Il Nervo Vago. La guida completa per capire cos'è e come si attiva. Come usare la giusta tecnica per contrastare gli attacchi d'ansia, di stress e di depressione.
Di Mirco Esse
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Anteprima del libro
Il Nervo Vago. La guida completa per capire cos'è e come si attiva. Come usare la giusta tecnica per contrastare gli attacchi d'ansia, di stress e di depressione. - Mirco Esse
Il sistema nervoso autonomo
I dodici nervi cranici
All'interno del corpo il sistema nervoso contribuisce alla nostra sopravvivenza, è costituito dal cervello, dal tronco encefalico, dal midollo spinale, dai nervi cranici ed enterici. I nervi cranici sono dodici, alcuni si collegano al tronco encefalico, a organi e muscoli come ad esempio il naso, la bocca o gli occhi. Ognuno di questi nervi ha delle diramazioni sul lato destro e sinistro del corpo.
Uno di loro è un po' nomade, nel senso che vaga per il corpo grazie alle sue diramazioni, mi spiego meglio, dal tronco encefalico arriva fino al torace dove regola anche molti organi interni, ed è stato chiamato per queste ragioni nervo vago
. Il nervo vago è importante in quanto regola diverse funzioni all'interno dell'organismo. Molti nervi regolano gli stati di non-stress, facilitano il riposo, i principali sensi e il comportamento sociale.
Ogni nervo viene distinto da un altro tramite dei numeri romani, quando si parla di loro si tende ad utilizzare il singolare anche se in realtà lavorano a coppie. Il nervo che regola l'olfatto è stato il primo nervo ad essere identificato e a svilupparsi, per questa ragione si chiama NCI. Ogni nervo ha una funzione, ci sono quelli che aiutano la masticazione, a deglutire, a vedere, a sentire e così via. Però un aspetto in comune questi dodici nervi ce l'hanno, tutti contribuiscono a farci trovare il cibo, certo oggi andiamo a fare la spesa al supermercato ma dobbiamo vedere questo aspetto in una chiave evolutiva, il lavoro di questi nervi ha contribuito alla nostra evoluzione perché ci hanno permesso di capire se il cibo era buono, se aveva un bell'aspetto, il sapore, oltre a favorire la masticazione, hanno consentito un primo processo digestivo all'interno della bocca per mezzo delle ghiandole salivari e infine la deglutizione e digestione, ma se il cibo non è buono ci aiutano attraverso il movimento dei muscoli ad espellerlo.
Il nervo olfattivo (NCI) è fondamentale per farci capire se una cosa è buona oppure no, se non lo è in noi si creerà una risposta negativa di repulsione. Questa è una reazione istintiva ed è così immediata perché questo nervo è l'unico ad avere un collegamento diretto senza l'intermediazione delle sinapsi. Infatti, tramite questo senso possiamo richiamare alla mente ricordi importanti.
Il nervo acutisco (NCVIII) facilita l'udito, ma nell'uomo e in generale nei mammiferi contribuiscono alla comprensione anche il nervo trigemino e quello facciale. Quando ci troviamo insieme agli altri in base a quello che facciamo o a come ci muoviamo le persone possono capire se abbiamo un comportamento consono oppure no. Il più delle volte viviamo questi stati normalmente ma può succedere di intraprendere azioni combatti e fuggi
che sono governate dalla catena del simpatico o azioni che ci conducono verso l'isolamento governate dalla fascia dorsovagale.
Quando per varie ragioni attraversiamo questi momenti per gli altri non risulta semplice comprenderci, se non riusciamo ad avere uno stato di coinvolgimento sociale idoneo la vita può risultare difficile e non solo per noi ma anche per gli altri con cui interagiamo.
Il nervo trigemino ci permette il controllo dei muscoli adibiti alla masticazione, quello facciale regola la tensione dei muscoli del volto generando di conseguenza le espressioni e trasmettendo le emozioni ogni volta che avvengono dei cambiamenti. Entrambi questi nervi hanno un ruolo definito nella percezione dell'ascolto, in modo da conversare con gli altri e prendere parte in maniera attiva ad uno scambio sociale.
Ad esempio, lo stapedio e uno dei muscoli più piccoli presenti all'interno del corpo, ed è innervato dal nervo facciale, la sua funzione è quella di proteggere l'orecchio dai suoni molto intensi, non solo da quelli che provengono dall'esterno ma anche dal volume troppo alto della nostra voce, il leone prima di emettere il suo ruggito attraverso questo muscolo protegge il suo udito. Se il volume dei suoni viene ridotto o aumentato al di sopra della frequenza della voce umana, lo stapedio ci permette di udirli oppure no. Se il volume dei suoni di sottofondo in una stanza vi disturbano significa che il muscolo non sta lavorando correttamente.
L'osso più centrale del cranio si chiama sfenoide, le superfici esterne formano quelle che comunemente vengono chiamate tempie, la parte più interna di quest'osso racchiude l'ipofisi. Ed è per questa ragione che quando si colpisce qualcuno alle tempie lo si manda k.o. Se un nervo cranico subisce una pressione può non funzionare correttamente e questo problema può in taluni casi coinvolgere l'operatività degli altri nervi. Pertanto, se lo sfenoide subisce un danno vengono coinvolti i nervi facciali pregiudicando il sistema nervoso collegato alle interazioni sociali, della mimica facciale e così via.
Altri muscoli innervati dal trigemino sono quelli che aiutano ad aprire e chiudere la bocca, se vi è un leggero spostamento di quest'osso è possibile che si presenti una retrusione mandibolare o una protrusione dell'arcata dentale.
Uno dei rami del vago ventrale del decimo nervo cranico nasce nel tronco encefalico insieme al nono e all'undicesimo nervo. I rami del nervo vago insieme al nono e all'undicesimo passano attraverso il foro giugulare, le fibre di questi nervi si intrecciano consentendoci importanti funzioni nel coinvolgimento sociale. Questi nervi vengono considerati come uno solo per il semplice fatto che quando vi è una disfunzione anche gli altri due ne sono coinvolti in qualche maniera.
Il nono nervo riceve informazioni sensoriali dalla faringe e dall'orecchio, riesce a regolare la pressione sanguigna grazie ai suoi rami che giungono fino al seno carotideo, influendo sul cuore e sulle cellule del tessuto muscolare delle arterie, regolando anche i livelli di ossigeno nel sangue.
Il decimo nervo chiamato anche vago
, è una parte importante dell'intero sistema nervoso autonomo, prima ancora che nascesse la teoria polivagale grazie agli studi di Porges, si pensava che questo nervo agisse nel corpo singolarmente. Dopo lo studio di Porges sappiamo che i rami ventrale e dorsale del nervo vago, hanno funzioni completamente differenti nel corpo. Riuscire a comprendere le differenze ci permette di capire le diverse patologie che possono scaturire da un errato funzionamento.
Il ramo dorsale del nervo vago è formato da fibre motorie che innervano gli organi sotto il diaframma, tuttavia vi sono delle fibre che dal tronco encefalico influiscono sui polmoni e anche sul cuore, quindi al di sopra del diaframma. Ogni parte del sistema nervoso autonomo (rami dorsovagale, ventrovagale e la catena del simpatico) influisce in misura differente sulla funzionalità cardiaca, circolatoria e respiratoria.
Il ramo ventrale o ventrovagale si origina nel tronco encefalico, la sua funzione è quella di stimolare la concentrazione dei bronchioli, facilitandoci la respirazione oppure no quando siamo in stato di shock o soffriamo di asma. Quando non avvertiamo dei pericoli tutto funziona nella norma e questo ramo opera in maniera tranquilla. Anche i muscoli della gola sono innervati da questo nervo.
L'undicesimo nervo è quello che permette il benessere del sistema muscolo-scheletrico, in quanto innerva il muscolo trapezio e quello sternocleidomastoideo, che permettono il movimento della testa e del collo, una disfunzione può provocare una postura errata che coinvolge tutto il corpo, emicranie o dolore a ruotare la testa.
I nervi spinali
Anche i nervi spinali possono dare origine a diversi problemi quando non funzionano correttamente, è il caso di un ernia che premendo sul nervo acuisce altri sintomi. Un importante funzione di questi nervi è quella di consentirci di muovere il corpo contraendo e rilassando i vari muscoli. I nervi spinali hanno origine nel cervello e viaggiano attraverso il midollo spinale, da qui si connettano ai muscoli, legamenti, articolazioni e organi. Ognuno di noi ha ben trentatré coppie di nervi spinali che si estendono in entrambi i lati del corpo. Ogni coppia di nervi corrisponde ad una vertebra, in totale ne abbiamo trentatré. I nervi spinali trasportano le informazioni fino al cervello ad eccezione del muscolo trapezio e quello sternocleidomastoideo che si trovano nel collo e nella spalla e sono innervati dall'undicesimo nervo cranico.
Verso ogni muscolo si dirige sempre più di un ramo per far sì che a causa di un danneggiamento non sia compromessa totalmente l'attività muscolare anche se in ogni caso i movimenti risulterebbero meno efficienti. Le vie motorie del nervo comunicano al muscolo quando contrarsi. I nervi spinali sensitivi
hanno il compito di far arrivare le informazioni al cervello, le sensazioni possono riguardare il dolore, il piacere, i movimenti, le tensioni e il tatto. Per il volto avviene un discorso a parte in quanto è innervato dai nervi cranici.
Sia i rami dei nervi spinali che quelli cranici sono definiti in base alle funzioni motorie e sensitive, la stessa definizione può apparire imprecisa se si considera che molti nervi pur essendo motori hanno delle fibre sensitive e si occupano di riferire le informazioni al cervello. In ogni caso la maggior parte dei nervi motori sono di tipo sensoriale. Quando viviamo una situazione normale di non pericolo i nervi spinali agevolano i movimenti del corpo, se si verifica uno stato di stress i muscoli risultano più tesi e contratti e i movimenti risultano scoordinati.
La catena del simpatico
I nervi spinali si dirigono verso