Simboli dei Vangeli
()
About this ebook
Read more from Francesco Boer
Latte dell'Anima: Il seno e l’allattamento: immagini simboliche dell’archetipo materno Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Sentiero dei Simboli: Esercizi per riattivare l'immagine ed esplorare l'anima Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Verità dei Tempi: RTeorie del Complotto e Miti Contemporanei Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsContro Dio: La lotta millenaria tra Dio e l'Umanità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Democristiano e il Diavolo Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to Simboli dei Vangeli
Titles in the series (27)
Zen Naikan: L’antica alchimia dell’energia dei monaci zen rinzai Rating: 3 out of 5 stars3/5Goethe Esoterico: I 7 segreti iniziatici di Goethe Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGli aforismi di Nārada (Nāradabhaktisūtra): Il segreto più intimo dell’estasi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDiario di un'ostetrica al contrario: Biografia di un’accompagnatrice nella morte e nel morire Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsZen Naikan: The ancient energy alchemy of the Rinzai Zen monks. Including 21 Traditional Exercises Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGli specchi segreti di Salvador Dalí: I segreti iniziatici presenti nell’opera del pittore Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsThe Secret fire of Meditation: The Buddha who meditates within you Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUniversi Paralleli: L’esoterismo nel pensiero di Leibniz per muoversi nell’infinito Rating: 5 out of 5 stars5/5Fido non è più qui: Dolore e lutto per la perdita di un animale da compagnia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIo sono un'anima: Ritrovare se stessi ed entrare nel Regno di Dio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDio gioca ai videogames Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI fiori del silenzio: Inviti al ricordo di Sé Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPecore Nere: Storie di umani fuori dal recinto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'intelligenza intuitiva del cuore: Dall’antichità ai giorni nostri, dal Cuore antico alla fisica quantistica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAnima & Spada Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa scienza della sabbia: Manuale di divinazione geomantica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSimboli dei Vangeli Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsA commentary on THE DIAMOND SŪTRA: How to realize Enlightenment Here & Now through an active experience of Life Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFrasario Alchemico: ed altri brevi scritti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mio incontro col male: Testimonianze inedite di sacerdoti e sacerdoti esorcisti italiani Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa pedagogia del bambino vero: La relazione educativa per i genitori della nuova era Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI cinque passi della Gioia: Introduzione al Life Helping Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Massoneria in Trentino: Il Settecento Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related ebooks
L'altra parola: Riscritture bibliche e questioni radicali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVerità e dialogo, un rapporto di interdipendenza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn Concilio universale permanente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Donna Cristiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLo Gnosticismo: Storie di antiche lotte religiose Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Invenzione dell'Inferno Rating: 1 out of 5 stars1/5Le grandi religioni dal conflitto al dialogo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Gnosi Cristiana: Le verità nascoste dei Vangeli, dei Mistici e del Cristo-Logos Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn'idea di teologia fondamentale tra storia e modelli Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria del Cristianesimo Vol.1: Evo antico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLo Gnosticismo: Storia Di Antiche Lotte Religiose Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL’Inganno della Croce: Come la Chiesa Cattolica ha inventato se stessa attraverso menzogne, artifizi e falsi documenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsApologetica: In difesa dell'autorità della Bibbia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mistero dell'elefante. Esperienze di dialogo fra credi diversi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQohelet: il Dio lontano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsApparizioni Mariane: Il Grande Imbroglio - Indagine laica sui criteri con cui la Chiesa approva una presunta manifestazione celeste Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna psicologa interpreta il Vangelo di S. Giovanni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRicordiamolo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl paradiso degli inadeguati: Massime di imperfezione spirituale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa scintilla che accende Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsYeshu'a e Ioannes Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPerchè Sono Pagano Rating: 5 out of 5 stars5/5In nome del figlio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsE il Logos si fece carne Rating: 0 out of 5 stars0 ratings5 variazioni sul credere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCiviltà Aliene: Le Misteriose Origini delle Grandi Civiltà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPapa o non Papa?: La Chiesa nella tempesta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGnosi: Alle radici della massoneria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLetteratura per il popolo--I Veleni della religione cattolica (critica ai sacramenti) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria dell'Inquisizione: I metodi e i processi del tribunale di Dio Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Religion & Spirituality For You
Life. La mia storia nella Storia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsManuale Danze Sacre 1.1: I sei Obbligatori Rating: 3 out of 5 stars3/5Eleusi: la via iniziatica della Tradizione Occidentale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Mistico: un “luogo” interiore. Riflessioni sull’esperienza mistica secondo Edith Stein Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDizionario dell'Ebraismo K-Z Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCardinali e cortigiane Rating: 4 out of 5 stars4/5Antichità - La civiltà greca - Mito e religione: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 7 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRacconti della Passione - Passione e morte di Gesù - Secondo le visioni della Beata A. C. Emmerich Rating: 1 out of 5 stars1/5L'arte di rinascere. Jung tra alchimie e gnosticismi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDizionario delle feste Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDizionario delle immagini del sacro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPreghiere e devozioni indulgenziate: Come salvarsi l’anima e andare direttamente in Paradiso senza passare dal Purgatorio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFrancesco: La Chiesa tra ideologia teocon e «ospedale da campo» Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMedjugorje - La Madonna parla del futuro del mondo: Commento ai messaggi di Medjugorje - Triennio dal 1984 al 1986 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI segreti sessuali dell’Oriente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBreviario di Preghiere Cattoliche - Orazioni e Devozioni per il Cammino Spirituale Rating: 2 out of 5 stars2/5Trattato del Purgatorio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Lato Oscuro della Luna Rating: 5 out of 5 stars5/5L'estasi sessuale. L'eros iniziatico e spirituale Rating: 5 out of 5 stars5/5ALDILA’ – la vita dopo la morte - IL PURGATORIO Rating: 5 out of 5 stars5/5Prima di noi: La storia è da riscrivere - Siamo stati creati da una civiltà antidiluviana? Rating: 3 out of 5 stars3/5
Related categories
Reviews for Simboli dei Vangeli
0 ratings0 reviews
Book preview
Simboli dei Vangeli - Francesco Boer
Francesco Boer
SIMBOLI DEI VANGELI
med_0Le immagini nel testo sono tratte dall’Hexastichon di Sebastian Brant (1502). Sono dispositivi mnemonici per ricordare i principali avvenimenti narrati nei Vangeli, condensando in un’unica immagine i diversi riferimenti al testo. A raccogliere i singoli rimandi c’è il simbolo dell’evangelista corrispondente al Vangelo a cui si riferiscono: l’angelo per Matteo, il leone per Marco, il toro per Luca e l’aquila per Giovanni.
vangeli_1Introduzione
Osserva bene le parole scritte, una per una: in ciascuna, infatti, se uno sa scavare in profondo, troverà un tesoro; e forse, anche dove non pensa, sono nascosti i gioielli preziosi dei misteri.
[1]
Che senso può avere ai giorni nostri leggere il Vangelo e confrontarsi con le sue parole? È un testo vecchio: ormai ben due millenni gravano sulle sue spalle. Come potremmo orientarci al giorno d’oggi con indicazioni così antiche?
Certo, conoscerlo è utile per comprendere la storia della cultura occidentale, che è stata forgiata su questa matrice spirituale; un lignaggio di cui ancora si intravedono le tracce. Ciò nonostante il suo studio appare ai più come un’attività retrograda, o perlomeno una curiosità vana, paragonabile a quella del collezionista di anticaglie.
I sanguinosi attentati che hanno inaugurato il terzo millennio hanno reso ancor più aspra la critica alle religioni, che già nel secolo breve non aveva risparmiato nessun colpo alle fedi più diffuse, e in particolare ai tre monoteismi abramitici. Si è detto – e lo si dice oggi con ancor più convinzione – che la religione è un relitto del passato, simile alle superstizioni, un modo di pensiero irrazionale che porta a fanatismi e prevaricazioni verso chi non accetta il credo.
In nome della religione sono state combattute guerre spietate, migliaia di innocenti sono stati portati al macello, e alcune minoranze sono state perseguitate e scacciate ai margini della società.
Molti concludono questi pensieri con un freddo sillogismo: Se le religioni non esistessero, il mondo sarebbe un posto migliore
.
Si potrebbe però obiettare che è proprio la religione il fattore cruciale che manca nelle gesta di questi sedicenti credenti. È essenziale infatti distinguere fra un’Idea e la sua realizzazione materiale, e osservare una certa cautela nel giudicare la prima in base alla seconda. Prendiamo ad esempio la Giustizia, il principio astratto che garantisce il rispetto dei diritti di ciascuno; e immaginiamo ora un giudice corrotto, che condanna gli innocenti mentre protegge i malviventi. È logico che l’operato di un simile giudice sarebbe quanto meno da biasimare, ma ciò non comporta che la Giustizia è un male
o che la Giustizia non esiste
.
Lo stesso vale per le religioni. Ci sono stati e ci saranno uomini che usano il nome di Dio per i loro interessi personali, per arricchirsi e accumulare potere, prevaricando il prossimo e soffiando sulle fiamme dell’odio. Costoro non sono religiosi, anzi, sono l’esatto opposto di ciò che la parola religioso
dovrebbe veramente significare. Più di un passo dei vangeli è dedicato a stigmatizzare questo comportamento che è del tutto esteriore: Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume
[2].
Anche il modo con cui ci si accosta alle sacre scritture è segnato da un simile passo falso: ci si concentra sulle apparenze, senza sforzarsi di afferrare il senso interiore.
Ci si ferma al significato letterale, magari scegliendo fra tutti solamente quei passi che tornano più utili per i propri scopi. Forti di ciò, si può giustificare ogni abuso compiuto, addossandone la responsabilità alla volontà di Dio.
Nello stesso errore, va detto, incappano anche coloro che criticano i testi sacri evidenziandone l’assurdità, giudicando i loro racconti come se fossero cronache di fatti realmente accaduti.
Sia coloro che credono alla lettera che quelli che rifiutano il significato letterale cadono nel medesimo errore: giudicano l’aspetto del forziere, senza pensare alle ricchezze che esso contiene. Eppure la storia della nostra cultura è ricca di interpreti che seppero scostare il velo e intravedere il significato oltre la barriera delle parole. I Padri della Chiesa intrapresero questo cammino già nei primi secoli del cristianesimo; com’è che ne abbiamo scordato l’esempio? Pensiamo che credere alla lettera a i testi sacri sia una mentalità del passato, ma in realtà gli uomini dell’Antichità e del Medioevo erano del tutto familiari con il senso allegorico e anagogico dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Il linguaggio dei Vangeli fa un ampio uso di simboli ancestrali. Sono immagini primordiali con cui l’uomo si confronta da sempre, ben prima dell’avvento della scrittura, e addirittura prima della nascita del linguaggio: l’acqua, il fuoco, la luce, l’oscurità, la fertilità vegetale, l’aridità, la vita, la morte...
Sono termini che il cristianesimo condivide con la maggior parte delle altre religioni: ciò non è un indizio di scarsa originalità, ma è dovuto al fatto che queste parole racchiudono un significato potente e vivo, che le rende importanti ed essenziali per ogni popolo di qualsiasi era o latitudine.
Sono proprio questi simboli a rendere il Vangelo un messaggio sempre attuale, rivolto a chiunque sappia avvicinarsi a esso secondo l’ammonimento di Gesù, ormai divenuto proverbiale: Chi ha orecchi per intendere, intenda!
In questo libro non ci occuperemo della storia dell’interpretazione. Gli scritti dei pensatori cristiani del passato sono un’utilissima fonte di ispirazione, ma non ci servirebbe molto sapere che cosa significasse un dato simbolo per uno o per l’altro esegeta. Ciò che più importa, infatti, è cosa quel simbolo possa significare per noi, che cosa può dirci per aiutarci a gettar luce sui problemi concreti e spirituali con cui ci troviamo alle prese in questo delicato periodo.
La sostanza, in fin dei conti, non cambia. A volte basterebbe semplicemente cambiare alcune scelte lessicali. Molti ad esempio storcono il naso se si sente parlare di anima
, pensando che si tratti di un miraggio inventato per spiegare con una scorciatoia fenomeni più complessi. Se però si parla di psiche
tutto ha un suono più scientifico e accettabile; eppure ψυχή è un termine greco che indica proprio l’anima!
Sarebbe però un delitto sostituire la ricchezza del linguaggio poetico con una terminologia tecnica, forse più rigorosa, ma sicuramente più arida. Si possono attualizzare i simboli eterni del Vangelo, ma occorre evitare di snaturarli o farli appassire.
Un valido metodo per ampliare e comprendere i simboli del Vangelo è la comparazione con i loro omologhi di altre religioni. Tale metodo però comporta il rischio di perder di vista l’identità del cristianesimo. Le convergenze fra i culti sono sorprendenti e illuminanti, ma altrettanto importante è l’unicità di ogni religione, e sarebbe senza dubbio un errore considerare le varie fedi come sinonimi intercambiabili. Ho scelto dunque di indagare la simbologia evangelica principalmente tramite il confronto con quella dell’Antico Testamento: i vangeli sono infatti scritti con un richiamo specifico ed esplicito ai testi biblici. L’ottica cristiana vede l’incarnazione e la passione come il compimento delle profezie dell’Antico Testamento, e d’altronde molti passi evangelici sono scritti appositamente per dimostrare questa continuità. Ciò non significa, ovviamente, che la Bibbia abbia senso solo in quanto preparazione del messaggio cristiano. Storicamente questo approccio al testo biblico è legato al complesso rapporto di opposizione che lega il cristianesimo alla religione ebraica da cui pur ha avuto origine; per tale motivo il confronto tipologico fra Antico e Nuovo Testamento ha portato a sminuire il primo, o addirittura a renderlo l’estremo negativo di un paragone morale. Si tratta di polemiche a cui, ovviamente, vorrei restare estraneo.
Rileggere i vangeli cercandone il significato è una preparazione importante, e forse fondamentale, per una ricerca di senso nel mondo, e nella propria vita. Il male della nostra era è proprio il non-senso, quella mancanza di significato che rende il mondo grigio e l’esistenza assurda. Nelle parole del Macbeth shakespeariano:
"La vita è solo un’ombra che cammina,
un povero attore presuntuoso
che si dimena sopra un palcoscenico
per il tempo assegnato alla sua parte,
e poi di lui nessuno udrà più nulla:
è un racconto narrato da un idiota,
pieno di grida, strepiti, furori,
del tutto privi di significato!"[3]
L’ingegno umano ha raffinato il sentimento religioso nella teologia, e da questa ha tratto la filosofia. La filosofia ha dato luce alla logica e al metodo scientifico, e dopo si è fatta da parte; e anche la scienza più teorica ora cede il passo alla proficua concretezza dell’ingegneria.
Nel corso di questo processo millenario Dio
è diventato il personaggio di una fiaba, uno spauracchio buono tutt’al più per tenere in riga la popolazione più ignorante, ma assolutamente inadatto agli intelletti più colti.
Marx sosteneva così l’opportunità della critica alla religione: La critica ha strappato dalla catena i fiori immaginari, non perché l’uomo porti la catena spoglia e sconfortante, ma affinché egli getti via la catena e colga i fiori vivi.
[4] Eppure la negazione della metafisica e l’annuncio nietzscheano che Dio è morto
[5] hanno coinciso con la grave crisi della perdita del senso. Non è una mera discussione teorica, ma un dilemma sentito intimamente da tutti gli strati della popolazione: c’è un doloroso vuoto nell’anima dell’uomo moderno, e a colmarlo non bastano tutte le ricchezze materiali che il mondo può offrirgli, né il potere, né il sesso facile, l’alcol o la droga, o tutti gli altri sotterfugi con cui l’umanità cerca di aggirare il problema. Ancora nel XXI secolo, l’uomo porta sulle sue spalle il grave peso della catena spoglia.
Secondo un noto aneddoto, il matematico francese Laplace avrebbe definito Dio come un’ipotesi non necessaria: la scienza può spiegare l’universo autonomamente, senza bisogno di postulare un