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La señora Alicia Tavares - 2 brevi racconti erotici
La señora Alicia Tavares - 2 brevi racconti erotici
La señora Alicia Tavares - 2 brevi racconti erotici
Ebook53 pages46 minutes

La señora Alicia Tavares - 2 brevi racconti erotici

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About this ebook

Dopo il divorzio, Kenneth si è trasferito a Barcellona per avviare l'attività che ha sempre sognato. A causa del lavoro non ha molto tempo libero per incontrare nuove persone, ma la sua segretaria, la señora Alicia Tavares, è una donna meravigliosa. E a Kenneth non importa che abbia almeno dieci anni più di lui...Questo libro contiene i seguenti racconti brevi: La señora Alicia Tavares, In un bar del centro.-
LanguageItaliano
PublisherLUST
Release dateFeb 1, 2021
ISBN9788726783445

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    La señora Alicia Tavares - 2 brevi racconti erotici - Camille Bech

    La señora Alicia Tavares - 2 brevi racconti erotici

    Translated by LUST

    Cover image: Shutterstock

    Copyright © 2021 Camille Bech and LUST, an imprint of SAGA Egmont, Copenhagen

    All rights reserved

    ISBN: 9788726783445

    E-book edition, 2021

    Format: EPUB 3.0

    All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrievial system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

    La señora Alicia Tavares

    L’ufficio di Kenneth si affacciava su Via Augusta, una delle strade più trafficate di Barcellona. L’aria condizionata era al massimo, era estate e il termometro segnava 31 gradi. Si era tolto la giacca, e anche se dentro era più fresco che fuori, stava decisamente meglio senza. Non aveva altre riunioni quel giorno, perciò non c’era bisogno di formalità. Stava guardando alcuni contratti, che avrebbero assicurato alla sua azienda nuovi clienti nelle due settimane successive. L’inizio era stato un successo, aveva avuto più clienti nei primi sei mesi di quanti avesse sperato di averne nel doppio del tempo. A quanto pare c’era una grande richiesta nel settore dell’IT in quell’area, anche se era stato piuttosto difficile, dato che le cose non funzionavano esattamente come a casa, anzi.

    Oltre a lui soltanto la segretaria, la señora Tavares, lavorava nell’ufficio. Era una donna spagnola di mezza età, dal temperamento focoso, ma molto affidabile. Non aveva ancora fatto un giorno di malattia da quando l’aveva assunta, e andavano d’accordo. Il marito era morto e non aveva figli, aveva compiuto cinquant’anni poco prima di iniziare a lavorare per lui, e a parte ciò non sapeva molto di lei.

    Lui aveva 38 anni, e l’avventura a Barcellona era un vecchio sogno che aveva deciso di realizzare dopo il divorzio.

    Posso andare, ora, signor Hansen?

    Lui alzò lo sguardo dalla scrivania, non l’aveva nemmeno sentita entrare, ma era sicuro che avesse bussato: era fatta così, dimostrava rispetto per il proprio capo, persino di più di quanto lui richiedesse.

    Señora Tavares... Sì, sì, certo, potrebbe preparare questi contratti per la firma? Poi per oggi è tutto.

    Lei si chinò a raccogliere una penna da terra e la gonna le si sollevò; lui poté vederle le cosce, era bella in carne e la gonna troppo stretta e tirata sul culo rotondo. Non era stato con molte donne da quando era arrivato lì, non c’era stato tempo per quel tipo di cose, e non sapeva se fosse quello il motivo, o perché era stressato o per la giornata particolarmente calda, ma quando le vide le cosce il suo uccello si mosse. Senza pensare a come l’avrebbe presa, le chiese se voleva bere qualcosa prima di dover affrontare la calca dell’ora di punta in metro.

    Beh, è venerdì, e immagino che nessuno la stia aspettando a casa, no?

    Lei lo guardò e accettò ringraziandolo; non sapeva bene cosa stesse pensando. Lui si alzò assicurandosi che lei non vedesse il rigonfiamento nei pantaloni, fortunatamente abbastanza larghi. Le chiese di raggiungerlo nella zona divano, così non avrebbero dovuto stare seduti al sole.

    A proposito, qual è il suo nome?

    Alicia rispose lei abbassando lo sguardo.

    Era decisamente timida, in Spagna non era molto frequente che gli impiegati avessero rapporti con i superiori, ma lui li considerava alla pari, le cose non sarebbero mai andate così bene se non fosse stato per lei.

    Alicia, che bel nome, le sta bene... Posso chiamarla semplicemente Alicia? Lei può chiamarmi Kenneth.

    No, no... Signor Hansen, Kenneth... Non sono abituata a bere questo tipo di cose, sarà meglio che mi fermi.

    Lui rise, era molto dolce, sembrava così pura e innocente, e non se la immaginava a bere alcol normalmente. "Nessun problema, Alicia... Posso sempre

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