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Passione ad alto rischio: Harmony Destiny
Passione ad alto rischio: Harmony Destiny
Passione ad alto rischio: Harmony Destiny
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Passione ad alto rischio: Harmony Destiny

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About this ebook

Tutto in una notte 3/4
A volte bastano poche ore per cambiare una vita intera...
Il campione di Formula Uno Inigo Velasquez ama le auto veloci e le donne ancora più veloci, capaci di uscire dal suo letto senza protestare la mattina dopo. Eppure, basta una notte passata tra le braccia di Marielle Bisset per fargli riconsiderare quella che lui credeva una qualità. Lei è bellissima... ma è anche la donna che ha ferito sua sorella. Per i familiari di Inigo, Marielle è il nemico pubblico numero uno, mentre per lui è un enigma tutto da scoprire. In pista Inigo è abituato a vincere, ma può riuscirvi anche con Marielle senza perdere la famiglia?
LanguageItaliano
Release dateMar 19, 2021
ISBN9788830526228
Passione ad alto rischio: Harmony Destiny
Author

Katherine Garbera

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Passione ad alto rischio - Katherine Garbera

    successivo.

    1

    Inigo Velasquez amava godersi la vita a ritmo sfrenato. Era il più giovane e forse il più affascinante tra i fratelli e se la spassava tra agi e divertimenti, senza legami e senza fermarsi mai. Per di più, la sua carriera di pilota di Formula Uno lo obbligava a essere sempre in movimento per la maggior parte dell'anno, lontano dalla madre che non vedeva l'ora di sistemarlo con qualche brava ragazza.

    A dire il vero, doveva riconoscerle di possedere una grande determinazione. Era riuscita a organizzare una festa per la notte di Capodanno che non si sarebbe svolta nella loro città, Cole's Hill in Texas. Quando era a casa, Inigo era sempre all'erta per le manovre della madre, quella sera, però si trovavano tutti dall'altra parte del paese, nella casa negli Hampton di Scarlet O'Malley, moglie di suo fratello Alec che era appena diventata mamma. Era impensabile che sua madre riuscisse a presentargli potenziali fidanzate così lontano. Si sbagliava.

    Con sbalordito compiacimento, gli aveva scovato una donna che stuzzicava il suo interesse e stimolava la sua fantasia. Era alta, e nonostante questo portava scarpe dal tacco vertiginoso. Aveva lunghi capelli biondi con alcune mèches più scure che le scendevano sulla schiena. Indossava uno chemisier blu zaffiro che si combinava in maniera perfetta con i suoi occhi grigio argento.

    Era la donna più bella e attraente presente nella sala, e si muoveva con tranquilla disinvoltura tra la folla di facoltosi e raffinati ospiti. Si domandò chi fosse.

    «Mamma, stasera hai superato te stessa» si complimentò quando lei lo raggiunse con due coppe di champagne e gliene porse una. Se la sarebbe fatta bastare per tutta la serata. Si stava già allenando per la stagione successiva e questo significava controllare l'assunzione di alcolici.

    «Grazie, tesoro. Non è che un bicchiere di bollicine.»

    «Mi riferivo alla donna» le fece osservare.

    «Quale donna?»

    «Sul serio vuoi fingere che l'unica donna single presente non sia qui per merito tuo e che io la conosca per caso?»

    «Inigo, non ho invitato nessuno che tu possa conoscere per caso. Avrei desiderato che i miei ragazzi si stabilissero in Texas. Tuttavia Mo è l'unico che ha sposato una ragazza di Cole's Hill. Diego divide il suo tempo tra Londra e casa, e sembra che Alec farà lo stesso, andando avanti e indietro da New York. Vorrei che steste tutti vicino per poter viziare i miei nipoti.»

    Inigo era l'unico ancora single dei fratelli Velasquez. Diego, il maggiore, aveva sposato Pippa Hamilton-Hoff, una creatrice di gioielli, rampolla di una ricca famiglia inglese. Alec aveva Scarlet, e il gemello Mauricio si era finalmente fidanzato con Hadley, la sua ragazza di sempre.

    «Quindi, lei non è per me?»

    La madre scosse la testa e scoppiò a ridere. «Tesoro, è sorprendente che tu riesca a infilarti il casco prima delle gare con tutto quell'ego e quella boria.»

    «Ah, ah. Sai bene che non è poi così inverosimile pensare che tu stia tentando di sistemarmi.»

    «Lo so» sospirò. «Qual è?»

    Le indicò la ragazza bionda con un cenno del capo.

    La madre emise un fischio di approvazione. «È uno schianto. Come sai che è single?»

    Inigo tentò di fare l'indifferente, come se non avesse chiesto in giro chi fosse, e sua madre lo scrutò con un sorrisino.

    «Ti piace, eh?»

    «Non metterti in testa strane idee» l'avvisò lui. «Mi aspetta un grande anno e devo concentrarmi per diventare il numero uno.»

    «Lo so, caro. Tuo padre e io ti sosteniamo. Tuttavia se lei ti piace... dovresti andare a presentarti.»

    «Potrei anche farlo, ora che so che tu non hai niente a che fare con la sua presenza qui.»

    «Potresti fare cosa, figliolo?» gli chiese il padre avvicinandosi e posandogli una mano sulla spalla.

    «Potrebbe andare a parlare con quella ragazza» lo informò la madre. «Tieni, finisci questo per Inigo. Si sta allenando e non deve bere.»

    «Tutto ciò che desideri, mia cara.» Il padre accettò lo champagne. «Che serata! Diverse persone mi hanno confuso con Antonio Banderas.»

    La madre gli tolse subito il bicchiere di mano. «Se pensi una cosa del genere, significa che hai bevuto troppo.»

    Inigo sorrise allo scambio di battute dei genitori. Vederli insieme lo aveva sempre fatto riflettere sugli obiettivi delle relazioni. Tuttavia loro si erano messi insieme quando la vita era più semplice. Adesso il mondo era più frenetico, più cattivo e più connesso. Lui doveva darsi da fare per rimanere sulla cresta dell'onda e continuare a vincere le gare. Non aveva tempo per incontrare qualcuno, conoscerlo a fondo come avevano fatto i suoi genitori. Comunque un giorno, verso i trenta o i quarant'anni, se la carriera glielo avesse permesso, avrebbe cercato un legame come il loro.

    «Quale ragazza stai guardando?» volle sapere il padre mentre la madre si allontanava per raggiungere uno dei suoi chef preferiti su Food TV.

    C'erano invitati di ogni genere a quella festa, proprio quelli che Inigo cercava di evitare e che, invece, i suoi sponsor lo spingevano a frequentare. Sponsor e famiglia. Gli unici due diversivi che gli concedevano di allontanarsi dalle corse.

    «Papà, non puoi più chiamare le donne ragazze, comunque è la bionda con l'abito blu vicino alla portafinestra.»

    «Non intendevo mancare di rispetto» si giustificò il padre. «Diavolo, tu e i tuoi fratelli siete ancora dei ragazzini ai miei occhi. Immagino che sia colpa dell'età.»

    «Smetti di commiserarti. Se la mamma o Bia ti sentissero, saresti nei guai» lo rimproverò Inigo.

    «Lo so. Forse farei meglio ad andare a cercare quella signora che pensava che fossi Banderas.»

    «Io eviterei. A meno che tu non voglia iniziare il nuovo anno facendo infuriare la mamma.»

    «Hai ragione. Da chi hai preso tutta questa saggezza?»

    Inigo non aveva bevuto tutta la sera come aveva fatto il padre, e questo gli concedeva una certa lucidità.

    Gli sorrise e ammiccò. «Da te.»

    Il padre gli batté sulla spalla. «Naturalmente. Mi piace quella raga... quella donna. Le hai parlato?»

    «Non ancora.»

    «Cosa stai aspettando? Non vedi che è sola? Muoviti.»

    Il padre lo sospinse verso la bionda con una gomitata proprio quando lei si voltò. I loro sguardi si incrociarono e lui seppe di essere perduto nel momento in cui lei sorrise, scosse la testa e, piegando il dito, gli fece cenno di avvicinarsi.

    Marielle Bisset stava quasi per non partecipare a quella festa. Non era il suo solito ambiente, tuttavia Scarlet, sua amica e collega influencer, aveva insistito che facesse almeno un salto per incontrare i rappresentanti di alcuni marchi con cui lei collaborava. Scarlet era il suo mentore da sei mesi e, quando aveva saputo che era in dolce attesa, Marielle aveva capito che quella era l'occasione che aspettava da tempo.

    L'amica l'aveva presa sotto la sua ala protettiva quando era tornata da un catastrofico anno all'estero. Era stata fantastica e le aveva insegnato ad accettare i difetti e gli errori passati per diventare una persona migliore.

    Mari stava sviluppando un canale YouTube e si stava impegnando per accrescere i numeri per diventare un guru dello stile come Scarlet, anche se era difficile raggiungere il suo successo. Era da un anno che lottava per farsi largo nel rutilante mondo degli influencer.

    Era tornata negli Hampton a casa dei genitori dopo una disastrosa relazione con un uomo sposato da cui era uscita distrutta. Scosse la testa nel tentativo di scrollarsi di dosso il dolore che l'aveva afflitta quando aveva scoperto che lui aveva una moglie.

    Si nascondeva nell'East Hampton da quasi cinque anni, allontanandosi di rado per qualche viaggio, cercando risposte riguardo a se stessa. Aveva fatto pace con i propri errori, mantenendo un profilo basso e creando la sua attività di influencer su Internet, lasciandosi alle spalle lo strazio dello scandalo che aveva provocato.

    Esaminò la sala e incrociò lo sguardo di un uomo molto attraente che era stato spinto nella sua direzione da un altro più anziano.

    Aveva i capelli castani scuri, però da quella distanza non distinse il colore degli occhi. Assomigliava al signore più anziano che rideva alle sue spalle. Era chiaro che tra i due ci fosse un forte legame. Probabilmente erano padre e figlio.

    Incapace di distogliere l'attenzione dall'uomo, avvertì una scossa elettrica attraversarle il corpo.

    Accidenti. Era da parecchio tempo che non provava nulla di simile. Lui parve imbarazzato e la trovò una cosa carina, così gli fece cenno con il dito di avvicinarsi.

    Lui increspò un sopracciglio e attraversò la sala.

    «Così qualcuno pensa che dovresti conoscermi» lo accolse. «Avevi proprio bisogno di una spinta?»

    «Uh, no. Quello è mio padre, in vena di fare baldoria» le spiegò con un sospiro. «Non che avessi bisogno di un incentivo o che sia sempre attaccato ai genitori.»

    Lei scoppiò a ridere per la risposta spontanea, il che le fece considerare che lui non appartenesse a quell'ambiente.

    «Non c'è problema. Tuo padre sembra divertirsi parecchio. Non ti ho visto a nessun'altra festa durante questo periodo natalizio, quindi immagino che tu non sia del luogo.»

    «No. Sono nato e cresciuto in Texas. Tu, invece, sei di queste parti?»

    «Più o meno. I miei genitori hanno una casa in questa zona. Sono cresciuta in città, ma ho sempre trascorso l'estate qui» gli riferì, confusa.

    Tutta colpa sua. Così da vicino, i suoi occhi erano di un caldo color cioccolata e sul sopracciglio sinistro aveva una piccola cicatrice. La mascella era forte, la bocca risoluta, eppure il suo sorriso era disarmante e aveva il potere di distrarla.

    «Come conosci Scarlet?» le chiese lui.

    «È una sorta di mentore per me. È stata fantastica, rispondendo a tutte le mie domande e aiutandomi a elaborare un progetto per diventare una influencer.»

    Scarlet era stata la prima persona a prendere sul serio le sue intenzioni di crearsi una carriera sui social media. Suo padre era amareggiato che non avesse ancora trovato marito. Ma era fatto così. L'aveva sempre mortificata, facendola sentire un'eterna delusione. Non come il padre dell'uomo davanti a lei che li osservava con un tenero sorriso. Doveva essere una brava persona. O forse era solo ubriaco.

    Si voltò. «Tuo padre è un tipo simpatico.»

    «È solo felice che tutti i suoi figli siano qui stasera. Capita spesso che uno di noi sia via per le vacanze, perciò è elettrizzato.»

    «È una cosa carina. Di solito sono le mamme ad avere quel tipo di atteggiamento.»

    «Mia madre è una conduttrice televisiva a Houston. Durante la nostra infanzia, era spesso fuori ed era mio padre che ci accompagnava e ci veniva a prendere a scuola. Sono entrambi fantastici. Mi ritengo fortunato perché siamo stati la loro priorità e non sono mai stati assillanti.»

    «Deve essere stato bello» osservò lei. Unica femmina di cinque figli, aveva ricevuto fin troppe attenzioni da parte dei genitori. Il padre, iperprotettivo e vecchio stile, l'aveva accudita fino ai diciotto anni, dopodiché si aspettava che trovasse un marito e si sistemasse.

    «E tu? Sei qui con qualcuno?»

    «Uhm, no.»

    «Sembrerò impertinente, però sono contento che tu sia qui e spero che rimarrai anche a mezzanotte.»

    «E io sono felice di essere qui con te» replicò lei, prendendolo per mano e conducendolo sulla terrazza.

    L'aria fredda della notte li avvolse ma, dato che erano stati disposti numerosi apparecchi per riscaldare gli ambienti esterni, non risultò insopportabile.

    «Perché siamo venuti fuori?»

    «Voglio baciarti e non mi andava di farlo davanti a tuo padre.»

    Lui sorrise.

    Dannazione, aveva un sorriso irresistibile e nonostante sapesse che sarebbe stato meglio girare sui tacchi e andarsene, c'era una parte di lei che non lo desiderava affatto. Era l'ultima notte dell'anno e si meritava di trascorrere una bella serata senza farne una questione di stato.

    Che male le avrebbe fatto un bacio?

    Lei profumava d'estate e di sole quando

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