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JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 5: IL TRADIMENTO
JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 5: IL TRADIMENTO
JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 5: IL TRADIMENTO
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JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 5: IL TRADIMENTO

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About this ebook

A causa di uno sbaglio da lei commesso, Julia viene rimandata a casa dal campo scuola, una cosa a dir poco devastante, ma non si aspetta certo quello che accadrà in seguito. E non avrebbe nemmeno potuto prevedere l’improvviso vortice di emozioni e sentimenti in cui si sarebbe ritrovata.

Trovandosi alle prese con un dilemma di proporzioni epiche, è incerta sulla scelta migliore da fare. Ma la ruota sembra poi girare a suo favore e rincontrerà una vecchia conoscenza del passato, che nessuno si aspettava di rivedere. 

Questo libro si sviluppa fino a giungere ad una conclusione drammatica e vi farà continuare a chiedervi cosa accadrà in seguito. Si tratta di un’altra aggiunta alla serie, ricca di suspense, piena di drammi e romanticismo, un libro fantastico per le ragazze adolescenti dai 13 anni in su.

LanguageItaliano
Release dateJan 20, 2021
ISBN9781071575697
JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 5: IL TRADIMENTO

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    JULIA JONES – Gli Anni dell’Adolescenza - Libro 5 - Katrina Kahler

    Capitolo Uno

    Sono proprio delusa dal tuo comportamento, Julia! Fui ferita dalle parole di mia madre e mi limitai a guardarla con rabbia.

    Che diritto aveva di parlarmi in quel modo non appena entrata in casa? E il fatto che avesse portato insieme a lei quel verme non faceva che peggiorare le cose.

    Mentre mia madre mi rimproverava, lo sguardo malizioso di Barry rimaneva fisso su di me. Alzò le spalle come a voler indicare in modo solidale che stava dalla mia parte. Pensava forse che saremo diventati amici, così tutt’a un tratto? Credeva forse che all’insaputa di mia madre gli avrei permesso di prendermi sotto alla sua ala?

    Quei due mi disgustavano. Volevo solo scomparissero.

    Ma mia madre aveva altre idee.

    Guarda questa casa! Non l’ho mai vista così sporca e disordinata! Pensavo di poter contare su di te, Julia, ma chiaramente mi sbagliavo!

    Diedi una veloce occhiata al salotto e al casino lasciato da Matt. Ero stata via solamente un giorno e mezzo e sul tavolino c’erano già un sacco di piatti sporchi e tazze, mentre una pila di cartoni per la pizza vuoti giaceva abbandonata sul divano; prova che gli amici di Matt erano stati lì la sera precedente.

    Nonostante si trattasse di una serata infrasettimanale, approfittando di non avermi intorno, aveva chiaramente deciso di invitare tutti i suoi amici per una pizza. Si sarebbe poi probabilmente difeso dicendo che dovevano lavorare su un progetto scolastico. Se era vero, mi chiedevo se avessero davvero combinato qualcosa e anche se fosse arrivato a scuola in tempo la mattina seguente.

    Ignorando il disordine, lanciai a mia madre un’altra occhiata di sfida. Ero appena tornata a casa dal campeggio, e avevo velocemente salutato Becky prima che l’auto di suo padre scomparisse all'angolo della strada. Fu solo quando mi voltai verso il nostro vialetto d’ingresso che notai il furgone di Barry.

    Come se non avessi abbastanza problemi a cui pensare. Ero ancora scossa per la vergogna di essere stata espulsa dal campo e avevo appena scoperto che Barry era a casa nostra.

    Inizialmente, pensai che mio fratello gli avesse chiesto di venire a fare qualche lavoretto di manutenzione. Approfittando del fatto che non ero in casa, sapeva sarebbe riuscito a sfuggire alle mie lamentele e ipotizzai avesse pertanto assodato Barry per fare qualche sistemazione senza io ne sapessi nulla. Mentre giravo la chiave nella serratura della porta d’ingresso, mi usciva il fumo dalle orecchie, ed ero pronta ad ordinare a Barry di andarsene e non ritornare mai più. Quando entrai in salotto, però, certo non mi aspettavo di trovarci anche mia madre.

    Non appena mi vide, cominciò ad urlarmi contro. Come al suo solito, non voleva ascoltare la mia versione dei fatti. Non le interessava fossi solamente una vittima della situazione...nel posto sbagliato al momento sbagliato. Cercai di spiegarle che ero l’unica persona innocente nel gruppo, l’unica che non aveva toccato alcool, ma quest’informazione cadde nel vuoto, rimanendo inascoltata. Proprio com’era accaduto con i miei insegnanti. Per quanto la riguardava, era tutta colpa mia e dovevo biasimare solo me stessa.

    Mi sento così in imbarazzo! L’indignazione nella sua voce mi fece sentire ancora peggio. "Che cosa penseranno tutti gli altri genitori quando sapranno che mia figlia è stata cacciata dal campo? E ora sei stata persino sospesa da scuola! Non riesco a credere che tu abbia permesso accadesse tutto questo!"

    Come scusa... Sono stata sospesa?

    Si! Per il resto della settimana! Ti dovresti vergognare!

    Mi sedetti sul divano, la testa mi girava dopo aver appreso la notizia. Per cominciare, avevo sperato sarei riuscita a tenere segreto l’accaduto a mia madre. Ma papà le aveva chiaramente telefonato e raccontato tutti i dettagli. Mi chiesi se le avesse anche chiesto di tornare a casa o se quella fosse stata una sua decisione. Mi domandai anche che cosa avrebbe pensato se avesse saputo che aveva portato con lei il suo fidanzato.  

    E per di più, ero stata sospesa. Non riuscivo a crederci! Gli insegnanti avevano dato seguito alle loro minacce. Anche se ci avevano avvertiti che questa sarebbe stata una probabile conseguenza, speravo non sarebbe accaduto.

    Ripensai allo spiacevole fatto su Facebook e a tutti i ragazzini che erano stati sospesi. Avevano sospeso Shelley per due settimane! A me e a Becky non era andata troppo male.

    Come se leggesse nei miei pensieri, mamma me ne spiegò il motivo. Poiché le simulazioni per gli esami di fine anno sono previste per la prossima settimana, ti hanno sospesa solamente per tre giorni. Altrimenti, sarebbe stato per molto più a lungo!

    Mi fissava arrabbiata mentre Barry continuava a fare spallucce in modo sciocco. Perché non poteva semplicemente andarsene? Si trattava di una questione familiare privata, e lui non faceva parte della famiglia!

    Ti rendi conto di quali sono le conseguenze a lungo termine, vero Julia? Tutti i dettagli della tua sospensione verranno menzionati nel tuo curriculum scolastico e i tuoi futuri datori di lavoro ne saranno al corrente, per non pensare a come questo influirà sulle tue domande di ammissione al college. Potrebbe rovinare il tuo futuro!

    Era così melodrammatica, e anche se ci poteva essere del vero nelle sue parole, non volevo ascoltarla.

    Ero consapevole di aver fatto la scelta sbagliata... avrei dovuto lasciare il gruppo appena scoperto l’alcool...ma non meritavo di essere trattata in quel modo.

    I miei pensieri si spostarono all’improvviso su Millie e Ky ed i loro volti sorridenti. Mi chiedevo cosa stessero facendo in quel preciso istante. Tiro con l’arco ed arrampicata erano in programma quel pomeriggio. E avrei perso entrambi. Inoltre, la notte seguente non avrei potuto dormire con loro sotto alle stelle, la cosa che più volevo.

    Ignorando le lagne continue di mia madre, raccolsi la mia borsa e salii le scale per andare in camera mia. Mi sentivo in balia degli eventi e delle emozioni, frustrata, e stanca di essere assillata. E trovavo particolarmente fastidioso lo sguardo inquietante di Barry. Me ne dovevo andare.

    Dove stai andando, signorina? Torna qui immediatamente e sistema questo casino! mi gridò mamma.

    NON L’HO FATTO IO QUEL CASINO! Urlai in tutta risposta, provando un pizzico di soddisfazione al suo lieve sussulto.

    Prendendo un respiro profondo, chiusi la porta della mia camera sbattendola.

    Capitolo Due

    Quando Matt ritornò a casa da scuola, dovette affrontare mia madre. Aprii leggermente la porta della mia camera ed ascoltai mentre gli raccontava del mio comportamento al campo. Il mio comportamento! Ridicolo.

    Tra i due, ero io quella responsabile; sempre a vegliare su di lui, pulire, cucinare, assicurarmi che ci fosse cibo nella credenza. Ma lui era il figlio perfetto. Non sbagliava mai. Perlomeno non ai suoi occhi. 

    Fortunatamente, Barry se n’era andato. Quando avevo sentito il motore del suo furgone accendersi, mi ero affacciata alla finestra per controllare. Con mio grande disappunto, guardò su e mi vide, ed uno squallido grigno apparve sul suo viso mentre mi salutava.

    Tirai le tende per chiuderle e mi ributtai sul letto. Sapendo che mamma era ancora in casa, non osavo scendere le scale, ma la fame iniziava a farsi sentire. E ora che Matt era tornato, sentivo riaffiorare il coraggio di

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