Un Prete Protestante in Romagna?
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"Un Prete Protestante in Romagna?" narra le vicende di Lorenzo Cargill, un soldato kiwi (neozelandese), il quale, dopo la guerra, si stabilisce a Forlì (Romagna) per alcuni decenni. Lorenzo si fa una famiglia e sviluppa varie attività, tra le quali la principale è quella di agente dei servizi segreti militari britannici. La base del racconto è costituita da eventi storici italiani e neozelandesi.
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Un Prete Protestante in Romagna? - Giuseppe Gallina
UN PRETE PROTESTANTE IN ROMAGNA?
Prima Edizione 2021
Giuseppe Gallina
Copyright © 2021Giuseppe Gallina
All Rights Reserved. Tutti i diritti sono riservati.
Indice
Frontespizio
Licenza d’uso
Giuseppe Gallina
Dedica
Ringraziamenti
Gli altri libri dell’autore
Prefazione
UN PRETE PROTESTANTE IN ROMAGNA?
Note
Licenza d’uso
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Questo ebook non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone.
Se si desidera condividere questo ebook con un’altra persona, acquista una copia aggiuntiva per ogni destinatario. Se state leggendo questo ebook e non lo avete acquistato per il vostro unico utilizzo, si prega di acquistare la propria copia.
Grazie per il rispetto al duro lavoro di questo autore.
Giuseppe Gallina
Giuseppa Gallina è nato a Lugo di Romagna (Ravenna, Italia) nel 1963.
Durante gli studi universitari ha lavorato come perito agrario nel settore della zootecnia e, dopo aver conseguito la laurea in agraria presso l’Università di Bologna, ha iniziato la carriera di consulente agricolo sempre nel settore zootecnico.
Nel 1993 si è trasferito in Nuova Zelanda dove tuttora vive ad Auckland.
Per molti anni ha lavorato, usando la lingua italiana, come guida turistica, traduttore, interprete ed insegnante in corsi serali di italiano, di storia italiana moderna e contemporanea e di turismo in Italia.
Successivamente ha lavorato per tre anni nei servizi sociali e poi ha deciso di ritornare all’insegnamento conseguendo il diploma di insegnante di inglese come seconda lingua per studenti stranieri, professione che tutt’ora svolge.
Giuseppe può essere contattato al seguente indirizzo email: giuggiola@xtra.co.nz.
L’autore dedica Un Prete Protestante in Romagna?,
il suo terzo racconto,
alla sua famiglia ed all’Italia,
per tutto quello che gli hanno dato ed insegnato.
Ringraziamenti
L’autore è riconoscente a: George Dibley e Nixon Cooper, due amici di Auckland, per averlo illuminato con l’idea della storia romanzata; Mauro Bovoli, un amico di famiglia, per aver accettato di leggere criticamente lo scritto prima della sua pubblicazione; e Paride Mainardi, un vecchio amico di un suo vecchio amico lughese, per il suo continuo supporto e la sua continua supervisione su come usare il computer sempre meglio.
Gli altri libri dell’autore
Intrigo Internazionale e Tainui a Trieste fanno parte della collana Racconti tra Italia e Nuova Zelanda.
Prefazione
"… Romagna mia, Romagna in fiore,
Tu sei la stella, tu sei l’amore …" (due versi del testo della canzone Romagna Mia, scritta da Secondo Casadei, incisa a Milano nel 1954 e suonata e cantata dall’Orchestra Casadei).
L’autore ha ambientato Un Prete Protestante in Romagna? nella sua natia Romagna, dove visse per i suoi primi 29 anni, in quanto non bisogna mai dimenticarsi delle proprie origini; ed ha terminato il racconto durante i primi anni Novanta, quando lasciò l’Italia per trasferirsi in Nuova Zelanda.
Lo scrittore ha attinto l’idea per il suo libro dal diario personale di un ex soldato neozelandese il quale, lo scorso anno, gli ha offerto l’immenso onore di farglielo leggere e di consentirgli di poterlo usare per i suoi scopi editoriali.
Un Prete Protestante in Romagna? è il terzo breve racconto dell’autore e, come i precedenti, è basato su un fatto storico, provato da documenti, avvenuto tra il 1942 ed il 1946, che lo scrittore ha largamente romanzato, facendo vivere l’ex soldato neozelandese a Forlì per qualche decennio e facendolo diventare, tra le altre cose, un agente dei servizi segreti militari britannici.
La particolarità dell’evento reale risiede nel fatto che fu la 2a Divisione Neozelandese a liberare Trieste, sia dai tedeschi che dai partigiani yugoslavi, nel Maggio del 1945.
Questo racconto mette insieme religione, politica, spionaggio, guerra e storia, allo scopo di creare un legame, anche se labile, tra l’Italia, il Paese natio dell’autore, e la Nuova Zelanda, la sua nazione d’adozione.
Un Prete Protestante in Romagna? è, in parte, anche un racconto antropologico, in quanto l’autore accenna ad alcuni dei tipici comportamenti italiani e neozelandesi.
Lo scrittore segnala la parte storica, ottenuta studiando i dati forniti dagli storici, nelle note in calce, mentre il racconto è sostanzialmente, ma non solo, romanzato.
Gli eventuali lettori dei libri facenti parte della collana Racconti tra Italia e Nuova Zelanda, apprenderanno innumerevoli informazioni inerenti la storia, la geografia, l’antropologia, la sociologia, gli usi ed i costumi di quel piccolo arcipelago localizzato nell’Oceano Pacifico meridionale, nonché verranno a confrontarsi con eventi storici italiani forse a qualcuno non noti.
UN PRETE PROTESTANTE IN ROMAGNA?
1
VOLONTARIO PER LA LIBERTÀ
Lorenzo Cargill è nato nel 1923 a Lawrence, un minuscolo villaggio di un centinaio di anime situato nel profondo Sud¹ neozelandese, ed il suo nome, in inglese, è proprio Lawrence, perché è venuto al mondo poche settimane dopo il trasferimento dei suoi genitori in quel centro abitato, allora remoto, dove il padre aveva trovato lavoro nelle ferrovie dello stato.
Nonostante le sue dimensioni minuscole ancora oggi, Lawrence è conosciuto in quanto lì visse John Joseph Woods, colui che compose, proprio a Lawrence, la lirica di God Defend New Zealand, che diventò l’inno nazionale della Nuova Zelanda². Woods morì nel 1934 ad 85 anni e Lorenzo sì ricorda bene di quel signore anziano e gentile il quale gli faceva spesso una carezza quando era bambino, cosa non comune in quel mondo vittoriano³.
Terminate le scuole medie nel 1937, Lorenzo si trasferisce, con tutta la famiglia ovviamente (papà, mamma e due sorelle, una più grande e l’altra più piccola) ad Invercargill⁴, dove il giovane frequenta la locale scuola media-superiore statale.
Come tutti i neozelandesi è una persona semplice, isolata dal resto del mondo e l’unica fonte di informazione estera che ha, ed alla quale crede, è quella britannica⁵; inoltre anche lui, sempre come tutti i suoi connazionali, è pieno di ideali di libertà e di democrazia. Ovviamente sa benissimo degli stretti interessi economici che legano, all’epoca indissolubilmente, il suo piccolo arcipelago nel Pacifico meridionale con le Isole Britanniche, ma gli isolati sono, generalmente, idealisti ed i kiwi⁶ lo sono molto.
Ad appena 18 anni, nel Gennaio 1942, poco dopo che i giapponesi sono entrati, come lui stesso scrive nel suo diario, nella nostra⁷
guerra, Lorenzo si arruola, da civile, nella forza territoriale (in parte composta anche da militari e che costituisce la 1a divisione) e viene mandato in un centro di addestramento vicino a Christchurch (nell’Isola del Sud). Da recluta civile riceve i primi rudimenti di addestramento stile militare (apprende a mettersi sull’attenti, a marciare in formazione, a sparare, ecc...) e consegue la patente di guida per i veicoli pesanti (camion di ogni stazza).
I neozelandesi potevano essere chiamati (e non richiamati, in quanto il servizio militare non era obbligatorio) sotto le armi per la guerra dall’età di 21 anni e Lorenzo, per essere volontario contro il nazi-fascismo, col permesso dei suoi genitori (richiesto dalla legge) si arruola nell’esercito a 20 anni. Divenuto recluta militare termina l’addestramento a Christchurch e diventa soldato semplice.
Poco dopo viene trasferito al centro militare di Blenheim (nel Nord-Est dell’Isola del Sud) dove viene nominato Cappellano⁸ Militare con il grado di Capitano e dove rimane per più di un anno, durante il quale i suoi compiti sono quelli di sacerdote⁹, di amministratore del centro, nonché quelli di addestramento della truppa.
Dopo circa 17 mesi di servizio, verso la fine di Giugno del 1943, il nostro Lorenzo viene imbarcato per destinazione segreta. Che poi tanto segreta non era, perché la 3a divisione stava venendo rimpatriata dal Pacifico, quindi l’unica destinazione poteva essere il Nord Africa, dove era di stanza la 2a divisione.
Il convoglio passa a Sud dell’Australia, attraversa l’Oceano Indiano, entra nel Mar Rosso e, Martedì 17 Agosto 1943 dopo tante lunghe soste, arriva nel porto di Tewfik, situato all’entrata del Canale di Suez nella Penisola Arabica (oggi la città si chiama Porto di Suez ed è in Egitto).
2
IN EGITTO
Nel Paese arabo nordafricano, Lorenzo, come ovviamente tutti gli altri, entra a far parte della 2a divisione neozelandese¹⁰, quindi diventa operativo ma non ancora in zona di guerra e gli viene assegnato il grado di soldato semplice con la specializzazione di autista di camion, che riterrà per tutto il resto del conflitto¹¹.
Dopo la vittoria contro Rommel, la Volpe del Deserto¹², i soldati neozelandesi, come anche tutti gli altri anglo-americani, hanno il morale alle stelle e, non sapendo a quale fronte saranno inviati, sperano di essere mandati in Gran Bretagna per partecipare allo sbarco nel Nord della Francia (ovviamente non si sapeva la zona precisa). Ma verranno invece mandati sul fronte Italiano dove, per i kiwi, ci saranno sbalzi di