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Delos Science Fiction 225
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Delos Science Fiction 225

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Fantascienza - rivista (53 pagine) - Uno speciale sulla trilogia di Korolev di Paolo Aresi e servizi su Snyder cut Justice League, il film che vede protagonisti tutti i supereroi DC Comics, e Radicalized. Quattro storie del futuro, un'antologia di Cory Doctorow sono i punti di forza del numero 225 di Delos Science Fiction che potete leggere online.


Sergej Pavlovič Korolev è stato l'ingegnere sovietico che ha portato il primo satellite in orbita, lo Sputnik, il primo uomo e la prima donna nello spazio, Jurij Gagarin e Valentina Tereškova, ed ha portato ad un passo i sovietici sulla Luna. Ma il Progettista Capo, come veniva chiamato, morì nel 1966, a soli 59 anni e come sappiamo ad andare sul nostro satellite furono gli americani, con la missione Apollo 11. Ma se Korolev non fosse morto… È da quest'ultima premessa che nasce la Trilogia di romanzi di Paolo Aresi con protagonista proprio Korolev, a cui è dedicato lo speciale del numero 225 di Delos Science Fiction, la nostra rivista di approfondimento. I tre romanzi dello scrittore bergamasco – Il caso KorolevKorolev: la luce di Eris e La stella rossa di Korolev, tutti pubblicati da Delos Digital – immaginano che Korolev si sia lanciato con un razzo N1 verso Marte e che ci sia arrivato morente, ma sopravvive e viene ritrovato 118 anni dopo da astronauti americani e da qui si dipana una storia che si traforma in una vera e propria epopea cosmica. Ne parliamo con lo stesso Aresi in un'intervista e lo stesso scrittore ci introduce alla saga con la sua prefazione all'ultimo romanzo, La stella rossa di Korolev, pubblicato da poche settimane.

Sempre restando su Marte, Vincenzo Graziano intervista il progessor Giancarlo Genta sul suo romanzo Le rosse cupole di Acheron, ma anche su come andremo sul pianeta rosso nei prossimi anni.

Arturo Fabra, invece, ci racconta di Zach Snyder's Justice League, il film che vede protagonisti tutti i supereroi DC Comics, in quello che è uno dei pochi film della stagione in corso che si può considerare un vero e proprio evento.

Infine, recensiamo Radicalized. Quattro storie del futuro, un'antologia di Cory Doctorow appena pubblicata da Mondadori nella collana Oscar fantastica.

Nella sezione rubriche, Guseppe Vatinno disquisisce di Communion, un film di fantascienza del 1989, diretto da Philippe Mora, mentre Donato Rotelli ci parla di Kentuki romanzo di Samantha Schweblin, pubblicato nel 2019 dall'editore SUR.

Nella rubrica Anteprime dal futuro, invece, potrete conoscere il nuovo romanzo di Jeff VanderMeer, appena uscito sul mercato anglosassone.

Il racconto di questo mese è di Adriano Dragotta ed è dedicatoa Dante, di cui quest'anno ricorrono i 700 anni dalla morte.


Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.

LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateMay 4, 2021
ISBN9788825416084
Delos Science Fiction 225

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    Delos Science Fiction 225 - Carmine Treanni

    Dragotta

    Thread

    Il Cyberpunk e quei profeti del nostro presente

    Articolo di Carmine Treanni

    All’alba degli anni Ottanta, un manipolo di giovani scrittori nordamericani gettò il proprio sguardo sulla società in cui vivevano con un occhio critico, al limite del ribelle, e ne scrissero in termini di un futuro allucinante, dominato dalle multinazionali, dove l’informazione è merce di scambio e l’uomo diventa sempre più una propaggine delle macchine, attraverso un’inesorabile fusione tra carne e metallo in un unico corpo nuovo. Erano (e sono) i cyberpunk, autori di racconti e romanzi che hanno esplorato temi che oggi sono più che mai attuali: l’intelligenza artificiale, le contraddizioni della globalizzazione, l’irruzione della simulazione nella realtà (un tema già caro a Philip K. Dick), le conseguenze economiche e sociali dell’informatizzazione della società e lo spaesamento dell’individuo di fronte a tutti questi epocali mutamenti. Senza dimenticare la stretta relazione con la cultura pop.

    Il romanzo che diede l’input a quello che diventerà un irriverente movimento letterario è stato Neuromante (Neuromancer, 1984) di William Gibson, il cui titolo è formato dalle parole negromante, che significa mago, e neuro, da intendere attinente al sistema nervoso. Un titolo che allude agli hacker, a chi naviga nella rete e sa come ottenere le informazioni che contano, ma anche al fatto che la ricerca di questi dati coinvolge il sistema nervoso. Il protagonista è, infatti, uno dei migliori cowboy d'interfaccia, un uomo che con la mente e le giuste protesi tecnologiche riesce ad entrare e muoversi nell'incredibile del cosiddetto cyberspazio, l’universo virtuale creato dalla connessione di migliaia di computer.

    Gibson dischiuderà così la strada a un nutrito gruppo di scrittori, che il critico americano Gardner Dozois battezzò per l’appunto cyberpunk: Bruce Sterling, Rudy Rucker, Lewis Shiner, John Shirley, Pat Cardigan, Tom Maddox, Marc Laidlaw, James Patrick Kelly, Greg Bear e Paul Di Filippo. Questi ribelli della scrittura amavano definirsi Mirrorshades Movement, e proprio Mirrorshades, ossia Occhiali a specchio, era il titolo dell’antologia manifesto del 1986 curata da Sterling, l’ideologo del movimento, che in qualche modo gettava le fondamenta di una nuova estetica che dalla fantascienza si proponeva di invadere l’immaginario collettivo. I protagonisti delle loro storie sono hacker, prostitute, biscazzieri, punk, trafficanti, ladri, pirati informatici, balordi, senza un lavoro e desiderosi solo di sperimentare nuove tecnologie o droghe che producano una effimera felicità. In altre parole, sono degli emarginati, eroi solitari, costretti a combattere contro le multinazionali senza scrupoli, semplicemente per sopravvivere in un mondo distopico, intriso di tecnologia. Fanno tutti parte di un gioco che, loro malgrado, li vede coinvolti fino alle estreme conseguenze.

    A oltre trentacinque anni di distanza dalla nascita del movimento, i cyberpunk hanno nutrito il nostro immaginario e la cultura pop – basta pensare alla trilogia cinematografica di Matrix o al manga Ghost in the Shell per avere contezza dell’influenza del cyberpunk, ma anche a serie TV come Black Mirror – e sono diventati loro malgrado dei profeti del nostro presente, perché il mondo in cui viviamo è molto simile a quello che hanno raccontato.

    A questo divinatorio movimento, la Mondadori ha dedicato un corposo volume di oltre 1350 pagine della collana Oscar Draghi, dal titolo Cyberpunk. Antologia assoluta, curato da Franco Forte, con una introduzione di Sterling e una postfazione di Francesco Guglieri, contenente i romanzi Neuromante, La matrice spezzata (1986) di Bruce Sterling, l’antologia manifesto Mirrorshades e il romanzo Snow Crash di Neal Stephenson, del 1992.

    Stephenson, pur non essendo strettamente un autore del movimento, con Snow Crash segna la mutazione del cyberpunk e il passaggio ad una fase nuova, denominata semplicemente postcyberpunk, in cui allo scenario cupo e senza speranza tipico delle opere del movimento si sostituisce una maggiore fiducia nelle tecnologie informatiche e delle scienze hard in generale, come fattori positivi di mutamento sociale.

    Il cyberpunk, i suoi profeti e la loro lezione sono più che mai attuali, se pensiamo che oggi portiamo un’intelligenza artificiale nella tasca dei pantaloni, i nostri dati personali sono continuamente acquisiti da app e software per essere trasformati in proposte commerciali e la nostra vita sociale è sempre più vissuta davanti ad uno schermo.

    Loro ci avevano visto giusto, in un’epoca in cui i computer cominciavano timidamente ad affacciarsi nella vita quotidiana.

    26 aprile 2021 https://www.fantascienza.com/26806/il-cyberpunk-e-quei-profeti-del-nostro-presente

    Anteprime dal Futuro

    Un fantathriller per Jeff VanderMeer

    Libri in uscita sul mercato anglosassone e che forse, un domani, potremmo leggere anche nel nostro Paese. O magari anche oggi.

    Articolo di Redazione

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