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Lo sguardo dell'amore: Il libro dell'amore. Volume 1, #1
Lo sguardo dell'amore: Il libro dell'amore. Volume 1, #1
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Lo sguardo dell'amore: Il libro dell'amore. Volume 1, #1

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About this ebook

Benvenuti nel Volume 1 della nuova, favolosa serie Il Libro dell'Amore. Un vecchio libro consunto, nascosto in una libreria di Londra durante la Reggenza, contiene la magia e l'amore, per quelli che useranno le sue "ricette."

Quando Lady Olivia Gosling trova Il LIbro dell'Amore in una vecchia libreria, è impaziente di provare le sue "ricette" d'amore su qualcuno di affidabile.

Ha detto affidabile?

Beh, Beast non è proprio affidabile, ma poiché il suo odioso tutore sta per fare sposare Olivia con uno dei suoi insulsi amici, lei ha bisogno che il suo vecchio amico d'infanzia si innamori... molto rapidamente. Se Beast può amarla, allora qualsiasi uomo che Olivia sceglierà potrà fare lo stesso.

Alexander Beastling, duca di Hartford, è noto come Beast tra gli aristocratici. E' forte e muscoloso e ha un'aura oscura di mistero intorno a sé, che non fa nessuno sforzo di nascondere. Ora che è tornato a casa dalla battaglia, è sbalordito di apprendere i progetti matrimoniali che l'odioso tutore di Olivia ha in serbo per lei. Beast ha deciso di aiutarla a trovare un marito adatto a lei, anche se ciò significa sottoporsi agli assurdi esperimenti che Olivia ha appreso da un libro al quale lei si riferisce come Il Libro dell'Amore. Olivia li chiama "ricette magiche dell'amore."

E' possibile che funzionino veramente? Perché all'improvviso, Beast non riesce a togliersi Olivia dalla mente... e dal cuore.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateJan 20, 2021
ISBN9781071584804
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    Lo sguardo dell'amore - Meara Platt

    CAPITOLO 1

    Londra, Inghilterra

    Luglio 1815

    Lady Olivia Gosling stava pensando agli affari suoi, mentre curiosava lungo gli scaffali ammuffiti della Libreria Antiquaria Gresham, quando uno di quei libri cadde improvvisamente dallo scaffale più alto, atterrando sulla sua testa.Ahi!

    Diede un'occhiata dietro l'angolo, sicura che qualcuno avesse fatto cadere inavvertitamente il volume rilegato con un consunto cuoio rosso. Tuttavia, era sola, stretta tra le alte pile di vecchi testi e i mucchi di polvere.

    "Il Libro dell'Amore", mormorò, leggendo il titolo dopo aver raccolto il libro ed averlo spolverato. Lo rimise a posto sullo scaffale e sospirò, perché l'amore era proprio quello di cui aveva bisogno per salvarla dalla sua situazione disperata.

    Il libro ricadde immediatamente sulla sua testa.Oh, per amor del cielo! Fallo ancora e ti butto nel cestino dei rifiuti!

    Si massaggiò la testa, dove stava iniziando a formarsi un piccolo bernoccolo. L'amore, proprio quello. Considerando il modo in cui stava andando la sua vita ultimamente, non avrebbe mai trovato la felicità. Era destinata ad avere una Stagione di debutto senza successo. Destinata a fare da tappezzeria. Destinata a diventare una zitella. O peggio ancora, costretta dal suo tutore a sposarsi con uno dei suoi insipidi amici. Sicuramente finirai nel cestino dei rifiuti.

    Ora vi mettete a parlare con i libri? Buon pomeriggio, Goose.

    Olivia sollevò lo sguardo, sorpresa. Nessuno la chiamava mai così, eccetto... oh, lui. Non aveva bisogno che Alexander Beastling, l'orgoglioso e potente duca di Hartford, aggravasse il suo disappunto quel giorno. Aveva pensato di essere veramente spiritoso quando le aveva dato quello stupido soprannome molti anni prima. Goose. Perché il nome della sua famiglia era Gosling. Ed era così che la chiamava quando era una bambina, Piccola Goose. La sua Piccola Ochetta.

    Lei sollevò il mento ed avrebbe voluto mostrarsi accigliata, ma Alexander appariva talmente grande e meraviglioso, proprio come se lo ricordava, prima che andasse a combattere Napoleone. Ed ora era tornato a casa come un eroe di guerra.

    In effetti, era sempre stato il suo eroe, da quando l'aveva salvata dall'annegamento quando Olivia aveva solo sei anni. Era stato il giorno in cui lo aveva incontrato per la prima volta. Il giorno in cui l'aveva ribattezzata Piccola Ochetta. Era in quel modo che l'aveva chiamata tutte le estati successive. Come sta la mia Piccola Ochetta?, le chiedeva sempre ed aspettava la sua risposta come se gli importasse veramente.

    Le aveva salvato la vita, quindi Olivia si ritrovò a sorridergli. Cosa ci fate qui, Beast?

    Sto cercando un libro sulle tattiche militare degli antichi Romani. Le Guerre Puniche. Diede un'occhiata al libro che lei teneva in mano e sorrise. "Il Libro dell'Amore?"

    Smettetela di ridere. Non l'ho scelto io. Si schiarì la gola, che era diventata secca all'improvviso. Beast era grosso, un leone d'uomo con i capelli biondi come la sabbia, che portava un po' troppo lunghi, mentre i suoi occhi erano un mix straordinario di ambra e verde. Tuttavia, ora sfoggiava una benda nera su un occhio, a causa di una ferita ricevuta durante la guerra. Aveva sempre avuto un aspetto intimidatorio ed ora si era accentuato. E' lui che mi ha scelta.

    L'amore ha trovato la mia Piccola Ochetta? Alexander appoggiò la spalla contro uno degli imponenti scaffali, ridacchiando. Vi rendete conto che non  troverete mai l'amore in un libro?

    Come potete saperlo? Ho intenzione di comprarlo, disse Olivia, anche se non aveva preso in considerazione quell'opzione, prima che Beast la prendesse in giro. E non poteva neppure permettersi il lusso di acquistarlo. Comunque, non le importava che l'autore fosse anonimo e che il suo contenuto fosse probabilmente assurdo. Sono decisa e non c'è niente che possiate dirmi, per farmi cambiare idea.

    Niente? Beast le prese il libro dalle mani. Concedetemi questo onore.

    Cosa state facendo? Olivia allungò la mano per riprendersi il libro, ma lui lo sollevò sopra la testa, senza lasciarle alcuna possibilità di afferrarlo. Era proprio balordo, anche se era un duca. Olivia supponeva di dover rivolgersi a lui chiamandolo Vostra Grazia, ma per lei era stato sempre Beast e non sembrava offendersene.

    Smettetela di saltare su e giù, le disse ridacchiando, quando Olivia fece un salto per cercare di prendere il libro dalle sue braccia sollevate. Lo comprerò per voi.

    No, non lo farete. Lo pagherò io. Tuttavia, il suo viso arrossì quando frugò nella borsetta a rete e vi trovò solo due mezzi penny. Sembra che io abbia dimenticato...

    Goose, le disse lui tranquillamente, con un brontolio profondo, senza più alcun divertimento. Lasciate che me ne occupi io. Ve lo devo, per avervi presa in giro. Insisto.

    Ma...

    Credo che un duca sia superiore ad una piccola ochetta.

    Olivia trasse un altro sospiro. Se proprio dovete.

    Devo. Le rivolse un sorriso assolutamente affascinante, che era già qualcosa, visto che Beast sorrideva raramente. Quando lo faceva, i suoi lineamenti diventavano più dolci, ma Olivia non osò dirglielo. Il duca le offrì il braccio per accompagnarla nella parte anteriore del negozio, dove il signor Gresham, un uomo dai capelli grigi leggermente scompigliati, stava affaccendandosi intorno agli ultimi arrivi. Beast pagò, quindi aspettò che il libraio incartasse l'acquisto di Olivia ed il suo. Come andrete a casa? E perché ve ne andate in giro per le strade di Londra da sola?, le chiese, rendendosi conto improvvisamente che non era accompagnata da alcun chaperon o valletto.

    Uhm... devo incontrare Poppy e Penelope dal fornaio Blakney. Tornerò a casa sulla carrozza di Penelope.

    Ho appena lasciato Penelope e Nathaniel alla casa di città dei Sherbourne. Poppy stava andando da loro in visita. Alexander non stava più ridendo e la guardava con un'espressione accigliata. Cosa succede, Goose? Non mi avete mai detto bugie.

    Olivia si sentì il viso in fiamme. Nulla.

    Siete una tremenda bugiarda. Vi accompagno a casa. E non pensate neppure di protestare. Non vi permetterò di ritornare da sola fino a Mayfair.

    Olivia era troppo sconvolta per riuscire a replicare. Come aveva sottolineato Beast, non gli aveva mai mentito prima, ed il solo pensiero di averlo fatto adesso la sconvolgeva più di quanto avesse stupito lui. Si trovava in una situazione orribile, ma non c'erano scuse per il suo comportamento.

    Grazie, Beast. Si sentiva stanca e la strada a piedi fino a casa era lunga. In verità, avrebbe voluto appoggiare la testa sulla spalla forte del duca e piangere. Voleva dimenticare tutto riguardo alla Stagione ed al trovare un marito.

    Tuttavia, un marito di propria scelta era ciò di cui aveva un disperato bisogno.

    Forse Il Libro dell'Amore l'avrebbe aiutata a trovarne uno.

    Dopotutto, doveva esserci una ragione se le era caduto sulla testa. Per ben due volte.

    ....

    Beast fece salire Goose sulla carrozza, poi salì a sua volta e si accomodò sul sedile di cuoio imbottito di fronte a lei. Il suo amico Nathaniel Sherbourne, il conte di Welles, lo aveva informato che le cose andavano male per la famiglia Gosling. Gli era bastato vedere lo sguardo preoccupato di Olivia, per capire che le affermazioni di Nathaniel erano corrette.

    La fanciulla dai capelli rossi con dei luminosi occhi blu, che un tempo correva per i prati tra la casa di campagna dei Gosling e la tenuta di Sherbourne, era stata una bambina felice. Olivia, come la chiamavano tutti gli altri, visto che era il suo nome, era ancora una bella ragazza dai folti ricci. Tuttavia, non c'era più quella scintilla nei suoi occhi, che erano del colore degli zaffiri ed avrebbero dovuto brillare come pietre preziose. Al contrario, erano spenti e tristi.

    Alexander si chinò in avanti, mentre la carrozza avanzava lentamente attraverso le strade affollate di Londra. Come sta la vostra famiglia? Sembrava una domanda abbastanza inoffensiva, ma sperava che gli fornisse qualche risposta utile.

    Olivia strinse le mani tra loro, mordicchiandosi il labbro. Non lo sapete? Certo che no. Siete tornato in Inghilterra solo da pochi giorni, dopo aver combattuto per anni sul Continente. I miei genitori sono morti.

    Dannazione. Perché non glielo avevano detto? Forse era stato troppo occupato a ricevere le congratulazioni per il suo ritorno eroico dalla battaglia, per dedicare un attimo di tranquillità ai suoi amici, persino al suo migliore amico, Nathaniel. Il titolo ducale di Beast sarebbe bastato a fargli avere ogni giovane in età da marito, ma le sue relazioni alla ricerca di un matrimonio conveniente lo avevano portato dritto da lei, nel momento stesso in cui era sceso dalla nave che lo aveva riportato in Inghilterra dalla Francia.

    Ora era solo con Goose ed aveva l'intenzione di scoprire la verità sulla sua situazione. Mise una mano su quelle di Olivia. Mi dispiace, non l'avevo sentito. C'è qualcosa che posso fare per voi?

    Lei gli rivolse un sorriso triste. No, ma grazie per avermelo chiesto, poi si voltò per guardare fuori dal finestrino della carrozza, nella speranza di porre fine a quelle domande. Ma Beast aveva appena iniziato. Chi ha la vostra tutela?

    Olivia sospirò.

    Goose, sapete che otterrò queste risposte da Nathaniel e Penelope. Ma preferirei averle da voi.

    Lei si voltò a guardarlo, stringendo i suoi occhi meravigliosi con sospetto. Cosa importa? Non c'è nulla che possiate fare a questo riguardo.

    Sono un duca. Uno che, si dà il caso, è quasi popolare come Wellington, al momento. Posso fare tutto quello che voglio, compreso masticare il vostro tutore e sputare le sue budella nella grondaia.

    Delle fossette apparvero sulle guance di Olivia, mentre sorrideva.

    Madre del cielo. Quella ragazza era proprio bella.

    Non sarà necessario.

    Alexander spostò il suo corpo ampio contro i cuscini di cuoio nero, appoggiandosi per osservarla meglio. A giudicare dal suo aspetto, sembrava che Goose avesse proprio bisogno del suo aiuto. Nathaniel mi ha invitato a passare la settimana a Sherbourne Manor. Ci sarà anche Thad. Vi ricordate di Thaddius MacLauren, vero?

    Lei annuì. Sì, il signore di Caithness.

    Ho sentito che Penelope ha invitato anche voi e Poppy. Sarà come ai vecchi tempi. Immagino che verrete.

    Questa volta, Olivia scosse la testa con sgomento. No. Vedete...

    Goose, il vostro tutore vi ha proibito di andare? Cercò di parlare tranquillamente per nascondere la sua rabbia crescente, senza capire bene come mai si sentisse all'improvviso così protettivo verso quella ragazza. O piuttosto, come mai si sentisse così protettivo nei suoi confronti dopo tutti quegli anni. Il ricordo della sua caduta nello stagno di Sherbourne e di come lei avesse sbattuto la testa contro un pezzo di legno sporgente era ancora molto vivido.

    L'aveva tirata fuori e rianimata, poi le aveva medicato la fronte insanguinata. Beast non aveva mai salvato la vita a nessuno. Certo, da allora ne aveva salvate molte, a causa di quella maledetta guerra. Tuttavia, non aveva mia dimenticato la sua Piccola Ochetta e di certo non lo avrebbe fatto adesso.

    Olivia non sembrava desiderare il suo aiuto, eppure era ovvio che ne avesse bisogno.

    Le pulsazioni alla base della sua gola sottile iniziarono a battere all'impazzata. Vuole che io resti a Londra. Non abbiamo aperto la residenza di campagna e non ho intenzione di chiedergli di scomodarsi solo per me.

    Ma è totalmente assurdo! Starete con Penelope e Nathaniel a Sherbourne Manor. Nathaniel è il conte di Welles ed è da molto tempo che siete amica di sua sorella. Il vostro tutore non può avere niente da obiettare. Non c'è bisogno di aprire Gosling Hall. Anche io e Thad staremo da Nathaniel.

    Lei alzò gli occhi al cielo. Sono tutte ulteriori ragioni per non andare. Non siamo più delle bambine. Cosa penseranno tutti? Io, Penelope e Poppy sotto lo stesso tetto con voi tre? Saremmo rovinate. O ancor peggio, voi sareste costretti a sposarci per salvare le nostre reputazioni. Metterete i nostri nomi dentro un cappello e farete a turno per estrarne uno? Anche se Nathaniel non può certo sposare sua sorella. Dovrete risolvere la questione.

    E' un bel dilemma. Veramente, come potremmo risolvere il problema? Beast sollevò un sopracciglio per enfatizzare il sarcasmo. Verranno anche mia zia e quella di Nathaniel. Mi aspetto che ci sia un viavai di ospiti diversi durante tutta la settimana. Noi tre gentiluomini non resteremo soli con voi signore. Vedete? Il nostro felice stato di celibi non è in pericolo. E neppure la vostra reputazione virtuosa.

    Il duca si chinò di nuovo in avanti. Chi è il vostro tutore?

    Olivia strinse le labbra per mostrare il proprio disappunto, ma ciò non tolse nulla alla piacevole pienezza delle sue labbra, che si piegarono lievemente agli angoli in un broncio sensuale

    Sensuale?

    Quando mai la sua Piccola Ochetta lo era stata? Ondeggiava come una papera quando correva. Aveva delle lentiggini sul naso. Eppure, Alexander dovette ammettere che lei non era più una bimba ossuta e allampanata. No, affatto. La sua Goose era proprio ben fatta.

    Francis Gosling, spifferò Olivia, distraendolo per fortuna dai suoi pensieri errabondi. E' un lontano cugino di mio padre ed è il visconte Gosling, ora che mio padre non c'è più. Ha ereditato tutto, inclusa Gosling Hall.

    Beast aggrottò la fronte. Vostro padre non vi ha lasciato niente?

    Lei si strinse nelle spalle. Né lui né mia madre si aspettavano di morire così giovani.

    Nessuno se lo aspetta, ma bisogna comunque essere pronti. Il duca si spostò contro i lati della carrozza. Non mi piace questa faccenda. Non mi sembra giusto.

    Olivia strinse le mani ancora più forte, compito molto arduo, visto che le sue dita erano già intrecciate in una presa mortale. Forse non sarà giusto, ma è così. Mio padre non è mai stato famoso per la sua accortezza negli affari. Sembra che le proprietà dei Gosling fossero in difficoltà, quando suo cugino le ha ereditate. Ha fatto grandi sforzi per farmi sapere esattamente in che cattivo stato erano state lasciate. Mi considera come un peso ulteriore. Ecco: adesso sapete tutto quello che c'è da sapere su di me. Questi ultimi due anni non sono stati piacevoli.

    E cosa mi dite della vostra Stagione di debutto? Certamente...

    Beast, disse Olivia in un sussurro straziante, non ho una dote che possa attrarre un uomo ed il visconte di Gosling ha detto chiaramente che non ha intenzione di spendere neppure uno scellino per me. Quindi a cosa serve? Chi mi vorrà?

    Liberò le dita ed afferrò distrattamente con una mano l'angolo della tendina di velluto, per scostarla ancora di più. Guardò fuori dal finestrino ed aprì la bocca per dire ancora qualcosa. O almeno, Beast pensò che avesse intenzione di parlargli ancora, ma doveva aver cambiato idea e deciso di limitarsi a fissare la folla che scorreva fuori.

    Dopo un lungo istante, Olivia emise un lieve sospiro, poi si voltò a guardarlo. Ha dei progetti per me, ma non sono sicura di sapere di cosa si tratti.

    Alexander brontolò  a bassa voce

    Questa faccenda non mi piace.

    Ma non avete voce in capitolo, giusto?

    Lui stava per giocare di nuovo la carta del duca, ma risparmiò il fiato. Sì, certo, era un duca di alto lignaggio. Il titolo dei Beastling era un orgoglio ed un onore che risaliva alla conquista normanna. Tuttavia, la sua posizione era poco importante; impicciarsi di quella faccenda avrebbe significato sposare lui stesso quella ragazza o acconsentite a sponsorizzare la sua Stagione, ma ciò avrebbe procurato solo uno scandalo. Tutti se ne sarebbero chiesti le ragioni ed avrebbero pensato che l'avesse presa come amante o che avesse l'intenzione di farlo, dopo averla fatta sposare con qualche sventurato sempliciotto. Penso che sia così.

    Non dovete agitarvi, Beast. Non sono una vostra responsabilità. Olivia abbassò lo sguardo sul pacchetto che teneva tra le mani e sorrise tristemente. "Penso che ci sia una ragione per la quale il libro mi è caduto in testa. Lo leggerò questa sera. Il Libro dell'Amore. Deve pur significare qualcosa."

    Il duca divenne improvvisamente teso. Cielo! Era proprio uno stupido! Avrebbe dovuto leggerne almeno un passaggio, prima di acquistarlo per lei. E se il libro avesse parlato dell'atto del fare l'amore? Delle varie posizioni? Degli accessori esotici che si possono... Dannazione! Ne aveva sentito parlare all'infinito da Nathaniel e Thad.

    Goose, lasciatemi dare un'occhiata.

    Allungò la mano per prendere il pacchetto, ma Olivia fece un passo indietro e se lo strinse al petto. Non me lo porterete via.

    Il duca si passò bruscamente una mano tra i capelli. Non lo farò... beh, forse sì. Vedete, forse il suo contenuto potrebbe essere diverso da quello che pensate. Ci potrebbero essere dei disegni... inadatti. Ed un linguaggio che una ragazza innocente come voi non dovrebbe... dannazione, Goose. Datemi il libro!

    No. State arrossendo? Olivia scoppiò a ridere di cuore. Non avrei mai creduto di vivere abbastanza da poter vedere questo giorno. E' senza prezzo. Dovreste vedere la vostra espressione.

    Datemi il libro. Non voglio essere accusato di aver corrotto la vostra morale. Siete ancora innocente.

    Lei sollevò il mento con aria di sfida. Forse, ma non sono una bambina.

    E' vero, non lo siete. Il vostro corpo lo dimostra.

    Olivia spalancò gli occhi e rimase a bocca aperta. Ve ne siete accorto?

    Sembrava felice, piuttosto che arrabbiata. Invece lui si sentiva inorridito per essersi permesso di esprimere quel pensiero. Può anche darsi che in questo momento io abbia un solo occhio funzionante, ma riesco a vedere molto bene. Non siete ancora abbastanza esperta di come va il mondo, per lasciarvi quel libro.

    Ora Olivia gli stava rivolgendo un ampio sorriso, con tanto di fossette. Ovviamente trovava la costernazione del duca molto divertente. Tuttavia, il suo buon umore durò solo un istante, poi tornò ad essere pensierosa. Beast, vi ha fatto molto male, quando avete perso l'occhio? Vi fa ancora male?

    All'inizio lo faceva, ma non è sicuro che sia perso per sempre. Potrebbe guarire con il tempo e potrei recuperare in parte la vista. Per quanto riguarda la seconda domanda, no, non mi fa più alcun male.

    Ne sono felice. Le tremavano le labbra e le luccicavano gli occhi, come se si stesse sforzando di trattenere le lacrime. Per lui?

    Beh, nonostante la sua impertinenza, era sempre stata tenera di cuore. A volte persino in modo ridicolo. Alexander ripensò a quella lontana estate, prima di partire per la guerra. Lui, Nathaniel e Thad avevano deciso di avere bisogno di una nuotata nello stagno di Sherbourne Manor. Era stata una giornata particolarmente calda, quindi si erano incamminati verso quelle acque cristalline, un trio di arroganti studenti universitari che non avevano avuto alcun problema a togliersi gli stivali e i vestiti, per poi buttarsi nudi nell'acqua.

    A quei tempi le ragazze avevano dieci anni ed avrebbero dovuto sonnecchiare o essere impegnate in qualsiasi  nobile compito adatto alle bambine a quell'ora del giorno. Invece, dovevano essere sgusciate fuori di casa. Non era sorprendente, perché combinavano spesso delle marachelle. In ogni modo, quelle piccole monelle li avevano scovati a fare capriole nello stagno. Per fortuna, l'acqua copriva gran parte dei loro corpi, ma sarebbero bastati un attimo o due in più e li avrebbero trovati con il sedere per aria sulla sponda.

    La loro nudità li aveva messi in posizione svantaggiata.

    Le ragazze ne avevano approfittato subito: Penelope e Poppy avevano pensato che fosse molto divertente scappare con i vestiti di Thad e Nathaniel, lasciando solo i loro stivali. Goose non aveva avuto il coraggio di fare altrettanto ed aveva lasciato i vestiti esattamente dove Beast li aveva messi. Lui era poi uscito dall'acqua, dopo che le bambine se ne erano andate, e aveva trovato i pantaloni, la camicia, la giacca e la cravatta impilati con precisione accanto agli stivali.

    Senza dubbio, quello era un modo per ringraziarlo di averle salvato la vita.

    Alexander si era vestito ed era ritornato in casa a cercare dei vestiti per i suoi amici. Poppy e Penelope erano state mandate nelle loro stanze senza cena e Goose- come ci si poteva aspettare da lei- era salita con loro per dimostrare il proprio sostegno, anche se ciò avrebbe significato rinunciare alla cena.

    Accidenti, quella ragazza lo faceva impazzire.

    La carrozza si fermò all'improvviso, ricordandogli che avevano attraversato lo Strand, costeggiato il parco ed erano ora arrivati alla casa di città dei Gosling in Audley Street. Goose saltò giù dalla carrozza nel momento stesso in cui il valletto aprì la portiera ed abbassò gli scalini, sperando senza dubbio di riuscire ad entrare in casa con quel libro disgraziato prima che lui riuscisse a fermarla.

    Il duca la raggiunse in due falcate.

    Oh, Beast, gli disse sbuffando dall'esasperazione. Vi prometto che non lo leggerò, se è indecente. Ora siete soddisfatto? Smettetela di agitarvi o attirerete l'attenzione del mio tutore proprio su questo libro che non desideriamo far vedere a nessuno. Vi dovete fidare di me.

    Beast mormorò a bassa voce dallo scontento.

    "Smettetela di aggrottare la fronte. Sapete che assomigliate ad un leone, quando lo fate? E smettetela anche di borbottare. E' la dimostrazione di quello che dico: voi siete un leone."

    Lei aveva un modo di rivolgersi a lui che il duca non avrebbe mai concesso a nessun altro. Proprio un leone! Molto bene, tenete il libro, ma verrete a passare una settimana con noi a Sherbourne Manor. Viaggerete con Penelope e Poppy sulla carrozza di Nathaniel. La sollevò per spostarla dalla propria strada, perché si era messa strategicamente tra lui e la porta d'ingresso.

    Il maggiordomo dei Gosling aprì per farli entrare.

    Beast entrò subito. Dov'è Lord Gosling?

    Nel suo studio, Vostra Grazia. Lo avviso subito che...

    Mi annuncerò da solo. Conosco la strada. Aveva frequentato molto quella casa quando era più giovane ed era cambiato ben poco. Gosling. Vorrei scambiare due parole con voi.

    Entrò a gran passi nella stanza, ignorando lo sguardo sorpreso dell'uomo, che era rimasto a bocca aperta, poi chiuse la porta, prima che Goose riuscisse a seguirlo lì dentro. Questa era una faccenda tra lui e quell'odioso tutore. Quell'uomo doveva capire che Alexander era di nuovo in città e che lo avrebbe osservato. Se avesse osato alzare una mano sulla ragazza, il duca lo avrebbe ammazzato. Mia zia richiede la compagnia della vostra protetta a Shelbourne Manor questa settimana.

    Non c'era bisogno di spiegare chi fosse sua zia: tutti conoscevano Matilda, la duchessa di Hartford, una delle matrone più potenti in Società. Il conte di Welles manderà qui la sua carrozza domani mattina alle dieci precise, per prelevarla e portarla da lei.

    Veramente, Hartford! Questo è troppo! Non potete irrompere qui ed aspettarvi che io vi consegni Olivia. Tuttavia, i suoi occhi iniziarono a luccicare, come se stesse valutando che vantaggio avrebbe potuto

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