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La vita psichica: elementi e strutture
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Ebook148 pages1 hour

La vita psichica: elementi e strutture

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About this ebook

Non esiste una rappresentazione dell’essere umano che tenga conto in assoluto di tutta la sua complessità, ed è questa la ragione per cui non bisogna stupirsi se le religioni e le varie correnti filosofiche hanno concezioni diverse riguardo alla sua struttura. Tutti sono nel vero; dipende dal punto di vista.
Quando si vuole dare un’idea dell’anatomia dell’essere umano, per facilitarne la comprensione si è costretti a ricorrere a tavole che illustrano i vari sistemi: osseo, muscolare, circolatorio, nervoso… Lo stesso vale anche per l’organismo psichico: esattamente come fa l’anatomista, anche l’Iniziato si serve di vari schemi o suddivisioni, in base agli aspetti dell’essere umano e ai problemi che intende approfondire.
                                                                                                                                                                 Omraam Mikhaël Aïvanhov
LanguageItaliano
Release dateMay 7, 2021
ISBN9791220801508
La vita psichica: elementi e strutture

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    La vita psichica - Omraam Mikhaël Aïvanhov

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

    La vita psichica: elementi e strutture

    UUID: 471b1679-5192-4151-9d0b-2ba486c955ae

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Cap. I - Conosci te stesso

    Cap. II - La tavola sinottica

    Cap. III - Varie anime e vari corpi

    Cap. IV - Cuore, intelletto, anima e spirito

    Cap. V - L’apprendistato della volontà

    Cap. VI - Corpo, anima e spirito

    Cap. VII - Conoscenza esteriore e conoscenza interiore

    Cap. VIII - Dall’intelletto all’intelligenza

    Cap. IX - La vera illuminazione

    Cap. X - Il corpo causale

    Cap. XI - La coscienza

    Cap. XII - Il subcosciente

    Cap. XIII - Il Sé superiore

    – Catalogo Prosveta –

    Ebooks

    Collana Opera Omnia

    Collana Izvor

    Collana Brochures

    immagine 1

    Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986), filosofo e pedagogo bulgaro, si trasferì in Francia nel 1937. Benché la sua opera affronti i molteplici aspetti della Scienza iniziatica, egli precisa: Gli interrogativi che ci poniamo saranno sempre gli stessi: come comprendere chi siamo, come scoprire il senso della nostra esistenza e superare gli ostacoli che si trovano sul nostro cammino. Non chiedetemi, allora, di parlarvi di altre cose; io tornerò sempre su questi stessi argomenti: il nostro sviluppo, le nostre difficoltà, il cammino da seguire e i metodi che ci permetteranno di percorrerlo."

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

    La vita psichica:

    elementi e strutture

    Collana Izvor n. 222

    immagine 1

    Edizioni Prosveta

    Il lettore comprenderà meglio certi aspetti dei testi pubblicati in questo volume se terrà presente che il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov ha trasmesso il suo Insegnamento solo oralmente. I curatori e l’editore hanno inteso rispettare il più possibile l’atmosfera e lo stile delle sue conferenze.

    Edizione digitale del libro: La vita psichica: elementi e strutture, Prosveta Edizioni, ISBN 978-8885879010

    Edizione originale in francese: La vie psychique: éléments et structures, ©Copyright 1986 Éditions Prosveta S.A., France, ISBN: 2-85566-368-7

    ©️Copyright. I diritti d’autore sono riservati alla Prosveta S.A. per tutti i paesi. Qualsiasi riproduzione, traduzione, adattamento, rappresentazione o edizione non potranno essere fatti senza l’autorizzazione degli autori e degli editori. Parimenti non potranno essere eseguite copie private, riproduzioni audiovisive o con l’ausilio di qualsiasi altra tecnica senza l’autorizzazione degli autori e degli editori (Legge dell’11 marzo 1957). Éditions Prosveta S.A. – ZI du Capitou – 1277 avenue Lachenaud – 83600 Fréjus (France)

    Cap. I - Conosci te stesso

    «Conosci te stesso…» Questa formula era incisa sul frontone del tempio di Delfi, ma ben pochi hanno saputo darle la giusta interpretazione. Chi è questo te stesso che dobbiamo conoscere? Si tratta forse del nostro carattere, delle nostre debolezze, dei nostri difetti, delle nostre qualità?… No, se conoscere se stessi fosse solo questo, i saggi non avrebbero mai inciso un tale precetto sul frontone di un tempio. Certo, la conoscenza di tutti questi aspetti è necessaria, ma è insufficiente. La conoscenza di se stessi è molto di più. Conoscere se stessi vuol dire diventare prima di tutto coscienti dei vari corpi di cui siamo composti, da quelli più densi ai più sottili, e poi dei principi che animano i vari corpi, dei bisogni che essi ci fanno provare e degli stati di coscienza loro corrispondenti. Ebbene, di tutto ciò non si sa assolutamente nulla. Ciascuno si osserva un po’, cerca di conoscere di sé qualche tendenza buona o cattiva, e poi dice: «Oh, io mi conosco!» No, ancora non si conosce.

    In realtà non esiste una rappresentazione dell’essere umano che tenga conto in assoluto di tutta la sua complessità; ecco perché non bisogna stupirsi se le religioni e le varie correnti filosofiche non si sono basate tutte sulla medesima concezione della struttura dell’uomo. Gli induisti, per esempio, dividono l’essere umano in 7 parti, e anche i teosofi hanno adottato questa divisione. Gli astrologi lo dividono in 12 parti, in corrispondenza dei 12 segni zodiacali, e gli alchimisti in 4, secondo i 4 elementi. I kabalisti invece hanno scelto il 4 e il 10: i quattro mondi e le dieci Sefirot. Nella religione degli antichi Persiani, nel mazdeismo prima, e poi nel manicheismo, l’uomo è suddiviso in 2, cioè secondo i due principi del bene e del male, della luce e delle tenebre: Ormuzd e Ahriman. Quanto ai cristiani, essi lo suddividono spesso in 3: corpo, anima e spirito. Aggiungerò inoltre che alcuni esoteristi hanno preferito la divisione in 9 parti, in quanto essi ripetono il 3 nei 3 mondi: fisico, spirituale e divino.

    Dove si trova la verità? In tutti. Dipende dal punto di vista dal quale si vuol considerare l’uomo. Ecco perché io non rifiuto alcuna di queste suddivisioni. Spesso, per comodità, divido l’uomo in 2: la natura inferiore – o personalità – e la natura superiore – o individualità – poiché questa suddivisione facilita la comprensione di certi problemi. [1] Per altre spiegazioni, scelgo la divisione in 3 o in 6 o in 7 parti, se queste mi sembrano più chiare per voi. Queste suddivisioni sono solo dei comodi strumenti per presentare un certo aspetto della realtà e non si contraddicono tra loro, poiché ciascuna è vera da un determinato punto di vista.

    Quando si vuole dare un’idea dell’anatomia dell’essere umano, per facilitarne la comprensione, non lo si rappresenta nella sua totalità, ma si è costretti a ricorrere a tavole che illustrano i vari sistemi: osseo, muscolare, circolatorio, nervoso, ecc… Anche in geografia vengono usate varie carte: fisica, politica, economica, geologica e così via… Ebbene, si ripete la stessa cosa in tutti i settori. Esattamente come fanno gli anatomisti o i geografi, anche gli Iniziati si servono di differenti schemi o suddivisioni secondo gli aspetti dell’essere umano e gli argomenti che intendono approfondire.

    Note

    [1] Cfr. L'uomo alla conquista del suo destino, Coll. Izvor n. 202, cap. V: «La legge delle corrispondenze».

    Cap. II - La tavola sinottica

    «Tutto ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e tutto ciò che è in alto è come ciò che è in basso» [1] ha detto Hermes Trismegisto. L’esistenza nell’uomo di principi sottili, aventi ciascuno particolari bisogni e attività proprie, è facile da comprendere se si prendono come punti di partenza i bisogni e le attività del corpo fisico. Questo è quanto cercherò di mostrarvi ora grazie a questa tavola sinottica, nella quale ho voluto raccogliere i principali elementi della nostra vita fisica e psichica.

    Iniziamo dunque dal corpo fisico. Di che cosa ha bisogno? Della salute. Per avere la salute ha bisogno di nutrirsi: deve mangiare. Per procurarsi il cibo si deve disporre di denaro, e per avere del denaro, è necessario lavorare. Tutto qui, è molto semplice. Ebbene, poiché ciò che è in basso – nel piano fisico – è come ciò che è in alto – nel piano spirituale – occorre sapere che i medesimi processi si ritrovano anche nei piani sottili per gli altri principi di cui l’uomo si compone: la volontà, il cuore, l’intelletto, l’anima e lo spirito. Ognuno di questi principi tende verso uno scopo, per raggiungere il quale ha bisogno di essere nutrito; per ottenere il nutrimento è necessario del denaro, e il denaro lo si ottiene solo svolgendo un determinato lavoro.

    immagine 1

    Prendiamo ad esempio la volontà: il suo scopo è il movimento, quindi la potenza. Ha bisogno di agire sulle cose, sugli esseri, sulle situazioni, al fine di modellarli e trasformarli. Ma non può essere attiva se non viene alimentata, e il suo nutrimento è la forza: alimentata dalla forza, la volontà può manifestarsi. Ora, per acquistare la forza, suo nutrimento, la volontà ha bisogno di denaro, e questo denaro è il gesto: per smuovere le energie è sempre necessario togliersi dall’immobilità e dall’inerzia. Abituandosi ad agire e a muoversi, la volontà acquista la forza e diventa potente. Tutti gli sforzi fisici che potete fare vanno a rafforzare la vostra volontà.

    Vediamo ora il cuore. Di che cosa ha bisogno il cuore? Di sentirsi dilatato: il cuore cerca il calore, la gioia, la felicità. Il suo cibo è il sentimento, e la moneta che serve ad acquistarlo è l’amore. Quando amate, quell'amore è il denaro che vi permette di comperare, ossia di acquisire e di provare ogni tipo di sentimento, di sensazione o di emozione. Se perdete l’amore, perdete la felicità e vi ritrovate nel freddo. Come conservare questa ricchezza che è l'amore? Coltivando ogni giorno l’armonia verso tutte le creature e l’Universo intero.

    E l’intelletto? L'intelletto ha bisogno di essere illuminato, per cui cerca la luce e la conoscenza. Il suo nutrimento è il pensiero. Il denaro che gli permette di acquistare i pensieri migliori è la saggezza; e l’attività che gli consente di ottenere la saggezza è la meditazione. Solo la saggezza può nutrire il vostro intelletto con i pensieri migliori, procurandogli così la luce che sta cercando.

    L’ideale dell’anima è lo spazio, l’immensità. L’anima umana è una piccolissima parte dell’Anima universale, e si sente così limitata, così costretta nell'uomo, che il suo unico desiderio è quello di potersi dilatare nello spazio. Ma per raggiungere questo ideale, anch'essa ha bisogno di essere rafforzata con un nutrimento appropriato, ossia tutte le qualità della coscienza superiore, come l’impersonalità, l’abnegazione, il sacrificio. Il denaro grazie al quale l’anima può acquistare un tale cibo è l’estasi, la fusione con il mondo divino. Il lavoro che le permette di ottenere tale fusione è la preghiera, la contemplazione. Sì, l’attività veramente specifica dell’anima è la contemplazione.

    L’ideale dello spirito è l’eternità, in quanto

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