Napoleone
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Anteprima del libro
Napoleone - Giancarlo Villa
Napoleon
Copyright © 2020, 2020 Giancarlo Villa, Lucas Pavetto and SAGA Egmont
All rights reserved
ISBN: 9788726561302
1. e-book edition, 2020
Format: EPUB 2.0
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SAGA Egmont www.saga-books.com – a part of Egmont, www.egmont.com
NAPOLEONE IL GRANDE Campagna nei pressi di Grenoble, Francia, 1815 Giancarlo Villa, Lucas Pavetto
Le forze di Napoleone, appena qualche centinaio di uomini, marciano fieramente verso l'esercito regolare francese, che è già schierato per attaccare.
In posizione, soldati! Pronti a far fuoco!
stanno gridando i generali dell'esercito regolare.
Napoleone ordina al suo drappello di fermarsi, ma non di caricare i fucili.
Egli in persona abbandona i ranghi del suo piccolo esercito, avanzando, da solo, verso il nemico. Imperatore, cosa fate?
gli chiede qualcuno dai suoi ranghi, preoccupato. Ma Bonaparte lo ignora.
Soldati dell'Impero Francese!
urla Napoleone, rivolgendosi ai soldati davanti a lui, che hanno già i fucili puntati sul suo petto. Soldati di Francia! Sono io. Sono il vostro Imperatore!
Fate fuoco al segnale!
gridano invece i generali dell'esercito regolare.
Molte voci provenienti dal suo piccolo esercito implorano Napoleone di rientrare nei ranghi: la battaglia sta per cominciare e così si farà uccidere!
Ma Bonaparte, da solo in mezzo ai due schieramenti, non indietreggia. Anzi. Allarga le braccia come ad invitare i soldati dell'esercito francese a sparargli
Soldati francesi!
grida ancora. Il vostro Imperatore è tornato, è qui davanti a voi. Fate pure fuoco, se è questo che volete.
Nessuno si muove. Solo il vento si agita sul campo di battaglia, accarezzando l'erba.
Poi, tutt'ad un tratto, i generali dell'esercito regolare danno ordine di fare fuoco!
Napoleone è lì, a braccia aperte, in attesa del colpo di moschetto che può mettere fine alla sua vita. Ma il colpo, incredibilmente, non arriva. Il vento continua ad agitare gli stendardi tricolore. Nessuno spara.
I generali dell'esercito regolare ora gridano, insultano, minacciano di far arrestare i disertori, ma non uno solo dei moschetti in mano ai soldati di fronte a Bonaparte fa fuoco.
Soldati Francesi!
grida ancora Napoleone, ora ridendo. Che aspettate? Perché disobbedite ai vostri generali? Non volete sparare al vostro Imperatore?
Di nuovo, nessuno spara.
Imperatore!
grida invece una voce dalle retrovie. Viva l'Imperatore! Viva Bonaparte!
Presto quell'unica voce diviene un fiume in piena di acclamazioni.
Viva l'Imperatore! Viva Napoleone Bonaparte! Viva la Francia!
Figli miei
grida Napoleone. "Lasciate le armi in terra. Unitevi a me. E' il momento di andare a Parigi! E' il momento di riprenderci quello che è nostro!
" E, come un fiume in piena, i due eserciti corrono l'uno verso l'altro, si uniscono, si fondono. Finalmente uniti al comando del loro immortale Imperatore!
" Parlare di Napoleone vuol dire confrontarsi con un gigante.
Come ha potuto un semplice adolescente originario della Corsica, basso, gracile, fisicamente molto ordinario, divenire, nel giro di due decenni, prima console, poi Imperatore di Francia e poi il terrore dell'Europa intera?
Usando le parole