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Dante e i lussuriosi: tra piacere, amore e... politica
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Ebook98 pages1 hour

Dante e i lussuriosi: tra piacere, amore e... politica

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Un ricco approfondimenti su Dante, l'amore, il piacere e la lussuria. Renata Durando ci presenta aspetti inediti di Dante, posto sotto la lente dell'amore, indagando il delicato intreccio tra vita e scrittura dell'uomo e del poeta. 
Prefazione di Gian Enrico Manzoni.
LanguageItaliano
Release dateMay 31, 2021
ISBN9791220809856
Dante e i lussuriosi: tra piacere, amore e... politica

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    Dante e i lussuriosi - Renata Durando

    Renata Durando

    Dante e i lussuriosi

    tra piacere, amore e... politica

    Dante e i lussuriosi

    tra piacere, amore e... politica

    Renata Durando

    Prefazione di Gian Enrico Manzoni

    Edizione a cura di Simone E. Agnetti

    In copertina Gaetano Previati, Paolo e Francesca, Ferrara 1909 (dettaglio)

    Prima edizione ebook maggio 2021

    Prima edizione a stampa 2 giugno 2021

    Nel 700° anniversario della morte di Dante

    Centro Culturale 999 www.serviziculturali.it

    UUID: ebe0138f-3d78-44ed-a7d6-89aeaba2ad6a

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    https://writeapp.io

    INDICE

    Prefazione

    Premessa

    I PRIMI RIFERIMENTI ALL'AMORE NELLA DIVINA COMMEDIA

    UN AMORE INFELICE: FRANCESCA E PAOLO

    AMORI VIOLENTI

    I LUSSURIOSI PENTITI

    GLI SPIRITI AMANTI, ovvero I LUSSURIOSI PURIFICATI

    AMORE E RAGIONE

    IL PIACERE COME GUIDA

    L'autrice

    Prefazione

    Il settimo centenario della morte di Dante, che stiamo ricordando con iniziative purtroppo solo a distanza in questo anno 2021 funestato dalla pandemia, ci propone innumerevoli forme di rivisitazione dell’opera dantesca sotto forma di ripubblicazioni, nuove indagini critiche, letture dotte oppure semplicemente scolastiche. Intorno al cosiddetto Dantedì del 25 marzo, sia prima sia dopo, non c’è stata settimana nella quale la rassegna letteraria di riviste e quotidiani non ci abbia presentato le novità librarie su questo argomento.

    In tale contesto di fioritura editoriale ci si può legittimamente porre la domanda se ci sia spazio ulteriore per questa nuovo lavoro di Renata Durando, dedicato ai lussuriosi danteschi. La risposta affermativa sta nella peculiarità di questo studio, che volutamente, sin dalle battute iniziali, si differenzia da tante altre pubblicazioni che quest’anno hanno visto la luce. La sua caratteristica infatti sta nella volontà di evidenziare l’attualità del messaggio del poeta, un’attualità che viene offerta al lettore in modo chiaro e piacevole, rinunciando alle sottigliezze erudite ma puntando sulla scorrevolezza della narrazione e alla sua traduzione in situazioni del nostro vivere odierno, nonché in confronti continui con la realtà odierna.

    Non nuova a lavori sulla materia, Renata Durando aveva già pubblicato un primo saggio intitolato Un ritratto insolito di Dante, che era uscito a puntate nell’anno scolastico 2017-18 sulla rivista Nuova secondaria delle Edizioni Studium. Ecco, già in quel titolo troviamo appunto un ritratto insolito: ed è questa la chiave di lettura che l’autrice vuole proporci anche nel secondo lavoro. Il lettore vi troverà perciò alcune notazioni inusuali, che non s’aspetta, che altri libri e commenti al poema sacro non riportano. Del resto, già il sottotitolo di questo secondo libro chiarisce che la riflessione si muoverà tra piacere, amore e... politica. Accostamenti insoliti certamente, che l’autrice affronta ponendo a raffronto gli incontri di Dante con sodomiti e lussuriosi, che avvengono non solo nell'Inferno e nel Purgatorio, ma anche nel Paradiso, in rapporto ai discorsi politici che si svolgono in quelle occasioni. E qui forse registriamo la sorpresa di un discorso sulla lussuria svolto anche nel Paradiso. Ma la Durando ci spiega che, se gli spiriti incontrati nel canto VIII del Paradiso, cioè nel cielo di Venere, in terra peccarono di sensualità o lussuria, questi stessi poi, pentitisi prima di morire e purificati dalle pene del Purgatorio (e/o dalle preghiere di suffragio dei vivi), ora vivono la loro disposizione ad amare in modo completo e puro. Dante ci propone quindi anche attraverso di loro, come scrive l’autrice, una visione purificata dell'amore, immaginandolo come potrebbe essere, se esso fosse scevro da quei lacci del potere, della violenza, della passione che la concupiscenza porta con sé.

    Perciò l’analisi è contrastiva: vengono proposte analogie e differenze tra il canto VIII del Paradiso e il V dell'Inferno, attraverso l’indagine sui sintagmi e i lemmi usati, e di conseguenza sulle differenze che provengono dal loro significato. Il risultato che il testo si prefigge è quello di arrivare a mostrare che cosa sia realmente l'amore per Dante: un compito non da poco!

    È noto che l’amore è certamente base e fondamento della Commedia, ma in questo saggio sin dall’inizio del viaggio esso è allargato alla funzione di energia costitutiva. Amore è la sostanza vera del rapporto con Virgilio: perciò il poeta mantovano, viene precisato, non rappresenta solo il significato allegorico della ragione umana. C’è un quid ulteriore da cogliere: e lo è appunto nella comprensione del rapporto che è anche d’amore che lega maestro e discepolo.

    Amore è solidarietà universale, è anche istinto e passione fisica, ma esso può essere fuori dalle regole e perciò condurre alla rovina, può essere negativamente violento ma positivamente forza buona per superare le barriere che si frappongono al nostro cammino. Amore è rapporto interpersonale nella forma dell’amicizia, oppure è inclinazione sensuale che può trasformarsi in carità e tensione verso il prossimo, come nel caso di Cunizza, che ha superato la valenza erotica terrena della sua passione, trasformandola in una dimensione spirituale.

    Ma quale rapporto lega le vicende amorose personali alla dimensione politica, come indicato nel sottotitolo del libro? La risposta che Renata Durando dà è disseminata in vari punti del saggio, soprattutto là dove i personaggi, già colpevoli di disordine amoroso, allargano la loro riflessione all’ordine sociale politico, riconosciuto come parimente bisognoso di una sistemazione, di una regolarità normata. Una norma che non è adottabile, grazie al potere politico, per coprire in negativo il soddisfacimento delle proprie passioni: come era avvenuto nel caso di Semiramide, che per cancellare il biasimo intorno ai suoi comportamenti aveva trasformato ad personam la legge sull’incesto. Ma nel pensiero di Dante vengono invocati adeguamenti dei comportamenti privati e pubblici in positivo, così come li vediamo nelle riflessioni sulle vicende personali di Cunizza da Romano e Sordello da Goito. Queste permettono l’allargamento del discorso alla tematica politica proprio per via della responsabilità che tali figure di rilievo pubblico, come sono loro, assumono di fronte ai concittadini col loro comportamento.

    Si diceva dell’attualità ricercata in questo libro. Il lettore troverà numerosi riferimenti espliciti o allusioni sottintese a persone ed avvenimenti dei nostri giorni. Si parte naturalmente con la pandemia che ci attanaglia, passando attraverso i comportamenti lussuriosi di un personaggio politico di rilievo o il Blitz antiusura del 1996 a Taranto, per arrivare ai ricordi comuni delle lezioni dell’insegnante, quello che ci piaceva a scuola. La modernità di Dante sta anche in questa facile possibilità di collegamento e confronto con la realtà attuale, per cui l’autrice può dichiarare in modo esplicito la mia chiaramente è un’interpretazione del messaggio di Dante alla luce della sensibilità odierna. Interpretazione che si innesta comunque su un tratto della personalità dantesca che vedremo essere di un’apertura mentale estremamente moderna, che permette al suo messaggio di superare tempi e confini.

    È perciò con questa sorta di linea-guida che lo proponiamo ai lettori di oggi.

    GIAN ENRICO MANZONI

    13 aprile 2021

    Premessa

    Su Dante e sulla sua straordinaria esperienza poetica sono stati scritti innumerevoli testi, tutti dettati da un interesse sincero e da un più o meno profondo studio. In questo breve saggio, rivolto a chi si avvicina al Sommo Poeta con la curiosità del lettore moderno, vorrei proporre una serie di collegamenti tra le concrete situazioni in cui Dante ci parla dell'amore nella Divina Commedia, in particolare in alcune, e le denunce contro la degenerazione dei costumi e le profezie che le anime pronunciano in quelle occasioni (senza però

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