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Aum Shinrikyo: La storia della setta assassina che terrorizzò il Giappone
Aum Shinrikyo: La storia della setta assassina che terrorizzò il Giappone
Aum Shinrikyo: La storia della setta assassina che terrorizzò il Giappone
Ebook408 pages5 hours

Aum Shinrikyo: La storia della setta assassina che terrorizzò il Giappone

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About this ebook

Questa è una storia vera. Ma è talmente incredibile che potrebbe sembrare la sceneggiatura di un film di James Bond 007. A parte lui, i personaggi di un action movie ci sono tutti. A cominciare dal super cattivo: il guru dalla barba fluente e dai lunghi capelli neri, Shoko Asahara, capo di una setta ricca e potente (arrivò a possedere un capitale di un miliardo di dollari) che sogna di diventare imperatore del Giappone e magari conquistare il mondo intero. E poi ci sono i killer spietati e gli scienziati pazzi ma geniali. Un gruppo di fanatici che nel 1995, nella metropolitana di Tokyo, uccisero 13 persone e ne avvelenarono più o meno gravemente altre 6.000 con un gas nervino, il sarin. Fu la loro azione più spettacolare ma non certo l'unica. La storia di Aum e del suo leader è qui raccontata in forma cronologica dall'inizio fino al suo tragico epilogo. Il resto del libro è dedicato a descrivere i seguaci del culto, le sue filiali all'estero e la psicologia del popolo giapponese, e propone infine una spiegazione del perché è nata e si è sviluppata Aum Shinrikyo, la setta assassina.

 
LanguageItaliano
Release dateAug 10, 2021
ISBN9791220834377
Aum Shinrikyo: La storia della setta assassina che terrorizzò il Giappone

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    Aum Shinrikyo - George Kirby

    George Kirby

    Aum Shinrikyō

    La storia della setta assassina

    che terrorizzò il Giappone

    Tutti i contenuti di quest'opera sono protetti

    dalla Legge sul diritto d'autore

    Prima edizione 2021

    Aum Shinrikyō

    Questa è una storia vera. Ma è talmente incredibile che potrebbe sembrare la sceneggiatura di un film di James Bond 007. A parte lui, i personaggi di un action movie ci sono tutti. A cominciare dal super cattivo: il guru dalla barba fluente e dai lunghi capelli neri, Shōkō Asahara, capo di una setta ricca e potente (arrivò a possedere un capitale di un miliardo di dollari) che sogna di diventare imperatore del Giappone e magari conquistare il mondo intero. E poi ci sono i killer spietati e gli scienziati pazzi ma geniali. Un gruppo di fanatici che nel 1995, nella metropolitana di Tōkyō, uccisero 13 persone e ne avvelenarono più o meno gravemente altre 6.000 con un gas nervino, il sarin. Fu la loro azione più spettacolare ma non certo l'unica. La storia di Aum e del suo leader è qui raccontata in forma cronologica dall'inizio fino al suo tragico epilogo. Il resto del libro è dedicato a descrivere i seguaci del culto, le sue filiali all'estero e la psicologia del popolo giapponese, e propone infine una spiegazione del perché è nata e si è sviluppata Aum Shinrikyō, la setta assassina.

    Alle vittime, dirette e indirette,

    di sette, culti e fanatismi religiosi

    Da ora fino all'anno 2000 si verificherà una serie di fenomeni violenti e terrificanti che sono troppo difficili da descrivere. Il Giappone si trasformerà in una terra desolata a causa di un attacco con armi nucleari. Tutto ciò accadrà dal 1996 al gennaio 1998. Un'alleanza incentrata sugli Stati Uniti attaccherà il Giappone. Nelle grandi città del Giappone solo un decimo della popolazione potrà sopravvivere. Nove persone su dieci moriranno.

    Dal libro Shivering Predictions di Shōkō Asahara, 1993

    Indice generale

    Titolo

    Il libro

    Dedica

    Citazione

    Glossario

    Introduzione

    Prima parte - Da culto a banda criminale

    Shōkō Asahara

    Le prime uccisioni

    Omicidio dei Sakamoto

    Attacchi biologici

    Attacchi chimici

    Tōkyō

    Perquisizioni

    Arresti

    Contrattacchi

    Il processo ad Asahara

    Scarcerazioni

    Aleph

    Ultimi arresti

    Le esecuzioni

    Venti anni dopo

    Situazione attuale

    Seconda parte - La dottrina, gli adepti e i nemici

    La dottrina e le profezie

    La gerarchia e i ranghi

    Il proselitismo

    L'iniziazione

    Gli adepti

    L'élite e i killer

    I nemici

    Terza parte - Aum Shinrikyō all'estero

    Russia

    Australia

    Stati Uniti

    Altri paesi

    Quarta parte - Il Giappone e i culti

    Gli altri culti

    Perché Aum?

    Conclusione

    Dello stesso autore

    Appendice A - Leadership politica di Aum Shinrikyō, 1995

    Appendice B - Membri di Aum Shinrikyō giustiziati

    Appendice C - Attacchi eseguiti da Aum con armi biologiche

    Appendice D - Attacchi eseguiti da Aum con armi chimiche

    Appendice E - I gas nervini

    Appendice F - Piccolo listino prezzi di Aum Shinrikyō

    Appendice G - Cronologia dei libri scritti da Shōkō Asahara

    Bibliografia

    Siti web

    Documentari

    Glossario

    Anime :   i cartoni animati giapponesi, dall'inglese animation

    Arahitogami :   culto dell'imperatore del Giappone, ritenuto un dio vivente

    Bardo :   uno stato intermedio, di transizione tra la morte e la rinascita

    Bodhisattva :   una persona che ha raggiunto l'illuminazione ma rinuncia al nirvana per aiutare gli altri esseri umani a raggiungerlo

    Dōjō :   luogo deputato alla pratica religiosa nei templi buddhisti

    Gedatsu :   illuminazione spirituale o liberazione o buddità

    Hikikomori :   stare in disparte, si riferisce alle persone che scelgono di isolarsi da tutti

    Honne :   i propri veri sentimenti e desideri tenuti nascosti in pubblico

    Jieitai :  le Forze di autodifesa del Giappone

    Johatsu :   evaporazione, si riferisce alle persone che scompaiono volontariamente senza lasciare traccia

    Kami :   divinità o spirito guardiano della religione shintoista

    Karōjisatsu :   chi si suicida a causa del superlavoro

    Karōshi :   morte per troppo lavoro

    Kōhai :   impiegato di basso livello

    Kundalinī :  l'energia divina che risiederebbe in ogni individuo in forma quiescente

    Maha Nirvana :   il livello più elevato di illuminazione spirituale

    Mahāmudrā :   la completa realizzazione della vera natura della mente e la quintessenza degli insegnamenti di Gautama Buddha

    Mahāyāna :   il buddismo tradizionale che si rifà al Sutra del Loto

    Manga :   i fumetti giapponesi

    Okyakusama :   ospite, il seguace laico delle comunità di Aum

    Pāli :   lingua indiana liturgica del buddhismo Theravāda

    Samādhi :   unione del meditante con l'oggetto della meditazione

    Salaryman :   lavoratore dipendente di sesso maschile impiegato nel settore terziario

    Samana :   novizio, il monaco di rango più basso di una comunità

    Samanacho :   samana capo

    Sangha :   un tipo di comunità monastica buddista

    Seigoshi :   maestro sacro risvegliato

    Seitaishi :   sacro grande maestro

    Senpai :   capoufficio

    Shaktipat :  il passaggio dell'energia chiamata Kundalinī da un maestro spirituale a un allievo

    Shi :   maestro

    Shiho :   assistente del maestro

    Shinjinrui :   nuova generazione, i nati negli anni Sessanta e oltre

    Shinsen :   eremita di montagna

    Shinshūkyō :   nuove religioni, quelle nate prima della Seconda guerra mondiale

    Shin-shinshūkyō :   nuove religioni nuove, quelle nate dopo la Seconda guerra mondiale

    Shukke :   rinunciante o monaco

    Sonshi :   guru o maestro spirituale

    Suteji :   i diversi stadi da superare per raggiungere l'illuminazione

    Tatami :   pavimentazione tradizionale delle case giapponesi composta da pannelli rettangolari di paglia intrecciata e pressata che servono anche da materasso

    Tatemae :   la facciata, ovvero i sentimenti e i desideri che una persona dovrebbe mostrare in pubblico

    Tennō :   Imperatore Celeste, titolo dell'imperatore del Giappone

    Theravāda :   la scuola buddhista più antica tra quelle tuttora esistenti

    Vajrayāna :   il buddhismo esoterico che impartisce insegnamenti segreti

    Yakuza :   la mafia giapponese

    Yamaguchi-gumi :   il più grande gruppo criminale organizzato della yakuza

    Zaike :   membro laico di una comunità religiosa buddista

    Introduzione

    Che cos'è una setta? Secondo Margaret Thaler Singer, una psicologa clinica che ha studiato le sette per oltre cinquant'anni, ogni vera setta presenta tre caratteristiche fondamentali:

    un leader autoproclamato, persuasivo e solo al vertice, che afferma di avere una missione speciale da compiere o speciali conoscenze;

    una relazione autoritaria tra il leader e i suoi seguaci;

    l'uso di un programma coordinato di persuasione (definito riforma del pensiero o, più comunemente, plagio o lavaggio del cervello).

    Nella maggioranza dei casi i leader accentrano su di sé la venerazione dei seguaci e prendono il controllo del loro denaro, delle loro proprietà e in generale della loro vita. Le sette sembrano essere innovative ed esclusive; tendono ad avere un doppio standard morale, nel senso che i membri vengono spronati ad essere onesti all'interno del gruppo e a confessare tutto al leader, ma vengono incoraggiati a imbrogliare e manipolare i non membri; e infine, le sette sono ideologicamente totalitarie e la loro visione del mondo mostra fanatismo ed estremismo.

    Secondo l'associazione antisette e antiplagio Tutor, per setta si intende un qualsiasi movimento (religioso e non), un'organizzazione, un'associazione, una comunità, oppure un sistema di formazione, di cura, di relazioni o di vendite organizzate. Molte sette diventano un mondo chiuso in cui si viene introdotti con metodi spesso al limite della legalità e da cui è difficile uscire. Le sette cercano nuovi adepti ovunque. Organizzano seminari e conferenze e vanno anche di casa in casa. Gestiscono comunità, ritiri, scuole, università, cliniche, istituti di cura e imprese commerciali.

    Una possibile classificazione delle sette le distingue in: religiose, sataniche, politiche, New Age, commerciali (multi-level marketing o MLM, basate su schemi piramidali illegali che sfruttano i propri membri vendendo loro corsi e materiali formativi), psicoterapeutiche o del potenziale umano (le psico-sette, come Scientology, mettono l'accento sullo sviluppo delle capacità mentali).

    Per Caterina Boschetti, che ha pubblicato Il libro nero delle sette in Italia, le persone vittime delle sette perdono ogni elemento tipicamente umano, per diventare una macchina programmata dal leader o dalla comunità in cui vivono.

    Sia nella fase di proselitismo che in quella di indottrinamento degli adepti, le sette utilizzano sistemi ben collaudati per aggirare le difese psichiche delle persone irretite, col risultato di produrre atteggiamenti acritici e obbedienza cieca.

    Per lo psicologo Edgar Schein il processo di riforma del pensiero si sviluppa in tre stadi che lui ha denominato scongelamento, cambiamento, ricongelamento:

    • Scongelamento - Il senso del sé, le convinzioni più profonde e il proprio modello di come funziona il mondo vengono destabilizzati da conferenze e lezioni del gruppo, assistenza individuale, premi e punizioni ed altre attività. Lo scopo è quello di produrre nel neofita una crisi d'identità.

    • Cambiamento - La soluzione proposta dal gruppo offre un promettente cammino da seguire. Adottando i concetti e i comportamenti affermati dal gruppo o dal leader si sente che ansia, incertezza e dubbi si riducono e si inizia a emularli. La pressione dei propri pari è molto importante e quando si viene incoraggiati, ma non forzati, a dichiarare di aver capito davvero l'ideologia e di essersi trasformati, si crederà di essere giunti da soli a quelle convinzioni e a quei comportamenti.

    • Ricongelamento - Il gruppo consolida il comportamento desiderato con ricompense sociali e psicologiche per i nuovi adepti, e punisce atteggiamenti indesiderati con critiche severe, ostracismo sociale e perdita di status. Ne risultano persone docili e sorridenti che lavorano sodo, non si lamentano delle pratiche del gruppo e non mettono in dubbio l'autorità del leader.

    Da un punto di vista pratico, per manipolare la mente dei neofiti le sette adottano strategie complesse e articolate:

    si isolano gli adepti allontanandoli dalla comunità sociale e dal contesto familiare per provocare la perdita dei normali punti di riferimento;

    si calca l'accento sul senso di superiorità del gruppo rispetto al resto della società per spezzare i rapporti precedenti;

    per rinsaldare il senso di appartenenza al gruppo, i membri anziani lanciano bombe di affettuosità (love bombing) ai nuovi arrivati;

    si impedisce la privacy per evitare scambi di opinioni confidenziali tra i singoli adepti;

    si obbligano i nuovi seguaci a cedere alla setta tutti i propri averi per indurre dipendenza finanziaria e contemporaneamente arricchire il leader;

    si attua l'indottrinamento attraverso il rigetto sistematico e aprioristico dei vecchi valori;

    si incoraggia all'obbedienza cieca e al senso gerarchico;

    si costringono i seguaci a un'attività fisica pesante e a un impegno mentale continuo;

    li si priva del sonno;

    li si alimenta in modo scarso e poco equilibrato;

    li si induce al senso di colpa e alla paura di punizioni in caso di dubbi e pensieri negativi.

    Tutto questo crea uno stato di affaticamento che rende passivi e inibisce la ribellione. Una volta trasformati, rinati, illuminati eccetera, i seguaci assumono spesso nuove identità e cambiano il modo di abbigliarsi e l'aspetto esteriore. In genere, le vittime di una setta non si accorgono nemmeno di essere manipolate e sfruttate.

    Tutte le caratteristiche sopraelencate sono presenti in Aun Shinrikyō, il culto fondato da Shōkō Asahara. Ma ciò che rende unica questa setta è la sua pericolosità sociale che la fa assomigliare più a un'organizzazione terroristica che a un culto religioso, come invece veniva presentata al pubblico dal suo leader e dai suoi più fedeli adepti.

    Come spiega Margaret Singer nel suo libro Cults in Our Midst, le sette prosperano nei periodi di incertezza e sconvolgimento sociale. Negli Stati Uniti, per esempio, si ebbe una fioritura impressionante di sette e culti negli anni Trenta del Ventesimo secolo, dopo il famoso crack in borsa del 1929, che scatenò un'ondata di fallimenti e la conseguente disoccupazione di milioni di lavoratori che raggiunse il picco del 24,9 per cento nel 1933. Quel periodo venne chiamato La Grande Depressione e, oltre agli effetti economici, ebbe conseguenze psicologiche devastanti su moltissimi individui.

    Una situazione simile di sconvolgimento sociale e politico si ebbe negli anni Sessanta e Settanta, con le manifestazioni per i diritti civili dei neri, le marce per la pace contro la guerra del Vietnam e le ribellioni contro la società dei consumi che mostrava i primi segni del degrado ambientale. Un degrado che oggi fa temere per la sopravvivenza stessa della nostra specie sulla Terra. Nacquero così i culti più disparati, molti dei quali di ispirazione orientale che fecero diventare di moda lo yoga, la meditazione e l'uso di droghe allucinogene che avrebbero aperto la mente e portato alla illuminazione.

    Lo stesso nazismo può essere considerato - almeno in parte - una setta, che si diffuse dopo la sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale, in un periodo di turbolenze politiche, sociali ed economiche. Ecco allora Adolf Hitler nell'indiscusso ruolo di leader (il Führer, cioè la Guida), i suoi seguaci adoranti e fanatici che lo consideravano un semidio, e un testo sacro rappresentato dal Mein Kampf, il libro che indicava i nemici della Germania che dovevano essere distrutti e la storica missione del suo partito: fondare un Reich che sarebbe durato almeno un millennio e avrebbe dominato l'Europa, se non il mondo intero.

    Va poi tenuto presente che della filosofia nazista facevano parte anche l'occultismo, l'astrologia, la mistica esoterica, l'alchimia e gli antichi rituali pagani dei popoli del Nord, che erano considerati i più puri rappresentanti della razza ariana discendente dal popolo dell'Atlantide, i cui ultimi sopravvissuti si sarebbero rifugiati in Tibet. E i riferimenti mitologici del nazismo potrebbero continuare a lungo. Heinrich Himmler - capo delle SS - ne era particolarmente affascinato.

    In Giappone un grande sconvolgimento politico e sociale fu scatenato dalla sconfitta del Paese nella Seconda guerra mondiale, dalla distruzione delle città e delle zone industriali, causate dai bombardamenti americani che toccarono il culmine con le bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki nell'agosto 1945.

    Col trattato di pace gli americani imposero ai giapponesi anche di non considerare più il loro imperatore come un dio. Fino a quel momento, infatti, esisteva un vero culto - detto Arahitogami - secondo il quale l'imperatore era discendente delle divinità e lui stesso era un dio vivente, il che rendeva sacri tutti i suoi atti e le sue decisioni, comprese quelle politiche.

    Nel gennaio del 1946 l'imperatore Hirohito pronunciò alla radio il discorso detto Tennō no ningen sengen (cioè la Dichiarazione della natura umana dell'imperatore), con cui negava di avere una natura divina. Dato che i giapponesi credevano che tutti loro fossero imparentati con il primo, mitico imperatore - Jimmu Tennō, a sua volta discendente da Amaterasu, la dea del Sole - anche la presunta superiorità del popolo nipponico nei confronti degli altri era definitivamente negata.

    Per molte persone la desacralizzazione di Hirohito fu uno shock pari a quello della sconfitta in guerra. Era un mondo di valori e consuetudini che crollava all'improvviso. A quel punto la popolazione sentiva il bisogno di essere guidata, confortata e rassicurata, e molti nuovi culti nacquero un po' dappertutto nell'arcipelago giapponese.

    Gradualmente e con l'aiuto degli Stati Uniti, il Giappone si rimise in piedi e, come in Europa nella stessa epoca, ci fu un lungo periodo di benessere. Ma negli anni Ottanta il boom era ormai terminato ed era iniziata la lunga crisi che continua tuttora. D'altra parte, molti giovani - che non avevano vissuto le privazioni della guerra e del primo dopoguerra e consideravano il benessere come definitivamente acquisito - non erano più soddisfatti del tipo di vita materialista importata dall'Occidente e sperimentata fin dalla nascita e ambivano a un'esistenza più appagante dal punto di vista spirituale.

    E ancora una volta nel Paese si diffusero le sette e i culti più strani, detti shin-shinshūkyō (nuove religioni nuove, per distinguerli da quelli nati prima della Seconda guerra mondiale). I culti ufficialmente riconosciuti in Giappone sono circa un centinaio, ma quelli non riconosciuti sarebbero molti di più: almeno 180mila.

    Caratteristiche comuni delle nuove religioni giapponesi :

    il fondatore della nuova dottrina viene venerato quale kami (divinità o spirito guardiano) e pratica esorcismi e spiritismo;

    le religioni affermano di poter risolvere i problemi fisici, spirituali e anche economici;

    sono frequenti le rivelazioni e le profezie sulla fine del mondo fondate su nuove scritture sacre di origine divina;

    la struttura delle comunità è di tipo quasi militare e tra gli adepti esiste un forte senso di coesione.

    Shōkō Asahara, che aveva sempre desiderato potere e ricchezza, si rese presto conto dell'opportunità che gli si presentava e creò la sua setta: Aum Shinrikyō, una delle nuove religioni di terza generazione, cioè quelle che si diffusero in Giappone tra il 1980 e il 1990.

    Naturalmente, la cosa non fu immediata e gli ci vollero diversi anni per riunire i diecimila seguaci che il culto ebbe al massimo della sua popolarità in Giappone. E anche i comportamenti criminali del leader e dei membri di Aum iniziarono solo quando il narcisismo e la paranoia latente del guru non ebbero più freni. Ma da quel momento in poi la situazione non fece che peggiorare, fino a portare alla realizzazione degli attentati terroristici del 1995 nella metropolitana di Tōkyō.

    Nei prossimi capitoli si approfondiranno questi argomenti, oltre a trattare dei più stretti e fedeli collaboratori di Shōkō Asahara, dei fondamenti della dottrina che lui predicava e dei tanti modi in cui questa era propagandata, inclusi i fumetti (manga) e i cartoni animati (anime).

    Prima parte

    Da culto a banda criminale

    Shōkō Asahara

    L'uomo che ha fondato la setta Aum Shinrikyō (Suprema Verità Om), che ha ordinato gli omicidi dei seguaci che volevano andarsene, di giudici e avvocati che causavano problemi a lui e al suo culto, e che ha freddamente pianificato gli attentati con gas nervino in varie città del Giappone si era dato il nome di Shōkō Asahara, traducibile in Luce splendente nella valle di canapa.

    Asahara nasce il 2 marzo 1955 nel villaggio rurale di Yatsushiro, nell'isola di Kyushu all'estremo sud del Giappone, figlio di un povero tessitore di tatami. Quarto di sette figli (cinque maschi e due femmine), il suo vero nome è Chizuo Matsumoto. Completamente cieco dall'occhio sinistro, a causa di un glaucoma infantile determinato da malformazioni congenite, e in seguito ipovedente dall'occhio destro, Chizuo è costretto a lasciare la famiglia all'età di sei anni. Viene mandato in una scuola per ciechi in cui già si trova un suo fratello maggiore e da allora in poi vive nella Mamoto Prefectural School for the Blind fino al diploma di scuola superiore che consegue nel marzo 1975.

    Grazie al fatto di essere l'unico in tutta la scuola a vedere almeno con un occhio, è molto avvantaggiato rispetto ai compagni e ne approfitta per imporsi su di loro. E già in tenera età mostra una forte tendenza a voler dominare le persone. Le sue attività di truffatore incline alla violenza, esperto di judo e bullo (oltre che avaro), gli fanno guadagnare la paura dei compagni di classe. Rapidamente Chizuo si crea la fama di teppista: picchia i ragazzi ciechi e si fa consegnare il loro denaro. Quando si diploma ha già messo da parte tremila dollari.

    Appassionato di fantascienza fin da ragazzo, Chizuo sviluppa la fantasia di essere il leader assoluto di un regno di robot intelligenti e confida ai compagni di scuola che il suo sogno è diventare un giorno Primo Ministro del Giappone. Dopo il diploma tenta di iscriversi alla facoltà di medicina dell'Università di Kumamoto, ma la sua domanda viene rifiutata a causa della mancanza nella struttura di attrezzature adeguate agli studenti ciechi.

    Diventa allora un agopuntore e massaggiatore a Kumamoto, entrambi mestieri tradizionali dei ciechi. Ma nel 1976 viene condannato per lesioni personali che causa in una rissa e multato di 150 dollari. Ma quel mestiere non soddisfa la sua grande ambizione e nel 1977 si trasferisce a Tōkyō per migliorare la propria istruzione.

    Alla scuola preparatoria per sostenere l'esame di ammissione all'Università di Tōkyō, dove vuole studiare scienze politiche, incontra Tomoko Ishii, quattro anni più giovane di lui, che inizia a frequentare e mette incinta. Si sposano in gennaio del 1978, contro la volontà dei genitori di lei. Tomoko gli darà sei figli, quattro femmine e due maschi.

    Durante il periodo di preparazione al test universitario inizia a lavorare in una clinica che pratica l'agopuntura e comincia a studiare la medicina tradizionale cinese e le tecniche erboristiche.

    Chizuo non riesce a superare l'esame di ammissione all'università e, a causa delle responsabilità che gli impone la nuova famiglia, deve rinunciare alle ambizioni di studi superiori e si concentra sul lavoro con le erbe medicinali. Apre il suo primo centro erboristico a Funabashi, una città portuale nella baia di Tōkyō, e lo chiama Matsumoto Acupuncture Clinic.

    L'attività prospera e lo spinge ad aprire una farmacia specializzata in medicina cinese. Nel frattempo Chizuo sviluppa interessi per le religioni New Age e la percezione extrasensoriale, legge antichi testi buddisti, impara da solo il cinese e studia la filosofia rivoluzionaria di Mao Zedong. Nel 1981 si unisce alla setta Agon Shū, nota per la sua cerimonia annuale del fuoco e per la fusione di elementi del buddismo antico, del buddismo tantrico e dello yoga indù e taoista.

    Questo culto, creato dodici anni prima, utilizza metodi di propaganda moderni come le pubblicità nelle riviste, e dispone anche di una stazione televisiva. Predica la stretta aderenza ai principi buddisti e incoraggia i seguaci a immergersi nel culto e a interrompere ogni contatto con le loro famiglie. Durante questo periodo, Chizuo studia anche astrologia cinese, esoterismo orientale e occidentale e diverse religioni, tra cui il taoismo, il buddismo e il cristianesimo.

    Nel giugno 1982 è brevemente incarcerato e multato di duemila dollari per aver violato la legge su droghe, cosmetici e strumenti medici. L'incidente lo umilia e lo rovina finanziariamente. Chizuo intensifica allora la pratica dello yoga e le letture sulla predizione del futuro, la divinazione, il misticismo e gli scritti dell'astrologo francese Nostradamus.

    Nel febbraio 1984 si stacca da Agon Shū e con l'aiuto di alcuni seguaci che lasciano anch'essi la setta apre, in un piccolo studio a Tōkyō, una scuola di yoga che chiama Aum Inc. La parola Aum è l'adattamento in giapponese della sacra sillaba sanscrita Om che rappresenta il cosmo.

    La personalità di Chizuo attira presto una piccola cerchia di seguaci, individui che si sentono frustrati perché limitati a eseguire lavori banali e ripetitivi e alla ricerca di un maggiore significato o di una spiritualità nelle loro vite. Eriko Iida e Hisako Ishii, due impiegate, ne sono un esempio. Ma gli allievi includono giovani di tutti i ceti sociali.

    Questi primi seguaci diventano abili praticanti dei rigorosi esercizi imposti da Chizuo e in seguito salgono nella gerarchia dell'organizzazione perché attraverso quegli esercizi avrebbero raggiunto l'illuminazione spirituale. Alla fine degli anni Ottanta il centro cresce fino a più di tremila adepti.

    Nel 1985 Asahara inizia a promuoversi come sant'uomo. Sempre più narcisista, afferma di essere una fonte di potere spirituale e comincia a eseguire cerimonie di iniziazione durante le quali preme il pollice sulla fronte di un iniziato, presumibilmente per trasmettere la sua energia positiva e assorbire l'energia negativa dell'allievo. In questa fase il gruppo non è ancora religioso: l'enfasi è posta sullo yoga per sviluppare i poteri psichici.

    Nel febbraio 1985 Twilight Zone, una popolare rivista giapponese che si occupa di religioni marginali e nuove terapie, pubblica un servizio su Chizuo Matsumoto, inclusa una fotografia in cui il guru sembra levitare nell'aria a diversi centimetri dal suolo nella posizione del loto. L'articolo attira verso Aum diverse persone alla ricerca di esperienze simili.

    Nella primavera del 1985 Chizuo inizia ad affermare di essere un guerriero e un eroe sacro, incaricato di salvare il mondo. Dopo un viaggio alla scoperta di se stesso su una montagna nel nord del Giappone, racconta di aver incontrato un vecchio che lo ha avvertito di un'apocalisse imminente e ha profetizzato che i sopravvissuti sarebbero stati dei benevoli shinsen (eremiti di montagna).

    Ma Chizuo non è ancora soddisfatto del grado di illuminazione spirituale raggiunto e decide di cercare un guru che possa aiutarlo a elevarsi tramite l'insegnamento di nuove tecniche. Perciò nei primi due mesi del 1986 intraprende un viaggio attraverso l'India e, secondo le sue parole, incontra dei saggi i quali predicono (anche loro) che il mondo sta andando verso la catastrofe. Ma essi non sono in grado di fornirgli un'adeguata guida per aiutarlo nella sua ricerca spirituale e allora lui prosegue nella meditazione da solo nell'Himalaya.

    Nel febbraio 1987 Chizuo si presenta al 14° Dalai Lama, Tenzin Gyatso ed è ricevuto in persona dal Maestro Supremo. Probabilmente lo aveva incontrato per la prima volta nel 1984, quando Sua Santità aveva condotto una cerimonia a Tokyo su invito della setta Agon Shū (di cui Chizuo era ancora membro).

    Come ogni vero guru, Chizuo sa di aver bisogno di una leggenda, e al ritorno in patria crea la sua dopo quel viaggio in India. Racconta ai discepoli di aver incontrato il dio Shiva e che il Dalai Lama gli ha affidato una missione speciale: quella di predicare il vero buddismo in Giappone.

    Le parole di Tenzin Gyatso sarebbero state: Caro amico, guarda il buddismo del Giappone di oggi. È degenerato nel cerimoniale e ha perso la verità essenziale degli insegnamenti. Se questa situazione continua, il buddismo svanirà dal Giappone. Bisogna fare qualcosa. (Kaplan e Marshall, 1996)

    E visto che l'apocalisse si avvicina rapidamente, Chizuo decide di usare le proprie tecniche ascetiche per salvare il mondo. Da quel momento in poi si considera un guru (sonshi in giapponese) e formalizza il suo gruppo in un'associazione che chiama Aum Shinsen no Kai (Società Aum degli eremiti della montagna). Oltre a essere una scuola di yoga, l'associazione apre anche un'attività come casa editrice.

    Chizuo afferma di voler ripristinare il buddismo originale nel mondo e i suoi primi sermoni concordano effettivamente con gli insegnamenti tradizionali della moralità buddista, la quale è contraria alle uccisioni e dà importanza all'autocontrollo per evitare l'ebbrezza e la rabbia. I novizi sono esortati a fare donazioni per ottenere l'iniziazione e a rinunciare gradualmente alla società materialista e spiritualmente vuota (simboleggiata dagli Stati Uniti) che si sta inevitabilmente dirigendo verso la catastrofe.

    Chizuo sostiene di poter prevenire il cataclisma imminente attraverso un'azione spirituale positiva, determinando una nuova era che invertirebbe la tendenza materialista. Il suo obiettivo è quello di aprire centri in tutto il pianeta e acquisire almeno 30mila praticanti spiritualmente illuminati che rinuncino al mondo secolare. Usa ripetutamente questo tema della catastrofe o Armageddon (Harumagedon in giapponese) per esortare i laici a unirsi alla sua organizzazione e nel settembre 1986 forma la sua prima comunità monastica.

    A partire da quel momento, Aum Shinsen no Kai avvia un duplice sistema di appartenenza: monacale e laico. Come in tutte le sette apocalittiche di questo tipo, convinte che stia per arrivare il giorno del giudizio universale, i monaci e le monache devono recidere tutti i legami con le loro famiglie e gli amici e dare tutto ciò che possiedono (comprese le eredità) ad Aum Shinsen no Kai per dimostrare la loro mancanza di attaccamento al mondo materiale e il loro impegno per la comunità. Ma molti resistono e un totale di cinquantasei membri che hanno preso i voti saranno infine segnalati come dispersi o deceduti, inclusi ventuno che moriranno nella clinica di Aum a Tōkyō.

    Per stabilire comuni monastiche, i Villaggi del Loto, che costituiranno la base della sua utopia, Chizuo inizia ad acquistare appezzamenti di terreno rurale. L'isolamento crea negli adepti l'impressione di essere speciali in confronto ai laici e probabilmente incuba l'arroganza di Chizuo Matsumoto e dei suoi seguaci nei confronti del resto del mondo.

    Inevitabilmente, le comunità monastiche tendono le relazioni tra Aum Shinsen no Kai e il mondo esterno: i genitori presentano denunce contro il culto e si mostrarono ostili a una religione che toglie alle famiglie i figli e le figlie (molti dei quali sono ancora minorenni) e si appropria dei loro beni.

    Ma, nonostante qualche difficoltà, questo è un periodo di ottimismo e di rapida espansione del movimento che nel luglio 1987 cambia nuovamente il suo nome, questa volta in Aum Shinrikyō, un derivato dal sanscrito che significa insegnamento della verità o Suprema Verità di Aum. E Chizuo Matsumoto cambia il suo nome in Shōkō Asahara.

    Nello stesso anno impianta a New York una filiale dell'associazione che chiama Aum USA Company Limited. A questo punto il culto ha 1.300 membri; un anno dopo saranno circa 2.300; e alla fine del 1989, circa 4.000. Il numero dei monaci e delle monache cresce da tre alla fine del 1986, a

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