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L'osservatore
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L'osservatore

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Il racconto della Creazione della Genesi è solo un’introduzione alle scritture bibliche?

Cosa nascondono i suoi versi?

Mito, invenzione o realtà scientifica?

Questo libro tenta di affrontare un tema che solitamente è scomodo da trattare, sia per lo scienziato che per il religioso.

La scienza respinge apertamente il racconto, prima con derisione, poi con rabbia, e la Chiesa Cattolica l’ha relegata ad una semplice introduzione alle sacre scritture. Si dice che “Il racconto della Creazione è un testo religioso con insegnamenti religiosi”. “Non vi è alcuna scienza”, “non si dovrebbero cercare spiegazioni scientifiche”. Ma certo, è ovvio.

Eppure…

Devo ammettere di essere sempre stato un aspro critico della Genesi. Sono sempre stato tra quelli che dissimulavano il sorriso e cambiavano argomento per non discutere. Parlare della Genesi, e della Creazione in particolare, lo trovavo impensabile, fino a pochi mesi fa…

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateFeb 10, 2021
ISBN9781071587959
L'osservatore
Author

Alberto Canen

Alberto Canen (Argentina-1962) Escritor y periodista.Desde 1999 a 2016 fue editor de paginadigital.com.ar portal de mas de 150.000 paginas.En diciembre de 2003 ganó el premio Mate-ar al mejor sitio de arte y cultura, y fue el ganador del Premio Pymes Clarín 2008.Especialista en CEO y posicionamiento web.Ha escrito los libros sobre La Biblia "El observador del Génesis" y "Un único Dios" en 2012. Y "Cordero de Dios" en 2020, con más de 500.000 libros vendidos en todo el mundo, además de otros libros sobre política internacional.

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    L'osservatore - Alberto Canen

    L’osservatore

    La soluzione alla Genesi

    La scienza dietro al racconto della Creazione

    Illustrazioni di copertina e interne realizzate dall’autore.

    ––––––––

    Ringraziamenti

    ––––––––

    A mia moglie che mi sostiene in tutto.

    Ai miei figli e alle loro domande.

    A Luis Heriberto Rivas per essere sempre disponibile alle mie richieste e per avermi concesso di accedere a del materiale molto interessante.

    A Mercedes Bueto per le sue correzioni ed i suoi consigli.

    Al mio amico Fabián Rodríguez per avere una mente così aperta e per le sue grandi conoscenze.

    A mio cognato Pedro Diez per avermi aiutato a raccogliere argomentazioni scientifiche ed astronomiche.

    E alla mia famiglia e agli amici che si sono prestati come lettori del manoscritto per aiutarmi a migliorarlo.

    ––––––––

    Copyright 2012

    Canen, Alberto

    Smashwords Edition

    L’osservatore / Alberto Canen; illustrato da Alberto Canen. – Boulogne: l’autore.

    E-Book.

    ISBN 9789873324376

    1. Religione. 2.  Spiritualità. I. Castro, Pablo Rodolfo, ill. II. Titolo

    CDD 291.4

    Data di catalogazione: 2012-08-31

    Indice

    Introduzione

    1 – La Bibbia, la Genesi, la creazione

    a- Sette giorni?

    2 – Miliardi

    3 – E in quest’angolo...la vita...!

    4 – La Genesi

    a- I mostri marini

    b- Pangea e la deriva continentale

    5 – L’ubicazione e il contesto

    a- Babilonesi

    b- Egizi

    c- Ebrei

    6 – Lo scrittore sacro

    7 – L’osservatore

    a - Contemplando la creazione

    8 – Messaggio e insegnamento

    9 – Il contenuto trascendentale

    10 – L’Eden

    a- La natura umana in un ambiente controllato

    11 – Il percorso spirituale

    a- Le religioni

    Appendice  I

    a- La Bibbia

    b- Enuma Elish

    c- Giardino dell’Eden

    d- Bit-Adinu

    e- La Vulgata

    f- LXX

    g- Caino e Abele

    Appendice II

    a- La valle delle balene (Wadi Al-Hitan, Egitto)

    Appendice III

    a- La posizione dell’Eden

    Appendice IV

    a- Polvere interplanetaria. Luce zodiacale

    Chapter 1

    INTRODUZIONE

    Il racconto della Creazione della Genesi è solo un’introduzione alle scritture bibliche?

    Cosa nascondono i suoi versi?

    Mito, invenzione o realtà scientifica?

    Questo libro tenta di affrontare un tema che solitamente è scomodo da trattare, sia per lo scienziato che per il religioso.

    La scienza respinge apertamente il racconto, prima con derisione, poi con rabbia, e la Chiesa Cattolica l’ha relegata ad una semplice introduzione alle sacre scritture. Si dice che Il racconto della Creazione è un testo religioso con insegnamenti religiosi. Non vi è alcuna scienza, non si dovrebbero cercare spiegazioni scientifiche. Ma certo, è ovvio.

    Eppure...

    Devo ammettere di essere sempre stato un aspro critico della Genesi. Sono sempre stato tra quelli che dissimulavano il sorriso e cambiavano argomento per non discutere. Parlare della Genesi, e della Creazione in particolare, lo trovavo impensabile, fino a pochi mesi fa...

    È passato un anno da quando il mio figlio minore mi ha chiesto di Dio con grande interesse, più di quanto facesse di solito.

    Per cui abbiamo conversato, gli ho spiegato tutto quello che ero in grado spiegare entro i limiti delle mie conoscenze e abbiamo deciso di leggere i libri sacri delle principali religioni per ampliare ulteriormente i concetti. Quindi abbiamo iniziato a leggere, prima La Bibbia [1], come principale libro del cattolicesimo-ebraismo-islamismo, proseguendo poi con la Bhagavad Gita  [2] dell’induismo-buddismo [3].

    Mentre gli leggevo La Bibbia, giunti al libro di Giuseppe, ho avuto quella che si potrebbe chiamare una rivelazione. In un attimo ho compreso il senso della Bibbia, il senso della creazione del Popolo Eletto, il motivo della venuta del Messia, La Creazione, L’Eden, le politiche della Chiesa Cattolica, il compito trascendentale del popolo ebraico, il politeismo, il monoteismo, e molto altro ancora. Lo sgomento che mi ha provocato questa scoperta è stato tale che ho deciso di scriverlo, e l’ho riversato nel mio libro Un Unico Dio.

    La spiegazione del racconto della Creazione della Genesi avrebbe fatto parte di quel libro, ma dopo averlo analizzato con la mia correttrice di bozze e consulente letteraria abbiamo deciso che fosse meglio separarlo in un libro a parte perché meritava un trattamento speciale.

    ––––––––

    2- La Bhagavad Gita è il più importante testo sacro induista. È considerato uno dei classici religiosi più importanti al mondo. Il termine Bhagavad Gita significa ‘canto di Bhagavan’ (Dio, che possiede [tutte le] opulenze). Spesso la Bhagavad Gita è chiamata semplicemente Gita (Gītā). Il sostantivo sanscrito gita è femminile (la canzone), e così si usa anche in italiano (sebbene venga solitamente tradotto come il canto). Fa parte del testo epico Mahabharata (probabilmente del secolo III a. C.) e si compone di 700 versi. Il suo contenuto è la conversazione tra Krishna, che gli induisti considerano un’incarnazione di Vishnu (mentre i krishnaisti lo considerano l’origine di Vishnu), o anche come la principale personalità di Dio, e suo cugino e amico Arjuna, sul campo di battaglia negli istanti precedenti l’inizio della guerra di Kurukshetra. Rispondendo alla confusione e al dilemma morale di Arjuna, Krishna gli spiega tutti i misteri della spiritualità. Durante il suo discorso, Krishna rivela la sua identità di Dio stesso (Svayam Bhagavan), benedicendo Arjuna con un’impressionante visione della sua divina forma universale, oltre ad altri insegnamenti.

    3- Sebbene gran parte del Buddismo neghi che l’essenza della sua dottrina sia nella Bhagavad Gita -e, pertanto, nell’induismo- è innegabile che gli insegnamenti di Buddha si basino o siano gli stessi dell’induismo: il dharma (l’azione corretta) e il fine del samsara (ciclo di nascite) nel raggiungere il nirvana (illuminazione).

    ––––––––

    Dopo aver terminato il libro Un Unico Dio -nell’agosto del 2011- sono tornato sul racconto della Creazione della Genesi e mi sono messo a risolverlo.

    A me era chiaro che la Genesi fosse un racconto reale, erano eventi che potevano essere accaduti davvero, ma in qualche modo erano stati camuffati.

    Qual era la soluzione? Qual era la stele di Rosetta che mi avrebbe permesso di interpretare il racconto?

    La soluzione -scoprii poi- era che la storia, il testo, fosse la narrazione di qualcuno che raccontava ciò che vedeva. Era questa la soluzione, era questa la tabella -per così dire- sulla quale bisognava assemblare i pezzi di questo puzzle.

    Nel testo della Creazione c’era un osservatore, un narratore. Non erano solo versi, no, era chiaro che fosse un racconto. Il racconto di un osservatore.

    Introducendo questa variabile -l’osservatore-narratore-, tutto ha acquistato senso. A partire da lì, per il resto si è trattato semplicemente di cercare le domande corrette: è stata una visione oppure una rivelazione? O entrambe? quanto tempo ha richiesto la visione? chi era? dove viveva? dove si trovava?

    La posizione. La posizione era determinante.

    L’osservatore e la sua posizione erano i pezzi fondamentali per comprendere il racconto della Creazione.

    Questo libro descrive il percorso che ho dovuto compiere dalla Bibbia fino alla scienza in un’andata e ritorno costante finché non sono stato in grado di svelare il mistero.

    Vi incoraggio ad unirvi a me nella mia scoperta.

    Prendiamo un caffè, cerchiamo una poltrona comoda, e per un momento lasciamo da parte i preconcetti.

    Apriamo la mente e osserviamo quali misteri sono rimasti nascosti dietro i versi della Genesi per oltre tremila anni.

    La versione che ho usato per questo confronto è La Bibbia di Gerusalemme.

    La Bibbia di Gerusalemme (Bible de Jérusalem) è una versione della Bibbia pubblicata in fascicoli tra il 1948 e il 1953, che poi la Scuola biblica ed archeologica francese di Gerusalemme ha pubblicato in francese traducendo i manoscritti greco ed ebraico. Successivamente è stata tradotta in altre lingue vernacolari, e interamente completata in spagnolo e in italiano. Il criterio della traduzione è stato il confronto con i testi originali in ebraico-aramaico e greco.

    ––––––––

    Chapter 2

    LA BIBBIA, LA GENESI, LA CREAZIONE

    Sette giorni?

    Chi non si è mai chiesto: sette giorni? Certo, sono capaci tutti! -guardandosi di traverso, con un mezzo sorriso malizioso.

    Senz’altro è così, sempre meno persone riescono a credere che Dio abbia creato il cielo e la terra in sette giorni.

    E i dinosauri? Direi che nel momento in cui si porge questa domanda (meramente retorica, ovviamente) ci troviamo già invischiati in una discussione che probabilmente metterebbe in imbarazzo anche l’hooligan più spavaldo.

    In generale, parlare della Genesi ci porta, immancabilmente, ad una divisione inconciliabile tra scienza e religione. Apparentemente, l’una invalida l’altra. Se la Genesi dice sette giorni, e la scienza ha dimostrato che si è trattato di sei miliardi di anni, tutto indica che c’è qualcosa che non va, e ovviamente..., è nella Bibbia.

    È difficile per noi affermare che l’analisi della scienza sia errata, a prescindere, immagino, da un discorso di cento milioni di anni in più o cento milioni di anni in meno. Pertanto -seguendo questa logica-, come base per effettuare questa analisi prenderemo quelli che la scienza sostiene essere stati i primi momenti del sistema solare e del nostro pianeta, la Terra, in funzione delle attuali scoperte.

    Ebbene, se il Sistema Solare e la Terra hanno più di sei miliardi di anni calcolando da quando erano solo una nuvola di polvere e gas stellare che galleggiavano alla deriva nella nostra bella galassia... come siamo arrivati a quei sette giorni? Certo, lo so, non ditemelo: puro raggiro, miti, antichi racconti di varie mitologie. Va bene, non vi biasimo, lo pensavo anch’io fino a quando, leggendo la Bibbia a mio figlio, il più piccolo, ho scoperto che nei testi della Genesi c’era qualcosa che non andava, oppure...?

    Qualcosa nei testi sacri ha attirato la mia attenzione e per un attimo

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