Pedagogia e Vita 2019/3: Generatività Scelte familiari e relazioni educative
By AA.VV.
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Generatività e comunità socio-politica. Uno sguardo pedagogico
La generatività delle famiglie sistemiche. Costruire connessioni a livello intrapersonale e interpersonale
La celebrazione della maternità nella pedagogia di propaganda fascista fra ideologia e realtà
La sete generativa come ermeneutica delle relazioni familiari
Rigenerare genitorialità dalle ferite dei maltrattamenti
Contesti lavorativi che generano benessere
Narrare i propri figli per generare comunità educante
La generatività come azione di emancipazione rappresentativa
La formazione generativa degli insegnanti per educare gli alunni alla sicurezza
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Pedagogia e Vita 2019/3 - AA.VV.
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Abstracts
Generatività
Scelte familiari e relazioni educative
Maria Vinciguerra, La generatività familiare. Nuove prospettive di studio in educazione
Il contributo ha l’obiettivo di presentare una riflessione pedagogica sul concetto di generatività familiare, senza tralasciarne i limiti e le criticità. Oltre agli studi più noti di E.H. Erikson, il concetto di generatività occupa una posizione cruciale per alcuni studiosi di area relazionale-simbolico che lo intendono come un costrutto essenzialmente relazionale; si tratta del valore della relazione tra le generazioni. Emerge, nel corso dell’analisi, come la dimensione intergenerazionale, che attraversa la coppia e la famiglia, sia all’origine della generatività familiare in quanto essa si nutre e si accresce grazie alle fonti donative presenti all’interno dei sistemi familiari. Si tratta quindi di un compito generazionale che si profila come essenzialmente educativo. Pertanto la riflessione avviata si conclude con la proposta di un’educazione alla generatività adeguata per il nostro tempo.
The paper aims to present, through a pedagogical approach, the concept of family generativity, without neglecting its limits and critical points. In addition to E.H. Erikson’s well-known studies, the concept of generativity occupies a crucial position for some scholars of symbolic-relational area, who explain it as an essentially relational construct: it is the value of the relationship between the generations. The analysis underlines how the intergenerational dimension, which traverses the couple and the family, is at the origin of the family generativity as it develops and grows thanks to the donative sources within the family systems. Therefore, it’s a task that delineates itself as essentially educational. The paper concludes with the proposal for an education to generativity adequate to present times.
Parole chiave: Generatività familiare, relazioni intergenerazionali, educazione degli adulti, educare alla generatività
Key-words: Family generativity, intergenerational relationships, adult education, educating for generativity.
Amelia Broccoli, Generatività e comunità socio-politica. Uno sguardo pedagogico
Il contributo intende focalizzare l’attenzione sul tema del rapporto tra generatività e comunità socio-politica, alla luce dei mutamenti strutturali che stanno caratterizzando la nostra epoca postmoderna. Negli attuali sistemi sociali che, secondo alcuni osservatori, si presentano in forma liquida e con un forte impianto orizzontale, non è certo agevole individuare una univoca morfologia della famiglia e della generatività. La tensione originaria verso l’ alterità, sempre avvertita come fine e mai come mezzo, l’occuparsi e il preoccuparsi responsabilmente dell’altro sembrano modalità relazionali in evidente trasformazione. Pur non dovendo ciò intendersi, a nostro avviso, come parte di un inesorabile processo di crisi dei valori e decadenza della civiltà, non può sfuggire che alcuni concetti fondativi della grammatica familiare, come quelli di responsabilità, solidarietà, comunità, stiano ora subendo una mutazione semantico-concettuale sulla quale è forse opportuno riflettere.
The contribution intends to focus attention on the theme of the relationship between generativity and socio-political community, in light of the structural changes that are characterizing our postmodern era. According to some observers, in the current social systems, that are in a liquid form and with a strong horizontal system, it is certainly not easy to identify a unique morphology of the family and generativity. The original tension towards alterity, always perceived as an end and never as a means, dealing with and caring responsibly for the other, seems to be relational modalities in evident transformation. Although we should not understand this, in our opinion, as part of an inexorable process of crisis of values and of decadence of civilization, it cannot escape the fact that some foundational concepts of family grammar, such as those of responsibility, solidarity, community are now undergoing a mutation semantic-conceptual mutation on which is perhaps appropriate to reflect.
Parole chiave: comunità, etica, generatività, postmodernità
Key-words: community, ethics, generativity, post-modernity
Antonia Cunti, Alessandra Priore, La generatività delle famiglie sistemiche. Costruire connessioni a livello intrapersonale e interpersonale
Se le famiglie si confermano quale nucleo primigenio di imprinting formativo, esse si trovano a dover fare i conti con la propria cangiante specificità e con la necessità di incontrare le esigenze di crescita emancipativa dei suoi componenti, siano essi bambini, adolescenti, giovani ed adulti. La famiglia contiene un potenziale sistemico che qualifica la sua mission educativa, rivolta a far sì che i suoi componenti possano declinare al meglio la propria complessità e alimentare le proprie esistenze anche attraverso la crescita del personale desiderio; la direzione è quella della facilitazione del contagio relazionale e non delle divisioni che estraniano da sé. Tra le funzioni della famiglia potrebbe rientrare quella di sostenere la costruzione di confini permeabili tra le esperienze e la crescita di sintonie tra i livelli del pensare, del sentire e dell’agire individuale. Imparare ad essere individui sistemici, compiuti ed interconnessi, caratterizza, infatti, il nostro compito di umanizzazione e rappresenta la principale sfida educativa, della famiglia in particolare. L’articolo declina tali aspetti anche con riferimento al tema dell’alleanza scuola-famiglia e ne esplora gli elementi di criticità attraverso una ricerca-formazione realizzata in una scuola di frontiera.
If the families confirm themselves as the primary nucleus of educational imprinting, they must face their own changing specificity and respond to the emancipatory growth needs of its members, children, adolescents, young people and adults. The family contains a systemic potential that qualifies its educational mission, aimed at ensuring that its members can best express their complexity and nurture their lives even through the growth of personal desire; the direction is that of facilitating the relational contagion and not the divisions that separate themselves. Among the functions of the family could be to support the construction of permeable boundaries between experiences and the development of harmony between the levels of thinking, feeling and individual action. In fact, learning to be systemic, accomplished and interconnected individuals characterizes our task of humanization and represents, in particular, the main educational challenge of the family. The paper defines these aspects also with reference to the theme of the school-family alliance and it explores some critical elements through an action-research carried out in a school at risk.
Parole-chiave: prospettiva sistemica; relazione educativa; riflessività; alleanza scuola-famiglia.
Key-words: systemic perspective; educational relationship; reflexivity; school-family partnership.
Livia Romano, La celebrazione della maternità nella pedagogia di propaganda fascista fra ideologia e realtà
In questo articolo viene presentata una riflessione sulla ideologia fascista della maternità, ricercando in essa le possibili radici storiche dell’attuale crisi della genitorialità e, in generale, della famiglia quale luogo di promozione di relazioni educative e generative. Collegandosi alla tesi ottocentesca di una presunta inferiorità biologica della donna, Mussolini celebrava il ruolo della madre oblativa, dimentica di sé e totalmente dedita alla cura del marito e dei figli, all’interno di una famiglia patriarcale su cui fondare lo Stato totalitario. L’esaltazione della madre del combattente veniva attuata attraverso una pedagogia differenziale che, attraverso le organizzazioni nazionali, fin dalla prima infanzia promuoveva una rigida differenziazione dei generi. L’immagine della madre e sposa costruita dal fascismo non registrava, però, una realtà di fatto e non andò oltre l’esercizio retorico e propagandistico. Tuttavia, il programma totalitario di Mussolini fu il laboratorio di quella concezione autoritaria dell’autorità genitoriale che oggi viene riletta come responsabilità educativa delle figure genitoriali, sostituendo all’ideologia fascista di madre feconda l’idea di una madre autenticamente generativa.
This paper presents an analysis of the fascist ideology of motherhood, to find at that time the roots of the present crisis of the family and the parenting relationships. Mussolini, in accord with the positivistic thesis about a biological inferiority of the woman, celebrated the role of the oblative mother
, oblivious of herself and totally devoted to the care of her husband and children, to found a totalitarian state on the patriarchal family. The celebration of the so called soldier’s mother was supported by a differential pedagogy
that, through national organizations, promoted a strict gender education since early childhood. However, the fascist image of the mother and bride did not exist in reality, but only as a mere rhetorical and propagandistic exercise. Mussolini’s totalitarian program was the laboratory of the authoritarian view of the parental authority that today is conceived as an educational responsibility of the parental figures, replacing the fascist ideology of the mother with the idea of a really generative mother.
Parole chiave: educazione fascista, maternità, storia della famiglia
Key-words: fascist education, motherhood, family history
Rosa Grazia Romano, La sete generativa come ermeneutica delle relazioni familiari
Le famiglie oggi sono investite da una serie di trasformazioni che n e minano la stabilità. Le relazioni familiari, per diventare generative, hanno bisogno di confrontarsi coi temi della fragilità e dei limiti, seti fondative l’esistenza umana che sfidano la persona a guardarsi dentro e a trovare il senso della vita. La sete, così vissuta, diviene la chiave interpretativa della qualità delle relazioni e, più in generale, della dimensione relazionale dell’esistenza. Seguire la via della sete generativa significa aprirsi alla libertà autentica e al perdono, punte apicali della maturazione della persona, ed avviarsi verso la pienezza dell’esser-ci.
Today families are confronted with a series of transformations that can undermine their stability. Family relationships, in order to become generative, have to address issues of fragility and limits – fundamental determinants (thirst) of human existence. These issues urge individuals to look inside themselves in order to find personal meaning of life. Thirst, thus experienced, becomes the interpretative key to the quality of the relationships and, more in general, of the relational dimension of human existence. Following the path of generative thirst means opening oneself up to authentic freedom and forgiveness, which are peaks experiences of individual maturation, allowing human beings to move more closely towards the fullness of their existence (Dasein) .
Parole chiave: sete, generatività, famiglia, relazione, fragilità
Key-words: thirst, generativity, family, relationship, fragility
Elisabetta Musi - Rigenerare genitorialità dalle ferite dei maltrattamenti
Maltrattamenti verbali e abusi emotivi
producono ferite insanabili, specie se subite in età infantile. Avvengono per lo più tra le mura domestiche, ad opera dei genitori. Urla, imprecazioni, colpevolizzazioni, insulti, minacce, ridicolizzazioni, umiliazioni, critiche… costituiscono un’espressione potente di maltrattamento con effetti a lungo termine (ferite nella mente che danno luogo a rallentamenti, arresti nello sviluppo cognitivo, somatizzazioni e patologie, disturbi della personalità, reiterazioni intergenerazionali).
I danni sono noti a specialisti sanitari, minore invece è la consapevolezza della loro gravità tra i genitori. A questo proposito la ricerca pedagogica ha da porsi due quesiti sostanziali:
• quali conoscenze è utile diffondere perché aumenti la consapevolezza dei danni che una comunicazione genitoriale violenta può generare nei figli?
• Quali sono le possibilità di recupero di genitori-ex bambini maltrattati, a rischio di maltrattamento verso i propri figli e altri bambini? In che modo l’educazione può svolgere una funzione di rielaborazione delle offese ricevute e di accompagnamento dall’elaborazione del trauma alla possibilità di disporre nuovamente di quelle risorse tenute in ostaggio?
Verbal abuse and emotional abuse
produce incurable wounds, especially if they are suffered in childhood. They mostly occur in the home, inflicted by parents. Screams, curses, blame, insults, threats, ridicule, humiliation, criticism... are a powerful expression of mistreatment with long-term effects (wounds that give rise to slowdowns, arrests in cognitive development, somatizations and pathologies, personality disorders, intergenerational reiteration).
Damages are known to health specialists, but there is less awareness of their severity among parents. In this regard, pedagogical research must deal with two substantial questions:
• What kind of understanding should be diffused in order to increase the awareness of damages that violent parental communication can generate in children?
• What are the chances of recovery for abused parents, who can in turn abuse their own and/or other children? How can education perform the function of re-elaborating the sustained offenses and supporting coping mechanisms towards the possibility of making the resources taken captive by the trauma newly available?
Parole-chiave: maltrattamenti verbali, famiglia, pedagogia, educazione
Keywords: verbal abuse, family, pedagogy, education
Paola Zini, Contesti lavorativi che generano benessere
L’articolo prende le mosse dall’interrogativo: quando un contesto lavorativo può generare benessere? Per rispondere a questa domanda, movendo da alcune definizioni di carattere psicologico e pedagogico, si prospetta l’ipotesi che il benessere organizzativo sia il risultato del comporsi armonico di quattro assi: benessere contestuale, relazionale, gestionale e culturale. Questi assi sono tra loro in relazione di reciprocità e di interdipendenza. Con l’indagare ciascun asse, emerge che contesti lavorativi che generano benessere promuovono anche il benessere personale, in quanto favoriscono la realizzazione della persona, e familiare, perché influiscono in modo positivo sui legami domestici, permettendo, tra le altre cose, di conciliare l’attività lavorativa con gli impegni educativi.
The article starts from the question: when can a work context generate well being? To answer this question, moving from some psychological and pedagogical definitions, the hypothesis is that organizational well-being is the result of the harmonious composition of four axes: contextual, relational, managerial and cultural well-being. These axes are in a relationship of reciprocity and interdependence. With the investigation of each axis, it emerges that working contexts that generate well-being also promote personal well-being, as they favor the realization of the person, and family well-being, because they positively influence domestic bonds, allowing, among other things, to balance work activity with educational commitments.
Parole chiave: Lavoro, pedagogia, benessere
Key- words: Work, education, well being.
Paola Zonca, Narrare i propri figli per generare comunità educante
Il contributo si propone di leggere la Metodologia Pedagogia dei Genitori come un percorso generativo. In un primo momento si presenta l’origine e l’impianto della metodologia considerata e si riprendono alcune definizioni del dono (Godbout, Mauss) per analizzare le potenzialità generative dei gruppi di narrazione, che sono uno degli strumenti principali della metodologia. L’argomentazione è sostenuta dall’analisi di alcuni dati empirci ricavati dalla lettura di numerose narrazioni e dalla partecipazione a momenti di confronto fra gli insegnanti coinvolti. Analizzando le narrazioni, usando un approccio fenomenologico-ermeneutico, si evidenzia che la partecipazione ai gruppi di narrazione rafforza nei genitori il senso di autoefficacia, perciò si traduce anche per loro in un dono
perché consente di recuperare il senso e il valore delle azioni genitoriali nella costruzione dell’identità del singolo. Emerge anche come le narrazioni modifichino le relazioni fra chi narra e chi ascolta e creino un tessuto che genera nuovi rapporti fra genitori e insegnanti, fra le famiglie e al loro interno. Chiudono alcune considerazioni critiche sulla conduzione dei gruppi e una riflessione sull’opportunità di formare i conduttori.
The paper explores Metodologia Pedagogia dei genitori as a generative path. It begins with a study of the origins and structure of the methodology under consideration together with further examination of some definitions of the idea of ‘gift’ (Godbout, Mauss) so as to analyze the generative potential of narrative groups, which are one of the main features of the methodology. To support the argument empirical data collected by teachers and group leaders who participated in numerous narrative sessions is analyzed. Using a phenomenological-hermeneutic approach to analyze narratives reveals that participation in narrative groups strengthens a sense of self-efficacy in parents. Regaining the sense and importance of parental activity in the building of an individual’s identity is soon perceived as a ‘gift’. It also becomes clear how narratives modify relationships between those who narrate and those who listen, creating new bonds between parents and teachers, between families and within families themselves. The paper ends with some critical observations of how groups were led and a reflection on the opportunities available to train group leaders.
Parole chiave: Genitorialità - relazioni familiari - generatività - dono – narrazioni
Key-words: Parenthood - family relationships - generativity - gift - narration
Antonia Rubini, La generatività come azione di emancipazione rappresentativa
Le trasformazioni dell’odierna civiltà occidentale hanno generato mutamenti nell’istituto della famiglia e nella vita del nucleo familiare. Il rallentamento della crescita della popolazione, l’aumento dell’inflazione e la riduzione degli investimenti con effetti negativi sull’occupazione sono tutti fenomeni indicativi di una crisi che ha comportato un significativo mutamento del contesto economico e sociale. A questo si associa anche un mutamento del contesto socio-demografico rappresentato da un affievolimento del concetto di vincolo matrimoniale, da una persistente precarietà in ogni ambito e soprattutto in quello lavorativo, dal mutato ruolo della donna, non più in ambito domestico e con ruoli sempre più importanti. A fronte di tali contesti, questo contributo si pone l’obiettivo di analizzare le conseguenze del crescente sviluppo dell’individualismo nelle dinamiche di formazione di una coppia destinata a formare un nucleo familiare, esaminando le criticità del crescente affermarsi di coppie aggregative
piuttosto che generative
.
The transformations of the current Western civilization generate changes in the institution of the family and in the life of the family unit. The slowdown in population growth, the increase in inflation and the reduction in investments with negative effects on employment are all phenomena indicative of a crisis that has led to a meaningful change in the economic and social context. This is also associated with a change in the socio-demographic context represented by a weakening of the concept of the marriage bond, by a persistent precariousness in all spheres and especially in workplace, by the changed role of women, no longer in domestic environment and