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Inganno reale: Harmony Collezione
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Inganno reale: Harmony Collezione
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Inganno reale: Harmony Collezione

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About this ebook

La strategia della principessa Alexa è semplice: evitare un'unione sgradita fingendo di avere un fidanzato. E il principe Rafaele, notoriamente inaffidabile e allergico alle relazioni stabili, è il candidato perfetto per quel ruolo. Con lui può andare sul sicuro: al termine di quella messinscena sparirà senza lasciare traccia!
Le cose però iniziano a complicarsi quando il re ordina loro di sposarsi per davvero. Improvvisamente Alexa si ritrova in trappola e l'attrazione che prova per Rafa non la aiuta. Il suo carisma la intriga, la sua audacia la sfida a osare e il piacere condiviso nel letto coniugale la spinge a desiderare qualcosa di più. Riuscirà a convincere Rafa a rivedere i termini del loro accordo?

Disponibile in eBook dal 20 gennaio 2021
LanguageItaliano
Release dateJan 20, 2021
ISBN9788830523449
Inganno reale: Harmony Collezione

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    Inganno reale - Michelle Conder

    successivo.

    1

    Quella serata sarebbe stata un totale disastro. Alexa se lo sentiva. L'annuale ballo di beneficenza Santarian Children, uno degli eventi più prestigiosi nel calendario internazionale, sarebbe cominciato di lì a un'ora e lei stava male per l'apprensione.

    «Lui è qui, Vostra Altezza» mormorò Nasrin, sua assistente, dama di compagnia e devota amica, mentre chiudeva la porta della camera da letto, rivelando una certa eccitazione nel modo di camminare mentre si avvicinava ad Alexa. «Uno dei camerieri ha confermato che il Principe di Santara è appena entrato nel palazzo d'estate.»

    Prendendo la spazzola dall'antica toeletta, Nasrin cominciò a spazzolare i capelli scuri della donna, incontrando i suoi occhi sgranati nello specchio.

    «È così eccitante. Non posso credere che lei voglia farlo per davvero.»

    Neppure Alexa poteva crederlo. Rilasciò un respiro misurato al pensiero di quello che intendeva fare, seguito da una stretta allo stomaco. Conosciuta per il suo freddo controllo anche quando era sotto pressione, si sentì come se stesse per vomitare il sandwich al formaggio che aveva mangiato a pranzo, con il rischio di rovinare il prezioso abito d'alta moda.

    Lui era lì. Era davvero lì.

    Il Principe Rafaele di Santara, il fratello minore del re, era davvero arrivato. C'erano state insinuazioni che non sarebbe intervenuto quella sera, dato lo scandalo che aveva provocato lo scorso anno, mettendo in imbarazzo il re. Ma apparentemente niente impediva al principe ribelle di Santara di seguire la propria strada, e questo era un aspetto che poteva lavorare a suo favore quella sera.

    Ma come poteva farlo? Come poteva chiedere a un principe con la reputazione di consumato playboy di sposarla, anche se era lei stessa una principessa? Perché era quello che doveva fare, se voleva ammansire il padre.

    Lei e Nasrin avevano ideato quel folle piano di falso matrimonio lampo, o meglio falso fidanzamento lampo, poiché in realtà non intendeva arrivare fino al matrimonio, circa due settimane prima, quando Alexa si era resa conto che suo padre stava diventando mortalmente serio sul fatto di volerla vedere sposata il più presto possibile.

    Aveva cercato di opporsi, di spiegargli che non era pronta, che aveva bisogno di più tempo, ma lui aveva scosso la testa e l'aveva informata che niente di quello che poteva dire gli avrebbe fatto cambiare idea. Come Principessa incoronata di Berenia, e unica erede rimasta, non avrebbe potuto sentirsi tranquillo fino a quando lei non si fosse sistemata.

    A essere onesta le aveva concesso sei mesi per compilare una lista di candidati, ma Alexa aveva continuato con la sua vita, sperando che dimenticasse quella faccenda. La sera in cui lui le aveva detto che non aveva dimenticato affatto, lei e Nasrin si erano sedute davanti al televisore a guardare una irrealistica commedia romantica con due bicchieri di vino bianco.

    Secondo Nasrin il protagonista somigliava al Principe di Santara, aveva la stessa arroganza, le stesse tendenze da cattivo ragazzo e un corpo sexy... e in quel modo era stata partorita l'idea. Nel film l'eroe non intendeva sposare l'eroina, ma alla fine l'amore aveva prevalso.

    Da passate esperienze Alexa sapeva che l'amore di rado vinceva alla fine, ma fortunatamente non era quello che lei richiedeva al principe.

    «Andrà tutto bene, principessa Alexa, accetterà...» mormorò ora Nasrin, leggendo il panico negli occhi della principessa. «E a quel punto avrà tutto quello che il suo cuore desidera.»

    Tutto quello che il suo cuore desiderava?

    Ciò che voleva era avere più tempo per sposarsi, e che suo fratello fosse ancora vivo.

    Sol era stato il vero erede al trono di Berenia, ma dalla sua morte, avvenuta tre anni prima, il peso era ricaduto sulle sue spalle. Ma lei non era disponibile ad accollarselo, non ancora almeno. Dentro di sé si chiedeva se anche suo padre non la pensasse allo stesso modo, soprattutto vista la mancanza di giudizio che lei aveva dimostrato quando aveva diciassette anni. Forse per quello insisteva tanto perché si sposasse, voleva mettersi alle spalle il problema di quel matrimonio. Così come voleva superare l'onta che era ricaduta su di lei dopo che il Re di Santara aveva brutalmente messo fine al loro accordo di matrimonio, un anno prima. L'inchiostro sul contratto non era ancora asciugato, che lui l'aveva stracciato per sposare in tutta fretta un'altra donna: una sconosciuta, nientemeno. Quel gesto aveva rinfocolato le secolari ostilità che correvano tra i due paesi, dando al Fronte di Liberazione di Berenia la scusa di cui aveva bisogno per riprendere le ostilità con Santara.

    Il breve fidanzamento con il Re Jaeger non era stato frutto dell'amore, tuttavia il suo rifiuto così immediato per lei era stato come uno schiaffo, perché ad Alexa lui piaceva. Si era infatuata del re quando l'aveva salvata da un'esperienza imbarazzante tanti anni prima, alla sua prima cerimonia ufficiale al fianco del padre. A tredici anni era stata così nervosa, avvolta in un abito di tulle che la faceva sentire una specie di fata, che si era rovesciata addosso un intero bicchiere di aranciata. Si era immobilizzata mentre il liquido gelato aveva impregnato la stoffa. Prima che fosse capace di dire alcunché, il Re di Santara appena incoronato le si era parato davanti e l'aveva avvolta nella sua giacca, sussurrandole che tutto sarebbe andato bene.

    Mortificata, Alexa aveva nascosto le guance infuocate contro il petto di lui, permettendogli di condurla fuori dalla sala senza che nessuno li notasse. Il re aveva dato istruzioni a un cameriere di andare a cercare la sua governante personale, prima di girarsi e tornare alla festa. Alexa non aveva mai dimenticato la gentilezza del re. Negli anni, lui era diventato l'epitome dell'uomo ideale: gentile, leale, compassionevole e forte.

    In contrasto, suo fratello non avrebbe potuto essere più diverso. Consumato buontempone, il principe Rafaele passava da una bionda flessuosa a un'altra come se si trattasse di cambiare cravatta da adattare alla giacca.

    «Raccogliere i capelli è stata una buona scelta» considerò Nasrin mentre finiva di appuntare l'ultima ciocca. «Mostra la scollatura posteriore dell'abito alla perfezione.»

    «Non fa vedere troppo?» domandò Alexa girandosi per guardarsi meglio nello specchio. Aveva scelto quell'abito che lasciava le spalle scoperte per attrarre maggiormente l'attenzione, ma non era abituata a mostrare tanto.

    «No, è perfetto.»

    Perfetto sarebbe stato essersi già messa alle spalle con soddisfazione l'impresa che si accingeva a compiere, rifletté Alexa.

    «E sei sicura che lui non voglia sposarsi?» domandò, la calma che la stava già abbandonando. Una delle cose che rendeva Rafaele così adatto ai propri piani era la sua ritrosia al matrimonio. Se non voleva sposarsi, non c'era pericolo che volesse rendere permanente la loro unione, interferendo così con i suoi piani a lunga scadenza.

    «Assolutamente» assicurò l'altra. «L'hanno sentito affermare più volte che non intende sposarsi. Non che le donne sembrino ascoltarlo. Si gettano tutte su di lui, nella speranza di essere quella che gli farà cambiare idea.»

    Allora perché era così nervosa?

    Forse perché cercare di attirare l'attenzione di un uomo come il principe era un comportamento del tutto insolito per lei, grazie alle regole cui l'aveva costretta il padre e alla poca autostima di cui godeva. Non era stato sempre così, però. A diciassette anni aveva pensato che un uomo, Stefano, l'avesse trovata bellissima. Ma aveva poi scoperto di essere solo una credulona, tanto da lasciarsi sedurre da un uomo interessato più al titolo che a lei come donna. Quell'errore aveva minato la sua sicurezza, portandola a concentrarsi sulla sua laurea in gestione aziendale e sui suoi doveri regali, escludendo tutto il resto.

    In realtà non voleva attrarre il principe Rafaele. No, voleva solo la sua collaborazione in un piano che, alla fine, avrebbe fatto comodo a entrambi. A lei per prendere tempo con il padre, a lui per essere l'artefice della pacificazione dei loro due paesi.

    Un piano che però le era sembrato più brillante la sera prima, che non alla luce del giorno.

    Passò una mano sull'abito, chiedendosi come potesse quel modello farla sentire elegante e nuda al tempo stesso, il che, secondo Nasrin, era proprio il suo punto di forza.

    Prese il dossier che la sua assistente aveva messo insieme sul principe Rafaele, esaminando le fotografie di lui che presenziava a cocktail e cerimonie varie. Già ricco di famiglia, il principe aveva creato un vasto impero di locali notturni in Europa.

    Luoghi di perdizione, li aveva definiti una volta suo padre.

    Un brivido la attraversò mentre guardava una foto in cui il principe era ritratto senza camicia a bordo del suo yacht. I pantaloni bianchi mossi dal vento disegnavano le cosce muscolose, i lunghi capelli gli fluttuavano all'indietro mentre l'ampio petto aveva il colore bronzeo del legno del ponte dell'imbarcazione. Il viso era rivolto alla macchina fotografica, che aveva colto in pieno il suo sorriso perfetto, i tratti aristocratici del viso e gli occhi blu.

    Il principe ribelle in cerca di sole, divertimento e avventura, diceva il titolo del giornale.

    A dispetto della posa rilassata c'era qualcosa nel modo in cui si presentava che parlava di pericolo. Una piccola curva delle sue labbra rivelava che aveva già visto tutto quello che c'era da vedere nella vita e niente poteva sorprenderlo. Il che poteva essere positivo se lui avesse acconsentito al suo piano, perché la loro rottura sarebbe stata inevitabile. Il principe playboy e la timida violetta non avrebbero potuto durare insieme. Non che lei fosse proprio una timida violetta. Solo che non sbandierava troppo le cose se non ne era obbligata.

    «Lui è proprio sexy, non è così?» domandò Nasrin prima di tornare a concentrarsi su Alexa. «È meravigliosa, Vostra Altezza, il principe non saprà resisterle.»

    «Più probabilmente mi riderà in faccia» rispose lei richiudendo la cartellina. «E se è così contrario al matrimonio forse non acconsentirà neppure a un fidanzamento, sebbene temporaneo.»

    «Ma lei ha un asso nella manica. L'accordo potrebbe mettere fine alle ostilità tra le due nazioni. E lui non potrà dire di no. Del resto il fidanzamento sarà a termine, a meno che...» Nasrin fece una pausa, «... non vi innamoriate a vicenda.»

    Alexa scosse il capo. Nasrin aveva un animo romantico, ma lei era rimasta delusa troppe volte in passato per pensarla allo stesso modo.

    L'amore non era importante quanto la dignità o il rispetto di se stessi. Ed era davvero bizzarra l'idea che il principe potesse innamorarsi di lei.

    «Se lo desidera con tutta se stessa, Vostra Altezza, otterrà tutto ciò che vorrà.»

    Alexa sapeva bene che non accadeva spesso. «Fortunatamente non voglio l'amore del principe. Solo la sua collaborazione.»

    «Allora vada a prenderla.»

    Lei sorrise. Nasrin era stata una benedizione quando era andata a lavorare per lei dopo la morte di Sol, organizzando la sua vita e facendola tornare a sorridere con la sua allegria e la sua natura ottimista. Tutto il resto in quel momento era stato così opprimente.

    Non che volesse sfuggire al suo ruolo di futura Regina di Berenia. Amava il suo paese e intendeva fare del suo meglio per il suo popolo, come avrebbe fatto Sol. Inoltre voleva rendere il padre orgoglioso di lei. E se il principe avesse acconsentito al suo piano ci sarebbe potuta riuscire. Poteva ricostruire le relazioni tra Berenia

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