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Guida pratica alla professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile: Piccolo Breviario pratico per la professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile
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Guida pratica alla professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile: Piccolo Breviario pratico per la professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile
Ebook53 pages39 minutes

Guida pratica alla professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile: Piccolo Breviario pratico per la professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile

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About this ebook

Che cosa si apprende in anni di libera professione? Quali sono

quelle nozioni fondamentali che ogni professionista deve padroneggiare

per competere con successo nel mercato? Quali sono quei consigli

fondamentali che abbiamo ricevuto nel corso degli anni?Più che a dare

risposte questo libro prova a porre nuove domande, a proporre nuovi

spunti di riflessione che ci siano utili per affrontare ogni giorno la

sfida del mestiere più bello che ci sia
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMay 10, 2021
ISBN9791220337458
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    Guida pratica alla professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile - Giangiacomo Indri Raselli

    gambe.

    Capitolo 1: La regola del terzo

    Se esistesse una regola aurea nella professione di Commercialista (ma credo che valga praticamente per tutte le libere professioni) sarebbe sicuramente quella che io chiamo la regola del terzo.

    La regola è questa: un professionista deve dividere il suo tempo in tre. Un terzo lavorare, un terzo studiare, un terzo stare sul mercato.

    Saper miscelare oculatamente il proprio tempo è una delle doti indispensabili per il professionista.

    Nel corso della mia attività professionale mi sono imbattuto in moltissimi casi in cui il mancato rispetto di questa regola ha prodotto effetti nefasti per i professionisti. Ho visto esperti aggiornatissimi e preparatissimi lavorare a ritmi impossibili per vedersi riconosciuta solo una minima parte del proprio lavoro dal momento che, non avendo un loro portafoglio clienti, finivano per lavorare sotto l’egida di un altro professionista che tratteneva per sé il grosso dei compensi corrisposti dal cliente.

    Vi è poi il caso di professionisti assolutamente imbattibili da un punto di vista commerciale e stacanovisti dal punto di vista lavorativo che incappano in grossolani errori per non aver dedicato abbastanza tempo all’aggiornamento professionale ed essere poi costretti, pagando per un errore da loro stessi commesso, a risarcire il cliente vedendo persi anni di lavoro e di guadagni.

    Chi invece dedica il proprio tempo allo studio e alla ricerca di nuova clientela, ma non vi lavora a sufficienza, non riesce a concretizzare i propri sforzi e quindi non riesce a fatturare abbastanza o almeno non quanto potrebbe, vedendo vanificati anche in questo caso i propri sforzi.

    Come vedete il mancato rispetto di questa proporzione aurea ingenera quasi inevitabilmente delle storture che finiscono per danneggiare il professionista.

    Ovviamente è una regola che va applicata per grandi numeri: di sicuro vi sono dei momenti dell’anno o della propria vita professionale nei quali questa regola può subire delle eccezioni e deve essere applicata in modo flessibile, tuttavia è il criterio sottostante quello che conta, ossia che la vita professionale si poggia invariabilmente su questi tre pilastri e che, laddove uno di questi tre scricchioli, come la gamba di uno sgabello, farà inevitabilmente finire il professionista con il sedere per terra.

    Capitolo 2: Il software gestionale

    Papa Leone XII, uno che di queste cose evidentemente se ne intendeva, diceva che il denaro è un ottimo servo ma un pessimo padrone. Per il professionista che si avvale di un software gestionale di studio vale la medesima considerazione: il software gestionale è un ottimo servo ma un pessimo padrone.

    Moltissimi professionisti sottovalutano questo problema e dopo anni e anni di intenso uso di un software arrivano quasi a venerarlo come se fosse una divinità ctonia. Le ragioni sono molteplici. Il continuo studiare gli aggiornamenti del software, il fatto che per economie di scala oggigiorno quasi nessuno si sogna di usare più software gestionali (ad esempio uno per i bilanci e uno per i dichiarativi fiscali), il fatto che moltissimi professionisti passino un’intera carriera sempre con lo stesso fornitore del gestionale senza mai cambiarlo. Si è portati a credere che il software gestionale abbia sempre ragione e sappia sempre cosa fare e come farlo nel modo giusto.

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