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Food Yoga
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Food Yoga

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About this ebook

Proprio come gli esseri umani, anche gli animali provano dolore. Certo, non avranno il tipo di intelligenza necessario per costruire un grattacielo, ma sono dotati di intelligenza e provano emozioni, sono vivi, respirano e sono esseri senzienti proprio come lo siamo noi. Infatti, tutte le creature, dagli insetti alle piante, ai microorganismi marini, agli innumerevoli organismi unicellulari che esistono in ogni dove, hanno uno scopo ben preciso.

Il collegamento è il motore della vita. Tutto è interconnesso. Niente è veramente autosufficiente. Così come acqua ed aria sono inseparabili, così lo è l’interdipendenza di tutti gli esseri venti. Siamo tutti uniti nella vita per la nostra sopravvivenza sulla Terra. La condivisione è tutto.

La consapevolezza dell’unità che incorpora tutte le forme di vita è il fondamento di una società veramente umana.

Il documentario HOME[1] lo riassume in questo modo: “La Terra si basa su un equilibrio in cui ogni essere vivente ha un ruolo da svolgere, ed esiste solo grazie all’esistenza di un altro essere vivente – un’impercettibile e fragile armonia che è facilmente compromessa.”

L’accettazione di questa interdipendenza e il bisogno di equilibrio e gratitudine costituiscono l’essenza stessa del FOOD YOGA.

Il nostro viaggio comincia nell’ambito della scienza molecolare e della fisica quantistica e stabilisce il fatto che il cibo, come tutto in questo mondo, sia essenzialmente solo un’altra forma di energia.

Ciononostante, questa consapevolezza spesso sfugge a noi esseri umani o perché siamo troppo occupati a consumare cibo per preoccuparcene; o perché siamo privi dell’acuta percezione sensoriale necessaria per accorgercene; il che si traduce in una quasi inesistente percezione dello spettro elettromagnetico.  

Così come il cibo, anche i nostri pensieri sono una forma di energia, e possono quindi influenzare il cibo che consumiamo, nello stesso modo in cui onde radio interferenti possono disturbare un segnale chiaro. Quando capiremo l’importanza di tale influenza sul nostro cibo, penseremo bene a dove fare la spesa e a dove andare a mangiare fuori.

Attingendo a numerose tradizioni mistiche, tra cui quella dei nativi americani, ci addentreremo nei regni esoterici degli spiriti della natura e scopriremo il ruolo chiave che svolgono nell’interazione dell’energia. Questo percorso rivelerà la sacralità dell’acqua e il suo ruolo cardine nel risolvere l’enigma di come riconnetterci alla nostra Fonte.

Il gusto guiderà sempre gli altri sensi o alla purezza e quindi alla liberazione, o alla dissolutezza e quindi al perpetuo invischiarsi nel peccato.

È in tale spirito che FOOD YOGA fornisce una Meditazione sull’Offerta di Cibo che racchiude le lezioni centrali imparate lungo il cammino, pur rispettando il bisogno individuale di poter usare questa meditazione all’interno del contesto della tradizione spirituale prescelta.

FOOD YOGA si ripropone di ottenere questo tramite l’insegnamento di principi universalmente riconosciuti di scienza e spiritualità, e non di dogmi.

In FOOD YOGA, condivido anche le mie esperienze personali da giovane monaco e studente nella cultura Vedica dell’ospitalità in India, e allo stesso tempo attingo a numerose fonti scientifiche e religiose per fornire una cornice credibile per liberare l’atto del mangiare dalle catene del mondo terreno così che si possa librare in un abbraccio trascendentale.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateNov 25, 2020
ISBN9781071556085
Food Yoga

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    Book preview

    Food Yoga - Paul Rodney Turner

    Ai miei guru, che mi hanno insegnato:

    L’evoluzione spirituale comincia col padroneggiare la lingua.

    Indice

    il canto DEL FOOD YOGI   10

    rINGRAZIAMENTI 12

    PREFAZIONE 16

    INTRODUZIONE 18

    FOOD YOGA 29

    CIBO E SCIENZA 33

    Il cibo è energia 33

    Fisica quantistica 34

    I pensieri e le emozioni sono energia 38

    Altri mondi 42

    Lo spettro elettromagnetico 43

    Energia oscura 44

    I sensi più sviluppati degli animali 46

    I Nativi Americani 50

    La Personificazione della Natura 54

    Il Disegno Intelligente 55

    L'Animismo 58

    ACQUA 61

    Quanta acqua dovrei bere? 64

    Il rituale di reidratazione mattutina 66

    Acque Sacre 69

    Associazioni di energie 73

    La memoria dell'acqua è una realtà 73

    Acque terapeutiche 74

    L'acqua è un veicolo di intenzione 75

    Io sono il sapore dell'acqua 78

    I primi passi verso la consapevolezza della presenza di Dio 79

    siamo amati 83

    Meditazioni sulla natura 83

    La Geometria Sacra dei cibi integrali 85

    TERRA 89

    ACQUA 90

    FUOCO 95

    ARIA 95

    ETERE 96

    Il Culto del Sole 98

    Politiche alimentari 105

    Il tuo cibo è sicuro? 105

    Il business dell'OGM 107

    Il potere del piatto  109

    Quella Sporca Dozzina 110

    Community Supported Agriculture (CSA) 116

    L'Agricoltura Civica o CSA 116

    Coltivare il proprio cibo 118

    Abbiamo sempre una scelta 119

    L'insidia degli alimenti biologici 121

    L'agricoltura vegana 123

    L'agricoltura biodinamica 124

    Legislazioni Alimentari 126

    Lo specchietto per le allodole della Monsanto 128

    La salute deriva dall’armonia  129

    i latticini 135

    Il latte e i Veda 137

    Alcune nozioni sul latte commerciale 139

    Il latte contaminato in India 140

    Cosa si intende per latte purista? 142

    Lo stigma della dieta vegana – la carenza di B12 143

    Qual è la soluzione vegana? 146

    Il mio punto di vista sui latticini 151

    L'importanza del calcio 155

    LA NOSTRA VERA NATURA 165

    La materia è un'illusione 165

    Chi siamo? 167

    Spiriti in un mondo materiale 172

    Yin e Yang 174

    FORZE VITALI 176

    Qi 176

    Il corpo elettrico 178

    Energia Vitale 179

    Prana 180

    Il Respirianesimo 185

    Il Sun Gazing: la contemplazione del sole 186

    YOGA 194

    Il Karma Yoga Illuminato 200

    Uno Yogi è moderato 202

    Lo Yoga della Risata 203

    Il modificatore estatico 204

    Yoga E Ahimsa 207

    Yama e Niyama 211

    Gli Yama e il consumo di carne 212

    La lingua 217

    Il più vorace di tutti i sensi 217

    Il gusto più nobile 223

    Lezioni dall'Ayurveda 224

    I Cinque Grandi Elementi 225

    I tre Dosha 226

    I sei gusti 228

    La tua costituzione personale 231

    il potere delle parole 234

    Suono Puro 237

    Gratitudine 241

    Vivere nel qui ed ora 246

    La scienza dell'intenzione 247

    Unico e divino 250

    IL DONO DEL CIBO 253

    Il cibo come tramite d'AMORE 253

    Hai una scelta 254

    Il cibo unisce 255

    Come fa il cibo a farsi veicolo di intenzione? 256

    Il Ringraziamento - un giorno per onorare ogni forma di vita 259

    Compassione per gli animali 263

    La connessione karmica 265

    TRASCENDERE LA DIETA 268

    Una dieta a base vegetale non è sufficiente 269

    Amore materno 271

    Le sette Madri 274

    Il cibo è un dono di MADRE Terra 275

    Rendere il cibo ai Creatori 275

    la dieta del food yogi 278

    McVeggies 279

    Mangiare secondo natura 281

    La potenza del Prasadam  283

    La storia di come un cane ha ottenuto la liberazione 285

    Prasadam può cambiare il cuore 286

    I prigionieri non vogliono andarsene 288

    La cerimonia dello Sraddha 289

    tutto ciò che facciamo 294

    Come divento Prasadariano? 296

    Come purificare il tuo pasto 308

    Lo stadio conclusivo - L'Offerta 309

    la meditazione SUll'offerta di cibo 311

    Il significato della Meditazione 312

    dopo l'offerta   315

    Alimentazione Sacra 315

    Mangiare in modo consapevole   316

    Un regime alimentare sano 326

    LA CULTURA VEDICA DELL'OSPITALITà IN INDIA329

    Nessuno dovrebbe patire la fame 329

    Il significato dell'ospitalità 330

    La storia di Re Rantideva 331

    FOOD FOR LIFE   337

    La principale organizzazione di aiuti alimentari a base vegetale al  mondo   337

    La missione 338

    Unire il mondo tramite il cibo puro 339

    Eguaglianza Spirituale 341

    Rispetta gli altri come fossero dei 343

    I progetti della Food for Life Global 344

    Soccorso alimentare di emergenza 346

    Infanzia e istruzione 349

    Testimonianze 350

    i frappè del food yogi 354

    FRULLATI 355

    SUCCHI DI FRUTTA FRESCA 360

    BEVANDE 362

    ALIMENTI FERMENTATI 366

    parole conclusive 374

    appendice 376

    il cibo CONsacrATO nella tradizione giudaico-cristiana 377

    l'OFFERTA DI cibo nelle tradizioni buddhiste 382

    misericordia e carità nella tradizione islamica 386

    alimentazione e carità nella tradizione ebraica 390

    San francesco d'assisi 394

    sull'autore 399

    FONTI 405

    bibliografia 407

    IL CANTO DEL

    FOOD YOGI

    Mentre l’erba soffice e umida si piega sotto i miei piedi,

    Contemplo la mia buona sorte e prego di non ripetere,

    I fallimenti del passato in un cammino così lungo,

    C’è troppo da dire in questa assai breve canzone.

    Tendendo le mani verso l’alto, cerco di toccare il cielo,

    La liberazione personale – non mi sarà negata,

    Agendo in modi contrari alla corrente,

    delle potenti onde – di quella Forza Illusoria.

    Sono lungi dall’essere perfetto – eppure mi sento così benedetto

    dai santi che mi hanno preceduto, con ego spogli.

    Loro ora illuminano il mio cammino e guidano la mia misera sorte,

    in un mondo così sopraffatto dalla paura della notte.

    Traendo forza e vitalità da sole, acqua, ed aria,

    Abbraccio il divino amore della giostra elementale

    mentre nutrono gli insegnamenti del cammino del FOOD YOGA,

    e conducono tutti al Maestro Jagannath.

    Il Signore dell’Universo, che si manifesta all’interno di –

    ogni atomo di vita e ogni rotazione del toro,

    Non c’è alcun luogo nella nostra esistenza in cui Dio

    non possa essere visto, e questa è l’essenza del FOOD YOGA.

    Quindi onora te STESSO – onorando quel Signore,

    Vedi la tua presenza manifestarsi – in totale armonia,

    Con l’intensità del tuo amore e apertura del tuo cuore,

    E questo caro amico è dove la spiritualità ha inizio.

    Perciò impiega la tua lingua in modo rispettabile,

    Non esprimerti in modo improprio e offensivo – o cibarti di alimenti non confacenti oggi,

    Purifica la vibrazione – e il gusto sulle tue papille,

    e sperimenta la presenza divina liberarsi dal fango,

    di una mente maligna – sommersa per troppo tempo,

    in questioni di ignoranza e tristi canzoni d’amore,

    Realizza il tuo potenziale – a cominciare dalla tua lingua,

    e apri il tuo cuore all’amore DEL DIVINO.

    -  Il Food Yogi

    Ringraziamenti

    I contenuti di questo libro cominciarono a prendere forma 31 anni fa quando ero un monaco che aiutava altri monaci a preparare i pasti per i bisognosi in Australia. A quel tempo, guardavo rapito il capocuoco Garuda mentre ballava e cantava in cucina intento a preparare un banchetto a base di curry di verdure, riso speziato, dhal (una varietà di curry), chutney (un tipo di condimento speziato), pani fritti in abbondante olio, pudding di semola, crema pasticcera, torta e una bevanda rinfrescante. Era una magia a guardarsi. Davanti a me c’era un uomo che stava cucinando per 200 persone e amava ogni singolo istante del suo lavoro. Il suo sorriso contagioso sollevava il morale a ognuno di noi. Il monaco Garuda divenne il mio primo guru culinario.

    Poco dopo fui presentato al suo maestro, Kurma Das, acclamato come il Guru Vegetariano dell’Australia, il quale ha gentilmente scritto la prefazione a questo libro. Kurma ha perfezionato l’arte e la scienza del cucinare per Krisha ed è diventato uno chef di fama mondiale e un autore di molti fantastici ricettari vegetariani.

    Circa un anno dopo, fui introdotto a Bhutanath, uno dei maggiori cuochi di sempre nel movimento Hare Krisha. Era così talentuoso che il pronipote di Henry Ford, Alfred Ford, gli chiese di occuparsi del catering per il suo matrimonio multimiliardario al Bhaktivedanta Ashram sul fiume Colo in Australia. Io facevo parte dello staff della cucina di Bhuti.

    Anni dopo, quando divenni capo cuoco al tempio Krishna a nord di Sydney, lo chef e autore pluripremiato di libri di ricette Yamuna Devi divenne la mia costante fonte di ispirazione. Tutte queste grandi anime mi influenzarono in maniera rilevante durante la giovinezza e mi spinsero a intraprendere il mio cammino nel campo del food yoga (yoga alimentare o letteralmente yoga del cibo).

    Devo ammettere che la  stesura di questo libro non sarebbe stata possibile senza l’ispirazione dei miei mentori spirituali, Srila Prabhupada[1] che mi ha insegnato tutto quello che so sull’ospitalità spirituale e sul food yoga, e Mukunda Goswami che ha spiegato tutti quegli insegnamenti che mi hanno ispirato a dedicare la mia vita alla carità del Food for Life Global (www.ffl.org) ed al cammino del food yoga.

    Ci furono molte persone che entrarono nella mia vita o nei miei pensieri mentre questo libro mi è apparso come una rivelazione, primo fra questi il mio vecchio amico Mahasringha (Maha) la cui compassione e determinazione irremovibile per servire cibo benedetto a tutti quelli che incontra, nonostante le sue circostanze difficili, è semplicemente incredibile da testimoniare.

    Per molti versi, lui è la personificazione di ciò che si intende per maestro di food yoga. La base di questo libro viene dagli appunti di presentazioni che ho tenuto a numerose conferenze sul vegetarianesimo in tutto il mondo. Inizialmente, le relazioni erano chiamate: Come rendere spirituale il tuo cibo oppure Vegetarianesimo Spirituale. Durante quei primi anni, i miei amici intimi, Sandeep e Amrita Mody, Marilee Ash e Judy Campbell, hanno incoraggiato i miei sforzi e mi hanno offerto molti consigli validi.

    Il manoscritto iniziale cominciò a New York durante un periodo buio della mia vita.  Era un tempo di ricerca spirituale e riscoperta della mia vera essenza. Scrivere questo libro si rivelò una terapia per la mia anima. Ho trascorso intere nottate nel famoso Yaffa Café aperto 24 ore su 24 a Manhattan, a sorseggiare e scrivere, a volte senza lasciare il caffè fino alle 9 del mattino per poi prendere uno smoothie di frutta biologica dalla Liquiteria sull’undicesima strada. Mentre il libro cominciava a prendere forma, chiesi il parere ed i consigli di amici vicini, inclusa Gina Silvestri, la Musa del Crudismo. La sua perspicacia ed incoraggiamento furono incredibili. Anche Maribeth Abrams della North American Vegetarian Society mi offrì meravigliosi suggerimenti e critiche, e allo stesso modo la celebrità vegana e autrice pluripremiata Victoria Moran. Il mio coach del benessere, Melissa Klein di Sun Compass Wellness fece un’iniziale correzione bozze ed offrì un feedback inestimabile.

    Nancy Adams di Adams Communications fece un lavoro impressionante nel riorganizzare la struttura originaria del libro, mentre il mio caro amico Gopali Nissen mi aiutò con la revisione iniziale. Infine, la mia amata moglie Juliana mi offrì preziosi feedback sul veganesimo e la protezione delle mucche. Dopo molte incarnazioni la versione finale fu esaminata dalla brillante Carol D’Costa di Em and En Wordcraft.

    Sono profondamente grato a tutte queste splendide persone.

    Infine, ringrazio tutti quelli che hanno incrociato il mio cammino durante la mia scoperta del food yoga e che direttamente o indirettamente hanno incoraggiato il mio servizio alla Food for Life Global e i miei umili sforzi per condividere questo messaggio con il mondo.

    PREFAZIONE

    È un onore che mi sia stato chiesto di scrivere una breve prefazione a questo libro affascinante. Conosco personalmente Paul Rodney Turner (Priyavrata) dal 1984.  Abbiamo condiviso il cammino del food yoga, e di tanto in tanto, ci siamo trovati a lavorare fianco a fianco in cucine in giro per il mondo.

    Entrambi fummo ispirati dagli stessi insegnamenti del fondatore di ISKCON, Srila Prabhupada. Da lui abbiamo imparato l’arte e la scienza del Food Yoga. Come ho spiegato in questo libro, uno dei principali elementi di questo tipo di yoga, è la preparazione di cibi sacri. Per millenni, gli yogin cuochi hanno praticato l’arte divina e la scienza di preparare piatti magnifici e variegati, ricchi di amore e devozione. E così, cucinare divenne yoga.

    La parola sanscrita yoga significa connessione, nello specifico la connessione tra l’individuo e l’Anima Suprema. Questa connessione ora è stata infranta, e lo yoga è il mezzo per ricrearla. Le tecniche per riformare tale connessione sono intime e personali. Se amiamo qualcuno, vogliamo fare cose per lui, e un’usanza molto diffusa è quella di cucinare per la persona amata.

    Gli yogin cuochi di tutto il mondo preparano offerte nello spesso spirito di amore. Questo amore si manifesta a ogni stadio del processo di cottura – dalla coltivazione o dall’acquisto degli ingredienti fino all’offerta finale del pasto sacro all’oggetto della devozione. Una dieta così spiritualizzata eleva e arricchisce l’anima.

    Se qualcosa fa bene allo lo spirito, di solito fa bene anche al corpo. Studi medici hanno dimostrato che i vegetariani tendono a soffrire meno di problemi di cuore e cancro.

    Per quanto riguarda il pianeta, l’industria della carne è una di quelle che spreca maggiormente le risorse naturali ed è fra le più distruttive per il nostro corpo e per l’ambiente.

    Da questo libro imparerai come godere di un’ottima salute praticando la dieta e lo stile di vita del Food Yogi, che include cosa e quando mangi, la terapia dell’acqua, la meditazione sull’offerta di cibo, e l’alimentazione consapevole. Le caratteristiche di un food yogi, la metafisica del cibo, i cibi sacri, l’importanza dell’acqua, la cultura dell’ospitalità spirituale – e molto altro – sono spiegati nel dettaglio.

    Questo libro è un manifesto virtuale dell’arte e della scienza del food yoga, ed è una vera miniera di informazioni inestimabili riguardo a molti degli aspetti divini del cibo.

    Leggendo questo libro imparerai quanto il cibo sia importante per il tuo cammino spirituale. Scoprirai come provare in modo genuino rispetto e compassione per tutti gli esseri viventi, e come questo rispetto universale sia così fondamentale per lo stile di vita di un food yogi. I cibi preparati con intenzione amorevole hanno la capacità di unire le persone in un legame di amore. Grazie a questo eccellente libro imparerai a rendere spirituale il momento del pasto, e così facendo, ad aiutare il mondo a diventare un posto migliore.

    Kurma Dasa

    Il Guru Vegetariano

    New Govardhana Farm

    Murwillumbah, Australia

    www.kurma.net

    INTRODUZIONE

    Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi... allargando il nostro cerchio di compassione affinché abbracci tutte le creature viventi e la natura nella sua totalità e bellezza. –Albert Einstein.

    Proprio come gli esseri umani, anche gli animali provano dolore. Certo, non avranno il tipo di intelligenza necessario per costruire un grattacielo, ma sono dotati di intelligenza e provano emozioni, sono vivi, respirano e sono esseri senzienti proprio come lo siamo noi. Infatti, tutte le creature, dagli insetti alle piante, ai microorganismi marini, agli innumerevoli organismi unicellulari che esistono in ogni dove, hanno uno scopo ben preciso. Il collegamento è il motore della vita. Tutto è interconnesso. Niente è veramente autosufficiente. Così come acqua ed aria sono inseparabili, così lo è l’interdipendenza di tutti gli esseri venti. Siamo tutti uniti nella vita per la nostra sopravvivenza sulla Terra. La condivisione è tutto. La consapevolezza dell’unità che incorpora tutte le forme di vita è il fondamento di una società veramente umana.

    Il documentario HOME[2] lo riassume in questo modo: La Terra si basa su un equilibrio in cui ogni essere vivente ha un ruolo da svolgere, ed esiste solo grazie all’esistenza di un altro essere vivente – un’impercettibile e fragile armonia che è facilmente compromessa.

    L’accettazione di questa interdipendenza e il bisogno di equilibrio e gratitudine costituiscono l’essenza stessa del FOOD YOGA.

    Il nostro viaggio comincia nell’ambito della scienza molecolare e della fisica quantistica e stabilisce il fatto che il cibo, come tutto in questo mondo, sia essenzialmente solo un’altra forma di energia. Ciononostante, questa consapevolezza spesso sfugge a noi esseri umani o perché siamo troppo occupati a consumare cibo per preoccuparcene; o perché siamo privi dell’acuta percezione sensoriale necessaria per accorgercene; il che si traduce in una quasi inesistente percezione dello spettro elettromagnetico. 

    Così come il cibo, anche i nostri pensieri sono una forma di energia, e possono quindi influenzare il cibo che consumiamo, nello stesso modo in cui onde radio interferenti possono disturbare un segnale chiaro. Quando capiremo l’importanza di tale influenza sul nostro cibo, penseremo bene a dove fare la spesa e a dove andare a mangiare fuori.

    Attingendo a numerose tradizioni mistiche, tra cui quella dei nativi americani, ci addentreremo nei regni esoterici degli spiriti della natura e scopriremo il ruolo chiave che svolgono nell’interazione dell’energia. Questo percorso rivelerà la sacralità dell’acqua e il suo ruolo cardine nel risolvere l’enigma di come riconnetterci alla nostra Fonte.

    Anche se non siamo di questo mondo nello spirito, siamo certamente legati ad esso attraverso la carne e i concomitanti bisogni del corpo. Per cui il nostro viaggio deve, seppur a malincuore, fare una piccola deviazione verso il mondo terreno delle politiche alimentari, ma promuove calorosamente la coltivazione del proprio cibo.

    Tornando al tema centrale di FOOD YOGA, guardiamo alla natura della nostra vera essenza e a come non siamo soltanto circondati da energia, ma siamo in sostanza esseri energetici e in fondo ricerchiamo le stesse cose: armonia e amore.

    Una volta definita la cornice, volgeremo un attento sguardo alla tradizione dello yoga e a come essa possa aiutarci a prosperare nel corpo, nella mente e nell’anima. Lo yoga è tutta una questione di connessione, ma inizia col governare la mente ed i sensi, dei quali il gusto è il più importante.

    Il modo in cui utilizziamo la nostra lingua quindi, è uno dei tasselli fondamentali del puzzle.

    Poiché, mangiare è una delle due funzioni principali della lingua, ed è così centrale per la nostra sopravvivenza, è logicamente uno dei mezzi più efficaci per innescare un cambiamento nella nostra coscienza. Ognuno di noi ha avuto l’esperienza di sedersi a mangiare un pastp cucinato con amore e ha sentito un’immediata trasformazione della coscienza seguita da un sentimento di amore reciproco per la persona che ha preparato il pasto. Il fatto è che quando il cibo è preparato con intenzione amorevole può comunicare in qualsiasi lingua. Tale cibo ha la capacità di abbattere le barriere e trasformare la rabbia in amore, la paura in fiducia, e l’ignoranza in illuminazione. Lo scambio amorevole tra madre e figlio ne è la dimostrazione più evidente.

    Sfortunatamente, nonostante il nostro corpo sia programmato per apprezzare il buon cibo, spesso sembriamo annoiati mentre mangiamo, ci distraiamo con la televisione, con i telefonini o con Internet. Anche se siamo sazi, ci sentiamo insoddisfatti e ci accingiamo a prenderne ancora. Lo storico americano della cultura culinaria Harvey Levenstein sostiene che a causa dell’enorme varietà di pietanze in America, esista una vaga indifferenza al cibo, che si manifestata in una tendenza di mangiare di corsa, piuttosto che pasteggiare assaporando.

    In FOOD YOGA si sostiene che se facciamo lo sforzo di concentrarci su questa parte così essenziale della nostra vita – mangiare – assisteremo ad incredibili trasformazioni dentro di noi. Il guru della biodinamica, Peter Proctor, crede che il cibo di qualità aiuti le persone a prendere decisioni morali e ad avere pensieri morali – Non è solo roba per riempiere lo stomaco. Conferisce davvero un reale qualità al tuo pensiero e realizzi che questo è ciò di cui il mondo ha bisogno. [3]

    Quando si vive consapevolmente, a cominciare dal mangiare in modo consapevole, lo si fa in tutti i pensieri ed azioni. La tua vita sarà allineata ed in armonia con il tuo ambiente. In altre parole, arricchirai il tuo ambiente invece che danneggiarlo. Piuttosto che essere una spina nel fianco della Natura, sarai un gradito partecipante nel giardino delle possibilità illimitate.

    Il cibo è la necessità più basilare della vita. Il suo unico scopo è quello di nutrire corpo, mente e anima. Il cibo, quindi, dovrebbe darci la vita, purificare il nostro corpo ed innalzare il nostro spirito. Il cibo non dovrebbe mai servire soltanto ad alimentare un corpo fisico. Come afferma Michael Pollan nel suo libro In difesa del cibo, che mangiare debba riguardare soprattutto la salute del corpo, è un’idea relativamente nuova, e trovo, deleteria – deleteria non solo per piacere di mangiare, che sarebbe già abbastanza, ma paradossalmente anche per nostra salute.

    In questo contesto, Pollan si riferisce in particolar modo alla cattiva salute di quegli americani che sono apparentemente ossessionati dall’apporto nutrizionale degli alimenti a scapito del buon senso e della felicità. In FOOD YOGA esploreremo quanto un atteggiamento più inclusivo e rispettoso nei confronti del cibo e delle sue origini possa migliorare la salute generale di corpo, mente e anima.

    Secondo tutte le tradizioni dello yoga, il cibo che è vecchio, in decomposizione e consiste di carne morta inquinerà il corpo la coscienza, mentre il cibo che è fresco, nutriente e libero da ogni sofferenza arricchirà il corpo, purificherà la mente e soddisferà l’anima.

    La Bhagavad-Gītā[4] afferma che tutti gli alimenti possono essere classificati in base alla loro qualità intrinseca ed al modo in cui influenzano il nostro corpo e la nostra mente.

    I cibi caratterizzati da bontà allungano la durata della vita, purificano l’esistenza ed infondono forza, salute, felicità e soddisfazione. Tali cibi nutrienti sono dolci, succosi, oleoso e appetitosi.[5]

    Le persone dominate della passione prediligono cibi che sono troppo amari, aspri, salati, acri, secchi e caldi.

    Tali cibi causano dolore, angoscia e malattia.[6]

    Il cibo cucinato più di tre ore prima di essere mangiato, che è insapore, stantio, putrido, in decomposizione e contaminato è il cibo che prediligono le persone non illuminate.[7]

    I cibi apprezzati dalle persone non illuminate sono essenzialmente quei cibi che sono in decomposizione ed impuri. Come avrete capito, carne e pesce sono alimenti che appartengono a questa modalità inferiore, e quindi vanno evitati se si desidera veramente raggiungere l’illuminazione e il più sacro legame con il mondo naturale.

    Jeremy Rifkin, nella sua cronaca rivelatoria dell’industria della carne[8], concorda sul fatto che mangiare, più di ogni altra singola esperienza, ci consente di avere un rapporto totalizzante con il mondo naturale.

    L’atto stesso richiama la piena incarnazione dei nostri sensi – gusto, olfatto, tatto, udito e vista. Conosciamo la natura principalmente tramite i vari modi in cui la consumiamo. Mangiare instaura il più primordiale fra tutti i legami umani con l’ambiente, ed è per questo che nella maggior parte delle culture l’esperienza è celebrata come atto sacro e una comunione, oltre che come un atto di sopravvivenza e ricostituzione. Mangiare, dunque, è il ponte che collega cultura e natura, l’ordine sociale e quello naturale.

    La professoressa Anne Murcott[9] aggiunge: il cibo è un ‘mediatore’ particolarmente appropriato perché quando mangiamo instauriamo, nel vero senso della parola, una diretta corrispondenza tra noi (cultura) ed il nostro cibo (natura).

    In FOOD YOGA sviluppiamo ulteriormente questo concetto, al punto da considerare il cibo come il sommo paciere fra tutti gli uomini, gli animali e l’ambiente.

    Se noi umani riconoscessimo onestamente l’eguaglianza di tutti gli esseri, il risultato collettivo sarebbe il desiderio di condividere la bontà della Terra e rifuggire tutte le tendenze egoiste. Il fatto che gli esseri umani non riconoscano questa eguaglianza (specialmente i leader mondiali) è evidente dall’esistenza della fame nel mondo. "Il problema non è l’insufficiente produzione di cibo, ma la distribuzione iniqua", spiegò il segretario generale dell’ONU, il Dottor Kay Killingsworth[10].

    Killingsworth ha fatto questo commento nel 1996, eppure eccoci nel 2012 e la fame nel mondo continua a tormentare l’ONU e i loro Obiettivi di sviluppo del Millennio (MDG), anche se la produzione alimentare mondiale è aumentata in modo esponenziale. Come è possibile? Credo che il problema non sia solamente la distribuzione iniqua, ma anche le politiche economiche terribilmente faziose. Per esempio, può qualcuno sano di mente spiegare come mai il 35.5% di tutta la produzione mondiale di cereali sia impiegata per sfamare bestiame e non esseri umani?[11] Questo dato è allarmante se si considera che in media, un bambino muore ogni cinque secondi a causa, direttamente o indirettamente, della fame – 700 ogni ora – 16.000 ogni giorno – 6 milioni ogni anno – il 60% di tutti i casi di morte infantile.[12] Nel 2012 non dovrebbe esserci nemmeno l’ombra della fame nel mondo.

    Mi chiedo americani ed europei che consumano hamburger si rendano conto che la maggior parte di questo cereale è data in pasto a bovini da carne che pascolano sui terreni disboscati dell’Amazzonia?

    Secondo la FAO[13], gli allevamenti intensivi sono la più inefficiente e dannosa per l’ambiente fra tutte le industrie del mondo moderno.

    Certo, la fame nel mondo è un problema molto complesso, ma senza dubbio, se l’uomo imparasse a guardare oltre le differenze razziali, religiose, etniche e di specie, non ci sarebbe penuria in nessuna parte del mondo. Laddove un’entità fosse carente nella sua capacità di sostenersi, un’altra potrebbe compensare attraverso la libera conoscenza, lo scambio della forza lavoro o il baratto. È la relazione simbiotica formatasi tra esseri umani, animali, insetti, piante, uccelli, e pesci che ha consentito a tutte le specie di sopravvivere nel corso dei secoli. Sfortunatamente, il sistema capitalista moderno genera avidità e disonestà per cui ostacola una società consapevole e sostenibile. Una tale società ideale consisterebbe di quelli che io chiamo food yogi o uomini responsabili che servono, consumano e si comportano in modi che rispettano tutto il creato e aiutano a mantenere il delicato equilibrio della natura.

    I food yogi rispettano il proprio corpo, che trattano come se fosse una benedizione o un tempio di Dio. Infatti, vivono tutta la vita nella piena consapevolezza della propria interdipendenza ed interconnessione con tutte le cose. Una tale prospettiva spirituale ed inclusiva è il fondamento della cultura vedica dell’ospitalità in India– una cultura che è basata sul principio del sama darshana[14] o eguaglianza spirituale.

    Il food yogi abbraccia pienamente uno stile di vita socialmente responsabile e rispettoso dell’ambiente. Questo vale per la scelta di cibo, vestiario, cosmetici, materiali per la pulizia e l’habitat. Tutto dovrebbero essere scelto con cura, in modo da infliggere il minor danno possibile sull’ambiente e sugli altri esseri viventi.

    Questo viaggio nell’innalzare la coscienza inizia e termina con la lingua. Mai sottovalutare la potenza del piatto o della parola parlata. Quello che si mette sul piatto è tanto una dichiarazione politica quanto uno specchio di chi si è realmente. Si può capire molto di una persona da quello che esce dalla sua bocca mentre parla e da che cibo consuma. Srila Prabhupada[15], il fondatore di Food for Life[16] portava spesso l’esempio di un cane su un trono, "se gli tiri una scarpa, allora il cane lascerà il suo trono per mangiucchiare la scarpa", ridacchiava. Allo stesso modo, per quanto un individuo possa affermare di essere illuminato o un grande moralista, le azioni sono più eloquenti delle parole, e ben presto, quelle azioni riveleranno la loro vera natura.

    La Bibbia afferma: La lingua che ristora è un albero della vita, ma una lingua malevola distrugge lo spirito.[17]

    Il gusto guiderà sempre gli altri sensi o alla purezza e quindi alla liberazione, o alla dissolutezza e quindi al perpetuo invischiarsi nel peccato.

    È in tale spirito che FOOD YOGA fornisce una Meditazione sull’Offerta di Cibo che racchiude le lezioni centrali imparate lungo il cammino, pur rispettando il bisogno individuale di poter usare questa meditazione all’interno del contesto della tradizione spirituale prescelta.

    FOOD YOGA si ripropone di ottenere questo tramite l’insegnamento di principi universalmente riconosciuti di scienza e spiritualità, e non di dogmi.

    In FOOD YOGA, condivido anche le mie esperienze personali da giovane monaco e studente nella cultura Vedica dell’ospitalità in India, e allo stesso tempo attingo a numerose fonti scientifiche e religiose per fornire una cornice credibile per liberare l’atto del mangiare dalle catene del mondo terreno così che si possa librare in un abbraccio trascendentale.

    IL FOOD YOGA

    Colui che ama con purezza non guarda al dono dell'amato, ma all'amore

    del donatore. – Tommaso da Kempis[18]

    Originaria della tradizione induista, la dimensione spirituale del food yoga ha un significato per le persone di tutte le religioni. Nell’Induismo, tutto il cibo è prima offerto a Dio – fonte stessa della creazione di tale cibo. Queste offerte possono essere complessi riti svolti in pompa magna con l'utilizzo di un costoso armamentario e ingredienti ricercati, o umili gesti che non prevedono più della semplice frutta fresca e acqua. In tutti i casi, però, l'intenzione o la devozione dell'aspirante viene prima di tutto. Il cibo offerto è considerato puro, privo di karma,[19] e nutrimento per l'anima. Gli induisti chiamano questo cibo prasadam, o la grazia di Dio.

    L’Induismo è un sistema di pensiero complesso e vario che crede in molti dei e dee provenienti da un'unica fonte, Brahman, che

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