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    io e lei, amica o nemica?
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    io e lei, amica o nemica?
    Ebook60 pages43 minutes

    io e lei, amica o nemica?

    By Francesca Sciurba

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    About this ebook

    Cos’è la sclerosi multipla?

    Che faresti se un giorno bussasse alla tua porta?Se volesse entrare a tutti i costi?

    Ma tu non dovessi essere pronta?

    Che fai se invece è già entrata?

    Quante domande ci sarebbero da porsi al suo arrivo, quanti perché che rimarranno sempre senza risposte. Nessuno può immaginare che possa essere arrivata proprio nella sua vita, che a bussare sia lei, la sclerosi multipla.

    Chi la conosce? Ma perché è venuta a trovarci?

    Lei è una malattia terribile, capace di rubarci tutto ciò che di bello abbiamo creato e costruito. E noi soffriamo, piangiamo, gridiamo, poi molliamo, cediamo, e infine ci annientiamo.

    Lei ci debilita prendendosi gioco di noi, ridendo e urlandoci contro: vi ho raggiunto, non potete fare nulla per abbattermi, per sconfiggermi! Soffrirete tanto, ma proprio tanto, finché non avrete più forze. E a quel punto, soddisfatta, penserà di aver vinto.

    In realtà non è proprio così, questa malattia è forte e potente, ma c’è qualcosa di ancora più forte e potente: l’amore. L’amore per la vita, per se stessi, per la propria famiglia e per tutto quello che Dio ci ha donato.

    Non esiste ancora una cura per debellarla, ma si può proseguire

    il cammino accettandola e tenendola a bada, grazie all’amore. Va combattuta giorno per giorno, ora per ora, attimo per attimo… ed è quando le fai capire che non stai dalla sua parte, che lei si contiene.
    LanguageItaliano
    PublisherYoucanprint
    Release dateJan 11, 2021
    ISBN9791220303286
    io e lei, amica o nemica?

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      io e lei, amica o nemica? - Francesca Sciurba

      IO E LEI,

      AMICA O NEMICA?

      Ho vinto la Sclerosi Multipla

      con il mio amore per la vita

      Francesca Sciurba

      © 2020 Francesca Sciurba

      ISBN: 979-12-20303-28-6

      Io e lei, amica o nemica?

      Cura redazionale: Agenzia Dedalo

      Tutte le foto all’interno del libro sono libere

      da diritti di sfruttamento economico

      I edizione ottobre 2020

      Ho scritto questo libro per spiegare come quella malattia degenerativa chiamata sclerosi multipla possa cambiarti la vita.

      Ti entra dentro in modo violento, senza preavviso e soprattutto senza che tu sappia cos’è, com’è e cosa vuole da te.

      Ti cambia in tutti i sensi, ma posso dire che grazie a lei ho riscoperto l’essenza di tante cose e soprattutto mi sono resa conto di quanto bella e meravigliosa sia la vita.

      Devi solo decidere una cosa, con questa malattia: se fartela amica o tenertela nemica per sempre.

      L’inizio di un incubo

      Tutto è iniziato un venerdì…

      Era una grigia giornata di novembre, cupa e fredda; una di quelle giornate in cui il vento soffia impalcabile, tanto che ti sembra di sentirtelo dentro, come se ti trapanasse l’anima.

      Tutto sembrava normale, tutto sembrava come al solito, sotto controllo; il consueto controllo che avevo sulla mia vita e su quella delle persone a me care. Ma quel venerdì qualcosa andò storto, anche se, all’inizio, nessuno credette alla mia sensazione, alla mia intuizione.

      Mi alzai dal letto e a un tratto la gamba sinistra iniziò a mandare dei segnali strani: non rispondeva come dovuto. Provai a spiegare ai miei cari quello che stava succedendo, e tutti cercarono di tranquillizzarmi. Mi dissero che non dovevo preoccuparmi, che tutto sarebbe passato presto e che non dovevo fantasticare o costruire castelli in aria, al mio solito.

      Ma no, non era così... lo sapevo. Ho provato a spiegarlo, ma nessuno mi ha creduto. Nessuno. Avevo paura, provavo addirittura rabbia nei loro confronti: perché non mi capivano? Perché non credevano che qualcosa in me stava cambiando?

      La mattina seguente, per prima cosa, cercai un neurologo, volevo un appuntamento al più presto. Per fortuna ne ho trovato uno disponibile, anche se avrei dovuto attendere due lunghissimi giorni. Ho aspettato quell’appuntamento con un’ansia indescrivibile: avevo la netta sensazione che quel momento sarebbe stato fatidico.

      Arrivai nello studio del medico sforzandomi di camminare bene; volevo far vedere, volevo dimostrare a tutti che ne ero in grado, forse perché volevo convincermene io per prima… ma era inutile. C’era qualcosa che non andava, era evidente!

      In quei due giorni mi sono ripetuta che si trattava solo di una fantasia creata dalla mia mente, da quella mente che non si ferma mai, che va avanti fino a farsi male; tanto, troppo male, fino al punto di logorarsi dentro.

      Ricordo l’espressione sul volto del medico; era tutta un programma. Glielo leggevo in faccia che c’era qualcosa che non andava, tanto che quasi mi rifiutai di sentire. Eppure, volevo… dovevo!

      «Stia tranquilla signora, non si fasci la testa, non sappiamo nulla; potrebbe essere tutto o niente, lo scopriremo facendo degli accertamenti. Un ricovero in ospedale e al più presto sapremo.»

      Lo ascoltavo. Lo ascoltavo e bevevo ogni singola lacrima che scendeva dai miei occhi. Tutto o niente. Ma io sapevo che era tutto; lo sapevo, lo sentivo.

      Il silenzio, il vuoto, lo smarrimento…

      Ma cosa fai Francesca, hai una famiglia, i tuoi adorati figli che ti aspettano a casa.

      Il mio inconscio si fece sentire. Urlava, gridava di sbrigarmi. Sì, dovevo sbrigarmi, perché quel giorno compivo trentasei anni, e quella sera dovevo spegnere le

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