Un tavolino 'Ngannammare
()
About this ebook
Read more from Michele Gaeta
Un bar in piazza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVennero a prendere ... Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to Un tavolino 'Ngannammare
Related ebooks
Occhi profondo mare Rating: 3 out of 5 stars3/5Pocofuturo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsÈ dalla pelle che entra il mondo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl passato torna sempre – Volume 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEra un po' che ti aspettavo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMiele Tossico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'amore è una sorpresa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuando tramonta il sole Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn anno dopo, al solito posto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa vita a passi di musica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNon privarmi dei tuoi occhi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTi guardo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSalvami dal vuoto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn istante per sempre Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCento passi oltre la luna Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn barbouilleur de papier Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSotto lo stesso cielo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSogni fuori dai cassetti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe Mani In Faccia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSotto il segno di Copernico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAlis Grave Nil Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsil nebbiolo fiorisce a maggio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDue corpi una sola mente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNoi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSenza parole Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPrima dell'alba Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome l’ortica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNuda proprietà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl tempo di ritrovarsi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa sartoria di Matilde Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Biography & Memoir For You
Come io vedo il mondo Rating: 3 out of 5 stars3/5Rino Gaetano: Segreti e Misteri della sua Morte - L’ombra dei servizi segreti dietro la morte di Pasolini, Pecorelli e Gaetano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsConfessioni di uno psicopatico Rating: 4 out of 5 stars4/5Ennio - Un maestro Rating: 5 out of 5 stars5/5Uomini rappresentativi Rating: 5 out of 5 stars5/5Life. La mia storia nella Storia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMANUALE PER SCRITTORI 3.0 - La professione più ambita del Web: Trucchi e Segreti per scrivere da professionisti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Filosofia Della Libertà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome eravamo (C'era una volta la Pubblicità) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsShakespeare è Italiano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLucrezia Borgia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl diritto di contare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mestiere di vivere: (Diario 1935-1950) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsComunque mamma: Storia di una ferita ancora aperta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIpazia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAny Language You Want: 18 Conflicting Lessons for a New Kind of Language Learner Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCesare Pavese Il mestiere di vivere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsConversando con...Mario Del Monaco Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMaria Montessori, una storia attuale: La vita, il pensiero , le testimonianze Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsChi ha Avvelenato Rudolf Steiner?: Biografia non autorizzata di un grande iniziato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBestiario maschile - clienti di una escort descritti dal vero Rating: 1 out of 5 stars1/5Le grandi dinastie che hanno cambiato l'Italia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl diario segreto del Conte di Montecristo Rating: 4 out of 5 stars4/5Malattia e filosofia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMemorie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBlack or White Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl gusto della felicità: La mia vita tra cucina e benessere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa comunicazione felice: il dialogo sonoro in famiglia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRespira: La mia vita, il jiu-jitsu e l’arte del controllo Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Un tavolino 'Ngannammare
0 ratings0 reviews
Book preview
Un tavolino 'Ngannammare - Michele Gaeta
ragazzi
Chi tene o mare
Chi tene o mare
cammine c’a vocca salata
chi tene o mare
è chiu assa’ cuntent
chi tene o mare
o sape non tene niente
Con le mani nelle tasche dei jeans e la musica nelle orecchie Nanni lasciò il corso per imboccare la via che lo avrebbe condotto al lungomare.
Camminava guardando per terra, assorto nei suoi pensieri. Erano pensieri in libertà che passavano, senza alcun collegamento logico, dal giudizio su una poltrona esposta nella vetrina di un negozio di arredamento al ricordo della sera precedente e di quanto fosse stato piacevole uscire solo con Maria. Camminava senza fare attenzione a quella strada che aveva percorso per tanti anni che le gambe non avevano bisogno di essere guidate per portalo al suo tavolino di fronte al mare: il tavolino del bar ‘Ngannammare.
Era sulle strisce pedonali davanti al bar quando, con la coda dell’occhio, vide l’auto arrivare ad alta velocità. Non desistette e la costrinse a frenare di colpo inchiodando a pochi centimetri dalle sue gambe. Si fermò e, girando appena la testa, guardò prima il paraurti e poi fissò gli occhiali da sole poggiati su una giovane testa maschile.
Gli occhiali da sole, imperturbabili, fissarono quel vecchio che con gli auricolari, i jeans e lo zainetto che non si arrende all’età che avanza e cammina libero per le strade.
Continuarono questo gioco per un po’, come se l’uno cercasse di leggere nella mente dell’altro. Non c’era sfida in quegli sguardi ma solo uno scontro di testosterone. Finalmente Nanni, stanco di guardare un foglio bianco, decise che gli aveva dedicato fin troppo tempo e continuo per la sua strada. Alle sue spalle l’auto ripartì portandosi dietro gli occhiali da sole e lasciando del nero sull’asfalto.
Massimo si era gustato tutta la scena aspettandolo al tavolo.
«Se non la smetti con questo gioco idiota un giorno qualcuno che ti metterà sotto».
«Ti ci metti anche tu? Non basta l’assillo di mia moglie. Anziché guardare la strada non potresti guadagnarti lo stipendio che tua moglie ti elargisce generosamente servendo i clienti?»
Massimo si guardò attorno fissando le sedie vuote sistemate ordinatamente sotto i tavoli, poi fissò l’amico. «Hai visto qualcuno lamentarsi?»
«Mi lamento io - la voce di Nadia veniva dalle spalle di Nanni - possibile che ne approfitti sempre per lasciarmi sola al banco?»
«Ma lascia stare, oggi dobbiamo festeggiare il pensionamento di Nanni».
«Auguri Nanni - abbracciando l’amico - finalmente sarai padrone del tuo tempo. Come ti senti?»
«Troppo presto per poterti rispondere, è l’inizio di una nuova vita, con Maria abbiamo fatto tanti progetti, ma vedremo quali riusciremo a realizzare. L’unica certezza è che ora potremo raggiungere nostro figlio senza preoccuparci più dei permessi».
«Ti preparo subito il tuo solito tè freddo, ma te lo servirà il tuo amico».
La seguirono con lo sguardo senza osare dire una parola finché non la videro eclissarsi dietro la macchina del caffè.
«Sono adorabili - disse Massimo - e senza di loro non potremmo vivere, ma …»
«… certe volte sono delle grandi rompipalle - intervenne Nanni completando il pensiero. - Ma ricordi come eravamo prima della loro comparsa? Quanti anni saranno passati da quando occupai la prima volta questo tavolino?»
«Me lo ricordo perfettamente perché accadde alla fine della mia prima estate da cameriere, l’anno della mia svolta. Mi ero diplomato da un anno e avevo trascorso l’inverno facendo finta di cercare un lavoro. A maggio mio padre mi chiamò per informarmi che il figlio di un suo amico stava aprendo un bar sul lungomare e cercava un cameriere e lui gli aveva chiesto di assumere me. Poi, guardandomi fisso negli occhi mi disse ...vedi di accettare perché da oggi il nostro portafogli è chiuso. Non possiamo permetterci il lusso di avere un figlio che passa le giornate a fare niente
».
«I padri di una volta. Non come noi».
«Parla per te, io non ho figli da viziare. E poi che hai da dire di Giulio: è un mito si è laureato e subito ha messo su quella compagnia con cui gira l’Italia e so che è anche molto apprezzato».
«Certo quello dello zio, anche se putativo, è il ruolo migliore, lo devi solo viziare.»
«Ma che hai da dire di quel ragazzo?»
«Niente, anzi siamo orgogliosi di lui, di come ha sostenuto tutte le sue scelte, tenendo testa alle nostre obiezioni. Ora che ha incontrato Carla si è un po’ rasserenato. Sono bellissimi.».
«Lo so bene, ogni volta che vengono a trovarvi fanno sempre un salto qui. D’altronde Giulio non poteva che crescere così con due genitori come te e Maria, soprattutto Maria».
«Grazie, ma tu sei nostro amico e non vale» disse cercando di uscire dal complimento.
«E secondo te perché siamo amici? Siete belli perché avete il mare dentro».
«In che senso?»
«Guardare la vita con uno sguardo diverso, siete accoglienti e offrite maggiori opportunità al futuro. Chiunque comparirà al vostro orizzonte vedrà sempre un porto aperto ed accogliente ad attenderlo».
Nanni restò senza parole per quella dichiarazione di affetto, avrebbe tanto voluto rispondere qualcosa per venire fuori dal disagio ma non ci riuscì.
«Scusa - riprese Massimo togliendolo dall’imbarazzo - ma la mia titolare si è appena mostrata sulla porta del bar e mi ha fatto cenno di raggiungerla».
Nanni si voltò appena in tempo per vederla rientrare. Non aveva detto nulla e non aveva fatto alcun gesto, ma era bastata la sola presenza sull’uscio del locale per far capire all’amico che era richiesto il suo servizio.
Gli altri tavolini nel frattempo si erano animati e Massimo cominciò il suo giro con la solita flemma. Nanni allora sistemò gli auricolari, prese il libro dallo zainetto e si isolò.