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Ormai scomparsa (Un Thriller di Laura Frost — Libro 1)
Ormai scomparsa (Un Thriller di Laura Frost — Libro 1)
Ormai scomparsa (Un Thriller di Laura Frost — Libro 1)
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Ormai scomparsa (Un Thriller di Laura Frost — Libro 1)

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About this ebook

“UN CAPOLAVORO DI SUSPANCE E MISTERO. Blake Pierce ha fatto un ottimo lavoro sviluppando dei personaggi con un lato psicologico così ben descritto che ci sembra di entrare nelle loro menti, seguendo le loro paure ed esultando per i loro successi. Pieno di colpi di scena, questo libro vi terrà svegli a leggere fino a che non avrete voltato l’ultima pagina.”
--Books and Movie Reviews, Roberto Mattos (riguardo a Il killer della rosa)

ORMAI SCOMPARSA (Un Thriller di Laura Frost — Libro 1) è il libro di debutto di una serie da tanto attesa, firmata dall’autore bestseller numero #1 oggi negli Stati Uniti, Blake Pierce, il cui migliore libro, Il killer della rosa (scaricabile gratuitamente) ha ricevuto oltre 1.000 recensioni a cinque stelle.

L’agente speciale dell’FBI e mamma single Laura Frost, 35 anni, è perseguitata dal suo talento: un’abilità sensitiva che si rifiuta di affrontare e che mantiene segreta davanti ai suoi colleghi.

Ma per quanto Laura voglia essere normale, non è in grado di interrompere la fiumana di immagini che le inondano la mente a ogni svolta. Flashback vividi. Incubi degli assassini e delle loro vittime.

E accenni di quale potrebbe essere la prossima mossa di un assassino.

Il talento di Laura la porta a fondo – troppo a fondo – nelle menti contorte dei serial killer. Eppure distoglie penosamente la sua attenzione dai dettagli più importanti.

Riuscirà così a catturare un assassino? A salvare in tempo la prossima vittima?

Oppure arriverà a una strada di confusione, rifiuto, vicoli ciechi, e infine alla sua stessa distruzione?

Un thriller criminale intrigante e straziante, con protagonista una torturata agente dell’FBI, la serie di LAURA FROST è una storia di incalzante mistero, piena zeppa di suspense, colpi di scena, svolte e rivelazioni. Il tutto sostenuto da un ritmo che vi farà girare una pagina dopo l’altra fino a notte fonda.

Ora sono disponibili anche i libri #2 e #3 della serie: ORMAI AVVISTATA e ORMAI IN TRAPPOLA!
LanguageItaliano
PublisherBlake Pierce
Release dateJul 9, 2021
ISBN9781094345413
Ormai scomparsa (Un Thriller di Laura Frost — Libro 1)
Author

Blake Pierce

Blake Pierce is author of the #1 bestselling RILEY PAGE mystery series, which include the mystery suspense thrillers ONCE GONE (book #1), ONCE TAKEN (book #2) and ONCE CRAVED (#3). An avid reader and lifelong fan of the mystery and thriller genres, Blake loves to hear from you, so please feel free to visit www.blakepierceauthor.com to learn more and stay in touch.

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    Ormai scomparsa (Un Thriller di Laura Frost — Libro 1) - Blake Pierce

    cover.jpg

    O R M A I

    S C O M P A R S A

    (Un Thriller di Laura Frost — Libro Uno)

    B L A K E   P I E R C E

    Blake Pierce

    Blake Pierce è l’autore della serie di successo di USA Today dei misteri di RILEY PAIGE, che comprende diciassette libri. Blake Pierce è anche l’autore della serie dei misteri di MACKENZIE WHITE, che comprende quattordici libri; della serie dei misteri di AVERY BLACK, che comprende sei libri; della serie dei misteri di KERI LOCKE, che comprende cinque libri; degli INIZI DI RILEY PAIGE, che comprende sei libri; della serie dei misteri di KATE WISE, che comprende sette libri; della serie dei thriller psicologici di CHLOE FINE, che comprende sei libri; della serie di emozionanti thriller psicologici di JESSIE HUNT, che comprende finora quindici libri (a seguire); della serie di thriller psicologici de LA RAGAZZA ALLA PARI, che comprende tre libri; della serie dei misteri di ZOE PRIME, che comprende sei libri; della nuova serie dei misteri di ADELE SHARP, che comprende finora dieci libri (a seguire); e della nuova serie di gialli intimi e leggeri dei VIAGGI IN EUROPA, che comprende finora sei libri (a seguire); della nuova serie di emozionanti thriller LAURA FROST, agente dell’FBI, che comprende finora tre libri (a seguire); della nuova serie di thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI ELLA DARK, che comprende finora sei libri (a seguire); della nuova serie dei misteri intimi e leggeri di UN ANNO IN EUROPA, che comprende finora tre libri (a seguire); e della nuova serie de i thriller di AVA GOLD, che comprende finora tre libri (a seguire).

    Accanito lettore, da sempre appassionato di romanzi gialli e thriller, Blake apprezza i vostri commenti; pertanto siete invitati a visitare www.blakepierceauthor.com per saperne di più e restare in contatto.

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    Copyright © 2021 di Blake Pierce. Tutti i diritti riservati. A eccezione di quanto consentito dall’U.S. Copyright Act del 1976, nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuitao trasmessa in alcuna forma o in alcun modo, o archiviata in un database o in un sistema di raccolta, senza previa autorizzazione dell’autore. Questo ebook è concesso in licenza esclusivamente ad uso ludico personale. Questo ebook non può essere rivenduto né ceduto ad altre persone. Se desidera condividere questo libro con un'altra persona, la preghiamo di acquistare una copia aggiuntiva per ogni beneficiario. Se sta leggendo questo libro e non l’ha acquistato, o non è stato acquistato esclusivamente per il suo personale uso, la preghiamo di restituirlo e di acquistare la sua copia personale. La ringraziamo per il suo rispetto verso il duro lavoro svolto da questo autore. Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, imprese, organizzazioni, luoghi, eventi e incidenti sono il prodotto della fantasia dell’autore o sono usati romanzescamente. Qualsiasi somiglianza con persone reali, vive o morte, è del tutto casuale. Immagine di copertina Copyright lassedesignen, utilizzata sotto licenza da Shutterstock.com.

    LIBRI DI BLAKE PIERCE

    UN THRILLER DI LAURA FROST

    ORMAI SCOMPARSA (Libro #1)

    UN THRILLER MOZZAFIATO CON L’AGENTE DELL’FBI ELLA DARK

    UNA RAGAZZA SOLA (Libro #1)

    UN ANNO IN EUROPA

    UN DELITTO A PARIGI (Libro #1)

    UN GIALLO INTIMO E LEGGERO DELLA SERIE VIAGGIO IN EUROPA

    DELITTO (E BAKLAVA) (Libro #1)

    MORTE (CON STRUDEL DI MELE) (Libro #2)

    UN CRIMINE (E UNA LAGER) (Libro #3)

    LA SERIE THRILLER DI ADELE SHARP

    NON RESTA CHE MORIRE (Libro #1)

    NON RESTA CHE SCAPPARE (Libro #2)

    NON RESTA CHE NASCONDERSI (Libro #3)

    NON RESTA CHE UCCIDERE (Libro #4)

    NON RESTA CHE L’ASSASSINO (Libro #5)

    NON RESTA CHE L’INVIDIA (Libro #6)

    NON RESTA CHE UN VUOTO (Libro #7)

    THRILLER DI ZOE PRIME

    IL VOLTO DELLA MORTE (Libro #1)

    IL VOLTO DELL’OMICIDIO (Libro #2)

    IL VOLTO DELLA PAURA (Libro #3)

    IL VOLTO DELLA FOLLIA (Libro #4)

    IL VOLTO DELLA RABBIA (Libro #5)

    IL VOLTO DELL’OSCURITÀ (Libro #6)

    LA RAGAZZA ALLA PARI

    QUASI SCOMPARSA (Libro #1)

    QUASI PERDUTA (Libro #2)

    QUASI MORTA (Libro #3)

    I THRILLER PSICOLOGICI DI JESSIE HUNT

    LA MOGLIE PERFETTA (Libro #1)

    IL QUARTIERE PERFETTO (Libro #2)

    LA CASA PERFETTA (Libro #3)

    IL SORRISO PERFETTO (Libro #4)

    LA BUGIA PERFETTA (Libro #5)

    IL LOOK PERFETTO (Libro #6)

    LA TRESCA PERFETTA (Libro #7)

    L’ALIBI PERFETTO (Libro #8)

    LA VICINA PERFETTA (Libro #9)

    IL TRAVESTIMENTO PERFETTO (Libro #10)

    IL SEGRETO PERFETTO (Libro #11)

    LA FACCIATA PERFETTA (Libro #12)

    I GIALLI PSICOLOGICI DI CHLOE FINE

    LA PORTA ACCANTO (Libro #1)

    LA BUGIA DI UN VICINO (Libro #2)

    VICOLO CIECO (Libro #3)

    UN VICINO SILENZIOSO (Libro #4)

    RITORNA A CASA (Libro #5)

    FINESTRE OSCURATE (Libro #6)

    I GIALLI DI KATE WISE

    SE LEI SAPESSE (Libro #1)

    SE LEI VEDESSE (Libro #2)

    SE LEI SCAPPASSE (Libro #3)

    SE LEI SI NASCONDESSE (Libro #4)

    SE FOSSE FUGGITA (Libro #5)

    SE LEI TEMESSE (Libro #6)

    SE LEI UDISSE (Libro #7)

    GLI INIZI DI RILEY PAIGE

    LA PRIMA CACCIA (Libro #1)

    IL KILLER PAGLIACCIO (Libro #2)

    ADESCAMENTO (Libro #3)

    CATTURA (Libro #4)

    PERSECUZIONE (Libro #5)

    FOLGORAZIONE (Libro #6)

    I MISTERI DI RILEY PAIGE

    IL KILLER DELLA ROSA (Libro #1)

    IL SUSSURRATORE DELLE CATENE (Libro #2)

    OSCURITA’ PERVERSA (Libro #3)

    IL KILLER DELL’OROLOGIO (Libro #4)

    KILLER PER CASO (Libro #5)

    CORSA CONTRO LA FOLLIA (Libro #6)

    MORTE AL COLLEGE (Libro #7)

    UN CASO IRRISOLTO (Libro #8)

    UN KILLER TRA I SOLDATI (Libro #9)

    IN CERCA DI VENDETTA (Libro #10)

    LA CLESSIDRA DEL KILLER (Libro #11)

    MORTE SUI BINARI (Libro #12)

    MARITI NEL MIRINO (Libro #13)

    IL RISVEGLIO DEL KILLER (Libro #14)

    IL TESTIMONE SILENZIOSO (Libro #15)

    OMICIDI CASUALI (Libro #16)

    IL KILLER DI HALLOWEEN (Libro #17)

    UN RACCONTO BREVE DI RILEY PAIGE

    UNA LEZIONE TORMENTATA

    I MISTERI DI MACKENZIE WHITE

    PRIMA CHE UCCIDA (Libro #1)

    UNA NUOVA CHANCE (Libro #2)

    PRIMA CHE BRAMI (Libro #3)

    PRIMA CHE PRENDA (Libro #4)

    PRIMA CHE ABBIA BISOGNO (Libro #5)

    PRIMA CHE SENTA (Libro #6)

    PRIMA CHE COMMETTA PECCATO (Libro #7)

    PRIMA CHE DIA LA CACCIA (Libro #8)

    PRIMA CHE AFFERRI LA PREDA (Libro #9)

    PRIMA CHE ANELI (Libro #10)

    PRIMA CHE FUGGA (Libro #11)

    PRIMA CHE INVIDI (Libro #12)

    PRIMA CHE INSEGUA (Libro #13)

    PRIMA CHE FACCIA DEL MALE (Libro #14)

    I MISTERI DI AVERY BLACK

    UNA RAGIONE PER UCCIDERE (Libro #1)

    UNA RAGIONE PER SCAPPARE (Libro #2)

    UNA RAGIONE PER NASCONDERSI (Libro #3)

    UNA RAGIONE PER TEMERE (Libro #4)

    UNA RAGIONE PER SALVARSI (Libro #5)

    UNA RAGIONE PER MORIRE (Libro #6)

    I MISTERI DI KERI LOCKE

    TRACCE DI MORTE (Libro #1)

    TRACCE DI OMICIDIO (Libro #2)

    TRACCE DI PECCATO (Libro #3)

    TRACCE DI CRIMINE (Libro #4)

    TRACCE DI SPERANZA (Libro #5)

    INDICE

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    CAPITOLO TRE

    CAPITOLO QUATTRO

    CAPITOLO CINQUE

    CAPITOLO SEI

    CAPITOLO SETTE

    CAPITOLO OTTO

    CAPITOLO NOVE

    CAPITOLO DIECI

    CAPITOLO UNDICI

    CAPITOLO DODICI

    CAPITOLO TREDICI

    CAPITOLO QUATTORDICI

    CAPITOLO QUINDICI

    CAPITOLO SEDICI

    CAPITOLO DICIASSETTE

    CAPITOLO DICIOTTO

    CAPITOLO DICIANNOVE

    CAPITOLO VENTI

    CAPITOLO VENTUNO

    CAPITOLO VENTIDUE

    CAPITOLO VENTITRE

    CAPITOLO VENTIQUATTRO

    CAPITOLO VENTICINQUE

    CAPITOLO VENTISEI

    CAPITOLO VENTISETTE

    CAPITOLO VENTOTTO

    CAPITOLO VENTINOVE

    CAPITOLO TRENTA

    CAPITOLO TRENTUNO

    CAPITOLO TRENTADUE

    CAPITOLO TRENTATRE

    CAPITOLO TRENTAQUATTRO

    CAPITOLO UNO

    Laura strinse le dita attorno al calcio della pistola per non lasciarsela sfuggire dalle mani sudate. Era solo una dei tanti agenti che avevano circondato la fattoria, ma non poteva comunque permettersi di abbassare la guardia. Doveva essere pronta.

    Il campo incolto di grano che si estendeva intorno alla zona ondeggiava lievemente nel vento, quasi sussurrando: l’unico suono che rompeva il silenzio di tomba sceso su tutti quegli uomini e donne in azione. Ognuno di essi era concentrato sulla fattoria, sulla vernice scrostata delle porte, sulle finestre sprangate e i vetri infranti, sul buco nel tetto. Qualche corvo sorvolava l’area pigramente. Laura tese di nuovo i muscoli della mano, per poi allentare la stretta e rinsaldarla un’ultima volta, assicurandosi così di mantenere la presa sull’arma.

    Gettò uno sguardo da un lato, notando che il suo partner stava osservando la scena silenziosamente, gli occhi puntati sull’agente speciale a capo della squadra. Anche la maggior parte degli altri agenti stavano guardando nella stessa direzione, in attesa dell’ordine di avanzare. Il silenzio proveniente dall’interno della casa era inquietante.

    Laura si morse un labbro, spostando poi una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio per evitare che cominciasse a ondeggiare nella brezza. Tutti i suoi nervi fremevano, l’attesa era quasi insopportabile. C’era così tanto in gioco. Se non avessero risolto quella situazione nel migliore dei modi, l’uomo che aveva rapito la figlia del governatore avrebbe avuto tutto il tempo di farle del male.

    Era lieta di non essere la persona incaricata di decidere quando e come irrompere nell’edificio ma, allo stesso tempo, quella mancanza di controllo sulla situazione la metteva a disagio. Nella sua carriera aveva partecipato a dozzine di retate, ma mai ad una in cui era a rischio la vita di un bambino.

    Più aspettiamo, più rischieremo di farci scoprire, sibilò Nate a bassa voce, tanto che solo lei riuscì a sentirlo. Laura annuì quasi impercettibilmente. Il rapitore era probabilmente armato. Quanto tempo gli avrebbero concesso, prima di fare irruzione?

    Nate si agitava vicino a lei, inquieto, e Laura guardò istintivamente verso di lui. Nathaniel Lavoie, il suo partner nell’FBI da ormai diversi anni, non era fatto per le operazioni che richiedevano segretezza. Con il suo metro e novanta scarso svettava su una persona di altezza media, mentre su di lei torreggiava a dir poco. Si allineò con le sue spalle, che al momento erano tese e nervose, i muscoli pronti all’azione. Qualche goccia di sudore era visibile qua e là sulla sua pelle nera, ma era comunque concentrato al massimo, gli occhi castani e attenti fissi sulla casa. Sapere che Nate era all’erta quanto lo era lei bastò a rassicurarla. Laura fece un respiro profondo per prepararsi, poi attese il segnale.

    Quando posò di nuovo lo sguardo sull’agente speciale a capo dell’operazione, si allarmò all’istante: l’uomo aveva in mano un megafono. Non era sul punto di far saltare la loro copertura, giusto? Sulla scena non c’erano agenti a sufficienza, stavano ancora aspettando i rinforzi. Laura aveva immaginato che, in caso di irruzione, l’opzione migliore sarebbe stata entrare tutti assieme per non dargli il tempo di reagire. Se avessero rinunciato al fattore sorpresa, il rapitore avrebbe potuto ferire gravemente la bambina…

    O magari uscirà con le mani in alto, rifletté. Il cuore le martellava dolorosamente in petto. Nonostante cercasse di scacciare quel pensiero dalla mente, continuava a immaginare sua figlia, Lacey, con una pistola puntata alla testa. Aveva più o meno la stessa età della figlia del governatore, sui cinque anni. Eppure non era sicura che l’immagine che aveva in mente fosse esatta, data la velocità con cui crescono i bambini di quell’età. Forse Lacey era già diversa rispetto all’ultima volta in cui era riuscita a vederla? La fitta di dolore che la colpì direttamente al centro del petto fu così intensa che dovette deglutire con forza per riprendersi. Inspirò a fondo l’aria fresca della campagna, cercando di ritrovare il proprio equilibrio mentale. Quello non era il momento di lasciarsi travolgere dal dolore che provava per la mancanza di sua figlia.

    FBI! La voce che urlò dal megafono la fece sobbalzare, costringendola a concentrarsi sul presente, sulla casa e sull’uscita secondaria che lei e Nathaniel erano incaricati di sorvegliare. Esci con le mani in alto. Sei circondato!

    Silenzio. Nessun movimento. Laura represse il bisogno di muoversi, di spostare il peso sull’altro piede. Distolse lo sguardo per un momento, notando che il suo superiore aveva di nuovo alzato il megafono. Percepì una strana sensazione in mezzo agli occhi. Un dolore lontano.

    No, non adesso. Strinse i denti, cercando di bloccare la visione. Non ora, non quando tutti contavano su di lei per sorvegliare quell’uscita. Se il rapitore fosse passato di lì, trovandola deconcentrata e riuscendo così a scappare, se Nathaniel non fosse riuscito a fermarlo da solo, se la bambina fosse rimasta uccisa perché lei non era riuscita a riprendersi, non avrebbe mai potuto perdonarselo.

    Il dolore crebbe rapidamente d’intensità, la sensazione simile a quella di un’esplosione nella testa. No. Tentò di resistere ancora un po’.

    Questo…

    Il dolore sparì all’improvviso, assieme alla vista e all’udito.

    Laura vide l’assassino che guidava un’auto lungo una stradina di campagna, fra campi incolti che costeggiavano l’asfalto crepato. La sua vista era sgranata, distorta, quasi stesse osservando quella scena attraverso un vetro impolverato e costellato di gocce di pioggia. Stava fluttuando sopra l’uomo, che aveva un’aria preoccupata sul viso e stringeva il volante con tanta forza che le nocche delle mani erano sbiancate. Guardava di fronte a sé, e Laura vide quel che vedeva lui: la fattoria che torreggiava in mezzo ai campi di grano, il tetto e le finestre del piano superiore, i muri…

    E gli agenti nelle loro giacche a vento blu scuro, che si muovevano nell’area. Entravano e uscivano dall’edificio, scuotendo la testa e gesticolando. Una radio rifletteva la luce del sole.

    L’assassino inchiodò, si girò e posizionò un braccio dietro il sedile del passeggero. Poi diede gas in retromarcia, il motore che ruggiva mentre l’uomo indietreggiava il più rapidamente possibile. Laura riuscì a percepire il respiro affannato per la paura e il suo flebile lamento, quasi come fosse accanto al suo orecchio. Il sudore gli scorreva sulla fronte mentre faceva retromarcia verso la curva. L’uomo diede un altro sguardo davanti a sé, notando che nulla era cambiato. Nessuno si era precipitato lungo la stradina per inseguirlo. Non si sentivano rumori, e non c’erano luci in avvicinamento.

    Girò la macchina alla prima curva, poi accelerò nella direzione dalla quale era venuto, sollevando una misera nuvola di polvere con le ruote posteriori, prima di sparire. La polvere e i detriti colpirono Laura dritta in faccia, accompagnati dalla puzza di gomma bruciata.

    Sbatté le palpebre e si ritrovò all’interno della macchina. Solo sul sedile anteriore, l’uomo rise, incredulo, per poi tornare a concentrarsi sulla guida. Era riuscito a scappare. Se avessero fatto più attenzione, l’avrebbero sicuramente preso. Ma, ormai, era libero.

    E Laura sapeva che non avrebbero avuto una seconda occasione per fermarlo.

    Sussultò, senza fiato, sbattendo le palpebre con forza nel tentativo di schermarsi dall’intensa luce solare, la testa che pulsava dolorosamente. La bocca secca sapeva di sabbia, come le capitava ogni volta che aveva una visione.

    Stai bene? sussurrò Nate, gli occhi ancora puntati sulla casa mentre si avvicinava leggermente a lei.

    Mal di testa, rispose di colpo. I suoi occhi vagavano disperati, cercando di identificare lo scenario che avevano di fronte. Il rapitore aveva visto la facciata anteriore dell’edificio: questo voleva dire che stava arrivando dalla sua destra – probabilmente c’era una collina nei paraggi –ecco, da lì, alle spalle del gruppo di agenti posizionato all’estremità opposta rispetto alla porta.

    E se la visione non avesse detto il vero? Laura sapeva bene che non erano sempre accurate. Era in grado di vedere una delle tante possibilità, ma senza avere la certezza che si sarebbe realizzata. E se davvero si era sbagliata, e la bambina era all’interno della casa…

    Se avesse rovinato tutto, la ragazzina sarebbe potuta morire. Sul campo non c’erano agenti a sufficienza per coprire tutte le uscite.

    Doveva muoversi, e in fretta. Infilò la pistola nella fondina al suo fianco, consapevole che non avrebbe fatto altro che rallentarla, poi ruppe la formazione e cominciò a correre, mantenendo una traiettoria obliqua rispetto alla fattoria. Sentì, più che vedere, Nate muoversi istintivamente verso di lei per impedirle di rompere la formazione, ma le sue dita si chiusero intorno a nient’altro che aria. Sapeva che tutti la stavano fissando e sentì il capo dell’operazione urlare il suo nome. Non le importava.

    Si lanciò nel grano che ondeggiava al vento, correndo in linea retta e più velocemente che poteva. Le foglie sottili le frustavano le braccia e i fianchi e sapeva bene che, se fosse inciampata e caduta, quel tentativo disperato sarebbe fallito. Alle sue spalle sentì la voce dell’agente speciale che ordinava a tutti di fare irruzione. Decise di ignorarlo. Stavano andando nella direzione sbagliata, ma non aveva tempo per convincerli a seguirla.

    Era quasi arrivata alla strada, la sua corsa rallentata dalla pendenza della collina. Ormai era quasi in cima, ma dov’era il rapitore? Diede uno sguardo alle sue spalle e vide gli agenti che correvano fuori dalla fattoria: evidentemente, all’interno non c’era nessuno. Forse la visione era arrivata troppo tardi?

    O troppo presto?

    Laura si voltò in mezzo alla strada, il respiro affaticato e i polmoni in fiamme. Nessun segno dell’auto. Sotto di lei, vide due agenti uscire dall’edificio, scuotendo la testa. Si era sbagliata. La visione era falsa.

    Oltre ad essersi sbagliata, aveva persino compromesso la missione. Gliel’avrebbero fatta pagare, senza dubbio. Non poté fare a meno di chiedersi se fosse stata proprio lei a dargli modo di fuggire, il sapore di bile in bocca al solo pensiero. Nathaniel non era più nei pressi dell’uscita secondaria. Forse l’aveva seguita, lasciando il fianco sinistro dell’edificio scoperto?

    Fu la prima a udirlo. Un lieve stridio. La geografia dell’area non contribuiva alla qualità dell’acustica: da lì era quasi impossibile vedere oltre la collina, dove la strada svaniva tra gli alberi, ed era come se il suono fosse assorbito da qualcosa, ovattato, per poi rimbalzare tutto attorno a lei. Di sicuro, il dolore alla testa non la stava aiutando. Quel suono flebile, però, bastò a farla voltare, quasi un attimo troppo tardi.

    Aveva appena ricominciato a muoversi, quando la vide. Una macchina che percorreva il crinale era appena entrata nel suo campo visivo, e procedeva dritta verso di lei. Era abbastanza vicina da riuscire a vedere la faccia dell’uomo attraverso il parabrezza, da poter cogliere il momento in cui si era accorto del simbolo dell’FBI sul suo petto.

    Aveva ancora una possibilità. Si lanciò in avanti, ignorando i polmoni che bruciavano e i crampi ai polpacci, gli occhi fissi solamente sull’auto. Vide l’uomo muoversi, inserire la retromarcia e posizionare velocemente il braccio sullo schienale del sedile. Era quasi troppo tardi…

    Laura giunse al limitare del campo di grano e si lanciò in aria nell’ultimo, disperato tentativo di impedirgli di fuggire. Atterrò sul parabrezza, spalancando gambe e braccia in cerca di un appiglio e riuscendo in qualche modo ad aggrapparsi alla carrozzeria. L’impatto le aveva strappato l’aria dai polmoni. La macchina aveva già ricominciato a muoversi: il vento le fischiava nelle orecchie e aveva i capelli negli occhi. Si limitò a tenersi per non cadere giù, dato che non aveva decisamente pensato a cosa fare, una volta saltata sull’auto.

    L’uomo stava accelerando, proprio come era successo nella sua visione. Laura digrignò i denti e si strinse alla carrozzeria, i polpastrelli ormai indolenziti e affaticati mentre faceva ricorso a tutta la forza che aveva in corpo per non volare giù dall’auto, come fa una busta nel vento. Riusciva a sentire il rapitore urlarle qualcosa da dietro il parabrezza, ma il rumore del vento nelle orecchie e il ruggito del motore sotto di lei erano troppo intensi perché riuscisse a capire anche solo una parola.

    Si accorse di un movimento vicino alla sua testa, dalla parte del finestrino del guidatore, che era stato abbassato e dal quale era sbucato un braccio. Si preparò ad essere colpita. Prima che l’uomo potesse raggiungerla, però, una scossa violenta la scaraventò lontano dal parabrezza, direttamente a terra.

    Laura allungò le braccia per attutire l’impatto e rotolò sulla superficie dura della vecchia strada, trattenendo il respiro fin quando non fu completamente ferma. Nonostante quella caduta, però, non aveva tempo per riposare: sentì i giri del motore aumentare e l’istinto le intimò di scartare da un lato, fuori dalla strada e direttamente in mezzo al grano. Se l’uomo avesse deciso di investirla…

    Ma il motore si era fermato e, mentre rotolava verso il campo, Laura alzò lo sguardo per osservare l’auto, notando immediatamente che era ferma. Capì che era bloccata, una delle ruote posteriori girava a vuoto mentre la parte frontale era incastrata in un fossato poco profondo al lato della strada. Era riuscita a disorientarlo a sufficienza da farlo finire fuori strada, il che era un bene, perché fra tutto quel rotolare e il mal di testa devastante, era sicura che di lì a poco avrebbe vomitato.

    Mise una mano sul terreno per stabilizzarsi, ritrovandosi con un pugno di terra nel palmo, le dita che affondavano nel suolo asciutto. Il rumore della portiera che si apriva la spinse a guardare in alto, verso il rapitore che era appena saltato fuori dalla macchina, il volto deformato dalla rabbia. Era dinoccolato, quasi pelle e ossa, e abbastanza alto da poter macinare la distanza che li separava con poche, lunghe falcate. Ebbe a malapena il tempo di notare che aveva qualcosa di scuro in mano, prima di scattare per allontanarsi dalla sua portata.

    L’uomo ruggì, una sorta di ringhio senza parole che non aveva nulla di umano, e mosse rapidamente il braccio, mirando dritto alla sua testa. Laura sapeva che continuare ad eluderlo non era un’opzione plausibile. Era in trappola, a meno di non alzarsi immediatamente da terra. L’unica cosa che poteva fare era scattare in avanti, invece di allontanarsi, per lanciarsi addosso a lui, in una pallida imitazione del salto sulla macchina di poco prima.

    Il rapitore cadde a terra con un urlo, le gambe avvolte attorno al corpo della ragazza, che riuscì così a bloccargli i piedi. Si dimenò per liberarsi, poi si alzò, pronta ad ammanettarlo… ma prima che potesse riprendersi, un colpo secco alla coscia la fece gridare di dolore. Cadde a terra, il ginocchio che aveva ceduto.

    Brutta stronza, disse

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