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Un dramma al Messico
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Un dramma al Messico

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Un dramma in Messico (Un drame au Mexique) è stato pubblicato nel 1876 in appendice a Michel Strogoff.
Jules Gabriel Verne, spesso italianizzato in Giulio Verne (Nantes, 8 febbraio 1828 – Amiens, 24 marzo 1905), è stato uno scrittore francese. È tra i più importanti autori di storie per ragazzi, e grazie ai suoi romanzi scientifici è considerato, assieme a H. G. Wells, il padre della moderna fantascienza. Giunse al successo nel 1863, quando si dedicò proprio al racconto d'avventura.
LanguageItaliano
Release dateJul 31, 2021
ISBN9791254530740
Un dramma al Messico
Author

Jules Verne

Jules Gabriel Verne was born in the seaport of Nantes, France, in 1828 and was destined to follow his father into the legal profession. In Paris to train for the bar, he took more readily to literary life, befriending Alexander Dumas and Victor Hugo, and living by theatre managing and libretto-writing. His first science-based novel, Five Weeks in a Balloon, was issued by the influential publisher Pierre-Jules Hetzel in 1862, and made him famous. Verne and Hetzel collaborated to write dozens more such adventures, including 20,000 Leagues Under the Sea in 1869 and Around the World in 80 Days in 1872. In later life Verne entered local politics at Amiens, where had had a home. He also kept a house in Paris, in the street now named Boulevard Jules Verne, and a beloved yacht, the Saint Michel, named after his son. He died in 1905.

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    Un dramma al Messico - Jules Verne

    UN DRAMMA AL MESSICO

    CAPITOLO PRIMO.

    DALL’ISOLA GUAJAN AD ACAPULCO.

    Il 18 ottobre 1825, l’Asia, vascello spagnuolo d’alto bordo, e la Constanzia, brick d’otto cannoni, si fermavano all’isola Guajan, una delle Marianne. Da sei mesi che queste navi avevano lasciato la Spagna, i loro equipaggi, mal nudriti, mal pagati, sfiniti dalla stanchezza, agitavano sordamente propositi di rivolta. Sintomi d’indisciplinatezza, si erano segnatamente rivelati a bordo della Constanzia, comandata dal capitano don Orteva, uomo di ferro che nulla faceva piegare. Certe avarie gravi, tanto imprevedute da doverle attribuire alla malevolenza, avevano arrestato il brick nella sua traversata. L’Asia, comandata da don Roque de Guzuarte, era stata costretta ad arrestarsi con esso. Una notte, non si sa come, erasi rotta la bussola; un’altra le sartíe di trinchetto mancarono come se fossero state recise, e l’albero cadde con tutta la sua attrezzatura. Finalmente le trozze del timone si erano rotte due volte in una manovra importante.

    L’isola di Guajan dipende, come tutte le Marianne, dalla capitaneria generale delle isole Filippine. Gli Spagnuoli, essendo colà in casa loro, poterono rimediare prontamente alle avarie.

    Durante questo soggiorno forzato a terra, don Orteva avvertì don Roque del rallentamento della disciplina notato da lui a bordo, ed i due capitani si proposero di raddoppiare di vigilanza e di severità.

    Don Orteva ebbe a sorvegliare più d’ogni altro due uomini del suo equipaggio, il luogotenente Martinez ed il gabbiere Josè.

    Il luogotenente Martinez, avendo compromesso la sua dignità nei conciliaboli del castello di prua, aveva dovuto essere più volte consegnato, e mentre egli era in arresto, l’aveva sostituito nelle funzioni di luogotenente della Constanzia, l’aspirante Pablo. Quanto al gabbiere Josè, era uomo vile e spregevole, che stimava i sentimenti a peso d’oro. Si vide dunque stretto da vicino dall’onesto terzo uffiziale Jacopo, in cui don Orteva fidava interamente.

    L’aspirante Pablo era una di quelle nature elette, schiette e coraggiose, alle quali la generosità ispira grandi cose. Orfano, raccolto ed allevato dal capitano don Orteva, egli si sarebbe fatto ammazzare per il suo benefattore. Nelle sue lunghe conversazioni col terzo uffiziale, Jacopo si lasciava andare trascinato dall’ardore della sua gioventù, e dallo slancio del proprio cuore, a parlare della tenerezza filiale ch’egli provava per don Orteva. Ed il bravo Jacopo gli stringeva vigorosamente le mani, comprendendo ciò che l’aspirante

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