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I vampiri di San Pietroburgo
I vampiri di San Pietroburgo
I vampiri di San Pietroburgo
Ebook107 pages1 hour

I vampiri di San Pietroburgo

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Steampunk - romanzo breve (77 pagine) - Per John Fox un incubo che pensava di aver eliminato definitivamente torna a farsi vivo. O meglio, morto.


Le notizie che il colonnello Acherson riferisce a John Fox sono agghiaccianti. Il cadavere di un uomo è stato ritrovato vicino a White Chapel. Fin qui nulla di inusuale: la cosa strana era che il cadavere presentava una totale anemia, mancanza totale di sangue. E le cose sono definitivamente precipitate più tardi, quando, all'obitorio, il cadavere si è alzato e ha cercato di andarsene.

Per Fox e i suoi soci del Circolo dell'Arca si riapre una vecchia ferita. Per affrontare questa nuova missione avranno bisogno dell'aiuto di un vecchio amico di Fox, l'unico uomo morso da un vampiro e sopravvissuto per raccontarlo: Bram Stoker.


Roberto Guarnieri, classe 1963, è un ingegnere civile e lavora nell’Amministrazione comunale della sua città (Civitanova Marche). È appassionato di fantascienza, fantasy, archeologia e tematiche sui misteri delle antiche civiltà perdute. Ha pubblicato diversi racconti su riviste (Delos, Altrisogni, Writers Magazine Italia, Carmilla, Urania) e antologie (tra le più importanti le serie 365  racconti Il Magazzino dei Mondi, tutti della Delos Books, oltre ad altre delle Edizioni Scudo). Ha frequentato nel 2012 un corso online di scrittura creativa con Franco Forte. È stato finalista al Premio Blakwood Algernon 2012, al Premio Urania Stella Doppia 2013 e al Premio della rivista Effemme 2013.

LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateApr 20, 2021
ISBN9788825415919
I vampiri di San Pietroburgo

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    I vampiri di San Pietroburgo - Roberto Guarnieri

    9788825415797

     Il circolo dell’arca

    Europa, ultimi anni dell'Ottocento.

    Il Vecchio Continente, seppur diviso in nazioni che si fronteggiano con invidia e sospetto, sta vivendo una stagione di benessere, euforia e entusiasmo tecnologico che passerà alla storia come La Belle Époque del Vapore.

    L’ingegno umano, grazie alla tecnologia del vapore, dei campi magnetici e dei calcolatori meccanici, sforna favolose macchine, mezzi di trasporto avveniristici e scoperte strabilianti a getto continuo. Avventurosi esploratori raggiungono gli angoli più sperduti del pianeta mentre sapere e conoscenza trionfano sulle tenebre della superstizione.

    Londra, fulcro di un Impero esteso su due terzi del globo, è la capitale economica e tecnologica del Mondo, mentre Parigi, la Ville Lumière, ne è il centro artistico e modaiolo. Ogni nazione, a suo modo e secondo i propri usi e costumi, è indirizzata verso un particolare sviluppo tecnologico.

    Non tutto, però, è così perfetto. Gli Imperi Centrali, Prussia e Austria in testa, tramano contro l’Inghilterra, tentando in ogni modo di diminuirne il potere, mentre sotto la lucida patina dell’illuminismo e della razionalità brulica un universo misterioso fatto di fenomeni ignoti, magie, creature bizzarre, visitatori da altri mondi e pratiche occulte.

    Queste sono le avventure del Circolo Dell’Arca, un club londinese che si occupa di misteri archeologici, fenomeni paranormali e avvenimenti fantastici, per propria iniziativa o su incarico del Governo di Sua Maestà, rappresentato dal colonnello Acherson, membro del Ministero della Guerra.

    I membri del Club:

    John Fox, gentiluomo inglese con la passione per l’archeologia, i viaggi di esplorazione, la lettura e le bevande alcoliche. Trascorre le giornate nel suo studio, tra oggetti stravaganti e misteriosi reperti, o al Blades Club di Oxford Street, salvo poi essere catapultato con immenso piacere in pericolose avventure in giro per il mondo.

    Brett Lennox, aristocratico rampollo di una delle più nobili famiglie di Inghilterra, amante del lusso, del buon cibo e della moda, assiduo frequentatore di locali notturni e esperto nell’uso di ogni genere di arma da fuoco. Nonostante scettico per natura si lascia coinvolgere da John Fox, suo migliore amico, nelle missioni del Circolo.

    Irene Walsh, cugina irlandese di John Fox, figlia di uno dei più ricchi industriali dell’Impero. Esuberante, anticonformista, piantagrane, strenua sostenitrice della parità dei sessi e ideatrice di mille diversi progetti. Contro la volontà del cugino lo accompagna spesso in missioni pericolose e in viaggi in terre lontane.

    Jim Spencer, geniale e taciturno ingegnere, vive rintanato nella sua serra-laboratorio alla periferia di Londra, inventando macchine stravaganti e avveniristiche apparecchiature che sperimenta di persona e che vengono poi utilizzate dai soci del Club.

    Werna Warlock, affascinante e spietata comandante della Avenger, un vascello sperimentale della Marina Britannica. Carattere focoso e irascibile, bellezza selvaggia, abilissima con le armi da fuoco e con la sciabola. Del suo passato nessuno sa nulla di preciso.

    Sir Lucas Blackwood, professore emerito dell’Università di Oxford, uno dei massimi esperti di mitologia, antiche civiltà, storia medioevale e lingue morte. Eccentrico e logorroico, è così immerso nei suoi studi da risultare a volte scollegato con la realtà di tutti i giorni.

    Robert Finley, avvocato londinese, stimato per onestà e serietà, appassionato praticante di numerosi sport, cultore del mangiar sano e della vita all’aria aperta. Poco appassionato di vita mondana, va a letto presto e indossa abiti vecchi di un decennio. Cura gli interessi legali del Club e le relazioni diplomatiche con la politica e la stampa.

    Susan Finley, moglie di Robert, donna timorosa di Dio e impegnata nel sociale, oltre che preziosa segretaria e archivista del Circolo. Partecipa a cortei e iniziative insieme a Irene Walsh, di cui è grande amica.

    Paul Moreau, ricco dottore parigino esperto di esoterismo, massoneria e culti misterici. Con una particolare predilezione per l’assenzio. Vive a Parigi in una arcana villa piena di sale misteriose

    1

    La stanza era buia, umida e senza finestre. Piena di cadaveri, sparsi sul pavimento o appesi alle pareti. L’odore dolce della morte, mista al tanfo di muffa e intonaco bagnato, toglieva il fiato.

    L’uomo, fermo sulla porta, alzò la lampada illuminando l’interno.

    Il vampiro era rannicchiato in un angolo, la bocca piena di bava e sangue e gli occhi infuocati, pronto a scattare come un felino in trappola.

    Aprì i pugni, mostrando le unghie, lunghe e affilate, e con un ruggito demoniaco balzò in avanti pronto a uccidere.

    John Fox aprì gli occhi e urlò.

    Tirò via le coperte e si sedette sul bordo del letto, coperto da un velo di sudore freddo e scosso dai tremiti, con le immagini dell’incubo notturno ancora vivide e reali.

    Prese dei lunghi respiri, trattenendo l’aria il più a lungo possibile, e si rimise lungo, fissando esausto il soffitto. La luce del primo mattino filtrava dalla persiana stampandosi sui muri in lunghe bande.

    Per molti anni l’incubo, quel particolare incubo, non era tornato. Eppure era come se lo avesse sognato solo il giorno prima. Crudo, terribile, pieno di sangue e morte.

    Un sogno, ricordò a sé stesso, che era solo il ricordo di eventi davvero accaduti.

    Si alzò, a fatica e iniziò a vestirsi, non prima di aver tirato una manopola e attivato il circuito sonoro verso la cucina. Gli sembrava di vedere miss Hudson, di sicuro in paziente attesa, preparare il vassoio con la colazione, tostare il pane, cuocere le uova e friggere il bacon per poi portare il tutto in sala da pranzo.

    Si guardò allo specchio: il fisico asciutto e agile, il volto un po’ troppo scavato e i capelli neri arruffati da domare con l’aiuto di una robusta dose di gel. Era sottopeso di almeno tre chili, da un mese non mangiava con appetito e beveva troppo. Colpa dell’inattività e dei faticosi sforzi per terminare la sua serie di articoli per il giornale dell’Università, al quale aveva promesso almeno venti pagine a settimana.

    Buttò via la vestaglia da camera, indumento che detestava, si allacciò la camicia fresca di bucato e scese al piano inferiore, affrontando a passo incerto i gradini ricoperti di stoffa rossa. Non appena la fidata domestica tuttofare entrò con il carrello nella stanza, già apparecchiata con una tovaglia di lino verde e tazze di porcellana poggiate su centrini di lana bianchi, alzò una mano in segno di saluto e disse: – Buongiorno miss Hudson. Assieme al tè mi porti per favore la bottiglia di gin, riserva speciale.

    La donna lo guardò di traverso. – Non dovreste bere al mattino, signore. Lo ha sconsigliato anche il vostro dottore.

    – Al diavolo il dottore, lui non ha avuto i miei incubi – replicò infastidito mentre si sedeva sulla poltrona davanti al tavolino. La signora Hudson scostò le tende, inondando la sala di luce, e poggiò il vassoio e la copia del Times.

    – Io ve l’ho detto, insomma. – commentò sostenuta. – Per una volta che non siete in giro a farvi ammazzare evitate almeno di farvi de male da solo.

    Fox sospirò, aprendo il giornale. – Apprezzo sempre i suoi consigli, ma stamattina le garantisco che si tratta di un evento straordinario. Abbassò la pagina e la guardò dritta negli occhi.

    – Vampiri.

    La signora Hudson

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