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La riflessologia plantare, della mano e del padiglione auricolare: Una proposta terapeutica
La riflessologia plantare, della mano e del padiglione auricolare: Una proposta terapeutica
La riflessologia plantare, della mano e del padiglione auricolare: Una proposta terapeutica
Ebook173 pages1 hour

La riflessologia plantare, della mano e del padiglione auricolare: Una proposta terapeutica

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About this ebook

Con il massaggio riflesso del piede, della mano e del padiglione auricolare si hanno risposte per via riflessa nella fisiologia generale del corpo. Questi metodi sono ormai largamente diffusi e praticati con vivo entusiasmo da numerosissimi operatori del benessere. Le origini più remote delle riflessologie provengono dall'oriente, negli ultimi anni con grande entusiasmo nel mondo occidentale. Il paziente è valutato nella sua globalità, i disturbi vengono scrupolosamente valutati per impostare il piano di trattamento quanto più rigoroso. Le tecniche di indagine in grado di individuare le disfunzioni latenti e nella fase acuta sono numerose e prevedono il trattamento curativo e preventivo.
LanguageItaliano
Release dateMar 16, 2021
ISBN9788869828812
La riflessologia plantare, della mano e del padiglione auricolare: Una proposta terapeutica

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    La riflessologia plantare, della mano e del padiglione auricolare - Lidano D'Aprano

    dell’uomo. 

    Capitolo 1

    Presentazione

    La riflessologia ha conquistato sempre maggior fama nel tessuto sociale europeo; molti ambiscono a questa disciplina con impegno e vivo interesse. Giungono sempre maggiori riconoscimenti sulla sua utilità e delle infinite possibilità che questa dà per la salute sociale.

    Tutto il corpo si riflette nel padiglione auricolare, come nella mano e nel piede. Con il trattamento mediante il massaggio di questi punti si ha giovamento.

    Ringraziamenti

    Ringrazio il Prof. Claudio Martone che, nel ciclo di lezioni tenute nell’anno 1982, mi ha erudito nel campo delle riflessologie e per avermi fatto dono del materiale didattico che io ho rielaborato.

    Introduzione

    In tutte le discipline, quando si approccia il paziente, è consigliata la massima discrezione nel colloquio, mantenendo costantemente un atteggiamento rassicurante per non provocare reazioni inopportune e per edificare un rapporto il più professionale possibile.

    Cenni storici

    La sua origine risale nella storia più intima dei popoli dell’estremo oriente. Il metodo veniva tramandato oralmente in prevalenza dagli sciamani; nell’era moderna, la riflessologia è stata valorizzata e divulgata anche dal Dr. William H. Fitzgerald nei primi del 1900: rielaborò il metodo con successo e lo chiamò massaggio zonale. Altro contributo venne dalla massaggiatrice americana Eunice Ingham: sull’opera di W. Fitzgerald avvalorò l’esistenza delle relazioni fra tutte le zone del corpo, comprese che la terapia zonale del Dr. W. Fitzgerald trovava largo consenso sociale e si poteva elaborare un metodo per agire su tutte le parti del corpo, trattando i piedi e le mani, oltre al padiglione auricolare, che è descritto da altri autori. Sono ormai note in letteratura del settore, e descritte, le tecniche di massaggio a pressione statica, ritmica e frizione in tutte le zone riflesse. Queste rappresentano le tecniche fondamentali della moderna riflessologia che, praticata da mani esperte, dà buoni frutti. Il Dr. W. Fitzgerald osservò che i suoi pazienti reagivano positivamente, osservò che sui meno sofferenti dopo interventi chirurgici, nel suo caso naso e gola, essendo otorinolaringoiatra, aveva esercitato una pressione in qualche punto del corpo prima di sottoporsi a intervento. Il medico osservò quelle zone che in seguito a una pressione potevano diminuire il dolore in altre parti del corpo. Pose le basi della riflessologia moderna maturando il concetto che il corpo si può dividere in dieci parti uguali, disposte longitudinalmente in senso cranio caudale, cinque a destra e altrettante a sinistra.

    Fondamenti

    Il sistema nervoso organizza le funzioni del corpo fisiche e psichiche. Gli organi periferici attraverso le vie efferenti inviano stimoli all’encefalo. Il tessuto nervoso e l’epidermide hanno origini comuni dal foglietto embrionale esterno detto ectoderma.

    Quindi, massaggiando le zone riflesse, si crea un arco riflesso tra la corteccia cerebrale e l’organo corrispondente.

    Nell’omunculus della corteccia cerebrale, siano i piedi e le mani ad occupare un’ampia area rispetto alle altre parti del corpo. Quindi, mediante la stimolazione delle zone riflesse dei piedi e delle mani, si ottengono risposte neurologiche.

    I meridiani e la divisione del corpo in sezioni

    A queste sezioni corrispondono gli organi interni e la superficie del corpo. Trattando i punti riflessi si ha influenza su altre parti del corpo, premendo in più zone si ha azione di rinforzo. Le pressioni possono essere praticate in modo più o meno leggero o profondo, della durata da qualche secondo a qualche minuto. Secondo le teorie moderne della riflessologia plantare, il corpo è diviso in dieci sezioni verticali uguali dalla testa alle dita dei piedi e dalle mani. È effettuata in base al numero delle dita. Le zone salgono dai piedi in numero di cinque a destra e altrettante a sinistra, in direzione cefalica, si incontrano nella cintura pelvica, da qui formano dieci sezioni che raggiungono la testa. Le zone provenienti dalle mani si incontrano nel collo, percorso già dalle linee provenienti dai piedi: tutte raggiungono la testa. Questa relazione tridimensionale, coinvolge l’interno del corpo anteriore e posteriore, quindi le zone riflesse vanno ricercate anteriormente e posteriormente. La tensione su una sezione risente di una stasi di energia in tutta la sua estensione. Le disfunzioni si possono manifestare in qualsiasi parte della zona del corpo: sia anteriore che posteriore. Una zona particolarmente sensibile, una callosità, una tensione in punti dei piedi o delle mani, oppure del padiglione auricolare ci indica la presenza di disfunzioni del corpo. Si praticano pressioni in loco, l’effetto si propaga in tutta la sezione e nella divisione verticale. La suddivisione orizzontale facilita la localizzazione delle parti del corpo nel piede e nelle mani, facilita il riferimento delle parti del corpo tra loro parallele. Abbiamo tre linee: la prima in corrispondenza delle spalle che suddividono il corpo sopra di esse, dove troviamo il collo e la testa; la linea in corrispondenza del diaframma, dove al di sopra troviamo gli organi del torace; la linea all’altezza delle anche, dove troviamo al di sopra gli organi dell’addome e al disotto gli arti inferiori. Nella pratica della riflessoterapia si ricercano i punti sensibili che sono in rapporto con una disfunzione di un’altra parte del corpo o di un apparato. Le zone parallele forniscono informazioni su altri territori e consentono il trattamento di organi e apparati difficilmente trattabili: così si sopperisce intervenendo su quella parallela. Le parti tra loro parallele sono largamente rappresentate nella mano e nel piede: il ginocchio, il gomito, l’anca e la spalla. Fig. 1.1

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