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Touch Me: Love Storm series #3
Touch Me: Love Storm series #3
Touch Me: Love Storm series #3
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Touch Me: Love Storm series #3

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About this ebook

Felicity ha trascorso tutta la sua adolescenza schiacciata dalla fama delle sue due sorelle, le ragazze più popolari della scuola e Reginette del ballo. È stato difficile riuscire a sopravvivere sapendo di non essere bella e magra come loro e alla fine, per paura di venire bersagliata dai bulli della scuola, ha preferito vivere nell’invisibilità.
Ora le cose sono cambiate. Frequenta il secondo anno di università, ha due amiche fantastiche e non si nasconde più. Tuttavia, quel rifiuto verso il proprio corpo è rimasto e non è ancora riuscita a superare la paura di essere toccata.
Ryo è sempre stato al centro dell’attenzione insieme ai suoi amici. Basta un suo sguardo per farsi temere o desiderare da chiunque. Non sa cosa significhi ricevere un no come risposta e chi ha provato a farlo se n’è poi pentito amaramente.
La sua vita è sempre stata un mix di adrenalina e velocità ma, nonostante gli sia sempre piaciuto correre pericoli, non avrebbe mai immaginato di schiantarsi con la moto a causa di una ragazza distratta, capace di fare e dire sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato.
Ryo non intende perdonarla.
Felicity, distrutta dal senso di colpa, farebbe qualsiasi cosa per farsi perdonare.
Anche diventare la sua schiava.
Ma fino a che punto si può tirare una corda, prima che si spezzi?

Love Storm series:
  • Il mio uragano sei tu
  • Infrangerò le regole per te
  • Touch Me
LanguageItaliano
PublisherBooker
Release dateMar 27, 2021
ISBN9791220284455
Touch Me: Love Storm series #3

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    Book preview

    Touch Me - Victory Storm

    28.

    TOUCH ME

    Victory Storm

    decoration

    ©2021 Victory Storm

    Email: victorystorm83@gmail.com

    Sito web: www.victorystorm.com

    Editing: Valentina Giglio

    Copertina: Young handsome muscled fit male model man posing in studio showing his abdominal muscles in leather jacket Di halayalex https://stock.adobe.com

    Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso dell’autore.

    Questo libro è un’opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dell’autrice e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o defunte, è assolutamente casuale.

    SINOSSI

    Felicity ha trascorso tutta la sua adolescenza schiacciata dalla fama delle sue due sorelle, le ragazze più popolari della scuola e Reginette del ballo. È stato difficile riuscire a sopravvivere sapendo di non essere bella e magra come loro e alla fine, per paura di venire bersagliata dai bulli della scuola, ha preferito vivere nell’invisibilità.

    Ora le cose sono cambiate. Frequenta il secondo anno di università, ha due amiche fantastiche e non si nasconde più. Tuttavia, quel rifiuto verso il proprio corpo è rimasto e non è ancora riuscita a superare la paura di essere toccata.

    Ryo è sempre stato al centro dell’attenzione insieme ai suoi amici. Basta un suo sguardo per farsi temere o desiderare da chiunque. Non sa cosa significhi ricevere un no come risposta e chi ha provato a farlo se n’è poi pentito amaramente.

    La sua vita è sempre stata un mix di adrenalina e velocità ma, nonostante gli sia sempre piaciuto correre pericoli, non avrebbe mai immaginato di schiantarsi con la moto a causa di una ragazza distratta, capace di fare e dire sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato.

    Ryo non intende perdonarla.

    Felicity, distrutta dal senso di colpa, farebbe qualsiasi cosa per farsi perdonare.

    Anche diventare la sua schiava.

    Ma fino a che punto si può tirare una corda, prima che si spezzi?

    Love Storm series:

    - Il mio uragano sei tu

    - Infrangerò le regole per te

    - Touch Me

    Altri libri dell’autrice:

    - Attrazione di sangue

    - Confederazione di sangue

    - Promessa di sangue

    - Profezia di sangue

    - Cenerentola di sangue

    - In Love With A Star

    - A Star in My Life

    - Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo

    - Una bugia per farti innamorare

    - Il dolce veleno della vendetta

    - Ti ho presa

    - Sei nelle mie mani

    - Piume Nere

    - Il mio uragano sei tu (Love Storm series #1)

    - Infrangerò le regole per te (Love Storm series #2)

    - Dark Desire

    - Non sono come tu mi vuoi

    - Glitter Season

    1

    decoration

    FELICITY

    Non ero abituata a passare le serate nei locali.

    Quando andavo alle superiori, mi era capitato qualche volta di andarci con le compagne, ma non mi ero mai divertita e finivo sempre per fare da tappezzeria. Mi ero sempre reputata un’emarginata, una incapace di interagire facilmente, di inserirsi nelle conversazioni altrui, di apparire o lasciarsi andare.

    Era sempre stato difficile e pesante per me uscire in compagnia e, dopo che mia sorella Bethany si era diplomata, mi ero chiusa ancora di più in me stessa. Non che avessi altra scelta, dato che senza la mia famosa sorella, reginetta del ballo e capo delle cheerleaders, a farmi da apripista con le sue amicizie, ero tornata a essere Miss Io Non Ti Conosco, come prima. Quelle che avevo frequentato per tre anni non erano amiche mie ma sue e dopo la fine dei suoi studi, ne avevo avuto la conferma. Nessuna di loro mi aveva più cercato o telefonato per uscire o per studiare insieme.

    Ero rimasta da sola per un anno intero, dimenticata da tutti e decisa a rendermi invisibile agli occhi di chiunque, piuttosto di finire presa in giro o umiliata per via del mio aspetto scialbo e così poco appariscente, a differenza di quello delle mie sorelle Bethany e Ava.

    Era difficile riuscire a sentirsi accettate e apprezzate, quando inevitabilmente chiunque incrociasse il mio cammino e venisse a conoscenza delle mie due sorelle più grandi, entrambe ex reginette del ballo, non riusciva a fare a meno di paragonarmi a loro.

    Per anni avevo sopportato e sofferto per quella differenza. Ci avevo messo molto, ma finalmente ero riuscita ad accettarmi per quella che ero, con i miei capelli crespi, i miei occhi di un banale castano, la mia pelle sensibile, i miei vecchi brufoli e infine i miei chili di troppo.

    Se oggi ero capace di guardarmi allo specchio senza girarmi dall’altra parte era solo merito delle due persone che avevo conosciuto durante il mio primo anno di college: Kira Yoshida e Alice Preston. Le due ragazze più belle e incredibili che avessi mai conosciuto e la cosa pazzesca era che erano mie amiche! Solo mie, senza l’aiuto di Bethany o Ava. Loro mi avevano accolta nella loro cerchia senza sapere nulla di me. Mi avevano accettata per quella che ero e grazie alla loro amicizia avevo trascorso l’anno accademico più bello della mia vita.

    Avevo conosciuto Kira al corso di sociologia. Il primo giorno si era seduta vicino a me e mi aveva fatto i complimenti per la pettinatura con il doppio chignon, dicendomi che anche lei adorava quell'acconciatura, ma non le veniva mai bene. Era bastata quella frase per rendermela simpatica all'istante. Poi avevo perso una lezione e lei si era subito preoccupata di farmi avere gli appunti. Da quel giorno, spesso ci eravamo ritrovate a studiare insieme e avevo scoperto che lei era un autentico genio. Proprio durante uno di quei pomeriggi di studi nella sua camera avevo conosciuto la sua compagna di stanza, Alice Preston.

    A differenza di Kira, sempre posata e dolce, Alice mi era subito parsa più simile a un tornado incapace di arrestarsi, nemmeno di fronte a un pericolo così grande come Easton Carson, uno dei quattro ragazzi del mio liceo che avevano regnato come despoti su tutti gli studenti e insegnanti, rendendo la vita un inferno a chiunque osasse osteggiarli. Durante tutti gli anni delle superiori avevo mantenuto un profilo basso per evitare di finire nel loro mirino e ci ero sempre riuscita grazie alla mia capacità di rendermi invisibile agli altri.

    Tuttavia, avevo poi scoperto che anche Kira non era da meno. Sotto quell’aria candida e innocente, si nascondevano una forza e una determinazione fuori dal comune, che le avevano permesso di arrivare al cuore del ragazzo più scontroso e riservato del mio corso di psicologia, Lucas Scott.

    Provavo ammirazione e invidia per le mie migliori amiche, perché loro erano bellissime, coraggiose, spavalde, capaci di combattere contro le avversità e di conquistare i ragazzi più difficili da avvicinare e da domare.

    Non si erano date per vinte e oggi entrambe avevano un fidanzato meraviglioso che stravedeva per la propria amata. Se pensavo a Easton e a Lucas, ancora mi chiedevo come Alice e Kira avessero fatto a conquistare dei cuori così ribelli e oscuri come quelli dei due ragazzi.

    «Felicity, eccoti! Siamo qua!», mi chiamò Kira, che mi stava già aspettando seduta a un tavolo del locale.

    Con sollievo per non essere stata io la prima ad arrivare, mi avviai di corsa verso di lei e notai che c’era anche Lucas.

    «Ciao», li salutai.

    «Ok, me ne vado e vi lascio sole», sospirò Lucas, dopo un’occhiata d’intesa con Kira. Quella era una serata speciale per noi ragazze, per festeggiare il mio compleanno.

    «Grazie, amore. Ti chiamo quando torno al campus.»

    «Ok», rispose lui, guardandosi intorno con sospetto. Il locale era pieno di ragazzi e la bellezza di Kira non passava di certo inosservata. «Ma se ci sono problemi…»

    «Non ce ne saranno. Ora vai e stai tranquillo», cercò di rassicurarlo Kira, che faceva ancora fatica a tenere sotto controllo la gelosia di Lucas.

    «Non mi piace questo posto», sibilò lui, notando un paio di ragazzi che erano attratti da Kira. «Quei tizi laggiù stanno solo aspettando che io me ne vada per saltarvi addosso.»

    Per saltarvi addosso?

    Per poco non scoppiai a ridere.

    Non ero di certo io quella che rischiava, ma solo la mia amica.

    Guardai Lucas. Era sempre così premuroso e attaccato a Kira. Lei mi aveva raccontato del passato difficile del suo ragazzo, con un padre violento e senza qualcuno capace di dargli un po’ di amore. Avevo provato tenerezza e tristezza per lui e potevo capire la sua ansia di perdere Kira. Lei era il suo mondo, la sua unica fonte di felicità, ma il suo passato gli faceva sempre vedere il lato negativo delle persone, quindi tendeva ad essere sempre diffidente e aveva paura che qualcuno potesse far del male alla sua ragazza.

    «Ti prometto che la proteggerò io per te», mi intromisi, rivolgendomi a lui.

    Lucas mi rivolse uno dei suoi rari sorrisi e io sentii il cuore palpitare come un pazzo.

    Sì, ero innamorata di lui, ma non avrei mai osato nemmeno avvicinarmi. Lucas apparteneva a Kira e io non avevo nessuna intenzione di rovinare il loro bellissimo rapporto.

    Finalmente Lucas se ne andò, ma non feci nemmeno in tempo a sedermi che vidi arrivare Alice accompagnata da Easton.

    «Easton, vattene», gli stava ordinando severa lei.

    «Io me ne vado, ma tu prova a fare la stupida con gli altri ragazzi e ti faccio a pezzi», la minacciò subito lui con un finto sorriso sulle labbra.

    «La stessa cosa vale per te. Prova a tradirmi mentre vai a divertirti con i tuoi amici, e ti infilo una tarantola nelle mutande», ribatté lei per nulla intimorita.

    «Quei due riescono a fare un discorso senza infilarci qualche minaccia?», mi chiese a bassa voce Kira.

    «Non credo», ridacchiai divertita. Solo Alice riusciva a tenere testa a un pazzo come Easton e lui era l’unico che sembrava essere in grado di stare con lei senza lasciarsi schiacciare dal carattere peperino della sua ragazza.

    «Ciao», ci salutarono quando arrivarono al tavolo.

    «Ora te ne vai? Questa è una serata solo per noi donne», lo spinse via Alice.

    «Ok, me ne vado. Ci vediamo dopo», si arrese Easton, ma non prima di aver tolto la forcina che teneva fermo lo chignon di Alice.

    «Maledetto! Ci ho messo un’ora per riuscire a farmi quello chignon!», ringhiò Alice furiosa per quell’ennesimo dispetto.

    «Questo è per avermi abbandonato stasera, invece di venire al cinema con me», le rispose lui soddisfatto, prima di andarsene.

    Guardai Easton andarsene e risposi al suo cenno di saluto con la mano.

    Ancora non riuscivo a credere di aver appena salutato il famoso e terribile Easton Carson.

    Durante tutte le superiori avevo tremato ogni volta che era entrato in classe, avevo pregato per non finire mai nel suo radar o vittima di una qualche scommessa…

    Avevo fatto di tutto per evitarlo e ci ero sempre riuscita egregiamente, mentre ora… Easton mi aveva appena salutata!

    Certo, i suoi occhi color ghiaccio comparivano ancora in qualche mio incubo, ma negli ultimi mesi avevo imparato a conoscerlo e avevo scoperto che non era così stronzo come avevo sempre pensato.

    Era un ragazzo che nascondeva le sue fragilità sotto uno spesso strato di spavalderia, ma Alice era riuscita a dargli una regolata e a farlo crescere.

    Purtroppo non si poteva dire la stessa cosa dei suoi amici, ma per fortuna non li vedevo mai.

    L’ultima volta in cui mi ero ritrovata vicino a loro era stato all’interno di una gioielleria, mentre Easton sceglieva un anello per Alice.

    Erano passati mesi da quel giorno e Alice, sapendo quanto mi facessero sentire a disagio, mi aveva sempre evitato di ritrovarmi in loro presenza.

    «Sei bellissima, Felicity», richiamò la mia attenzione Kira, scorrendo con lo sguardo sul mio vestito e sui miei capelli.

    «Non dovevate disturbarvi tanto», sussurrai, arrossendo di colpo e abbassando gli occhi. Sentirmi osservata mi faceva sempre sentire profondamente a disagio. Avevo passato così tanti anni a rendermi invisibile che ormai provavo solo vergogna e imbarazzo quando qualcuno mi fissava.

    Mi asciugai i palmi sudati delle mani sul favoloso vestito che mi aveva regalato Kira il giorno prima, per il mio compleanno. Indossarlo mi era costato uno sforzo incredibile, perché per quanto fosse meraviglioso e mi stesse bene, lasciava troppa pelle scoperta e mi faceva sentire esposta ai giudizi degli altri.

    Accarezzai la seta nera dello scollo a v e delle maniche corte, per poi scendere sulla gonna svasata e floreale che mi arrivava alle ginocchia. Era una sensazione meravigliosa perché mi faceva sentire libera e comoda, ma ogni volta che sentivo qualche rotolino di ciccia spingere sotto il tessuto, mi veniva voglia di scappare e di infilarmi una delle mie adoratissime felpe extralarge.

    «Per noi è stato un piacere», cercò di tranquillizzarmi Alice con un largo sorriso, giocando con uno dei miei boccoli ancora freschi di parrucchiere, dove mi aveva portato la mia amica quella mattina.

    Mi ero sentita rinata quando avevo accettato quella trasformazione, abbandonando definitivamente quelle ciocche rosa e fucsia, per tornare al mio castano naturale, sfumato di biondo fino alle punte.

    Per l’occasione mi ero persino messa le lenti a contatto e fatta un make-up completo dai toni caldi, per mettere in risalto i miei occhi marroni e la pelle olivastra.

    «Questo look ti dona moltissimo. Ti dovresti vestire sempre così. Sei incantevole», esclamò Kira che aveva sempre una parola gentile per tutti. Con lei era impossibile sentirsi fuori posto. Sapeva dire la parola giusta al momento giusto in ogni occasione.

    «Ma i regali non sono finiti qui!», esclamò Alice, mentre Kira richiamava l’attenzione del cameriere per farci portare da bere e una fetta della cheesecake ai frutti rossi che avevamo scelto insieme due giorni prima, quando avevamo deciso di festeggiare il mio compleanno quel sabato pomeriggio.

    «Oh Dio, ragazze, vi prego… Mi fate sentire in colpa… Io per il vostro compleanno non ho fatto nulla di tutto questo», balbettai a disagio.

    «In realtà ciò che ti stiamo per svelare non è un vero e proprio regalo, ma più che altro un’offerta.»

    «Un’offerta di cosa?», m’incuriosii.

    «Tra un paio di giorni inizia il nostro secondo anno di college e volevo chiederti se ti andava di condividere la camera con me», mi supplicò Alice con gli occhi lucidi dall’emozione.

    «E Kira?», domandai confusa. Per tutto il primo anno, Alice e Kira avevano condiviso la camera da letto 7A del dormitorio Sherman, mentre io stavo nel dormitorio Maxwell, a cinque isolati di distanza, e dividevo la stanza con Lea, una ragazza più grande con cui avevo scambiato appena cinque parole durante tutto l’anno scolastico.

    «Io lascio il dormitorio», m’informò Kira. «Lo scorso anno ero sempre da Lucas e quest’anno abbiamo convinto i nostri genitori a prendere in affitto un piccolo monolocale qui vicino. Lucas sta già cercando un lavoro per mantenerci e pesare il meno possibile sulla mia famiglia.»

    «Quindi io rimarrò sola e mi piacerebbe molto che fossi tu la mia nuova compagna», si accodò Alice.

    «E Easton?»

    «Ha provato a far pressione al preside, dato che è suo zio, ma non c’è stato modo di convincerlo a farci stare nella stessa stanza. Dice che non può permettersi di creare un precedente, con il rischio che poi altri studenti facciano la stessa cosa, finendo per creare scandali o ulteriori problemi.»

    «Quindi hai pensato a me.»

    «Ovviamente. Tu e Kira siete le mie migliori amiche!»

    «Allora accetto», sussurrai emozionata. Lei non lo sapeva, ma sentirmi dire che ero la sua migliore amica era il regalo più bello che potessi ricevere.

    Alice urlò di gioia e venne ad abbracciarmi forte.

    Dovetti resistere per non allontanarmi.

    Essere toccata mi metteva sempre in crisi, ma sapevo che Alice mi voleva bene e mi accettava per quella che ero.

    Anche Kira mi abbracciò con affetto.

    Contraccambiai, stringendo a me quelle piccole ed esili ragazze che finalmente potevo chiamare amiche.

    Quando ci sedemmo intorno al tavolo, venne il cameriere a portarci la torta con una candela al centro.

    «Esprimi un desiderio e soffia sulla candelina», m’invitarono Kira e Alice.

    Le guardai a lungo. Erano entrambe bellissime.

    Alice era incredibile con i suoi capelli rossi e focosi come il suo carattere, ma dal cuore d’oro.

    Kira era semplicemente speciale con i suoi lineamenti orientali e quella sua dolcezza disarmante.

    Volevo essere anch'io come loro. Bellissima e unica.

    Sentivo nascere dentro di me una voglia di cambiamento e quel nuovo look ne era la prova. Speravo che con il tempo questa evoluzione mi avrebbe portata ad accettarmi e magari ad apprezzarmi per ciò che ero.

    «Allora? Cosa desideri?», m’incitò Alice impaziente.

    «Desidero che la nostra amicizia ci leghi per sempre», dichiarai.

    «Devi desiderare qualcosa che non hai. Non qualcosa che hai già, sciocchina», rise Kira.

    «Kira ha ragione. Pensa a qualcos’altro. Non so… Un ragazzo?», provò Alice.

    «Non sono abbastanza bella per attirare l’attenzione dei ragazzi. Io non sono come voi.»

    «Allora perché i ragazzi seduti a quel tavolo in fondo ti stanno fissando?», si arrabbiò Alice, che non sopportava l’idea che non mi sentissi bella come lei.

    «Fissano voi. Non me.»

    «Balle!»

    «Felicity», sospirò affranta Kira. Anche lei soffriva per la mia mancanza di autostima.

    «Voi mi volete bene, ma siamo serie: io non sono bella come voi!», sbottai irrequieta.

    «Io non ho mai pensato di essere bella. Solo Lucas me lo dice, ma lui mi ama, quindi non fa testo.»

    «Allora perché è geloso e diventa matto se qualcuno si avvicina a te?»

    «Perché è stupido», risolse Kira con un’alzata di spalle. «Avessi il tuo seno, lo capirei, ma sono una tavola da surf, quindi c’è ben poco di cui essere gelosi.»

    «Sei magra», la giustificai.

    «Sono piatta e priva di curve. A volte ti invidio e non so cosa darei per avere

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