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Le Regine Della Criminalità Organizzata
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Ebook167 pages1 hour

Le Regine Della Criminalità Organizzata

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Le Regine Della Criminalità Organizzata - Vita E Miserie Delle Malfattrici

SCRITTO DA JERRY BADER

Dal bizzarro mondo delle bande motociclistiche giapponesi alla storica ascesa -e caduta- dei Quaranta Elefanti di Londra, la storia della criminalità organizzata al femminile è peculiare e affascinante. Sono le prodi gesta, diventate leggenda, di boss del crimine che hanno rotto gli schemi del Gentil Sesso. Si tratta del mondo segreto delle Gangsters.

LanguageItaliano
PublisherMRPwebmedia
Release dateJan 14, 2021
ISBN9781071583883
Le Regine Della Criminalità Organizzata

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    Le Regine Della Criminalità Organizzata - Jerry Bader

    Jerry Bader

    Le

    Regine

    Della

    Criminalità

    Organizzata

    Vita E Miserie Delle Malfattrici

    Traduzione, Editing e Adattamento di

    MAGDA PALA

    ––––––––

    Introduzione - Prima Parte

    Chi Dice Donna, Dice Gangster

    Il Mondo Segreto

    Sesso debole. Le due parole che hanno condannato, condannano e condanneranno il ruolo delle donne nella società. Più empatiche, più compassionevoli, più dolci. Tanti bei vocaboli per evitare di dirne uno e uno solo. Inferiori. Ma se davvero le donzelle sono così da meno, perché fare di tutto per sottometterle? Non dovrebbe essere naturale? Per quale motivo creare leggi ad hoc dirette solo ed esclusivamente a impedire una parità degna di questo nome? E poi, perché -ogni volta che si menziona l’uguaglianza- il primissimo argomento è sempre la violenza? Il celeberrimo, ‘AlLoRa, ViStO cHe VuOi La PaRiTà, PoSsO pReNdErTi A pUgNi?1?1?’ che qualifica in zero secondi chi lo pronuncia. Come se i maschietti venissero presi quotidianamente a cazzotti dai loro pari, così, arrandom. Niente medesimi stipendi, né stesse possibilità. Solo coercizione. Peccato che gli uomini non abbiano bisogno di aiuto, per uccidere le donne. Già lo fanno. E molto anche. Ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta.

    Associazioni come Cosa Nostra e il Sindacato Ebraico sono conosciute in tutto il mondo. Gentiluomini come Al Capone, Lucky Luciano, Myer Lansky, Bugsy Siegel e Arnold Rothstein sono entrati -a gamba tesa- nella leggenda. Cinema e letteratura hanno fatto man bassa delle loro vite. E le Signore? Sono esistite ed esistono tuttora. Donne intelligenti e capaci che, se solo avessero avuto una possibilità, sarebbero potute diventare illuminati leader politici. O temuti imprenditori miliardari.

    La verità è che passato e presente sono disseminati di fanciulle, completamente fuori dai generis, che hanno fatto -e fanno- di tutto per ottenere ciò che vogliono. Non solo osare divertirsi come la loro controparte maschile -l’orrore- ma accettare, a cuor leggero, qualsiasi atto di corruzione e dissolutezza per arrivare a un obiettivo. Non si parla di persone, affette da chissà quale presunta malattia psichiatrica, che usano il raptus come scusa per uccidere figli e partner. Nemmeno di poco di buono che ammazzano senza alcuno scopo, se non per una qualche gratificazione sessuale. In breve, non si parla di uomini. Ma di criminalità organizzata da donne con le ovaie cubiche. Molto spesso, se non sempre, leader di gang altamente strutturate e di successo.

    Considerazione, onestà, una paga adeguata. Tali e tante, le loro richieste. E, per ottenerle, hanno dovuto valicare i confini della legge.

    Si tratta di storie affascinanti, ma -al contempo- di esempi ammonitori. Perché tutto ha un prezzo, anche -e soprattutto- la parità di genere.

    Capitolo Uno

    Quaranta Elefanti

    La Gang Che Ha Terrorizzato Londra

    L'idea di una banda di donne criminali -indipendenti, pericolose, geniali, selvagge- guidate dalla reincarnazione di una Guerriera Amazzone è, come dire, insolita. Se non, più unica che rara. Nella società odierna, una tale esponente del Gentil Sesso potrebbe essere l'amministratore delegato di una grande multinazionale. O, magari, il Primo Ministro Britannico. Ma, all'inizio del XX Secolo, donne spietate e ambiziose non avevano -ufficialmente- accesso ad alcuna educazione universitaria. Men che meno, a posizioni di potere.

    Ciò che la Criminalità Rosa insegna ai Signori Uomini è che proibire l’accesso alle Pari Opportunità -basandosi solo su pregiudizi e sessismo- prima o poi, ti morderà il culo. E il prezzo da pagare è sempre molto, ma molto, più alto della semplice uguaglianza. Si chiama Karma ed è una cornucopia di cazzi amarissimi. D'altra parte, esistono individui -uomini e donne- che si rifiutano in toto di rispettare la legge. Nichilismo e autogratificazione, uniche vie per cambiare la società.

    Tali sentimenti animarono i Quaranta Elefanti, un gruppo criminale completamente al femminile.

    Operative a Londra dal 1700 fino agli anni ‘50 del secolo scorso, le Quaranta Ladrone raggiunsero l’apice tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. A capo dell’organizzazione, durante quegli anni, la ventenne Alice Diamond. Il soprannome Diamond Annie le venne affibbiato in automatico, data la grande passione della diretta interessata per gli anelli di diamanti. Più di un assalitore perse un occhio, a causa di suddette armi letali. Forse, per verificare l’autenticità delle pietre. O, forse, per dimostrare che non si dovrebbe giudicare qualcuno da ciò che ha in mezzo alle gambe.

    1.a

    Alice Diamond

    La Regina Dei Ladri

    Quasi un metro e ottanta, Diamond era imponente. Ragazza dal grilletto facile, non aveva paura di arrivare alle mani con chiunque si mettesse sulla sua strada. Non solo la Polizia, ma anche membri della sua stessa gang che non rispettavano le regole. Tutte donne, tutte all’ultima moda. Attraenti e sofisticate, si godevano la vita tra feste in terrazzo e vizi sfrenati. Alice aveva capacità organizzative fuori dal comune. Sapeva cogliere al volo ogni occasione, soprattutto quando si trattava di arruolare ragazze sfortunate e maltrattate da tutti gli uomini della loro vita. Regolò la sua banda in maniera certosina, sviluppando una struttura di comando che sfruttava i particolari talenti delle sue associate. Regina Dei Ladri, si occupava sia dell’organizzazione generale che della visione culturale e strategica del gruppo. Inoltre, si dedicava -in prima persona- al reclutamento della forza bruta. Talvolta, scendendo in campo lei stessa. Perché chi fa da sé, spesso, fa per tre. Lasciò, però, gran parte della pianificazione tattica al suo secondo in comando. Margaret ‘Maggie’ Hill, infatti, era particolarmente abile nelle intimidazioni e aveva la sua completa stima.

    Sebbene -ufficialmente- non ci fossero affiliati maschi, spesso venivano assunti come autisti durante fughe rocambolesche a là Fast & Furious.

    La congrega era specializzata in taccheggi, rapine, ricatti ed estorsioni. Collaboravano spesso con la Elephant And Castle Mob, che controllava gran parte del crimine nel West End di Londra. Inoltre, Maggie era figlia del noto criminale Billy Hill. Re Della Malavita Londinese, pianificò la famigerata rapina al furgone postale di Eastcastle Street del 1952 e il furto di lingotti del 1954. Insomma, le bimbe avevano le mani

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