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Bill Gates e la saga di Microsoft
Bill Gates e la saga di Microsoft
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Ebook419 pages6 hours

Bill Gates e la saga di Microsoft

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About this ebook

Prima biografia realizzata su Bill Gates, questo libro è stato adattato e pubblicato in molti paesi del mondo : USA, Cina, Giappone, India, Corea del Sud, Israele, Ungheria…

A lungo considerato un superdotato, un genio della tecnologia, Bill Gates è diventato l’uomo più ricco del mondo grazie ai suoi software. Negli anni 2000, è diventato filantropo, convinto di aver salvato milioni di vite, come ad esempio in Africa. È sempre al centro di mille controversie. Questo libro, aggiornato nel 2020, cerca di fare chiarezza e di fornire più informazioni possibili per far capire ciò che anima questa personalità fuori dal comune. 

Questo libro racconta la giovinezza di un superdotato chiamato Bill Gates che diventa campione di Informatica al liceo, la creazione del primo BASIC per microcomputer nel 1975 e poi la folle ascesa di Microsoft che renderà Bill Gates l’uomo più ricco del mondo.

Seguiamo Gates attraverso mille peripezie :

.              Come può un ragazzo di 21 anni riuscire a convincere il gigante IBM a fare affari con lui ?

.              Il periodo difficile di Windows che dura 7 anni fino alla vittoria inattesa. 

.              Com’è riuscito Gates ad imporsi alla maggior parte del pianeta, con un mix di genio e manovre monopolistiche discutibili. 

.              Il processo intentato dal governo americano per abuso di posizione dominante…

.              Come Gates ha finalmente trovato in Google e Apple dei concorrenti in grado di uguagliare o superare Microsoft. 

.              La sua progressiva riconversione nelle attività umanitarie stabilendo delle priorità che hanno sorpreso i suoi contemporanei.

Questo libro è stato scritto da Daniel Ichbiah quando era giornalista specializzato di nuove tecnologie, ciò che gli ha consentito di incontrare regolarmente Bill Gates. 

Essendo giornalista dal 1986, Ichbiah ha avuto la fortuna di conoscere Gates quando era ancora possibile parlargli a lungo.  Questo libro si basa quindi su lunghe interviste fatte a Bill Gates ed a chi gli era vicino.

L’edizione Pocket di Bill Gates e la saga di Microsoft si è posizionata al n°9 delle vendite quando uscì nel 1995.

All’attuale edizione 2020 è stato aggiunto un lungo capitolo finale che racconta i cambiamenti di Gates nel corso degli anni 2000 ed il suo status controverso di filantropo su grande scala.  Si conclude con una vasta riflessione sulle sue motivazioni profonde e sull’incomprensione che ha potuto suscitare in seguito. Un documento essenziale per comprendere le peculiarità di un uomo la cui influenza supera di gran lunga quella dei Capi di Stato. 

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateJan 27, 2021
ISBN9781071585191
Bill Gates e la saga di Microsoft
Author

Daniel Ichbiah

Ecrivain, auteur-compositeur et musicien, Daniel Ichbiah est l'auteur de plusieurs livres à succès.* Les 4 vies de Steve Jobs (plus de 20 000 exemplaires* La saga des jeux vidéo (5 éditions : 14 000 ex.)* Bill Gates et la saga de Microsoft (1995 - 200 000 ex.),* Solfège (2003 - environ 100 000 ex.). Très régulièrement dans le Top 100 de Amazon.* Dictionnaire des instruments de musique (2004 - environ 25 000 ex.),* Enigma (2005 - 10 000 ex.)* Des biographies de Madonna, les Beatles, Téléphone (Jean-Louis Aubert), les Rolling Stones, Coldplay, Georges Brassens...)En version ebook, mes best-sellers sont :. Rock Vibrations, la saga des hits du rock. Téléphone, au coeur de la vie. 50 ans de chansons française. Bill Gates et la saga de Microsoft. Elvis Presley, histoires & légendes. La musique des années hippiesJ'offre aussi gratuitement à tous un livre que j'ai écrit afin de répandre la bonne humeur : le Livre de la Bonne Humeur.

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    Bill Gates e la saga di Microsoft - Daniel Ichbiah

    Bill GATES

    e la saga di Microsoft

    Daniel Ichbiah

    ––––––––

    1995, 1998, 2020

    DanicArt

    Bill Gates & la saga di Microsoft

    Nuova edizione 2020 | DanicArt

    Deposito legale : 1995 (per la prima edizione Pocket)

    Questo libro riprende l’edizione originale del 1995, aggiornata nel 1998 che è stata un best-seller mondiale. Questa edizione è stata integralmente aggiornata dall’autore nel 2020.

    Inoltre, per questa edizione rivista, l’autore ha redatto un capitolo finale che presenta nel dettaglio ciò che Gates ha compiuto tra gli anni 2000 e 2020.

    È consigliato, a partire dall’introduzione fino ai capitoli 17 e 22 che parlano del carattere di Bill, immergersi nel contesto dell’anno 1998, anno in cui questo libro è stato aggiornato. Ho preferito preservare, nel limite del possibile, il punto di vista di questo periodo particolare, in cui la microinformatica era ancora giovane e l’arrivo di Internet sembrava preannunciare un futuro allettante.

    @Daniel Ichbiah

    Immagine di copertina :

    ID 23852168 © Joachim Eckel | Dreamstime.com

    Insolita personalità

    Come descrivere una personalità così insolita come quella di Bill Gates ? Inutile cercare di capire. Gli esseri eccezionali hanno spesso il dono di sfuggire a qualsiasi tipo di classificazione. È rarissimo trovare nello stesso individuo le risorse che Madre Natura, dopo una giornata di ispirazione, ha donato a questo rampollo di Seattle.

    Che dire di un individuo diventato miliardario a 31 anni, e che la fortuna ha reso per molto tempo l’uomo più ricco del mondo ? Che pensare del presidente di una azienda la cui crescita è stata spesso del 50% e la cui capitalizzazione di mercato supera quella di General Motors, Ford, 3M, Boeing o Eastman Kodak ?

    Bisogna riconoscere che l‘individuo sfugge dagli archetipi usuali. Per lungo tempo è sembrato un Pierrot lunare, che non ha affatto individuato la pista di atterraggio che separa il mondo dell’infanzia da quello degli adulti. Qualcuno ha probabilmente preso alla leggera questo eterno adolescente, che esibiva un look da studente ritardato e da intellettuale quattrocchi in fondo al campus verdeggiante di Seattle, evocatore di una cultura più vicina al rock e all’ecologia che a Wall Street. Tuttavia, quelli che si sono permessi di guardare questo giovane uomo  dall’alto verso il basso, se ne sono a volte pentiti.

    Senza ombra di dubbio, Bill ha un dono. Un insieme di qualità rare. Il mix è sorprendente perché combina alte virtù umane con la capacità di gestire i suoi affari con competenza, astuzia e padronanza prodigiosa degli elementi di equazione finanziaria.

    Ciò che mi ha spesso colpito in questo Géo Trouvetou del software, è l’ampiezza della sua riflessione e la sua intelligenza fuori dal comune. Sottoponetegli un problema qualunque e subito la meccanica intellettuale si mette in moto, come eccitata da una sfida. Non è insolito che se ne esca con un punto di vista originale e che sia informato sul soggetto. La sorpresa consiste in ciò che egli avrà inglobato nell’analisi degli elementi che uno spirito normale non prenderebbe in considerazione. La quantità di informazioni che immagazzina normalmente è stupefacente. Lo è ancora di più la sua capacità di distruggere, frantumare, rimescolare e rimettere in prospettiva quegli stessi dati al fine di giungere a delle conclusioni sorprendenti per la loro lungimiranza. Si trae anche una soddisfazione intensa ad estrapolare un modello da ciò che sembrerebbe caotico e disorganizzato. Già quando frequentava la scuola elementare, questo genio della matematica sbalordiva i suoi professori per la vivacità dei suoi ragionamenti.  Ha conservato un gusto pronunciato per i giochi mentali e non vi rispetterà veramente fino a quando non vi mostrerete all’altezza. Se si aggiunge che ama circondarsi di persone come lui, si può meglio comprendere come opera Microsoft.

    Un aneddoto permetterà di capire meglio come funziona Bill. Durante un ricevimento a cui partecipava Microsoft, un animatore è salito sul palco e si è lanciato in un impressionante numero di calcolo mentale : moltiplicazioni, radici quadrate, ecc. La sera dopo, durante un cocktail, Bill stava parlando con degli invitati. Ad un certo punto, ha affermato: « Ho capito il trucco ! ». Gates ha domandato ad un invitato di dargli due numeri da moltiplicare, e poi ha dato la risposta. Il numero 1 del software  aveva trascorso parte della notte precedente a cercare di comprendere il meccanismo di tali calcoli!

    Bill Gates è ugualmente dotato di una visione audace, capace di prevedere con diversi anni di anticipo ciò che sarà il mondo di domani. Sin dal 1975, egli aveva capito che i chip che animano i microcomputer avrebbero innescato una rivoluzione senza precedenti. Egli si è lanciato anima e corpo nella sua avventura, la società Microsoft. Aggiungiamo a questo un potere di convincimento inarrestabile. Quando IBM è andata a bussare alla porta della minuscola impresa di Seattle nel 1980 per saperne di più in merito alla microinformatica nascente, i visitatori sono rimasti sconcertati dall’aspetto giovanile delle persone che li stavano ospitando. Ma come ha raccontato in seguito Bill Lowe di IBM : « Non appena Bill si metteva a parlare, tutte le considerazioni in merito alla sua giovane età scomparivano. Noi ci bevevamo ciò che  diceva ».

    Non è un bene trovare lungo il proprio cammino un combattente del genere. La maggior parte dei nemici di una volta di Microsoft hanno mangiato la polvere. Questa intransigenza negli affari, Gates la manifesta senza esitazioni. È arrivato a sfidare il governo americano quando quest’ultimo ha provato a creargli problemi. A questo atteggiamento senza pietà, Gates aggiunge la tattica di un giocatore di scacchi che convoglia l’astuzia fino a concentrare l’energia dei suoi avversari in battaglie di interesse secondario. Se fosse generale, egli porterebbe ufficialmente la guerra in Perù, farebbe in modo che i suoi nemici spostino le loro truppe sulle montagne della Cordigliera delle Ande. E nel frattempo, avrebbe occupato tranquillamente il Venezuela.

    Si potrebbe pensare ad un uomo così spietato negli affari come ad un mostro freddo e calcolatore. Ma Bill è realmente diverso nella sua vita privata. Divertente, affettuoso, Gates è privo di qualsiasi tipo di pretesa o di finzione - in sua presenza, bisogna fare uno sforzo enorme per ricordarsi che è l'uomo più ricco del mondo. Colui che ha sconfitto IBM riesce anche a commuoversi quando ricorda di essere diventato papà.

    Come un camaleonte, Bill può anche cambiare aspetto più volte nella stessa giornata. Durante un incontro mattutino, può sembrare distaccato, amichevole e gioviale. Un’ora più tardi, lo stesso uomo si rivela irritabile e velenoso mentre escogita una strategia di accerchiamento di una società concorrente. Durante il pranzo, lo stratega implacabile può trasformarsi in gioviale energumeno, burlone e spontaneo. Più tardi, alla fine della serata, può dare prova di un sentimentalismo timido mentre ravviva un ricordo nostalgico.

    Ho intervistato Bill Gates una ventina di volta ed ho avuto modo di avvicinarlo in diverse occasioni durante fiere, colloqui e altri ricevimenti. Durante gli anni, sono stato piacevolmente sorpreso nel vedere che aveva conservato la sua disarmante semplicità, la sua assenza di pregiudizi e di mondanità. L’uomo è disteso, non si atteggia, naturalmente conviviale. Myriam Lubow, una delle sue prime impiegate riassume questa qualità con una bella frase: « la cosa più difficile non è salire ma, salendo, è restare sé stessi ». Parla a degli analisti finanziari con un tono serioso ma appena può Bill ride sotto i baffi. Durante un viaggio a Las Vegas, mi ricordo di un tipo festaiolo conciato con un cappello nero e un po’ brillo che mi ha afferrato dalle spalle e mi ha domandato: « Ehi ! Quando uscirà il libro ? ». Io mi sono girato per scoprire che il buontempone non era altro che Bill. L’uomo temuto da IBM si divertiva come un adolescente durante queste serate frenetiche a cui partecipavano gli stacanovisti della tecnologia.

    L’ascesa alla posizione dell’uomo più ricco degli Stati Uniti nel 1992 ha contribuito a costruire un mito attorno all’uomo. Sin da allora, un giornalista di Fortune ha fatto notare che Gates era in grado di comprare la produzione annuale dei 99 concorrenti più vicini, di bruciare tutto - e che disporrebbe ancora di una fortuna superiore a quella di Murdoch o Ted Turner.

    In effetti, se si vuole infastidire Bill, è sufficiente interrogarlo sulla sua ricchezza. Egli gira attorno alla domanda in mille modi, spesso in modo ironico, non senza un certo fastidio : « Non mi infastidisce parlare di denaro, se non sono domande indiscrete ». Egli ricorda che la sua fortuna non è che virtuale : è fondata sul numero di azioni che ha della sua società. E insiste sul fatto che non se ne occupa assolutamente. I fatti confermano questo atteggiamento.  Il primo miliardario americano continua a lavorare come un forsennato, preoccupato più per la realizzazione di software del futuro, che per la gestione del suo portafoglio azionario. Meglio ancora, si dimostra parsimonioso, viaggia spesso in classe economica e mangia spesso pizza da asporto. Si concede qualche momento di vero relax ? Fortunatamente sì. Sicuramente per giocare a golf. Ma le vacanze sono sempre state un lusso per colui che si sentiva investito di una missione : « preparare l’era della comunicazione ».

    Le frivolezze di Bill sono moderate, se si considera l’entità della sua fortuna. Si manifestano sostanzialmente  perché ha una predilezione per le macchine sportive - una Ferrari 348 rossa o una Porsche che guidava volentieri ad una velocità supersonica visto che non aveva paura di farsi ritirare la patente. Il nuovo Gatsby si è anche fatto costruire una casa tecno-futurista che è costata una bazzecola, 53 milioni di dollari.

    Molto presto, Gates aveva deciso che, quando avrebbe compiuto cinquant’anni, si sarebbe ritirato dagli affari e avrebbe preso in considerazione di distribuire il 90% della sua fortuna ad alcune opere. Egli precisò con un sorriso malizioso che avrebbe aspettato di raggiungere quest’età rispettabile prima di spalancare i cancelli e che, di conseguenza, non valeva la pena scrivergli subito ! Nell’attesa, già prima degli anni 2000, il miliardario del software aveva effettuato molte donazioni a favore di opere caritatevoli o alle università.

    Altra sfaccettatura notevole della sua personalità, Bill è un ottimista convinto e militante. A sentirlo, il mondo futuro sarà bonificato dalla tecnologia. Per lui, la rivoluzione numerica è un credo, una visione che ingloba tutta la società. Durante gli anni ’90, se si fosse voluto far decollare l’angelo biondo verso delle sfere luminose, sarebbe stato sufficiente trattare questo tema e subito, gli occhi cominciavano a brillare ed il corpo cominciava ad oscillare in avanti ed indietro... A sentirlo, tutto sarebbe diventato più facile: apprendere, fare shopping, prenotare una visita medica...

    Se necessario, Gates non esitava a comprare le compagnie che possedevano le competenze che mancavano a Microsoft. Milioni di spettatori vanno in estasi per i dinosauri realizzati in grafica computerizzata di Jurassic Park ? Messaggio ricevuto. Gates ha assorbito l’editore Softimage, i cui software sono serviti a disegnare questi rettili. I software capaci di individuare l’itinerario migliore interessava un numero crescente di automobilisti ? Va bene, allora ha comprato NextBase, specialista del settore. Se fossero mancati dei pezzi nella sua gamma Internet, li avrebbe comprati senza pensarci due volte. Un tale appetito ha finito per allarmare le autorità americane : il factotum del software stava sviluppando un monopolio senza precedenti, che lo avrebbe portato a prendere il controllo effettivo della civiltà dell’informazione ?

    La continua crescita dell’impero del software fino alla fine degli anni 90 ha suscitato un’inquietudine crescente. L’evocazione di Microsoft innescava delle espressioni come ad esempio « Big Brother », « monopolio », « abuso di posizione dominante »... A torto o ragione, Microsoft ed il suo presidente sono diventati il bersaglio preferito degli opinionisti del mondo dell’informatica e di Internet. Si era soliti sentire che Gates stesse per diventare l’uomo più potente del mondo, con la capacità di dettare la sua legge ai governatori e, di conseguenza, a chi veniva governato. I siti Web che aspiravano a boicottare Microsoft e che acclamavano la loro avversione nei confronti di questa società si sono moltiplicati nel corso del 1997.

    Se non prive di fondamenta, le argomentazioni di molti critici peccavano di una comprensione parziale del fenomeno e della sua storia. Egli mascherava una realtà: Gates e la sua società sono stati per lungo tempo dei casi di scuola eccezionali. La potenza di Microsoft è senza dubbio intimidatoria. Ma il suo successo è dovuto prima di tutto alla capacità sbalorditiva di reagire agli avvenimenti, di assimilarli e di trarne la parte migliore. Jean Louis Gassée, ex dirigente di Apple France, ha commentato giustamente: « L’ironia è che sostanzialmente, il successo di Microsoft risulta dall’eccellenza del personale, a cominciare dal suo capo. » E aggiunge che è particolarmente difficile stabilire se i risultati ottenuti siano dovuti al merito o a pratica d’abuso.

    « Mi farebbe piacere essere visto come un leader che dice: andiamo ! Facciamolo ! Qualcuno che mostri un esempio di energia e di entusiasmo » si compiaceva nel dire il fondatore della multinazionale del software. Per realizzare la sua visione, l’uomo ha saputo circondarsi di persone creative ed ha garantito lo spazio favorevole alla loro crescita. Chi conosce un po’ il popolo dei programmatori sa che molti di loro sono individui atipici e  ribelli. Nel campus di Microsoft, a Redmond, questa fauna si sente a casa sua. Immensi pini circondano gli edifici separati da immensi prati al centro dei quali ci sono fontane e aree relax. A mezzogiorno, prende vita il campus come quello di Berkeley: alcuni fanno dei palleggi, altri in pantaloncini si esercitano con i boomerang, un asiatico suona l’arpa, sul prato ci sono delle papere, tre donne eleganti ripetono un pezzo con il violoncello... L’ambiente rievoca l’atmosfera di un villaggio di studenti maliziosi, ai margini dell'istituto. Una visita nei locali rincuora. Ciascuno si veste come preferisce e personalizza il proprio ufficio come vuole : bambole gonfiabili, acquari, giochi di freccette coabitano con chitarre elettriche... Ho domandato un giorno a Bill se il campus avesse concretizzato un sogno d’infanzia e subito, l’essere gioviale si è chiuso come un’ostrica, indossando il carapace dell’uomo d’affari.

    Quindi, uno dei talenti di Gates potrebbe essere stato di aver creato un contesto da sogno per questi anticonformisti e di essere riuscito a canalizzare il loro talento per creare dei prodotti che potevano essere venduti alle grandi aziende. Non si immagina fino a che punto il software si avvicini ad un’opera d’arte con i suoi rischi e le sue vicissitudini. Durante alcune interviste che ho condotto da Microsoft, mi sono meravigliato di apprendere che Excel - uno dei software vedetta di Microsoft - aveva rischiato di non vedere mai la luce del giorno. Il programmatore che ne era responsabile, personaggio stravagante d’aspetto hippie si era arrabbiato con Bill, aveva preso la sua borsa e se ne era andato... I dirigenti finanziari che si affidano a Excel per le previsioni di bilancio della loro conglomerata dall’alto di una torre di Manhattan avrebbero esitato a dare un passaggio a questo emulo di Kerouac se lo avessero incrociato sulla strada per la California.

    A paragone delle aziende della Silicon Valley, Microsoft ha dato a lungo prova della sorprendente stabilità del suo personale. Se ne valeva la pena, queste persone non avrebbero esitato assolutamente a sacrificare le loro notti ed i loro week end per mettere a punto il prodotto in grado di far vincere la battaglia.

    Quando Gates ha capito nel 1995, che era del tutto fuori strada, e che bisognava prendere, senza esitare, la direzione di Internet, è bastato qualche mese a Microsoft per virare a 180°. All’inizio del 1996, gli sviluppatori non hanno esitato a lavorare la sera ed i fine settimana, come in epoca omerica, e sono ricomparsi i leggendari sacchi a pelo nelle stanze. Se Bill Gates è riuscito ad ottenere tale devozione da parte dei suoi programmatori, è in parte dovuto alla sua aura intellettuale, umiltà verso gli errori che riconosceva di aver commesso ed all’assenza totale di sufficienza nei confronti dei suoi dipendenti. 

    Einstein ha detto un giorno che il tratto più nobile dell’essere umano risiederebbe nella « capacità di elevarsi al di sopra della semplice esistenza sacrificando sé stessi prima di tutto ». Questa definizione potrebbe essere applicata ai Citizen Gates la cui esistenza è stata consacrata per molto tempo alla condotta degli affari di Microsoft. « Il capitalismo ha la capacità di mantenere costantemente le più grandi compagnie sul filo del rasoio » ha commentato Bill, che è sempre molto vigile.

    Lavorare sotto la tutela di una persona così  superdotata non è sempre piacevole, perché potrebbe essere molto esigente. Uno dei suoi aggiunti, Charles Simonyi, ha adottato questa formula : « la maggior parte delle persone riesce in un determinato settore. Gates è speciale nel senso che riesce almeno in una decina di settori ». Il problema per le persone accanto a lui, è che si aspetta da loro una acuità intellettuale ed una dedizione che siano all’altezza. Coloro che scelgono di salire a bordo della nave Microsoft possono aspettarsi delle settimane da ventiquattro ore al giorno e ad un ritmo sfrenato, così come Capitano Bill può manifestare una rudezza estrema nei confronti dei colleghi. Alcuni impiegati raccontano come nel corso di una riunione, egli si sia permesso di bocciare le loro idee con un lapidario « è la cosa più stupida che abbia mai sentito ». Se lo si interroga su questa abitudine, Bill la relativizza spiegando che usa questa espressione più volte al giorno. Sostiene che gli impiegati di Microsoft siano abbondantemente ricompensati dal loro zelo: verso la metà degli anni 90, più di tremila di loro erano diventati ricchi. La leggenda vuole che il capitano si sia calmato il giorno in cui prese moglie. Niente di tutto questo è avvenuto - considerando i dettagli, come il fatto che lascia l’ufficio alle 23:00 oppure all’1:00 di notte - le giornate sono troppo corte per questo personaggio in continuo fermento. Nessun problema per Melinda, una texana che sta bene con sé stessa, abituata ad una vita così frenetica. Almeno il matrimonio avrà calmato i suoi ardori da seduttore. « Ormai, non mi pongo più la domanda per sapere con chi passerò il mio tempo libero» ironizza il maschio pragmatico che per il resto, erige un muro invalicabile sulla sua vita privata. Egli ha creduto opportuno chiedere il parere di una sua vecchia amica, Ann Winblad, una intellettuale brillante, prima di sposare la donna che è diventata sua moglie !

    A partire dal 1989, il gigante del software è stato nel mirino del Ministero della Giustizia che, alla luce delle sue inchieste, ha stimato che la crescita in termini di potenza di Microsoft non sarebbe stata raggiunta legalmente. Nel 1995, l’amministrazione Clinton ha preferito il compromesso, probabilmente spaventata dagli effetti nocivi che avrebbe potuto creare il monarca di Seattle (alcuni sostengono che le amicizie politiche abbiano giocato il loro ruolo). Bisognerà aspettare ottobre 1997, anno in cui Janet Reno, Ministra della Giustizia, si concede un attacco frontale.

    Esiste certamente un lato oscuro della luna. Dato che Gates nutre una grande ammirazione per le grandi personalità della storia - Leonardo Da Vinci, Roosevelt, Edison, ma anche Napoleone - la stampa non si è privata di attribuirgli intenzioni egemoniche. Visti i mezzi finanziari di cui dispone per i suoi giochi di prestigio, l’armata di Redmond, ha spiegato uno spettacolo colossale e non sempre di gran gusto. La potenza finanziaria di Microsoft era tale che ha potuto permettersi di investire 250 milioni di dollari per lanciare Windows 95 - una somma paragonabile a quella che ha incassato Men in black, il successo cinematografico del 1997. Inoltre, tra il personale composto da più di ventiduemila persone, si sono fatalmente ritrovate delle reclute spensierate, arrivate dopo l’inizio della battaglia troppo felici di indossare l’armatura del soldato vittorioso a buon mercato.

    Il tirannosauro Gates ha spesso agito in maniera tale da eliminare spietatamente i suoi concorrenti. Una legge della giungla inerente il mondo degli affari ? Il guaio era proprio lì, perché i concorrenti erano obbligati a rivolgersi a Microsoft per avere le informazioni necessarie per la scrittura dei loro stessi software.  Questa situazione risale al 1981, epoca in cui IBM ha deciso di dotare i suoi PC del sistema operativo di MS-DOS di Microsoft. 

    Avendo definito il software di base dei PC, (MS-DOS et Windows), Microsoft ha cambiato le regole del gioco ed ha complicato la partita ai concorrenti. A volte, questi ultimi hanno dovuto lavorare duramente e più del necessario per continuare a reggere la competizione. 

    All’inizio degli anni 90, WordPerfect o Lotus, erano ancora i numeri uno mondiali nel loro settore. I presidenti di queste due compagnie continuavano a preoccuparsi dell’avanzata di Microsoft, spiegando che la lotta era diventata ineguale e che la loro sopravvivenza era minacciata. Ci avevano visto bene... Pensando agli ex concorrenti di Microsoft, Gates fa notare che Microsoft ha corso dei rischi enormi scegliendo la strada dell’innovazione mentre altri editori hanno preferito una strada più conservatrice. E non ha così torto. 

    La situazione è cambiata nel 2000, considerando le dimensioni formidabili che aveva raggiunto il numero uno  del software. Il suo sistema operativo, Windows, era presente su più del 90% dei computer del pianeta. Gates non poteva ignorare il fatto che Microsoft potesse ormai ridurre in briciole i piccoli editori. Una ricetta ? Offrire gratuitamente con Windows, un software la cui vendita fosse cruciale per questo concorrente.

    Immaginiamo un grande magazzino che decide di aprire accanto ad una piccola pasticceria, che offre cioccolatini di qualità superiore. Per sbarazzarsi di questo terzo incomodo, potrebbe decidere, per un certo periodo, di distribuire gratuitamente questo prodotto a tutti i clienti. Il tempo necessario per portare il piccolo commerciante al fallimento... Potremmo quindi parlare di abuso di posizione dominante ?

    All’inizio degli anni 90, la società Stac si era assicurata un posto al sole vendendo un software di compressione  delle informazioni, Stacker. La popolarità di questo prodotto ha reso possibile l’ingresso di Stac in Borsa nel maggio del 1992. Sedotta da Stacker, Microsoft è entrata in contatto con Stac per acquisire la licenza di questo software. Le negoziazioni sono proseguite senza il raggiungimento di un accordo da entrambe le parti. Alla fine, Microsoft ha abbandonato l’obiettivo di acquisire Stacker e ha messo in chiaro che la versione successiva del suo sistema avrebbe incluso un programma di compressione interno sviluppato internamente. 

    Poco dopo questo annuncio, Stac ha visto il suo percorso iniziare una caduta libera, tanto che i suoi azionisti hanno intentato un ricorso collettivo in tribunale. Nel giro di un anno, gli introiti di Stac si sono dimezzati. 

    La piccola società californiana ha portato la questione in tribunale, accusando Microsoft di aver approfittato delle negoziazioni per studiare il « codice » del software di Stac e di essersi ispirato a quest’ultimo. Il giudizio giunto il 23 febbraio del 1994 ha decretato che Microsoft dovesse versare 120 milioni di dollari per danni e interessi. Piuttosto che fare appello, il gigante ha negoziato un accordo in via amichevole a seguito del quale Microsoft ha acquisito la licenza delle tecnologie sviluppate da Stac - per la somma di 83 milioni di dollari. 

    Lo stesso scenario di accerchiamento si è verificato con Netscape Corp. Questa start-up californiana si era ritagliata un posto al sole diffondendo sin dal 1994 un software che permetteva di « navigare » sul Web in maniera semplice. Netscape Navigator era rapidamente diventato il software favorito degli internauti.

    Microsoft ha contrattaccato ricomprando un software concorrente, Spyglass, e lo ha ribattezzato Internet Explorer. L’editore ha ritenuto opportuno integrare direttamente Internet Explorer in Windows. Una simile decisione segnava la morte definitiva di Netscape più o meno per sempre. Ed è in questa circostanza che la situazione si è scaldata presso il Ministero di Giustizia. Janet Reno, spalleggiata da numerosi procuratori di stato americani ha deciso che questa volta, l’editore di Seattle non se ne sarebbe uscito con poco. L’atteggiamento presuntuoso di alcuni dirigenti, particolarmente Steve Ballmer, numero 2 della compagnia, oppure William Neukom, responsabile dell’ufficio legale, ha senza dubbio contribuito all’irritazione del governo. Alcune dichiarazioni arroganti hanno lasciato pensare che avessero la consapevolezza di aver raggiunto il potere, che Microsoft fosse diventata intoccabile. 

    I membri della divisione antitrust hanno assistito all’accumularsi di tante testimonianze che confermavano lo stato di abuso di Microsoft. Era arrivato il momento di un regolamento governativo per assicurare il riequilibrio in campo.

    Di fronte a simili attacchi che egli pensa siano orchestrati dagli oppositori, Gates è non poco irritato, considerando che è proprio questo il prezzo da pagare per un successo che costituisce in sé una favolosa risposta a questo immenso baccano !

    Egli afferma che l’ampiezza della contestazione ha raggiunto dimensioni così grandi da andare oltre la semplice questione del software e della tecnologia. Le accuse avanzate a novembre del 1997 da Ralph Nader, avvocato e celebre difensore dei consumatori, hanno avuto un certo peso in quanto le stesse erano mosse da una persona che non aveva alcun interesse personale nella vicenda. 

    Di fronte all’ampiezza di una controversia simile, Gates ha finalmente tirato le conclusioni, era arrivata l’ora di dimostrare più umiltà a livello globale.

    Anche se Microsoft ha conosciuto il successo in maniera relativamente legittima (« Noi non abbiamo mai forzato nessuno ad acquistare i nostri prodotti » ama dire Gates),  è altrettanto giusto che delle società più piccole come Netscape cerchino l’appoggio di enti esterni come, ad esempio, il Mistero di Giustizia o le azioni di Ralph Nader per assicurare la loro sopravvivenza.

    Tutti hanno lo stesso diritto di Microsoft di utilizzare tutte le armi possibili ed immaginabili per assicurare la propria stabilità. I competitor di Microsoft hanno avuto tutti i buoni motivi per cercare di sopravvivere utilizzando tutti i mezzi di cui disponevano, anche quello di allearsi e far intervenire i governi.

    Nessuno ha niente da guadagnare se un solo attore detiene l’intero software. Gli utilizzatori hanno tutto l’interesse di sembrare delle piccole società capaci di accelerare la storia attraverso la loro capacità di innovazione.

    In fondo, se Bill ha un difetto, è l’ossessione di voler essere costantemente il migliore in tutto. Sembra che egli detesti trovarsi in una posizione di inferiorità, anche per pochi secondi. Durante una cena informale a Parigi, mi ero permesso di dirgli, con tono scherzoso « Cosa ! Tu non parli francese ? Ma io, a tre anni, già sapevo parlare francese ! » Allora Gates mi ha risposto in modo brusco « Sì, ma a vent’anni, tu non hai creato la tua società ! ». Non c’era alcuna traccia di umorismo nella sua risposta. Egli non gradiva semplicemente essere destabilizzato. Nessuno era perfetto e il detto vale anche per i superdotati del software. Era talmente convinto di avere la giusta visione  delle cose tanto da voler inevitabilmente imporre le sue soluzioni.

    È legittimo, dato il potere di Gates, farsi delle domande. Prova un reale distacco nei confronti del successo ? La sua visione globale è umanista ? Il Grande Fratello farebbe parte di un piano più grande ? Ecco quello che cercheremo di decodificare nelle prossime pagine.

    Non perdiamolo di vista : è già lontano, molto lontano ....

    1 - Superdotato

    - Pensa di essere un genio ? 

    - Sì, se ne esiste uno, allora io lo sono sicuramente ! Le persone come me prendono coscienza del loro genio sin da un’età che va tra gli 8 ed i 10 anni... Mi domandavo sempre per quale ragione le persone non scoprissero chi fossi. A scuola, non riuscivano ad accorgersi che ero più intelligente degli altri ? Che i professori fossero stupidi ? Che cercavano di trasmettermi tutta una serie di informazioni di cui io non avrei mai avuto bisogno. Ero differente. Io sono sempre stato differente. Perché nessuno lo hai mai notato ? 

    Così esprimendosi, John Lennon[1] cercava di spiegare ad un giornalista di Rolling Stone quanto sia noiosa l’infanzia dei superdotati. La società è concepita per facilitare l’esistenza di coloro che si conformano ad un modello prevedibile, che si chiama normalità. Alcuni si escludono dagli schemi ufficiali per ribellione, per incapacità di inserirsi in uno schema stabilito, o per gioco. Colui che è più dotato del normale vive un altro scenario : è condannato ad avere intorno degli adulti meno subdoli  e comunque dotati della facoltà di influenzare le sue azioni. Attraversano il periodo della giovinezza con un sentimento di ritardo permanente ed un desiderio di crescere il più velocemente possibile per poter, di conseguenza, agire a proprio piacimento e mostrare ciò di cui si è capaci. Durante l’attesa, soffre la lentezza delle persone che lo circondano....

    William Henry III Gates - ossia Bill Gates - appartiene a questa specie particolare. Da adolescente, sembrava un ragazzo strano, meditativo e fortemente determinato. Brilla per le sue performance scolastiche e si dimostra di una acuità sorprendente appena un problema viene sottoposto al suo intelletto. Bill è, sempre più spesso, al primo posto nelle classifiche generali. Il suo professore di scienze, William S. Dougall si diverte per via dell’impazienza del piccolo angelo : quando un professore non gli va a genio, adotta una smorfia rassegnata e sembra sempre sul punto di esclamare : « Ma, è evidente ! ». Anne Stephens, la sua professoressa di inglese è sorpresa dalla sua memoria stupefacente : se partecipa ad un’opera di teatro, Gates è capace di memorizzare un monologo di tre pagine dopo una sola lettura. Assetato di conoscenza, legge integralmente l’Enciclopedia del Mondo (World Book Encyclopedia) e divora le biografie di uomini celebri o di grandi inventori. Apprezza i romanzi di fantascienza di Edgar Rice Burroughs e Isaac Asimov, i fumetti di Tarzan e le storie dei marziani. La densità intellettuale di Bill non favorisce sempre le relazioni con gli altri alunni a volte intimiditi dalla sua incomprensibile verbosità. Fortunatamente, compensa questa inclinazione con un reale piacere a partecipare a sport come, ad esempio, il tennis o lo sci nautico.

    La famiglia Gates conta tre rampolli. Cristiana è nata nel gennaio del 1954, Bill il 28 ottobre del 1955. Liddy non arriverà che 15 anni più tardi, a giugno del 1964. Secondo una tradizione negli Stati Uniti, Bill porta lo stesso nome di suo padre e suo nonno : William Henry. Ad ogni modo, visto che suo padre veniva chiamato Junior, Bill è stato battezzato William Henry Gates III - terzo a portare lo stesso nome. I primi anni del prodigio si svolgono in un ambiente agiato. William Henry Junior e la sua sposa Mary appartengono all’alta borghesia di Seattle. La capitale dello stato di Washington è una città con numerose aziende dell’industria aeronautica tra cui la società Boeing. L’ultimo piano del ristorante Space Needle è in continua evoluzione, scoprendo il lago Washington che attraversa la città incorniciata dalle montagne Olympic e dalle Cascate. Situato lungo l’Oceano Pacifico e la frontiera del Canada offre una combinazione di elementi naturali : foreste, montagne e grandi oceani.

    Il padre di Bill è avvocato e vanta una reputazione di onestà indiscussa. Mary, professoressa in una scuola, ha abbandonato la sua carriera dopo la nascita del ragazzo per dedicarsi all’educazione dei bambini. La sua energia travolgente la spinge a partecipare alla vita di comunità. Bill l’accompagna durante i suoi spostamenti e assiste pazientemente alle conferenze che lei tiene

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