I pensieri iniziarono a turbinarmi nella testa, mentre cercavo di trovare un motivo logico per cui qualcuno avrebbe voluto venire a trovarmi a quell’ora della sera. Non aspettavo visite, o per lo meno, non che io sapessi. I miei genitori chiamavano sempre prima di venire. Qualcosa non quadrava.

    Raggiunsi di volata la finestra. Da dietro le tendine di pizzo potevo scorgere chiaramente i fanali dell’auto nel buio. Fui attraversata da un’ondata di inquietudine. Il motore si spense e così anche i fanali. Mi pressai contro la parete. Una portiera si aprì e si richiuse. Afferrai svelta una padella e la strinsi a me.

    La maniglia della porta venne tirata, prima una, poi più volte di fila. Trattenni il respiro così forte da sentire il sangue pulsarmi nelle tempie. Gli strattoni alla porta terminarono e calò il silenzio. Mi premetti con maggiore forza contro la parete, cercando di farmi il più piccola possibile.

    Dopo un paio di secondi, qualcuno grattò via la brina dalla finestra e guardò dentro. Soffiai fuori un po’ d’aria senza emettere alcun suono. L’adrenalina mi pulsava in tutto il corpo e stringevo il manico della padella così forte che le mie nocche erano sbiancate. Se quel ficcanaso fosse entrato l’avrei steso con un unico colpo poderoso.

    Passarono alcuni secondi, poi sentii una portiera aprirsi e richiudersi un tonfo. L’intruso era stato spaventato da qualcosa? Proprio non capivo. In quella zona era raro imbattersi in animali feroci. C’erano magari una o due vecchie volpi, ma bastavano a far fuggire via qualcuno che palesemente stava per introdursi in casa mia? Lo sentii dare gas un paio di volte e partire sgommando. Tornai rapida alla finestra per cercare di scorgere di sfuggita l’intruso.

    I fanali posteriori scomparvero nel buio prima che avessi il tempo di riuscirci. Poi avvenne qualcosa di molto strano. Un’altra auto stava avanzando sulla stessa sterrata, in direzione del cottage. Tutti i ladri d’appartamento dell’intera Snowdonia avevano deciso di derubarmi quella sera? Mi stiracchiai e mi preparai: questa volta avevo intenzione di precederli, fargli vedere che non ero una con cui scherzare! Serrai la presa intorno al manico della padella, corsi alla porta d’ingresso e la spalancai con un ruggito.

    Quando vidi chi c’era alla guida, abbassai svelta la mia arma improvvisata e cercai di nasconderla dietro la schiena. Non poteva essere, cosa ci faceva lui lì?

    In un certo senso, ero contenta

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